Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: evil 65    30/06/2020    16 recensioni
È passato un anno da quando i Guardiani hanno sconfitto Pitch Black.
Jack Frost è ormai una Leggenda a tutti gli effetti, e cerca di bilanciare la sua nuova posizione di Guardiano del Divertimento con la vita di tutti i giorni.
Tuttavia, l’improvvisa apparizione di un vecchio che afferma di essere Padre Tempo segnerà una brusca e inattesa interruzione dal periodo di tranquillità: secondo l'uomo, Pitch Black sta costruendo un’arma abbastanza potente da far sprofondare l’intero universo in una nuova Dark Age.
C’è solo un piccolo dettaglio: Pitch Black è ancora intrappolato nel suo regno…
(Crossover tra Le 5 Leggende, Frozen, Dragon Trainer, Ribelle - The Brave e altre opere)
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The War of Ice and Nightmares'
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Ecco un nuovissimo capitolo! Vi auguriamo una buona lettura. E per chi non avesse letto i romanzi de Le 5 Leggende...aspettatevi una bella sorpresa ;)



Capitolo 16 - Be brave

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Say what you wanna say
And let the words fall out
Honestly I wanna see you be brave

Sara Bareilles - Brave
 
 
Anna sorrise tristemente, gli occhi posati sulla figura di Elsa che dormiva placidamente nella teca.
Non fece alcun tentativo di svegliarla, ma la guardò quasi furtivamente nella fredda luce dell'aurora artica che filtrava nell’Osservatorio. Dormiva distesa sul dorso, con l'abbandono totale di una bambina.
La regina di Arendelle si ritrovò a rammentare il loro tempo da piccole, ma scacciò dalla mente quel pensiero sgradito.
Improvvisamente, un fruscio nell’aria segnò il ritorno di un certo Spirito dell’Inverno.
La rossa si voltò subito, rapidamente seguita dal resto degli occupanti della stanza…e si bloccò.
Ad accompagnare l’inconfondibile figura del Guardiano, vi era l’uomo più raccapricciante su cui gli occhi della giovane donna si fossero mai posati. Aveva la pelle raggrinzita e decadente, il corpo incurvato in avanti, capelli grigi e spettinati che gli colavano sulle spalle come fili di paglia e un paio di occhi gialli come il sole stesso. Occhi che ogni singola persona presente riconobbe all’istante: gli occhi di Pitch Black.
Calmoniglio si tese all’istante, venendo rapidamente affiancato da Sandy, Dentolina e Nord. Skellington strinse ambe le orbite in un paio di fessure, mentre Sdentato e Tempestosa cominciarono a ringhiare in modo sommesso, percependo nel nuovo arrivato la stessa energia malevola che avevano combattuto fino a poche ore prima.
Rapunzel deglutì a fatica e Maui afferrò saldamente il suo Uncino Magico, prontamente imitato da Hiccup e Astrid.
Pitch non sembrò per nulla preoccupato dall’atteggiamento ostile del gruppo e si limitò a guardarsi attorno con un sorriso quasi nostalgico.
Poi, il suo sguardo si posò sulla teca al centro dell’Osservatorio…e un lampo di sorpresa attraversò le sue pupille dorate.
Anna inarcò un sopracciglio. Sembrava quasi che lo spirito avesse riconosciuto sua sorella.
Ma questo…era impossibile. Era abbastanza sicura che Elsa non avesse mai fatto riferimento ad un individuo capace di evocare e controllare le paure di ogni persona. Inoltre, venivano da mondi diversi!
Mentre la regina era impegnata in quelle divagazioni mentali, l’attenzione di Pitch rimase completamente concentrata sulla figura del Quinto Spirito.
Aveva i capelli bianchi come la neve, con sfumature dorate, incornicianti un viso dai lineamenti minuti: un naso delicato, mento affilato, zigomi macchiati di rosso e lentiggini…tutte quelle caratteristiche cominciarono a rievocare memorie che l’Uomo Nero credeva di aver sepolto da tempo.
Notando l’espressione incuriosita di Jack, scosse prontamente la testa da quei pensieri e si avvicinò alla teca con passo felpato, il tutto sotto l’occhio attento dei Guardiani.
Una volta di fronte al corpo della ragazza, fece cenno allo spirito invernale di farsi avanti.
<< Toglila >> ordinò con voce gracchiante, mentre indicava la protezione di ghiaccio.
Jack lanciò una rapida occhiata in direzione di Anna e questa annuì con anticipazione, le mani giunte davanti al petto, quasi come se fosse sul punto di pregare.
Dopo qualche secondo di esitazione, il Guardiano del Divertimento compì un movimento con il bastone…e la teca cominciò a dissolversi, esponendo il corpo del Quinto Spirito. Questo venne subito attraversato da numerosi spasmi, seguito da un urlo di dolore.
<< Elsa! >> esclamò Anna, lanciandosi verso la sorella. Un rapido gesto ad opera di Pitch, tuttavia, la costrinse a fermarsi.
L’uomo porse la mano in avanti e strinse le dita ossute in un pugno serrato, come se stesse cercando di afferrare qualcosa. Elsa s’inarcò in avanti come uno stelo d’erba, gli occhi ora spalancati e il volto chiuso in una maschera di orrore.
Anna e Rapunzel trattennero un singhiozzo e Jack strinse la presa sul bastone, visibilmente tentato di distogliere lo sguardo da una simile visione.
Poi, dopo quello che sembrò un tempo interminabile, filamenti di sabbia nera cominciarono a fuoriuscire dal corpo del Quinto Spirito, raggruppandosi attorno al pugno di Black.
L’Uomo Nero barcollò all’indietro, mentre i granelli presero a fondersi con la sua pelle grigia. Al contempo, le varie persone raccolte nell’osservatorio si raggrupparono attorno alla figura dell’ex regina di Arendelle.
Per un attimo…non accadde niente. Anna, Rapunzel e Jack trattennero il respiro, gli occhi puntati sul volto della bionda. Poi, lentamente, il petto del Quinto Spirito cominciò ad alzarsi e ad abbassarsi ad un ritmo regolare…ed Elsa spalancò gli occhi ancora una volta, rilasciando un gemito sommesso.
Le sue pupille del colore del cielo si specchiarono subito con quelle della sorella.
<< Anna >> sussurrò, le labbra arricciate in un placido sorriso.
La reazione della rossa fu praticamente istantanea. Si buttò sulla bionda e la abbraccio con forza, sorprendendola non poco.
<< Elsa! >> singhiozzò, riversando copiose lacrime sulle vesti del Quinto Spirito. La giovane donna, inizialmente basita dalle azioni della sorella, cominciò ad accarezzarle dolcemente la schiena nel tentativo di rassicurarla.
<< Sto bene. Sono qui, vedi? >>
<< Pensavo di averti perso…di nuovo >> aggiunse Anna, aumentando la presa sulla giovane donna. A lei si aggiunse presto Rapunzel, e il resto dei combattenti raccolti osservò con gioia ritrovata mentre le tre reali si cimentavano in quella manifestazione d’affetto così pura e genuina.
Dopo quasi un minuto buono, Anna volse uno sguardo pieno di gratitudine in direzione di Jack. Suo malgrado, lo spirito invernale si ritrovò ad arrossire di fronte all’espressione della rossa.
<< Grazie >> disse lei, suscitando uno sguardo confuso ad opera di Elsa.
Notando la curiosità della sorella, Anna fece un cenno verso il Guardiano del divertimento.
<< È stato Jack a salvarti >> spiegò la regina, con un sorriso incoraggiante.
Al sentire quelle parole, gli occhi di Elsa parvero illuminarsi di luce propria.
Volse la sua più totale attenzione nei confronti di Jack, fissandolo tanto intensamente da farlo arrossire ancora di più. L’eterno adolescente cominciò a strofinarsi la testa con fare imbarazzato e distolse lo sguardo, nel tentativo di non mostrare il proprio disagio per l’intera situazione.
Lentamente, Elsa si alzò in piedi e si avvicinò a lui con passo silenzioso. Quando si trovò proprio di fronte allo spirito, allungò una mano e gli spostò delicatamente la testa, costringendolo a guardarla dritta negli occhi.
Una volta che i loro sguardi s’incontrarono, la bionda gli sorrise dolcemente e avvolse ambe le braccia attorno a lui, scioccandolo non poco.
Se possibile, il rossore sul volto pallido dello spirito si fece ancora più pronunciato. Lanciò occhiate nervose da una parte all’altra della stanza, notando che il resto degli occupanti – draghi compresi – gli stavano inviando ghigni divertiti. In quel momento, avrebbe tanto voluto coprirsi il volto con il cappuccio e sprofondare sotto terra.
E fu allora…che un gemito di piacere attirò l’attenzione di ogni singola persona presente nell’Osservatorio.
Tutti si voltarono in direzione del punto da cui era partito il suono, e i loro occhi si posarono sull’inconfondibile figura di Pitch Black.
Andato era il suo aspetto decrepito e malaticcio, sostituito dagli stessi lineamenti giovanili e affilati della sua controparte.
Volse al gruppo di combattenti un sorriso carico di malizia ed eccitazione, per poi allargare le braccia con fare teatrale.
<< È bello essere tornati! >>
 
                                                                                                                    * * * 
 
La prima cosa che Merida percepì fu la posizione in cui era sistemata: sdraiata su un fianco, con le braccia distese e abbandonate di lato, mentre ogni muscolo del corpo doleva.
Aprì piano le palpebre, e poté così vedere i propri polsi bloccati all’interno di catene nere come la pece.
I ricordi di quanto era accaduto prima del suo risveglio la colpirono come un pugno, e quasi di scatto si portò seduta e cercò di risollevarsi in piedi. Pessima idea: ripiombò quasi subito sulle ginocchia, tanto si sentiva confusa e stanchissima.
Guardò con rabbia le catene e strinse gli occhi, cercando di attingere al suo potere – ormai aveva capito più o meno il meccanismo, le bastava attingere alle proprie emozioni – ma non funzionò come aveva previsto: non scaturì alcuna fiamma, gli anelli si illuminarono di blu fosforescente e si raccolsero in una scia che raggiunse i pilastri ai quali le catene erano collegate, liberando una specie lampo. 
Di rimando, la principessa si accasciò a terra, colta da un malore, e fu costretta a sorreggersi sui palmi. Prese a respirare profondamente, sbuffandosi via i capelli dal viso sudato.
D’accordo, a quanto pare la magia non funzionava. E che ne dicevano della forza bruta, quegli affari infernali?
Si sollevò lentamente in piedi…e tirò. Tirò con tutte le proprie forze, strattonando e dimenandosi, finché non le venne il fiatone e finché non tese le catene fino al loro limite, senza smuoverle di un millimetro.
Era inutile, eppure lei non demordeva, e in fondo al cuore sapeva il perché: era conscia che, se avesse gettato prepotentemente la spugna in quel modo…si sarebbe sentita ancora più disperata.
Non voleva cedere alla disperazione che comportava il semplice fatto di trovarsi lì, nelle mani di Pitch, e non voleva pensare alle conseguenze. Le importava solo di aggrapparsi a qualcosa, ad una flebile speranza, anche se tutti quegli sforzi non facevano altro che costringerla in ginocchio.
Una risolino familiare la portò a fermarsi. Si voltò di scatto e cominciò rapidamente a scansionare l'area circostante.
Fu allora che si rese conto di trovarsi in una sorta di caverna, sebbene fosse difficile dirlo a causa della poca luce a disposizione. Il luogo era quasi completamente immerso nell'oscurità, motivo per cui la rossa si ritrovò costretta ad aguzzare la vista il più possibile.
In quel momento, i suoi occhi si posarono sull'inconfondibile figura di Mr Cold, appollaiato su una delle sporgenze presenti nella grotta.
Lo spirito maligno le rivolse il suo sorriso apparentemente intramontabile.
<< Comoda? >> domandò con voce beffarda.
La principessa assottigliò lo sguardo nella sua direzione, sollevando il mente con aria di sfida.
<< Oh, assolutamente. Anzi, potrei stare anche meglio…se non fossi costretta a dover vedere la tua brutta faccia >> sentenziò con un ringhio.
Cold si limitò a ridacchiare. << Mi fa piacere che tu non abbia perso il tuo spirito combattivo. >>
Galleggiò fino al suolo, atterrandole di fronte, per poi roteare il bastone e indicare l’area circostante.
<< Sai… questa prigione ha visto centinaia di ospiti peculiari, nel corso degli anni. Di molti di loro… ricordo solo le urla disperate, mentre pregavano per un briciolo di misericordia che non avrebbero mai ricevuto >> continuò, le labbra ora arricciate da un sorriso molto più predatorio.
Si inginocchiò per guardarla dritta in volto, inclinando la testa di lato. << Mi chiedo cosa ricorderò di te, principessa. >>
Merida strinse i pugni con forza, rifilandogli un'occhiata di fuoco per nascondere il timore: anche la prospettiva di essere dimenticata lì dentro - o semplicemente essere compianta da coloro che l'amavano - era raggelante.
Percependo le sue emozioni negative, le catene cominciarono a sprizzare lampi di luce blu, e una morsa sgradevole costrinse la ragazza a piegarsi in avanti. Sembrava che quelle manette avessero la capacità di indebolirla man mano che usufruiva anche solo inconsciamente del Crogiolo.
<< Perché... >> sussurrò << perché ho ancora i poteri? Credevo gli servissero... >>
<< Oh, di questo non devi preoccuparti, presto arriverà il tuo momento >> rispose l’oscuro spirito, agitando la mano destra in modo sprezzante << Al momento, Pitch sta ricostruendo l'arma con i pezzi a sua disposizione. Penso che abbia detto qualcosa del tipo “voglio vedere nei suoi occhi la consapevolezza che non potrà fare nulla per fermarmi”, o qualcosa del genere- >>
Si strinse nelle spalle.
<< Non ricordo davvero, ha la… fastidiosa tendenza a parlare anche troppo. Spesso mi limitò semplicemente ad annuire, ormai è diventata un'abitudine. >>
<< Insomma fai un po' la marionetta senz'anima, è così? >> lo riprese lei, piccata.
A quelle parole, gli occhi di Cold si fecero improvvisamente freddi, mentre l'espressione sul suo viso divenne molto più seria.
<< È questo che pensi di me? Che sia solo un burattino costretto a seguire i comandi di Black? >>
La principessa si ritrovò spiazzata a quella reazione. Non se l'aspettava affatto, credeva di ricevere in risposta l'ennesimo sorrisetto irritante.
<< Non lo sei? >> domandò, molto confusa.
Lo spirito rimase fermo e immobile a fissarla, per quasi un minuto buono. Quando quel lasso di tempo giunse al suo termine, si sedette di fronte a lei e rilasciò un sonoro sbuffo.
<< Dipende dai punti di vista, suppongo. Penso che qualunque tentativo di battere Pitch sia assolutamente inutile e finirà solo con una sonora sconfitta? Assolutamente sì! Sostengo la sua campagna di conversione totale del multiverso in una discarica di incubi? Be’… in parte >> ammise senza un briciolo di vergogna.
<< In parte!? >>
Lui scrollò le spalle. << Andiamo, quale persona sana di mente vorrebbe vivere in un posto del genere? Dove sarebbe il divertimento nel passare il resto della tua immortalità circondato da cadaveri ambulanti che pensano solo all'eseguire gli ordini del loro padrone? >>
Scosse la testa, schioccando la lingua per il disgusto apparente.
<< Penso che mi suiciderei dopo manco una settimana. Probabilmente lo farò >> ammise con tono disinvolto, per poi recuperare il suo sorriso predatorio. << Ma non prima di aver costretto l'Uomo della Luna a guardare i suoi preziosi Guardiani e bambini… ridotti a semplici schiavi. >>
<< È questo il tuo piano? >> replicò lei, incredula << Startene lì, fermo, a non fare niente, a sopportare e supportare in silenzio quel pazzo maniaco... solo per fare un dispetto a Manny e a dei bambini che non ti hanno mai fatto niente!? >>
Cold rimase in silenzio per qualche secondo.
<< … Sì, è esattamente quello che ho intenzione di fare >> rispose con un'altra scrollata di spalle.
Merida rimase a fissarlo per qualche minuto. Poi, prese un respiro profondo.
<< Sei un moccioso capriccioso, egoista, immaturo, piagnucolone e infantile >> sbottò, sdegnata e furiosa. << E te lo dice una che ha messo in pericolo la propria madre solo perché non voleva accettare i propri doveri! Sì, è così. Ti stai assolutamente comportando come mi sono comportata io anni fa! Anche se il suicidio alla fine è la ciliegina sulla torta! >>
<< Può darsi >> ammise Cold, mentre stiracchiava le gambe si sdraiava a terra, volgendo lo sguardo in direzione del soffitto della caverna. << Ma è l'unica cosa che posso fare. Non posso combattere Pitch e sperare di vincere… e voi non potete sconfiggerlo. L'unica cosa che mi rimane è la vendetta nei confronti di colui che mi ha costretto a vivere un'esistenza così miserabile. Non risparmierò nessuna delle sue versioni! E quando tutto sarà finito, e Pitch avrà ottenuto quello che vuole… finalmente potrò riposarmi. >>
<< No…! Manny ti aveva scelto come Guardiano! Jack mi ha raccontato la vostra storia... non so come tu sia arrivato dove sei adesso... ma se... ma se pensi che tutto questo sia una follia... dovresti pensare ad un'altra strada! Dovresti aiutarci a sconfiggerlo! Se tentassimo insieme... >>
Una risata acuta e gutturale scoppiò dalla bocca dell’oscuro spirito, prima che la principessa potesse terminare la frase: si portò una mano al volto, come se stesse cercando di frenare quell'improvvisa ondata di ilarità.
<< Anche dopo tutto quello che ti ho detto… pensi che per uno come me ci sia ancora speranza >> sussurrò quasi a se stesso, per poi volgere alla rossa un sorriso molto più attenuato. Quasi… genuino.
<< Sei davvero una brava persona, non è così? >> domandò retoricamente, mentre si alzava da terra. << Eccoti un'ultima lezione, principessa: la bontà non sopravvive a lungo, di questi tempi. >>
Merida restò in silenzio a lungo e lo fissò. Quindi tirò un lungo sospiro.
<< Hai paura, non è così? >>
A quella parole, gli occhi di Mr Cold si spalancarono per la sorpresa: il suo corpo si irrigidì, mentre una sottile patina di ghiaccio si protrasse sotto i suoi piedi.
Un silenzio inesorabile sembrò calare nelle profondità della grotta, interrotto solo occasionalmente dal gocciolare di quella che poteva essere acqua.
Poi, l'oscuro spirito rilasciò una risata amara, quasi stanca.
<< Mia cara… tu non ne hai la minima idea >> sussurrò, fissandola dritta negli occhi.
La principessa restituì il suo sguardo. In qualche modo, sentiva di aver perso gran parte del disprezzo e dell’odio che provava nei confronti di quello strano invididuo. Forse perché, da un certo punto di vista, anche lei avrebbe potuto ridursi così, egoista al punto di avere perfino paura di poter tornare indietro.
Era una condizione terribile anche solo da pensare... e non riusciva a credere di averla scovata in quello che era a tutti gli effetti un suo nemico.
Mentre era impegnata in quelle divagazioni mentali, ecco una terza presenza si materializzò all'interno della caverna.
L'inconfondibile figura di Pitch Black comparve alle spalle dello spirito invernale, fondendosi con le ombre della cella e inviando un brivido spiacevole lungo il corpo della principessa.
Cold inarcò un sopracciglio e si voltò, trovandosi di fronte agli occhi gialli e incandescenti dell'Uomo Nero: sussultò per la sorpresa e compì un balzo all'indietro, il volto adornato da un'espressione visibilmente infastidita.
<< Odio quando lo fai >> sibilò a denti stretti.
Pitch si limitò fissarlo con aria impassibile.
<< Lasciaci >> ordinò freddamente, suscitando un roteare degli occhi ad opera dello spirito maligno.
<< Sì, sì, qualunque cosa >> rispose questi, mentre procedeva ad allontanarsi. Non prima, però di aver lanciato un'ultima occhiata impertinente nei confronti di Merida. << Divertiti! >>
E, detto questo, scomparve tra le ombre della grotta, lasciandosi dietro solo una risata beffarda.
La principessa lo osservò allontanarsi senza ribattere. Strinse i pugni, cercando di rifilare uno sguardo astioso al suo avversario, ma con il Crogiolo dentro era difficile concentrare il proprio coraggio di fronte al suo unico e solo padrone.
Suo malgrado, Pitch si ritrovò a sorridere di fronte alla spavalderia della rossa.
<< Impressionante. Stai ancora provando a combattere la sua influenza? >>
<< Tu cosa ne dici? >> sibilò lei.
L'Uomo Nero ridacchiò, apparentemente divertito da una simile risposta.
<< Quanto vigore! >> disse con tono graffiante.
Poi, fece scattare una mano in avanti e le afferrò il volto.
<< Hai ancora un impetuoso barlume di speranza, non è vero? Tu hai lo spirito di un vero Guardiano! >>
Merida, per tutta risposta, gli morse sonoramente le dita; Pitch sibilò stizzito e allontanò rapidamente la mano.
<< Quello… è stato un errore >> sussurrò cupamente.
E prima ancora che la rossa potesse anche solo pensare di controbattere, lo spirito porse il braccio destro in avanti.
Il corpo di Merida reagì all'istante e si scagliò verso l'alto, sollevandosi da terra. Le catene che le avvolgevano i polsi si allungarono di conseguenza, mentre una morsa fredda e implacabile cominciò a stringere il cuore della principessa.
<< Ora… dammi… quel frammento >> ringhiò Pitch, per poi stringere la mano a pugno.
La principessa urlò, mentre sentiva come se il proprio cuore stesse per fuoriuscirle dal petto, come se qualcosa glielo stesso cavando con forza.
<< No... no, no, no... NOOOOOOOO! >>
Sentì le braccia bruciare ardentemente, mentre il suo corpo veniva attraversato da numerosi spasmi. Al contempo, lingue di energia blu cominciarono a fuoriuscire dai suoi arti, concentrandosi nel palmo dell’Uomo Nero.
 
                                                                                                                      * * * 
 
Inutile dire che la presenza di Pitch aveva messo non poco in allerta ogni singolo individuo presente nella base di Babbo Natale.
Allo Spirito dell’Inverno c’era voluta quasi mezz'ora buona per spiegare al resto dei Guardiani l'intera situazione, e ancora di più per convincerli che l'accordo fatto tra i due spiriti era stato stipulato con i migliori interessi in mente, non solo per salvare Elsa, ma per impedire la distruzione del multiverso stesso, così come lo conoscevano.
Nonostante la riluttanza iniziale, le altre Leggende avevano convenuto che, per poter vincere una simile guerra, avrebbero avuto bisogno di tutto l'aiuto possibile… anche se fosse giunto dal loro nemico giurato.
Il tutto con grande soddisfazione dell'Uomo Nero, la cui oscura figura era ancora causa di disagio per il resto delle persone raccolte, soprattutto Skellington ed Elsa: la donna poteva ancora sentire il freddo della lama che le aveva penetrato il cuore, come se fosse attualmente conficcata nel suo petto.
Tuttavia, si fece forza e mantenne un'espressione misurata, limitandosi a lanciare qualche occhiata occasionale in direzione dello spirito maligno.
Per Jack Frost, la tensione era assolutamente palpabile, e alla fin fine non poteva biasimare nessuno dei suoi nuovi amici. Tuttavia, la ripresa del Quinto Spirito e l'alleanza con Black non erano che la parte antecedente alla fase successiva.
<< Allora, signori >> esordì << mentre ero in missione vi avevo suggerito di ideare un piano per salvare Merida... ditemi che ce l'avete. >>
A quelle parole, i vari membri dell'alleanza cominciarono a guardarsi l'un l'altro con espressione incerte.
Dopo qualche attimo di silenzio, Nord prese un respiro profondo.
<< Be’.. abbiamo parlato a lungo di nostra situazione. E dopo attenta considerazione, noi tutti abbiamo convenuto che… che... >>
<< Non abbiamo assolutamente la benché minima idea di come affrontare Black >> terminò Calmoniglio, mentre volgeva brevemente lo sguardo in direzione di Pitch << Oh, meglio, l'altro Black. Sul serio, nessuno pensa che dovremmo dargli un nome in codice? Tutto questo parlare di versioni alternative mi sta facendo venire il mal di testa! >>
<< Sai com'è, abbiamo na situazione un po’ più urgente da risolvere >> sbottò Astrid, stizzita. << Ovvero che non disponiamo delle forze necessarie per affrontare quello psicopatico! >>
<< Potremo chiamarlo Nemesis Black >> suggerì Jack, ricevendo un’occhiataccia da parte della bionda e un sospiro quasi rassegnato ad opera di Elsa. << In fondo, è stato una spina nel fianco per tutti noi, e poi... >>
<< E poi, questa è la tua ennesima citazione alla cultura mortale! >> sbuffò Dentolina, portandosi una mano alla fronte.
Lo spirito invernale rilasciò un sonoro sbuffo. << Oh, insomma, si può sapere che cos’hai contro i Transformers? Anzi, ho una domanda migliore! Come fai a conoscerli? Hai forse qualcosa da confessare? >>
La Guardiana delle Memorie arrossì e distolse lo sguardo.
In un certo senso, per lei era abbastanza imbarazzante ammettere davanti a tutti che, dopo la sconfitta dell’Uomo Nero avvenuta un anno prima, aveva ricominciato ad assistere attivamente le sue fatine nella raccolta dei dentini. Questo l’aveva portata ad interessarsi particolarmente alla cultura popolare degli umani, soprattutto a causa del piccolo Jamie, il quale era solito invitarla a vedere i suoi film ogni qualvolta lo visitava per un saluto.
<< Per quanto sia divertente vedervi argomentare come bambini... >> li interruppe Pitch, la cui voce oscura e suadente attirò subito l'attenzione di tutti i presenti << penso di avere un suggerimento. >>
Tutti si voltarono inevitabilmente verso di lui, mentre l’Uomo Nero rilasciava un sospiro.
<< Mi duole ammetterlo, ma sembra che questa mia versione alternativa sia riuscita a raggiungere un livello di potere che ormai credevo perso per sempre >> ammise quasi con riluttanza, come se il solo parlarne fosse una prova dei suoi fallimenti passati. << Essendo l'essere più vicino alla mia forma originale, quando ero al meglio delle mie capacità… potremmo soprannominarlo Pitch Prime, al fine di evitare confusioni future. >>
Contrariamente alla gravità della situazione, un sorrisetto si formò sulle labbra di Frost. << Mi sembra appropriato. >>
<< Meraviglioso >> commentò Astrid, roteando gli occhi << Possiamo tornare a salvare il mondo adesso? Finché ce n'è ancora uno da salvare? >>
<< Dovremmo prima scoprire la sua attuale posizione >> replicò Rapunzel, << e solo dopo pensare a come fermarlo. >>
<< Su quel fronte non abbiamo di che preoccuparci >> disse Ombric, ricevendo uno sguardo sorpreso ad opera della bionda. << Ricordo perfettamente le coordinate della dimensione scelta per l'attivazione del Crogiolo, non mi sarà difficile condurvi là. >>
Detto questo, l'espressione sul suo volto si fece molto più cupa.
<< Il problema è un altro: non abbiamo le forze necessarie per sferrare un attacco. Mi ci sono voluti anni per creare un esercito abbastanza grande da poterlo tenere occupato, raccogliendo i sopravvissuti dei mondi che aveva già conquistato >> spiegò, prima di scuotere la testa. << Pensate che la vostra ultima battaglia con i suoi Fearlings sia stata dura? Immaginatevi un esercito formato da migliaia di quelle bestiacce! >>
<< È chiaro, noi da soli non bastiamo Ci serve un esercito >> replicò Hiccup, con tono di fatto. << Un GRANDE esercito, a giudicare dalle parole di Ombric. Nord ha i suoi yeti…e voialtri Guardiani? Non avete niente di simile? >>
<< Per quanto possa suonare strano, ho un esercito di uova senzienti a disposizione >> rivelò il Coniglio Pasquale, ricevendo occhiate sorprese e perplesse dagli umani presenti nella stanza. << Hanno già combattuto i Fearlings, in passato… ma dubito seriamente che sarebbero capaci di affrontarne un numero così elevato anche se spalleggiati dagli yeti. >>
<< E purtroppo, le mie fate non sono state create per combattere >> continuò tristemente Dentolina. << Non potrei mai mandarle in guerra! >>
Sandy sospirò e tese la mano: la sabbia vorticò nel suo palmo e andò a formare figure di file di guerrieri che si lanciavano all'attacco assieme a uova giganti e agli yeti, venendo presto falciate da orde di Fearlings.
<< Ho capito >> fece Rapunzel. << tu puoi tranquillamente creare un esercito, ma anche così non sarà sufficiente. Ce ne servono molti di più. >>
<< Elsa! >> esclamò Anna all'improvviso << Tu hai già creato Marshmallow e Olaf! Unendo i tuoi poteri con Jack, potreste, che ne so…creare una specie di armata di ghiaccio! >>
Inizialmente sorpresa dalla proposta della sorella, Elsa si portò una mano al mento in apparente contemplazione.
Lanciò una rapida occhiata in direzione di Jack e questi si limitò a scrollare le spalle.
<< Potrebbe funzionare >> ammise la bionda con tono incerto, << Ma devo ammettere di non aver mai provato a creare qualcosa di simile. E anche se ne fossimo capaci, dubito che potremmo fornire loro le stesse capacità rigenerative dei Fearlings. A lunga andare, sarebbe solo un espediente temporaneo. >>
Anna chinò il capo mesta e con lei anche il morale degli altri sembrò abbattersi, finché la voce squillante di Skellington non li riscosse.
<< Non disperate, amici miei! >> esclamò << Dalla nostra battaglia dipendono le sorti del mondo, e se falliamo verremo tutti consumati dalla paura... in quanto Re delle Zucche e della Città di Halloween, chiederò aiuto ai miei cittadini! So che per loro sarebbe molto pericoloso... ma non potrei mai vederli ancora schiavi di Black, e sono sicuro che nemmeno loro lo vorrebbero! Combatteremo insieme. >>
<< Fantastico >> commentò sarcasticamente Pitch. << Così avremo tutto il circo al completo. La nostra vittoria è assicurata! >>
<< Ti assicuro che sono combattenti molto agguerriti, quando li si mette alle strette. Inoltre, possiedono ancora tutti i poteri che TU hai avuto modo di conferire loro con il tuo imbroglio >> replicò placido lo scheletro.
Pitch trattenne una smorfia infastidita, remore della sconfitta subita per mano dello spirito di Halloween. Tuttavia, fece buon viso a cattivo gioco e si limitò a roteare gli occhi.
<< In questo caso, penso di avere un'opzione che potrebbe darci un grande vantaggio non solo contro i Fearlings...ma anche con la mia versione alternativa >> dichiarò con un sorriso consapevole.
<< Piantala di parlare per enigmi, Black, e sputa il rospo >> sbottò il Coniglietto di Pasqua.
<< Oh, andiamo, coniglio, non puoi arrivarci da solo? >> domandò con tono beffardo << Chi, durante la nostra scaramuccia dei Secoli Bui… fu abbastanza potente da costringerci ad una tregua temporanea? >>
Gli occhi del Coniglietto di Pasqua si spalancarono di scatto per l'illuminazione, seguiti da quelli di Sandy, Dentolina e Nord.
<< Ma certo! >> esclamò Nord << Lei potrebbe assolutamente aiutare noi! >>
<< Ehm... pronto? Spettatori ignari a ore dieci! Fate capire qualcosa anche a noi? >> sbuffò Maui.
Ombric osservò i vari Guardiani con un sopracciglio inarcato, altrettanto confuso dalle loro parole.
Poi, anche il suo sguardo parve illuminarsi per la comprensione.
<< Volete chiedere aiuto a Madre Natura? >> domandò incredulo.
<< Cosa? >> fecero il resto dei presenti in coro.
<< Madre Natura >> ripeté Ombric << L'indiscussa protettrice dell'ordine naturale del pianeta… capace di controllare tutti gli elementi, sovrana delle stagioni e degli spiriti legati alla natura stessa. Si tratta dell'entità più potente della Terra, una sua personificazione… con un potere capace di eguagliare quello degli stessi Guardiani. >>
Si voltò in direzione di Pitch.
<< E, se non ricordo male, è anche quel tipo di persona a cui non piace immischiarsi nei conflitti. >>
L'Uomo Nero sospirò e scrollò le spalle. << Corretto. Ma dal momento che abbiamo appurato che, se non daremo il tutto per tutto, l'universo collasserà in un ammasso di paura e oscurità... credo che questa volta non potrà restarsene a guardare. >>
Si interruppe per qualche istante. << Le parlerò io stesso. >>
Jack lo fissò sorpreso.
<< E perché dovresti farlo proprio tu?>> domandò con tono inquisitorio, stringendo ambe le palpebre degli occhi << Senza offesa, Black, ma non sei esattamente l'emissario più rassicurante che potremmo inviare. >>
A quelle parole, Pitch volse la sua più totale attenzione nei confronti dello spirito invernale, per poi arricciare le labbra in un placido sorriso.
<< Oh.. .vedo che non ti hanno raccontato QUELLA parte >> sussurrò amaramente.
<< QUALE parte? >> replicò Jack, lanciando un'occhiata ai Guardiani e assottigliando lo sguardo nella loro direzione.
I volti delle Quattro Leggende avevano assunto espressioni incerte, quasi come se l'intera conversazione li stesse mettendo a disagio.
Pitch si strinse nelle spalle. << Semplice: che Madre Natura è mia figlia. >>
All’udire quella dichiarazione, la mascella di Skellington cadde a terra con un sonoro clack!. La sala calò nel silenzio più totale, rotto solo da un urletto acuto e scandalizzato di Maui, che attirò su di sé qualche sguardo stranito.
<< ...cosa? >> domandò il semidio, mentre alzava ambe le mani in segno di resa. << Dovete ammetterlo, è stato un bel colpo di scena. >>
Oh, lo era eccome, pensò Jack con fare incredulo. Dopotutto, lo stesso Nord gli aveva detto che la figlia di Pitch, Emily Jane, era morta quando l'Uomo Nero era ancora umano, durante la Golden Age. Allora, come diavolo...
<< Come accidenti è possibile!? >> fece lo spirito, fissando i compagni Guardiani. << E perché diavolo avete omesso un dettaglio così fondamentale!? >>
<< Be’, eravamo un po' a corto di tempo, in quel momento! >> esclamò Calmoniglio con tono di fatto, ricevendo cenni imbarazzati dal resto dei suoi colleghi. << E per quanto riguarda il come sia successo...è una storia complicata >> terminò con un sospiro, mentre volgeva un'occhiata significativa nei confronti di Sandy, la cui espressione si fece improvvisamente cupa.
<< D'accordo, sentite, qualunque cosa ci sia sotto, non c'è tempo per le spiegazioni >> intervenne Hiccup in tono di urgenza << Se questa Madre Natura può aiutarci, se può creare un esercito, dovete contattarla immediatamente! >>
<< Il marmocchio ha ragione >> disse Pitch, ricevendo uno sguardo stizzito sia dal ragazzo che da sua moglie. << Per quanto mi piacerebbe ricordare i bei vecchi tempi, temo che dovremo rimandare ad un altro momento. Andrò a fare una chiacchierata con mia figlia... >>
Indicò Jack, << E tu verrai con me. >>
Lo Spirito dell'Inverno sbatté le palpebre, sorpreso da quell'affermazione. << E perché proprio io? >>
L'uomo Nero scrollò le spalle una seconda volta.
<< Come tu stesso hai affermato, non sono esattamente il miglior tipo di emissario >> ammise con tono vagamente ironico. << Io e mia figlia potremmo non esserci lasciati nei migliori dei rapporti… ecco perché la presenza di uno spirito legato alla natura potrebbe mitigare un'eventuale rappresaglia >>
<< Allora verrò anch’io >> si intromise improvvisamente Elsa, attirando gli sguardi di ambe gli spiriti.
Pitch inarcò un sopracciglio. << Tu? >>
<< Sono il Quinto Spirito della Foresta Incantata >> rispose pazientemente l’ex Regina di Arendelle, mentre faceva del suo meglio per sostenere lo sguardo dell’Uomo Nero. << In quanto tale, rappresento un collegamento tra la natura e la magia. >>
Pitch emise un ronzio contemplativo, mentre lanciava una rapida occhiata in direzione di Jack. Questi si limitò ad annuire.
<< Se così desideri >> rispose l’oscuro spirito, mentre offriva alla giovane donna un inchino beffardo. Lei gli scoccò un’espressione stizzita, per poi affiancarsi al Guardiano del Divertimento.
Nel mentre, Pitch volse la propria attenzione nei confronti di Sandy.
<< Avremo bisogno anche di te, considerata la vostra…storia passata >> disse con una smorfia di evidente disappunto.
Inizialmente sorpreso dal fatto che l’Uomo Nero fosse disposto a lavorare con lui di sua iniziativa, il Guardiano dei Sogni annuì risolutamente.
Pitch ronzò soddisfatto e si voltò….trovandosi di fronte alla punta arrotondata di un certo bastone.
<< Non sperare che ti perda di vista anche solo per un secondo >> gli sibilò Frost, lo sguardo assottigliato.
<< Oooh, potrei assolutamente disperarmi se lo facessi! >> lo prese in giro l’Uomo Nero, con il suo classico ghigno.
Jack non rispose e posò lo sguardo su Hiccup e Astrid.
<< C’è la possibilità di coinvolgere i draghi del vostro mondo? >> domandò con tono colmo d’anticipazione, conscio che una simile potenza di fuoco sarebbe stata molto utile per la battaglia imminente.
I due vichinghi cominciarono a guardarsi l’un l’altro con espressioni incerte, per poi girarsi verso i loro compagni alati. Sdentato fu il primo a farsi avanti e si erse orgoglioso in mezzo all’Osservatorio, assumendo un’espressione seria e compieno un ruggito che risuonò per tutta la lunghezza della fabbrica.
Hiccup sorrise soddisfatto.
<< Ecco la tua risposta >> disse rivolto verso Frost, il quale si ritrovò a sorridere a propria volta.
Pochi secondi dopo, i quattro spiriti scomparvero tra le ombre di Pitch, diretti verso la tana dell’essere più potente della Terra.





Bang!
Yep, Madre Natura è la figlia di Pitch Black. E badate bene, questa cosa non ce la siamo certo inventati, è presa direttamente dai romanzi. 
Il come sia successo? Beh, sarà spiegato nel prossimo capitolo, in cui Jack, Elsa, Pitch e Sandy avranno un incontro diplomatico con la suddetta entità. 
E sì, Pitch Prime ha prelevato il frammento da Merida...ma vi assicuro che la permanenza dell'oggetto nel corpo della rossa non sarà senza conseguenze. 

 
  
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