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Autore: delfigen    01/07/2020    1 recensioni
E se l'agnello fosse il leone? Se Bella fosse una potente strega? Come reagirebbero i Cullen nel scoprire un mondo a loro ignoto? Le minacce che incombono a quale mondo appartengono?
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Coppie: Bella/Edward
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Quella notte non riuscì a dormire bene, tra gli incubi, che ormai mi seguivano ogni notte e l’agitazione del primo giorno di scuola. Mi preoccupava l’idea di essere la nuova arrivata in una cittadina dove tutti si conoscono dalla nascita, non amo stare al centro dell’attenzione. La colazione con Charlie però, fu tranquilla, mi rassicurò e mi augurò buona fortuna per il mio primo giorno.
Fu semplice trovare la scuola per fortuna Forks è piccola. A vederla non avrei detto che fosse una scuola se non per il cartello che indicava ”Forks High School”.
 Sembrava una raccolta di case tutte uguali con mattoni rossi, tutti piuttosto informale. Un senso di solitudine e tristezza mi invase ripensando alla mia amata Hogwarts, che nonostante i terribili ricordi  per me era casa. L’interno della scuola era ancora peggio, muri bianchi,lampade a neon e file di armadietti grigi ai lati dei corridoi, non facevano altro che ampliare il senso di anonimo, nonostante qualche disegno colorato o striscione per il ballo attaccato qui e là. Ero abituata a corridoi in pietra, torce alle pareti, quadri ai muri che si muovevano e ti salutavano, scale che cambiavano direzione a loro piacimento,ma sopratutto alla compagnia dei fantasmi che escluso Pixie era piacevole.  
Inutile dire che per me quel cambiamento fu sconvolgente. Con mia grande sorpresa feci conosciesenza con altri ragazzi, tanto che a pranzo mi invitarono a sedermi al loro tavolo. Erano tutti molto gentili con me, mi fecero molte domande sull’ Inghilterra. Mi sentivo in imbarazzo perchè non avevo idea di cosa parlassero,per quanto con Charlie mi sforzassi a condurre una vita babbana non ero aggiornata sul ultimo film uscito al cinema o sui punteggi dell’ultima partita di football,nessuno dei miei interessi rientrava nel mondo babbano. Quindi mi limitai a ridere delle battute e ad annuire, lievemente spaesata.
Fu in quel momento,che li vidi per la prima volta. Erano seduti nell’angolo più lontano e isolato della mensa. Erano in cinque. Non parlavano e non mangiavano, benchè ogniuno di loro avesse di fronte a sè un vassoio pieno di cibo intatto. Non si assomigliavano affatto tra loro, eppure tra i tre ragazzi e le due ragazze c’era qualcosa che li rendeva tutti somiglianti. Erano tutti pallidi come il gesso, troppo pallidi per un normale essere umano,occhi molto scuri e le occhiaie cosi violacee da sembrare lividi. Eppure il resto dei lineamenti era diritto,perfetto. 
 Non riuscivo a distolgliere lo sguarado dalla loro bellezza INUMANA.
-E quelli chi sono?-  chiesi ad una certa Jessica che si voltò per seguire la direzione del mio sguardo.
-Sono Edward,Alice ed  Emmet Cullen, assieme a Rosalie e Jasper Hale. Vivono tutti assieme al Dottor Cullen e sua moglie- mentre parlava me li indicava uno ad uno. Il più giovane Edward si girò a guardarci, prima Jessica poi me, mi voltai subito.
Ero certa che non fossero umani sin dal primo squardo che li avevo rivolto, ma non sapevo cosa fossero. Forse erano Veela data la loro incredibile bellezza, ma non ne ero convinta perchè nel caso, avrebbero mangiato il pranzo. 
C’era un’altra possibilità, improbabile, a sentire le legende e spaventosamente orribile nel caso fosse stata reale. Erano VAMPIRI. 
Non ne avevo mai visto uno.Erano stati cacciati dalla comunità magica nel 1692 con lo statuto Internazionale di Segretezza della Magia perchè considerati pericolosi persino per i maghi più abili, poichè difficili da uccidere. Rinnegati dal mondo magico erano stati tutti Obliviati persino i loro “capi”, i Volturi non sapevano nulla del mondo magico. Stessa sorte era stata affidata ai mutaforma perchè essendo nemici naturali dei vampiri non sarebbero riusciti a mantenere il segreto. Secondo i libri, i vampiri conducevano una vita nomade perche la loro sete incontrollabile  non gli permetteva di vivere vicino alle loro prede senza rischiare di essere scoperti. 
-sono...molto carini- dissi cercando di nascondere la preoccupazione.
-si- disse Jessica con una risatina -ma stanno assieme. Voglio dire Emmett  e Rosalie, Jasper  e Alice.E vivono assieme- mentre jessica mi parlava mi ero girata a guardarli.Il più giovane Edward, muoveva talmente veloce la bocca che quasi non si apriva.Eppure mi sembrava che parlassero e la cosa non mi stupì, a quanto ne sapevo i vampiri sono incredibilmente forti e veloci con incredibili sensi,sicuramente avevano sentito la mia conversazione con Jessica e stavano commentando l’arrivo della ragazza nuova. Quel pensiero mi innervosì -non sembrano parenti-dissi.
 -oh, non lo sono. il Dottor Cullen è molto giovane ha trentanni forse meno. sono tutti figli adottivi. Gli Hale sono davvero fratello e sorella,gemelli- mentre Jessica parlava li guardai, erano tutti li a fissarmi.
Magari mi sbagliavo ero ancora sotto schock per via della guerra e tendevo a vedere pericoli anche dove non esistevano. Sicuramente era solo una mia invenzione e loro erano dei semplici babbani, incredibilmente belli cresciuti in una piccola cittadina dove tutti si conoscono fin da bambini.- HANNO sempre abitato a Forks?-
-No, si sono trasferiti un paio di anni fa, vengono da un qualche posto in Alaska- mi rispose Jessica. Mi irrigidì, questo voleva dire non solo che nessuno li aveva visti crescere,cambiare nel tempo, ma anche che ne venivano da un’altro posto poco soleggiato perfetto per chi non si può mostrare al sole. 
Ero persa nei pensieri quando Jessica mi riporto alla realtà e ci recammo entrambe a lezione. 
Quando entrammo nell’aula di biologia notai subito Edward Cullen seduto in un banco da solo. Appena entrai si irrigidì,sembrava una stupenda statua di marmo. Jessica si andò subito a sen
dere,mentre mi presentai al prof che mi fece segnio di sedermi all’unico posto libero vicino Edward.
Ero preoccupata,tesa, rimasi tutta l’ora a braccia incrociate sulla pancia per nascondere la bacchetta che avevo in mano, in caso di un un suo movimento strano.Ma la sua reazione mi stupì. Non si rilassò nemmeno per un istante durante l’intera lezione e rimase rigido,sull’orlo della sedia il più lontano possibile da me, ma con lo sguardo fisso su di me.I suoi occhi neri erano pieni di disprezzo verso di me,non ne capivo il motivo neanche ci conoscevamo.
 Possibile che sapesse che ero a conoscenza del suo segreto? I libri riportavano di alcuni vampiri che possedevano poteri unici, come leggere la mente con un semplice tocco della mano. Non capivo il suo odio per me, non c’eravamo nemmeno sfiorati, nel caso non poteva aver letto la mia mente.
Basta, come al solito mi ero fatta trascinare, i Cullen NON erano vampiri. Dovevo smetterla di vedere pericoli immaginari dietro ogni angolo, la guerra era finita da tempo, ormai ero al sicuro a Forks. Non accadeva mai nulla di interessante a Forks, figuriamoci un intera famiglia di vampiri civilizzati.
Finita la scuola andai a riconsegnare dei moduli in segreteria, e lui era li. Era intento a convincere la segretaria a cambiargli l’ora di biologia, l’unica che frequentavamo insieme con un’altra qualsiasi. Non si era accorto del mio ingresso nella stanza fino a quando entrò una ragazza, che fece sbattere la porta facendo entrare una folata d’aria gelida dall’esterno.
 In quel momento Edward si irrigidì mi fisso con uno sguardo pieno d’odio e se ne andò di fretta. Non capivo il suo odio nei miei confronti, ma ero decisa a non lasciare che i miei pensieri pessimisti prendessero il sopravvento.
 Decisi di ignorare i Cullen in fondo avevo altri pensieri e problemi in testa, ci mancavano solo loro e la loro presenza quasi inumana a peggiorare la mia salute mentale.


*parti tratte dal libro “Twilight”

Spero vi sia piaciuto e se volete commentate per sapere cosa ne pensate. Presto pubblicherò il continuo perchè mi sto divertendo troppo a scrivere questa storia.
 Un saluto a tutti
   
 
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