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Autore: Troi_ontheHellmouth    03/07/2020    0 recensioni
Ambientata fra le puntate di Btvs ‘Flooded’ e ‘Life Serial’ (6x04 e 6x05).
Quando Buffy riceve la telefonata di Angel e decidono di vedersi, lei esce ma non si vedrà l’incontro, vediamo solo quando Buffy ritorna da questo “Cross-over che non si vede”. Per questo ho scritto la mia versione.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Angel, Buffy Anne Summers
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Pairing: Buffy/Angel
Spoiler: di Btvs “The Gift” e le prime puntate della sesta stagione, di Ats “I Will Remember You”.
Disclaimer: Non possiedo (purtroppo) i diritti di Btvs o Ats che appartengono a Joss Whedon, alla Mutant Enemy ecc…. La storia è scritta senza scopo di lucro.
Riassunto: Ambientata fra le puntate di Btvs ‘Flooded’ e ‘Life Serial’ (6x04 e 6x05).
Quando Buffy riceve la telefonata di Angel e decidono di vedersi, lei esce ma non si vedrà l’incontro, vediamo solo quando Buffy ritorna da questo “Cross-over che non si vede”.  Per questo ho scritto la mia versione. Spero vi piaccia.
 
 
 
~  Bring me to Light   ~
 
 
Giles e Dawn erano rimasti un po’ meravigliati dalla fugace uscita di scena di Buffy, anche se la cosa non avrebbe dovuto sorprenderli più di tanto, visto che si trattava di Angel.
 
Gli Scoobies erano tutti a casa Summers quella mattina per cercare di riparare i danni del demone Mmm’Fashnik, il rapinatore di banche, che la sera prima aveva fatto una visitina distruggendo mezza casa. Giles e Buffy avrebbero dovuto discutere riguardo ai debiti e alle bollette.
Bastò però una semplice telefonata da parte di una persona, che proprio semplice non era, a distogliere la Cacciatrice da quelle questioni.
 
Angel voleva vederla.
 
Aveva saputo da una telefonata di Willow, aveva appreso da lei la notizia più bella che potesse aspettarsi: Buffy era tornata.
Ironicamente era stata la stessa persona, mesi prima ad informarlo dell’accaduto.
 
Buffy si congedò brevemente, afferrò le chiavi, il giaccone e fu subito fuori. Si sarebbe occupata dopo di quelle scartoffie, e poi c’era Giles; con il suo aiuto avrebbe trovato una soluzione, almeno per gli affari più urgenti, che importava se il seminterrato restava per un po’ come il Titanic, tanto non poteva affondare... o forse si?
 
Non sapeva di preciso neppure come sarebbe arrivata al luogo dell’appuntamento. Si trattava di una cittadina, Simi Valley, a metà strada fra Sunnydale e Los Angeles, in effetti, non era proprio a metà strada, lei ci avrebbe messo un po’ di più ad arrivarci.
Fortunatamente Buffy aveva con sé qualche dollaro e pensò di recarsi alla stazione dei bus.
Arrivata lì, fece il biglietto per un bus della Greyhound diretto a Simi Valley e partì alle 10.30.
Mentre il mezzo usciva da Sunnydale imboccando l’autostrada, Buffy notò la vecchia insegna sul ciglio della strada:
“Now Leaving Sunnydale. Come back soon!”
 
Di certo sarebbe tornata presto, anche se sapeva già che lasciare Angel le sarebbe stato difficile, lo era ogni volta. Tutte le volte che lo incontrava avrebbe voluto chiedergli ancora e ancora il perché del suo addio, certe volte avrebbe voluto addirittura picchiarlo per questo, ma di sicuro e più fortemente, avrebbe voluto restare con lui.
Separarsi era stato difficile e non era stata una sua scelta ma Buffy aveva trovato il modo di andare avanti, il suo amore per Angel però era rimasto immutato, come una cicatrice aperta destinata a non guarire mai; per Buffy l’amore era sempre stato sofferenza, ogni ragazzo con cui era stata alla fine se ne era andato.
Forse le Cacciatrici erano destinate a stare da sole; ma anche se così è scritto, non è forse sempre stata una prerogativa di Buffy sovvertire le regole?
Nessuno avrebbe dovuto conoscere il suo ruolo, ma Buffy ha un gruppo di amici che sanno e la sostengono; la Cacciatrice è sempre subordinata al Consiglio degli Osservatori e deve sottostare alla sua spietata politica, ma Buffy se ne distacca; le Cacciatrici muoiono sempre giovani, e Buffy sconfigge la morte per ben due volte; Una Cacciatrice non può amare un vampiro…
E se il vampiro in questione ha un’anima e lotta per il bene? Stavolta la colpa non è del destino avverso, ma del vampiro che ha voluto convincersi di non poter correre una serie di rischi che gli avrebbero permesso di stare vicino alla donna che ama.
Angel se ne era andato per il suo bene. Lei continuava a ripeterselo e chissà se un giorno…
Non poteva certo stare aggrappata a queste false speranze, e poi lui adesso aveva una nuova vita a Los Angeles, ma a volte le era capitato di immaginare come sarebbe stato.
Aveva da raccontare molte cose importanti ad Angel. Le avrebbe parlato del posto in cui era stata.
 
Arrivò a destinazione poco dopo mezzo giorno, percorse pochi isolati camminando fino al Best Western Inn, l’hotel che Angel le aveva indicato. Lui era stato lì per circa un mese prima di trasferirsi a Los Angeles; quando dopo aver lasciato Sunnydale si era preso un periodo per riflettere su cosa fare. Così si era fermato a Simi Valley, un posto tranquillo, dove la gente non faceva domande e quello sarebbe stato il luogo dell’incontro.
 
Alla reception bastò solo che dicesse: Sono Buffy Summers.
“Lui la sta aspettando. La faccio accompagnare.” Rispose il tranquillo signore addetto.
Un giovane la accompagnò al secondo piano fino alla camera 47.
“Ecco, questa è la suite, una delle tre camere più belle dell’hotel. Il signore ha detto che poteva accomodarsi non appena fosse arrivata. Lui è già dentro. Le auguro un piacevole soggiorno.”
“Grazie.”
Il ragazzo accennò un sorriso e si allontanò, Angel aveva già provveduto a dargli una cospicua mancia.
 
Buffy bussò ed entrò senza attendere una risposta. Si chiuse la porta alle spalle.
La stanza era ben illuminata anche se la luce era artificiale, notò che le finestre erano ben chiuse; da quella che doveva essere la camera da letto, entrò Angel.
Si abbracciarono e  Buffy guardò Angel sorridere, fu uno dei sorrisi più belli che avesse mai visto sulle sue labbra. Mentre sorrideva, due lacrime gli rigarono il viso e per poco Buffy non si unì al suo pianto di gioia.
 
“Angel…”
 
“Oh Buffy. Quando Willow me l’ha detto non riuscivo a crederci, finché non ti ho sentita avevo un po’ di paura.”
 
“Paura?”
 
“Ho visto degli episodi di resurrezione che non sono andati certo a buon fine, ma non è il tuo caso per fortuna.”
 
“Allora sei contento di vedermi, ancora me stessa…almeno credo.”
 
Angel la strinse a se ancora una volta, poi le fece cenno di sedersi.
 
“Hai voglia di parlare?”
 
“Si, io ne ho davvero bisogno. Saprai cos’è successo, di Glory e tutto il resto.”
 
“Willow me ne ha parlato, in linea generale. Era una dea che voleva tornare nella dimensione infernale.”
 
“E per fare questo le serviva mia sorella.”
 
“Quando il portale era aperto tu ti sei gettata nell’energia per richiuderlo, al posto di Dawn, salvando lei e tutto il mondo.”
 
“Questa è la versione breve. - fece una pausa - Angel, io vorrei parlarti del posto in cui ero, voglio dire…”
 
“Ti ascolto.”
 
“…non l’ho descritto a nessuno, non nei particolari, nessuno dei ragazzi sa dove ero in realtà, neppure Giles, credono di avermi tirata fuori da qualche sorta di dimensione demoniaca o peggio…”
 
”Non è così?”
 
“No. Quel luogo, se posso definirlo così, non era certo infernale, anzi io credo… non ho mai riflettuto su questo genere di cose prima… ma credo fosse il Paradiso.”
 
Angel prese una mano di lei nella sua.
 
“Io, ero felice, protetta, sapevo che tutti voi stavate bene. C’era silenzio, non un silenzio totale, ma era come se non utilizzassi più i miei sensi, come se percepissi ogni cosa con la mente.”
 
“Deve essere stato traumatico tornare a vivere.”
 
“E non solo per il fatto di risvegliarsi in una bara, che è già abbastanza sconvolgente.”
 
“So cosa intendi.”
 
“Essere di nuovo qui, respirare, parlare, ascoltare i suoni, le voci, era come se mi assordassero….anche se adesso il fastidio va affievolendo… resta tutto così freddo.”
 
A quella parola Angel inconsciamente cercò di allontanare la mano, anche se ormai era diventata calda a contatto con quella di Buffy, ma lei la trattenne e la strinse forte, poi la avvicinò al suo cuore.
 
“Lo senti Angel? Il battito del mio cuore, per me non conta più niente, sono morta dentro…io non credo che riuscirò più a vivere come prima…la gioia, i sentimenti, la passione…non riesco più a provare nulla di tutto questo. La vecchia Buffy non c’è più, penso che una parte di lei sia rimasta in Paradiso e Osiris s’è scordata di mandarla indietro.“
 
Buffy non riuscì a trattenere le lacrime, Angel l’abbracciò mentre lei singhiozzava e sembrava non riuscisse più a smettere. Gli aveva fatto male sentire quelle parole, la sua Buffy era sempre stata piena di gioia di vivere, adesso sembrava sul bordo di un precipizio; ma cercava una mano a cui aggrapparsi, lui lo sapeva, e sapeva anche che sarebbe stato lui a tendergliela, come molte volte lei aveva fatto.
 
Dopo alcuni minuti il pianto cessò, ma la ragazza restò dov’era, con la guancia poggiata sulla spalla del vampiro, in quel punto la sua camicia era ormai bagnata dalle sue lacrime.
 
Angel la allontanò per guardarla negli occhi, le prese il viso fra le mani.
 
“Devi darti del tempo Buffy. E’ comprensibile che tu sia scossa, quello che ti è accaduto non è certo normale, ma puoi superare tutto questo, ci vorrà un incredibile forza di volontà ma a quanto ne so quella non ti è mai mancata.”
 
Buffy accennò un sorriso, Angel le strinse le mani.
 
“Quella parte che credi sia rimasta in Paradiso, io sono convinto che sia dentro di te, devi solo riuscire a riportarla in superficie, e per quanto riguarda questo… - le poggiò una mano sul cuore -  …per quanto ne abbia passate e per quanto tu sia convinta che non te ne importi più niente se batta o no, tornerai ad apprezzarlo. Essere vivi è un grande dono, tu stessa non puoi negarlo dopo che ti impegni ogni giorno a salvare la vita alle persone.”
 
Buffy rifletté su quelle parole. Dopo poco parlò.
 
“Ma come ci riesci? Sei riuscito a farmi vedere una luce alla fine del tunnel.”
 
“Nella mia lunga esistenza avrò imparato qualcosa…”
 
I due sorrisero.
 
“Già. Ma la luce di cui parli mi sembra ancora lontana. E’ già un passo avanti che abbia pianto, è la prima volta che ci riesco da quando sono tornata, esserti vicino credo che abbia fatto effetto.”
 
Angel s’incupì.
 
“Non per il pianto! Intendevo dire che ha risvegliato delle emozioni in me.”
 
“Questo è positivo.”
 
“Angel, come pensi che dovrei comportarmi con i ragazzi? Pensi che debba dirglielo? Devo raccontargli dov’ero?”
 
“Come pensi che reagirebbero?”
 
“Credo che non sarebbe facile per loro, si sentirebbero in colpa, soprattutto Willow, è lei che ha avuto il ruolo principale nel fare l’incantesimo…”
 
“Capisco, ma adesso devi pensare a te stessa, cosa è meglio per te, sei stata già abbastanza altruista; credi che ti aiuterebbe dirglielo?”
 
“Non lo so, comunque non me la sento di gettargli questo peso addosso.”
 
“Fa ciò che ritieni più giusto, ma ricorda di pensare al tuo bene. Sii un po’ egoista, te lo meriti. Io sto già entrando in questa mentalità …infatti rivoglio la mia Buffy…la vecchia Buffy.”
 
Buffy chiese abbozzando una smorfia: “Quella nuova fa proprio così schifo, eh?”
 
“Assolutamente no. Io la amo.”

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