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Autore: littlepink6690    04/07/2020    1 recensioni
Cosa succede quando una macchina scivola e si ribalta sull'asfalto bagnato? Cosa succede alla persona che conduce quell'automobile? Cosa farà adesso Jennifer, chi lascerà avvicinare a sé, adesso che ne ha più bisogno? Qualcuno riuscirà ad abbattere quei muri che adesso lei sta costruendo per difendersi?
Morrilla
Genere: Angst, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Ginnifer Goodwin, Jennifer Morrison, Josh Dallas, Lana Parrilla, Rebecca Mader
Note: Lemon, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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27 Always

27

 

Flashback

“Jen guarda” – la voce della moglie la richiamò dalla lettura del copione che leggeva seduta sull’isola in cucina. Si voltò verso il salotto e la vide seduta sul tappeto di gomma e Sofia dall’altro lato.

 

“Che fa?” – vide la piccola far forza sulle gambette per mettersi in piedi – “Ci siamo?” – abbandonò quello che sta facendo e scattò verso di loro. La piccola distratta da quel movimento cadde sul sederino, attutito dal pannolino e arricciò le labbra prossima al pianto – “No paperotta, non piangere”

 

“Dai Sofia, vieni dalle mamme” – Lana sorrise allargando le braccia. La piccola al richiamo della latina mise su un sorriso buffò e ci riprovò di nuovo.

 

“Brava amore” – Jen era tutta entusiasta, per una volta non si stava perdendo qualcosa che riguardava la loro bambina. Si era persa la prima parolina e quando era diventata brava a farsi mettere il pannolino al contrario. Sofia barcollò sulle cosce morbide e si tenne in piedi e con passi incerti iniziò a dirigersi verso le due donne – “Sei quasi arrivata, piccola” – sorrise guardandola e osservando anche l’espressione di sua moglie, che era certa sarebbe scoppiata in lacrime, da un momento all’altro.

 

“Mama” – Lana la prese al volo poco prima che cascasse.

 

“Ciao amore” – la sollevò e la sbaciucchiò.

 

“Sofia sei stata bravissima” -Jen le diede dei bacini sulle guancette e la bimba rise per il solletico.

 

“Ava?” – batté le manine paffute.

 

“Sì” – le abbracciò entrambe – “Vi amo” – sorrise Jen.

 

fine

Aveva appena messo a letto Sofia nella sua culletta, erano sole in casa, Lana doveva lavorare, avevano delle riprese notturne, e quindi non sarebbe rientrata. Mentre si dirigeva in cucina, per appollaiarsi sull’isola e mangiucchiare dei biscotti, una notifica sul suo pc l’avvisò di una videochiamata, a cui rispose.

 

“Ehi” – sorrise vedendola nello schermo.

 

“Signora Parrilla” – sorrise – “Non devi lavorare?” – chiese.

 

“Sì tra pochissimo” – rispose – “Volevo dare la buonanotte a Sofia, mi sa che dorme però” – disse guardando l’orologio.

 

“L’hai mancata per un attimo” – sua moglie aveva l’aria preoccupata e non ne capiva il motivo – “Stai bene, Lana?” – quando la chiamava per nome era per sortire la risposta idonea, per non irrorare la pillola.

 

“Sono un po’ tesa” – sbuffò – “Sai oggi facciamo la serie di scene a letto e”

 

“E? Hai paura, amore sta tranquilla. Non è la prima volta che ti rotoli tra le lenzuola” – cercò di alleggerire la tensione.

 

“Jen, tu sei mia moglie, per quanto Alex sia l’uomo più dolce del mondo, attento, non sono pronta”

 

“Amore non mi stai tradendo, è finzione, immaginati di avere me su no?” – disse.

 

“Non aiuta quello che hai appena detto Jen” – la guardò accigliata.

 

“Scusa, sei la migliore attrice che conosca, sei mia moglie e ti apprezzo moltissimo. Libera la mente, e non pensare a nient’altro che al tuo lavoro e a tornare presto da me” – sorrise.

 

“Ti amo tanto” – sorrise.

 

“Sennò poi non vedresti questo” – si sollevò la canotta, ma non per far prendere un infarto a sua moglie, ma per mostrarle qualcosa che aveva fatto con Sofia al seguito.

 

“Jen” – esclamò sorpresa, ammirando il suo seno sodo e poi vide quel segno esattamente tra i seni – “Mi hai copiato il tatuaggio? Aspetta ti sei tatuata?” – la guardò.

 

“La prima e l’ultima volta, solo per te e Sofia” – sorrise e tirò giù la canotta.

 

“Non l’ho visto” – si imbronciò.

 

“Lo vedrai bene da vicino, La - na” – ridacchiò “Adesso ti chiamano” – sorrise – “Ti amo torna presto!”

 

 

Si stese al suo fianco, sua moglie era ancora beatamente addormentata tra le braccia di Morfeo. Le scostò i capelli rossi da sulla spalla e le lasciò dolci baci sul collo.

 

“Lana?” – sorrise ancora ad occhi chiusi – “Non rientravi domani?” – si beò dei baci e del braccio che le circondò il fianco.

 

“Abbiamo finito prima” -le mordicchiò il lobo.

 

“Non hai mangiato ieri sera?” – portò un braccio all’indietro e infranse le dita sulla nuca di sua moglie.

 

“Pensavo di mangiare te per colazione” -sussurrò al suo orecchio – “Sei così nuda, che mi è venuta l’acquolina in bocca”.

 

“La-na” – sussultò alla mano che scorreva indisturbata tra le sue cose. La toccò quel poco e poi portò le dita tra le labbra.

 

“Buona come sempre” – e Jen si bagnò senza ritegno, immaginando quel gesto – “Io inizierei, prima che si freddi” – la lasciò stesa e alzato il lenzuolo, finì tra le cosce di sua moglie, che sussultò di anticipazione.

 

“Oh La-na” – portò le dita tra i capelli mossi e ansimò quando la donna, sollevò le sue cosce sulle spalle, accovacciandosi – “Oh ca’”

 

“Linguaggio Morrison” – disse leccandola con insistenza.

 

“Dimentico, scusa” – tremò quando la bocca la succhiò – “Oh merda” – Lana le massaggiò i seni, in modo estenuante – “A- m-o -r -e” – tremò ancora quando entrò con la lingua. Accarezzò lo spazio tra i suoi seni e sorrise a sentire la pelle in rilievo – “Ti piace?” – rispose con un movimento della testa, fatto apposto senza staccarsi, che le fece sgroppare i fianchi – “Benedetta lingua” – e da quel momento Lana si fermò solo dopo aver portato la moglie al limite, facendola esplodere tra le sue labbra.

 

“Buongiorno” – la baciò sull’addome, sul seno e poi sulle labbra.

 

“Buongiorno” – disse con voce ancora tremante.

 

“Stai bene?” – le scostò i capelli dal viso.

 

“Adesso meglio” – sorrise portando le mani nella sua vestaglia da notte – “Non ti ho sentito proprio rientrare” – sorrise – “E questo?” – chiese tastando un punto sul fianco destro di Lana sentendo qualcosa. Si prodigò a guardarlo in allerta.

 

“Ohi calma” – aveva visto il suo sguardo agitato – “E’ un tatuaggio amore” – sapeva cosa avesse pensato.

 

“Dio ho perso dieci anni di vita” – disse accoccolandosi su di lei.

 

“Vedo i capelli bianchi infatti” – le accarezzò la chioma, poi Jen si alzò per osservare il disegno.

 

“È meraviglioso” – disse tracciandone i contorni, erano sottilissimi, e segnavano i profili di Jen e Sofia nella prima foto scattata insieme – “Lo amo” – sentì anche il suo tatuaggio sfiorato dalle dita di Lana.

 

“Lo so, e non pensavo ti saresti mai tatuata” – ammise.

 

“Per te e Sofia tutto amore, sempre” – sorrise – “Vi amerò per sempre, e in qualsiasi posto sarò, sarete con me sempre”

 

“Ti amo romanticona mia” – la strinse in un abbraccio e ripresero, avevano circa due ore prima che la loro piccola si svegliasse, dal sonno di bellezza.

Come direbbe qualcuna mi è "cicciato" fuori un nuovo aggiornamento con la baby Morrilla. Ho in mente una cosa molto buffa, ditemi anche voi cosa sarebbe buffo scrivere sulla paperotta Sofia. Alla prossima xoxo

  
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