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Autore: Aladidragocchiodiluce    12/07/2020    3 recensioni
Ambientato dopo “Mekkano”
Paperink, per nulla intenzionato ad abbandonare Gorthan al suo destino, si rivolge all'unica persone che potrebbe aiutarlo
Genere: Avventura, Azione, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Gorthan, Paperino aka Paperinik
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Passarono un paio di giorni prima che il Tardis fosse di nuovo in grado di viaggiare.

Nel frattempo il gruppetto, incluso Gorthan, ebbe l'occasione di fare una rapida visita alla Londra ottocentesca, ovviamente indossando abiti del periodo per mimetizzarsi e non destare troppa attenzione.

A parte ciò, gli unici avvenimenti degni di nota, furono quando dovettero impedire ad Angela di intraprendere una discussione con Arthur Conan Doyle sulla fine del suo protagonista, pur riuscendo a ottenere un autografo.

In un'altra occasione Strax e l'evroniano, per qualche motivo, si misero a litigare devastando il cortile per poi essere fermati da Madame Vastra prima che passassero alle armi.

In compenso il sortan ammise che non gli sarebbe dispiaciuto affrontarlo in uno scontro serio, il che per lui equivaleva ad un complimento.

Giunto il giorno della partenza, fu quasi un dispiacere lasciare quel simpatico trio e l'affascinate Londra ottocentesca, ma avevano ancora un compito da svolgere.


 

-Ho impostato il Tardis affinché ci teletrasporti all'interno della nave ribelle, circa due ore dopo la nostra fuga, non credo si sia sposata da lì.- Annunciò il Dottore, una volta che furono tutti dentro dopo i saluti.

Angela guardò il dispositivo datogli da Yon, collegato al pannello di controllo principale per scaricare le giuste coordinate.

Non aveva dimenticato le condizioni di quei sei evroniani quando li aveva lasciati, sperava che non venissero scovati prima dell'arrivo dei rinforzi.

- Preparatevi, non credo siano abituati a ricevere visite a sorpresa.- Annunciò il Signore del tempo, tirando la leva.

Il solito suono accompagnò la smaterializzazione e materializzazione del Tardis da un punto all'altro.

-Siamo già arrivati?- Domandò l'ibrido quando il suono cessò.

- Direi che c'è un solo modo per scoprirlo.-

Il Dottore si diresse alla porta e la aprì leggermente, ritrovandosi quasi subito un'arma evroniana puntata in faccia.

La buona notizia: a giudicare dai serbatoi neri indossati da tutti gli gli alieni viola presenti, erano nell'Incrociatore Ribelle.

Cattiva notizia: non sembravano aver gradito la visita a sorpresa.

-Uscite senza porre resistenza.- Intimò il primo evroniano.

- Va bene.

Siamo tutti disarmanti, non 'è bisogno di aprire il fuoco.-Disse l'uomo, uscendo lentamente con le mani alzate, imitato degli altri.

Alcuni mormorano appena videro Gorthan, ma furono molti di più quelli che sobbalzarono appena riconobbero Paperinik.

-Che facciamo?- Domandò un avroniano a quello che aveva fatto intimato il gruppo ad uscire.

-Aspettiamo il generale.

Dovrebbe arrivare a momenti.-Gli rispose.

Infatti pochi minuti dopo un evroniano la cui tuta nera lo identificava come generale si fece largo fra la folla per raggiungerli, uniche caratteristiche che lo differenziavano da altri generali era la totale assenza del simbolo di Evron sul petto e due macchie bianche a forma di lacrima ai lati degli occhi.

-Generale, questi sono i clandestini.- Disse il soldato che aveva scortato il gruppo.

L'alieno li guardò uno ad uno prima di presentarsi:

-Io sono il generale Zogor, leader dei ribelli.

Dichiarate chi siete e come siete giunti fin qui.-

Una volta presentati e spiegato che erano lì per portare una richiesta di aiuto, il Dottore disse:

-E ora, se non ti dispiace, vorremo incontrare il vero leader dei ribelli.-

La cosa suscitò esclamazioni di sorpresa fra le truppe e Angela gli tirò una manica.

-Cosa stai dicendo?

Ha appena detto di essere lui.-

-E ha mentito.

Ho notato che ti chiamano “Generale”, non leader o imperatore.

E poi tu sei un evroniano come gli altri, non credo creeresti una ribellione.-

-Come osi?- Ringhiò l'evroniano.

-Sono...-

-Può bastare.-

Una voce profonda, calma e autoritarie, appartenente ad una creatura decisamente più grande di chiunque fosse presente nella sala. Poi passi pesanti, facilmente udibili dato il silenzio che si era creato mentre ogni presente guardava verso la sua provenienza.

Dall'imboccatura del corridoio emerse, prima la testa rettiliana seguita dal lungo collo squamoso e infine dal resto del corpo simile ad un enorme coccodrillo con della ali da pipistrello attaccate sul dorso della creatura, nera come la notte ad esclusione della scaglie viola sul dorso e gambe, ed argentee della pancia e le corna, una della quali decorata da un anello d'oro.

Il muso era coperto da una maschera metallica con incisa sulla fronte un cerchio con due ali stilizzate ai lati, gli occhi erano coperti da due vetri luminosi azzurri.

Mentre avanzava, una collana con un ciondolo a forma di rombo rosso con delle strane incisioni rimbalzava sul suo petto; altro elemento che lo caratterizzava era un bracciale bianco decorato con teste di papero, tipico ornamento evroniano.

Zogor si fece da parte e il drago si sedette al suo fianco, facendo oscillare la coda.

-Dottore, hai visto giusto.

Io sono Skywalker, il vero leader dei ribelli.- Annunciò, ignorando le facce sorprese del gruppo.


 

-Si, mi ricordo di loro.- Commentò impassibile, dopo che gli fu raccontato dei cinque ribelli al Pozzo.

-Kokon era un genio con la tecnologia, sarebbe stato un vero spreco lasciarlo fra i soldati.-

-Non capisco.- mormorò Angela.

-Yon mi ha raccontato com'è nata la causa ribelle. Perché non citare che il loro leader era un drago?-

-Orgoglio.- Le rispose Gorthan.

-Difficilmente un evroniano ammetterebbe di essere sottoposto a qualcuno che non sia un suo simile.-

-Esattamente.- Confermò Skywalker.

- Quindi ora andrete a prendere i vostri alleati?- Domandò Paperinik.

-Non ho mai detto ciò.-

Di fonte all'espressione stupita del papero e di Angela, aggiunse:

-Far correre questo rischio alla mia intera nave solo per sei prigionieri che hanno anche scelto di abbandonarci?

È, strategicamente, una follia.-

-Ma... ma... loro erano sicuri che sareste arrivati!- Esclamò indignato l'eroe.

-Se ci hanno dato la possibilità di rintracciavi è perché sapevano che sareste venuti a salvarli!-

Concentrati com'erano sul drago, solo Gorthan si accorse di Zogor, ancora di fianco a lui, guardare il proprio capo con aria sorpresa.

-Pensavano male.

A differenza vostra, non abbiamo un Tardis.-

-Che razza di leader sei?- Domandò il Dottore.

-Diffondi la speranza che non verranno abbandonati e poi li pugnali alle spalle?-

- Una volta portato il messaggio, avete compiuto il vostro dovere.-Rispose con semplicità.

Il Signore del tempo lo fissò a lungo, per poi rivolgersi ai suoi compagni:

-Angela, Paperinik e Gorthan; non siete obbligati a venire. Io torno al Pozzo.

Su una cosa ha ragione, serve il Tar...-

Si fermò per tornare a concentrarsi sul drago.

Egli aveva iniziato ed emettere un profondo rumore di gola, indubbiamente una risata.

-Allora le voci che circolano su di te sono vere.

Non rifiuti mai una richiesta d'aiuto.-

-Non capisco...- Mormorò Angela.

-Stavo mentendo.

Certo che la nave si dirigerà al Pozzo per salvarli.

Anche strategicamente, immagina l'imbarazzo dell'impero evroniano appena scoprirà di aver perso la sua prigione preferita.- Sottolineò l'ultima frase con un sorriso minaccioso, rivelando le zanne affilante.

-Ad ogni modo, sarete affamati, per vostra fortuna stavo per mangiare, posso chiedere di preparare porzioni in più.

Zogor, và ad avvisare il cambio di rotta.

Voialtri, se volete seguirmi.-

Il generale avroniano si congedò con un leggero inchino mentre il rettile si voltava, facendo cenno di seguirli con la coda.

-Non mi piace molto quel tipo, mi mette i brividi.- Sussurrò Angela, ricevendo una risposta dal Dottore:

-Per ora facciamo il suo gioco, anche se nemmeno io mi fido di lui.

Nessuno di noi ha mai citato il Tardis.-


 

-Un evroniano in grado di provare emozioni?- Ripeté il leader, interessato.

Avevano appena finito di cenare, fortunatamente Skywalker non si nutriva di emozioni, di conseguenza il cibo servito era “normale” e commestibile, composto in gran parte da bacche e pesce dall'aspetto strano. Anche Gorthan poté godersi un pasto “classico”: gelatine di “gioia frizzante”, a detta sua un piatto estremamente raro e delizioso.

Il gruppo aveva appena finito raccontare come erano finiti in quella situazione, citando anche la particolarità dell'ex capo branca scientifico.

- Esattamente, non so se questa... mutazione è avanzata.

Non ho più avuto modo di verificarlo.- Spiegò il diretto interessato.

Il drago approfittò dell'occasione per chiedere:

-Ora che sei libero, hai un posto dove andare?-

L'evoniano aprì e chiuse la bocca, per poi guardare Paperinik.

-Ehm, nel caso la missione avesse avuto successo, pensavo di ospitarti nella torre.- Disse, sentendosi in imbarazzo.

Si era impegnato a trovarlo e a liberarlo da non aver minimamente pensato a quel particolare. Sperò che Uno non si arrabbiasse per questa sua improvvisata.

-Potrei proporti un alternativa?-

Con quella domanda, leader dei ribelli ebbe tutta l'attenzione dell'alieno.

-Qui a nessuno interessa il tuo passato e i capibranca di cui mi sono sbarazzato sarebbero ancora qui se non si fossero dimostrati così ostinati a volermi morto.

Ecco la mia proposta: puoi rimanere e divenire uno di noi “ribelli”.-

Offerta decisamente allettante.

La scelta per Gorthan era difficile: andare sulla Terra e studiare da più vicino di quanto desiderasse la cultura terrestre ma da solo e con attrezzature di certo meno avanzate di quelle evroniane; oppure rimanere fra i propri simili a studiare la propria mutazione con i giusti strumenti ma rimanere lontano fonte principale del suo cambiamento.

Ma Skywalker non aveva finito.

- Inoltre la tua stessa esistenza può dare fondamenta alle mie teorie.- Continuò dopo aver divorato una bacca, simile ad una mora blu grande come un melone.

-Osservando gli altri evroniani, mi sono accorto che tutti hanno le stesse probabilità di provare emozioni anche più complesse di paura per i propri superi o fama di conquista.

Dato che eri, anzi sei, uno dei capi scientifici migliori, se ti unissi a noi ti affiderei questa ricerca.

Prenditi pure tutto il tempo per decidere.-

Paperinik guardò Gorthan, era evidente dalla sua espressione che la sola idea di avere la possibilità di compiere una ricerca simile lo onorava e entusiasmava a livelli inimmaginabili.

Sincerante, non lo obbligava a venire con lui e non avrebbe insistito se desiderasse rimanere fra i ribelli.

Il Dottore invece aveva ascoltato in silenzio i due.

Per qualche strano motivo, sentiva che c'era qualcosa che non andava, come se quell'essere gli stesse nascondendo qualcosa.

Non poteva farci niente, quando aveva dei sospetti doveva indagare.


 

Angolo autrice

Ok....

Quanto sono folle da 1 a 10 per aver messo un drago come leader di evroniani ribelli?

Che cosa combineranno i nostri eroi lo scopriremo nel prossimo capitolo :3

Saluti da Ala


 

   
 
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