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Autore: littlepink6690    14/07/2020    1 recensioni
Per chi ha letto o leggerà la Morrilla "That simple moment", questa storia è il sequel.
Vedremo come Lana e Jennifer, gestiranno il loro essere mamme della piccola e schietta Sofia. La gelosia di mom Jen e la protezione infinita di mama Lana. La vita della baby Morrilla in tutte le sue sfaccettature!
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Ginnifer Goodwin, Jennifer Morrison, Josh Dallas, Lana Parrilla, Rebecca Mader
Note: Kidfic, Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
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2Tacchino Turchino

2

Era stata una giornata davvero divertente, mamma e figlia, che si occupavano delle faccende di casa in vista del giorno del Ringraziamento. La cosa buffa era che Sofia, aveva voluto aiutare mamma Jen ad ogni costo, con il suo set di pulizia e aspirapolvere. La rossa non aveva fatto altro che sorridere vedendo la sua bimba tutta impegnata, con il fazzolettino in testa, come una vecchia foto di Lana, l’adorava! Infatti, le scattò una foto per mandarla alla mama, erano molto legate agli scatti, avrebbero tracciato i loro ricordi per sempre. L’ultima cosa da fare fu lavare il pavimento e li davvero, Sofia prese il suo mini mocio, passandolo nei punti dove la mamma fingeva di non farlo, fu esilarante quell’ultima mansione.

 

Sono a casa? Amori? – Lana diede voce alle due donne in casa.

 

Alt! – Sofia apparve all’ingresso porgendole delle scarpette da pavimento – Indossale mama o caschi – Jen apparve infondo al corridoio.

 

Credo di aver esagerato con la cera – rise andandole incontro – Buona sera signora Parrilla – la mora si illuminò in un sorriso vedendo le sue donnine.

 

Ecco cosa stavate combinando voi due, pulizie estreme – ricordò la foto che le era arrivata.

 

Domani viene un po’ di gente, sai i bambini stanno sempre per terra – rise.

 

L’unica mascotte è Sofia però – la prese in braccio – Beata tra i maschietti – se la sbaciucchiò.

 

Viene anche Sammy mama – sorrise abbracciandola.

 

Davvero? Wow sarai contenta – ridacchiò, era legatissima al cugino grande e figo, diceva lei.

 

Sì, ha chiamato tua sorella e ci ha avvisato – sorrise porgendosi verso di lei – Posso rubarti un bacio? – sorrise facendolo.

 

Stavamo andando a fare il bagno in vasca – sorrise Sofia lasciandosi mettere in terra – Tutte e tre? – le due donne si guardarono e sorrisero. La videro allontanarsi e si attirarono l’una l’altra per un bacio lento ma inteso.

 

Non te ne andare più senza salutarmi – disse Jen sulle sue labbra.

 

Ero in ritardo e dormivi così bene – sorrise accarezzandole dolcemente il viso.

 

Non ho la mia carica di energia, senza i tuoi occhi a prima mattina – sorrise baciandola ancora.

 

Romanticona, va bene, mai più senza bacio del buongiorno – la afferrò dal sedere – Anche in tuta sei bona, ma come fai?

 

Mammine, l’acqua è pronta – ridacchiò la piccola dal bagno.

 

Andiamo – sorrise prendendola per mano e andarono in bagno, e si immersero nella vasca piena di schiuma, appena denudate.

 

Il turchino quanto tempo deve stare in forno mom? – chiese Sofia vedendo la grande teglia nell’elettrodomestico.

 

Un’ora per chilo e credo fosse da quattro o cinque – sorrise Jen guardandola dolcemente – Perché paperotta?

 

Possiamo guardare la serie? – chiese speranzosa.

 

Oggi niente televisione pupa – sorrise Lana – Tra un po’ arrivano Milo e gli zii, non vuoi giocare con lui? – chiese.

 

Sii, ovvio – sorrise, si era già dimenticata. Le piaceva molto la serie, anche se all’inizio era rimasta intimorita dal ruolo di entrambe le mamme, che si odiavano e si facevano i dispetti, diceva sempre. Di lì a qualche minuti infatti arrivarono i primi ospiti, Milo con mamma e papà, poi abuela Dolores e tía Deena, con il figo di Sammy.

 

Sammy – Sofia corse dal cugino che la prese in braccio.

 

Basta a crescere signorina – rise tenendola su – Devo iniziare a tenerti d’occhio.

 

Oh, no ti prego, ci pensa già Jen, tesoro – lo salutò con un sonoro bacio sulla guancia, e poi saluto sua mamma e la sorella.

 

Meglio più di uno – rise il ragazzo guardando la rossa e facendogli l’occhiolino.

 

Siete un caso perso – salutò Milo con un abbraccio coccoloso e un bacio sulla fronte – Ciao mostriciattolo!

 

Zia Lana – sorrise restando tra le braccia della donna.

 

Su andate a giocare, Sammy tienili d’occhio davanti alla piscina – sorrise la latina – Tesoro che c’è da fare, risucchio il brodo dal tacchino, per la salsina? – chiese guardandola dolcemente – Che ho detto? Non iniziare – rise mentre gli ospiti si spostavano sulla veranda.

 

Non ho detto niente – la guardò dandole un’ancata – Tu parli di risucchio però, io cosa centro? – le sussurrò all’orecchio.  

 

I Dallas verranno nel pomeriggio, e i tuoi arrivano tutti all’una circa, pensi che ce la facciamo con la cottura del tacchino turchino? – sorrise e la donna annuì.

 

Abbiamo anche il tempo per altro – disse cingendole le braccia intorno alla vita da dietro e le baciò il collo.

 

Jen, no amore, non possiamo proprio – si girò nella morsa – Però stasera mi dedico a te! – la baciò con trasporto e riprese la sua mansione. Solo quando furono tutti arrivati, inclusi genitori, fratelli e nipoti di Jen, si misero a tavola per il pranzo del Ringraziamento. C’era di tutto e di più come ogni anno, era una festa molto significativa per la loro famiglia, avevano davvero tanto per cui essere grati. Avevano affrontato tanto nella loro vita, come l’impossibilità di stare insieme, l’incidente di Jen, poi però era arrivata Sofia ed era la cosa più gratificante della loro vita assieme e del loro amore. Il pranzo passò tra piatti di portate che venivano distribuiti, il tacchino con la salsina salata e quella dolce era la fine del mondo e Jen era soddisfatta del risultato. I bambini trovarono il loro bel da fare, giocando, mentre gli adulti, si perdevano in discorsi, tra un sorseggiare alcool e l’altro. Poi anche Gin e Josh con Oliver e Hugo si unirono a loro. I bimbi erano tutti molto complici si divertivano, tra le loro coppie, Sofia era la mascotte, l’unica femminuccia.

 

Sono serena che Sofia abbia tutti questi cuginetti acquisiti e non, che la difenderanno – sorrise Jen mentre saliti in terrazza, stavano attendendo i fuochi pirotecnici conclusivi della festa.

 

Amore io penso che Sofia si saprà difendere benissimo da sola – ridacchiò restando tra le sue braccia.

 

Vuoi che vada a prenderti la felpa? – si sporse verso di lei.

 

No Jen, ci sei tu, calorifero mio preferito! – sorrise accarezzandole le braccia allenate.

 

Mammine? – la piccola le richiamò, aveva ancora paura dei fuochi d’artificio.

 

Vieni qui piccolo cigno – era la prima volta che Jen la chiamava così, sapeva che la sua piccola stesse crescendo.

 

Mom – sorrise abbracciandola e poi portò un braccio intorno al collo di Lana che si strinse a loro – Vi voglio bene!

 

Anche noi, tanto piccola – sorrise la mora lasciandole un bacio sulla guancia morbida.

 

Tanto tanto – sorrise la rossa tenendo la piccola su un braccio e l’altro intorno alla vita di sua moglie – Vi amo e ringrazio che ci siate entrambe nella mia vita! – baciò la figlia sulla fronte e la moglie sulle labbra.

 

 

Il cignetto dorme – sorrise Lana porgendosi alla porta del bagno e vedendo sua moglie di spalle, completamente nuda, immergersi nella vasca. La linea sinuosa della sua schiena e del sedere le fecero seccare la saliva in bocca.

 

Il cigno invece ha bisogno di un bagno rilassante – sorrise poggiando le spalle alla vasca e chiuse gli occhi.

 

Posso? – sorrise entrando e socchiudendo la porta. Si sedette sul bordo vasca e prese la spugna galleggiante sull’acqua.

 

Perché non entri? – la guardò – Oh si giusto, sei un po’ stressata amore – sorrise accarezzandole la mano che sfiorava il velo dell’acqua.

 

Sì, hai ragione, ma c’è un po’ da fare per il franchising, e poi la scrittura – la guardò sospirando. Poi iniziò a passare la spugna sul collo di sua moglie, sul petto e soffermandosi sul seno, giocandoci maliziosamente.

 

Vedo che sai subito come rilassarti però – si morse un labbro lasciandola fare.

 

Solo guardare te e Sofia mi rilassa, siete il mio amore più grande, la mia calma, sempre – si chinò – Se mi bagni, ti lascio a secco per sempre -ridacchiò per poi baciarla con trasporto, la cosa le si ritorse contro, perché sentì una travolgente esigenza di sentire il corpo di sua moglie contro il suo. Si spogliò e la raggiunse in vasca, mettendosi cavalcioni su di lei, e non abbandonò più quelle labbra fino all’esaurimento di aria.

 

Wow, sei particolarmente vogliosa questa volta- le sfiorò il seno con le labbra – Ti amo tanto – accarezzò la sua schiena, i fianchi alti, sentendo le tracce dei due tatuaggi che amava infinitamente, così lievi e significativi.

 

Ti amo anche io e sono vogliosa sempre con te, mi stancherò solo a ottant’anni! -ridacchiò.

 

O ti assicuro che non sarà così – la strinse dolcemente – Sarai un’ottantenne molto attiva – ridacchiò – Sexy!

 

Non esageriamo – sorrise poggiando la fronte alla sua – A letto adesso, iniziano i fastidi.

 

Le lasciò il tempo per prepararsi per la notte e l’attese a letto, dopo averle disciolto una bustina e preso il cuscino serpentoso.

 

Grazie amore – sorrise alla premura della donna. Si distese e richiese alla moglie di abbracciarla, cosa che Jen non le negò, anzi la riempì di coccole dolci e sanificanti.

 

Buonanotte amore – la baciò tra i capelli e lasciò che fosse lei a stringerla.

Nuovo capitolo, spero che questa idea vi piaccia, e spero che vogliate ispirarmi per i prossimi capitoli, sono sempre interessata ai vostri suggerimenti! Alla prossima xoxo

  
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