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Autore: Aladidragocchiodiluce    06/07/2020    3 recensioni
Ambientato dopo “Mekkano”
Paperink, per nulla intenzionato ad abbandonare Gorthan al suo destino, si rivolge all'unica persone che potrebbe aiutarlo
Genere: Avventura, Azione, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Gorthan, Paperino aka Paperinik
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Paperink fu il primo a riprendersi.

Sentiva la testa martellare mentre si alzava, mormorando i nomi dei suoi compagni:

-Dottore? Angela? Gorthan?

La testa...-

Solo dopo si rese conto che non era la testa a martellare, ma qualcuno che stava bussando alla porta del Tardis.

Per un attimo pensò di essere ancora al Pozzo e si mise in posizione di combattimento, poi realizzò che se fossero nemici non si sarebbero di certo limitati a bussare.

Dopo un attimo di indecisione, si avvicinò alla porta ed aprì.

Si ritrovò davanti una signora vestita con un abito vittoriano nero dai capelli castani legati in un'elegante acconciatura. Appena lo vide, mormorò:

-Oh...

Non è quello che mi aspettavo...

Sei amico del Dottore?-

Non fece in tempo a rispondere che una voce maschile alle sue spalle esclamò:

-Propongo l'uso del disintegratore molecolare!-

-Strax, cosa ti ho detto riguardo a gli individui che non conosciamo?- Intervenne una terza voce, stavolta femminile.

-Prima chiedere e poi disintegrare.-

Intanto, anche gli altri stavano riprendendo conoscenza fra i quali il Dottore che appena vide la donna sulla porta esclamò:

-Jenny?

Ma non ho impostato il periodo vittoriano!

Il colpo devi averci mandato fuori rotta...- Mentre parlava si diresse al quadro comandi, premendo un paio di tasti ma il tutto emise scintille, costringendolo ad allontanarsi.

-...E danneggiato il Tardis, ci metterò un po' a ripararlo.-

Nel frattempo, la donna sulla porta si era fatta da parte per lasciare entrare altre due persone.

Il primo era la persona più assurda che potessero incontrare, sembrava un'enorme patata con una faccia, braccia e gambe vestito come un cameriere.

La seconda, vestita in abiti vittoriani come Jenny aveva l'aspetto di un donna rettile con le squame verde chiaro, simile ad una loro vecchia conoscenza; infatti, appena Angela la vide, esclamò:

-Kibo?-

Ciò guadagnò l'attenzione della donna-rettile che commentò con un sorriso:

-Mi devi aver scambiato per qualcuno della mia specie, il mio nome è Madame Vastra.-

-Siamo ancora al Pozzo?- Domandò Gorthan, appena ripresosi.

-Per tua fortuna no.

Siamo sulla Terra ma non proprio nel periodo giusto...- Gli rispose il Dottore.


 

-Un'astronave e macchina del tempo?- Domandò l'evroniano.

Lui, con tutto il gruppo ad esclusione del Dottore, all'interno della cabina impegnato con le prime riparazioni, e Strax, così si chiamava il maggiordomo, che stava conducendo la carrozza all'interno della quale erano seduti.

Il Tardis era stato montato su un carretto, e dopo averne visto l'interno, l'alieno viola era sorpreso del fatto che riuscissero a trasportarlo con quel trabiccolo così primitivo.

Madama Vasta, che si era coperta il volto con un velo per nascondere le proprie fattezze rettilinee, annuì.

-Pura tecnologia ad opera dei Signori del Tempo.-

-”Signori del tempo”?-Ripeté Gorthan.

-Questa la so: la razza aliena a cui appartiene il Dottore.- Disse Pikappa in quanto l'aveva appreso nella precedente avventura con il Dottore.

-Lo so benissimo, ma li credevo estinti.-

-Lui è uno degli ultimi della sua specie.- Spiegò Jenny.

Questo l'eroe non lo sapeva e non poté nemmeno chiedere altro in quanto Angela si intromise.

-Dove stiamo andando?-

-In un luogo sicuro: casa nostra.-


 

La casa in cui si ritrovarono era in pieno stile vittoriano, oltre che grande al punto che a Paperinik, Angela e Gorthan vennero messe a disposizione camere individuali fino a quando il Tardis sarebbe tornato operativo.

Jenny, dopo averli condotti alle loro stanze, annunciò che potavano riposare e li avrebbe chiamati quando la cena sarebbe stata pronta.

Rimasto solo, l'eroe mascherato venne presto raggiunto da Gorthan.

-Perché sei venuto al Pozzo a prendermi?- Domandò senza mezzi termini.

-Perché è quello che fanno gli eroi.-

-Non scherzare, non avevi nessun dovere o promessa da mantenere.-

L'eroe lo guardò, posizionato in mezzo alla stanza con le braccia incrociate in attesa di risposta.

Non poteva sapere quello che il signore del tempo gli aveva detto, ma l'evroniano voleva sentirlo dal diretto interessato.

-E va bene, l'ho fatto per dimostrati che la mia razza non assomiglia alla tua...-

-Quindi per puro egoismo.-

-Fammi finire.

Ma anche perché era la cosa giusta da fare.

Non mi è dispiaciuto “collaborare” con te e non sono tipo da lasciare indietro gli alleati.-

- Posso dire di aver apprezzato il pensiero, ma non saremo mai dalla stessa parte.- Rise l'alieno.

-Mai dire mai.

E poi non è vero che non ti dovevo niente: potevi rompere le manette e sbarazzarti di me in ogni momento.-

-Suppongo di si.- Rispose, grato che non gli avesse chiesto spiegazioni a riguardo, non avrebbe saputo cosa rispondere.

Era vero, poteva sopraffarlo in qualsiasi momento e riprendersi da solo il serbatoio, nemmeno lui sapeva perché avesse agito in quel modo.

In quel momento, Angela annunciò la sua presenza con un colpo di tosse.

-Se avete finito, dovrei chiedere una cosa a Gorthan.-

La ragazza gli consegnò il piccolo dispositivo datogli da Yon, domandandogli cos'era.

Dopo un'attenta analisi, glielo riconsegnò, spiegando:

-Si, so cos'è.

Ogni serbatoio ha al suo interno un dispositivo di comunicazione con la propria nave, questo è stato modificato per localizzarla.

Se è dei Ribelli porterà all'incrociatore.-

Angela, entusiasta della scoperta, lo ringraziò a tonò in camera, imitata dall'avroniano, lasciando di nuovo solo l'eroe.


 

Dopo un paio d'ore, Jenny annunciò che la tavola era pronta.

-Non vieni?- Domandò, accorgendosi che l'alieno viola era più interessato a guardare fuori dalla finestra, dove poteva vedere il Tardis, parcheggiato nel cortile.

-Non ho la stessa alimentazione terrestre.

Penso che farò altro...-


 

Nel giro di pochi minuti era già fuori davanti alla cabina blu.

Non sapeva esattamente cosa doveva fare per entrare e nel dubbio, bussò.

La porta si aprì autonomamente e l'alieno lo prese come un invito ad entrare.


 

Angolo Autrice

Immagino che i fan di Doctor Who li abbiano riconosciuti, per gli altri ecco la Paternoster gag composta da alleati del dottore, nonché mie personaggi preferiti della serie specie Strax :3

Spero che il capitolo vi sia piaciuto

   
 
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