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Autore: Aladidragocchiodiluce    15/07/2020    3 recensioni
Ambientato dopo “Mekkano”
Paperink, per nulla intenzionato ad abbandonare Gorthan al suo destino, si rivolge all'unica persone che potrebbe aiutarlo
Genere: Avventura, Azione, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Gorthan, Paperino aka Paperinik
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Skywalker insistete affinché il gruppo rimanesse per riposare prima della partenza, fornendogli due camere doppie; Paperinik e il Dottore in una, Angela e Gorthan nell'altra.

Mentre il papero, stanco e con la pancia piena, decise di fare un riposino; il Signore del Tempo si diede all'espirazione della nave, cacciavite sonico in mano in modo da raccogliere più dati possibili.

Non era mai stato in una nave evroniana, ma era abbastanza sicuro che in una normale non troverebbe i suoi abitanti così calmi o intenti in attività che non fossero esercitazioni militari.

Nessuno lo fermò, limitandosi ad osservarlo o fermarsi per fare due chiacchiere, consapevoli che fosse uno degli “ospiti” di Skywlaker.

Grazie a ciò, l'uomo apprese che l'umore all'interno della nave era generalmente alto, nonostante non gradiscono averlo come capo al punto da chiamarlo solo “capo”, “boss”o “Skywalker” e mai “imperatore” come consuetudine fra la loro razza.

Quando chiese quando aveva preso il possesso della nave, gli raccontarono di averlo localizzato mentre volava fra le stelle senza particolari attrezzatura e quanto tentarono di coofilmizzarlo fallirono e lui fece fuori il precedente comandante della nave, ponendosi a capo di essa ed eliminando chiunque si rivelasse una minaccia.

Inoltre, la sua maschera metallica non era un semplice ornamento: il drago era cieco dalla nascita e appena aveva saputo dell'esistenza di tecnologia in grado di donagli la vista, non aveva perso tempo a procurarsela.

Scoprì anche che i sei incontrati al Pozzo non erano gli unici ad aver abbandonato la nave, ma finivano sempre per ritornare e il leader non esitava a farli rientrare nei ranghi come se nulla fosse successo; tranne quando si trattava di infiltrati.

A quanto pare, Skywalker sembrava sapere sempre qualunque cosa accadesse all'interno della nave.

Girando in lungo in largo, si imbatté in un corridoio deserto terminante in una porta chiusa.

Avanzò, aspettandosi che si aprisse come tutte le altre, ma così non fu e il Dottore non fece in tempo a usare il cacciavite sonico per aprirla che Zogor comparve alle sue spalle.

-Questa non è una zona dove dovresti essere.

Quella è la sala motori.- Gli disse freddamente.

-Scusa, questa nave è grande e stavo cercando la strada per tornare al mio alloggio.- Si scusò, facendosi accompagnare dal generale.

-Hai fatto molte domande ai soldati...- Commentò.

-Pura curiosità.- Tagliò corto.


 

Intanto Gorthan ed Angela non avevano lascito la propria stanza e l'ibrido si era incollata alla finestra con vista spaziale da quando erano entrati.

L'alieno la guardò.

Non aveva mai avuto occasione di parlare a tu per tu con lei, ma aveva voglia di dirlo a qualcuno.

- Accetterò la proposta di Skywalker.- Annunciò, attirando la sua attenzione.

-Sicuro?

Voglio dire, a me sembra... ambiguo.- Rispose, dubbiosa.

Non conoscendo l'evroniano, non sapeva bene come comportarsi.

-Comportamento tipico anche fra evroniani normali.

Dal mio punto di vista, si tratta di un'offerta decisamente vantaggiosa.-

I due rimasero per un attimo in silenzio, ai lati opposti della stanza.

Fu Angela a riprendere, domandando:

-Cosa si prova?

Ad essere l'unico della tua specie a provare emozioni intendo.-

L'ex scienziato la guardò, sorpreso da questo improvviso interesse, ci mise un attimo a rispondere.

-Strano.

Quando me ne sono reso conto, non ho fatto altro che nascondere questo cambiamento, sapendo quali sarebbero state le conseguenze se si fosse saputo. Ma allo stesso tempo ero... felice?

Felice di riuscire a comprendere, seppur ancora filtrate, le sensazioni che trasmettevano gli elementi delle cultura terrestre.

Felice di aver scoperto di poter provare emozioni anziché solo rubarle...

Al tempo stesso lo sento sbagliato in quanto mi ha separato completamente dalla mia razza, rendendomi un reietto.

È complicato da spiegare, io stesso faccio fatica a comprendermi.-

Angela gli riservò un mezzo sorriso.

-In realtà penso di aver capito.

Non sai chi sei o dovresti essere e come sentirti.

A dir la verità penso che sia qualcosa che tutti sperimentano nella propria vita.

Basta guardare me: mezza erbivora e mezza carnivora; i primi mi temono per le zanne e i secondi pensano sia delicata. È difficile capire dove andare quando stai nel mezzo.-

Gorthan l'ascoltava interessato, gli piacevano questi scambi di idee.

-E hai trovato la tua strada?- Gli venne automatico chiedere.

-Più che altro un compromesso: avanzare facendo quello che si sente giusto fare, senza darsi etichette o limiti.

Sarò nel mezzo, ma proprio per questo so cosa provano entrambe le parti.-

L'evroniano abbozzò un sorriso.

Di certo quel metodo andava bene per lei, non per lui. Ma non farà male tenere conto quelle parole.


 

-Ricapitolando.-

Il Dottore nel frattempo era ritornato nel suo alloggio e stava esponendo le sue scoperte a Paperinik, svegliatosi poco prima.

-Skywalker viene trovato, tentano di catturarlo ma lui sconfigge chiunque, si mette a capo di questa nave fondando la ribellione e si fa creare quell'elmo che indossa.

Particolare interessante: lui è cieco di nascita e quell'elmo gli serve a vedere, ciò rende la sua vittoria citata ancora più incredibile.

E infine stravolge le regole di questa nave, lasciandone la base di popolo conquistatore ma senza far estinguere le popolazioni sottomesse, il che è un bene.

In breve, non è cattivo ma nemmeno buono.-

-A me la tua suona come paranoia.- Commentò il papero.

-Non è paranoia, sento che c'è qualcosa che non va ma mi sfugge.-

-Succede a tutti, passa dopo una dormita.

Non dirmi che vedi minacce ovunque.-

-No, non sembra ci siano minacce.

Non è malvagio ma ha qualcosa da nascondere ed io voglio capire cosa.

C'è una stanza a cui non mi hanno fatto entrare dicendomi che era una sala motori, peccato fosse dall'altra parte della nave. E il fatto che sembri avere occhi dappertutto...-

Mentre l'uomo continuava a esporre i suoi pensieri nella speranza di capire cosa non gli quadrasse, l'eroe lo osservava senza dire una parola.

Lui aveva sempre bisogno di alleati nel corso delle sue avventure; Uno in primis poi Lyla, Xadhoom, Odin...

Invece quell'uomo salva l'universo almeno dieci volte prima di fare colazione, da solo.

La cosa era un po' deprimente.

-Perché ci porti con te?-

L'eroe non si rese conto di aver espresso ad alta voce quel pensiero finché non incrociò lo sguardo dell'uomo, bloccatosi nel mezzo del discorso.

-Cosa vuoi dire?-

Decise di cogliere la palla al balzo e sperare in una risposta onesta.

-Al Pozzo, qui e persino tempo fa con gli Angeli; dai l'impressione di portarci con te solo per avere qualcuno di cui vantarti delle tue imprese.

Si vede benissimo che sei più supereroe di me.-

Dopo una pausa, l'altro si sedette sul letto di fonte a lui, rispondendo:

-Dò veramente questa impressione?

Perché in realtà trovo che siate voi i veri eroi delle situazioni.-

-Cosa intendi?-

-Sei stato tu a voler andare ad aiutare Gorthan, hai riportato speranza insieme ad Angela a quel gruppo di Ribelli e hai impedito al Castigatore di fare vittime.

E poi... ti ammiro, ecco l'ho detto.-

Il papero aprì la bocca dallo shock scatenato dall'ultima frase, questo non se lo aspettava proprio.

-Io ho viaggiato molto e incontrato più persone di quante possa immaginare ma sfortunatamente la maggior parte aveva la politica “sparo poi chiedo”.

Tu invece no, disponi di una tecnologia in grado di eliminare chi ti sta davanti e non la usi, a favore di uno scudo. È questo che fa di te un eroe.

A proposito, Gorthan mi ha anche raccontato di come hai sconfitto Trauma. Non ho idea di come abbia fatto, ma da come l'ha illustrata, sembra che tu sia riuscito ad affrontare le tue paure.-

Tutti quei complimenti lo stavano mettendo in imbarazzo, ma a sentire il nome di quel generale mutante, una domanda gli sporse spontanea:

-Ma come faceva a conoscerlo?-

-Trauma? A detta sua è una delle sue migliori creature.

Siamo stati fortunati che al Pozzo lo tengano rinchiuso, a quanto pare tendeva ad a...-

L'uomo spalancò gli occhi e scattò in piedi:

-Ecco cosa mi sfuggiva!

Come può un drago cieco dalla nascita, battere degli alieni con un arma in grado di assorbire le emozioni e rendere le vittime schiave?

Voglio dire: l'avranno attaccato in massa come loro solito, può capitare che qualcuno sbagli la mira, ma tutti? Decisamente impossibile: hai anche visto quant'è grande.

A proposito, altro motivo per cui ho bisogno di compagni. Mi sfuggono sempre le cose più basilari.

Prendi questa.-

Il Dottore gli consegnò una chiave per poi scattare verso la porta dicendo:

-Nel caso mi sbagliassi e Skywalker è malvagio ed io non facessi ritorno, recupera gli altri e và al Tardis.

È una cabina intelligente, vi riporterà a casa.-

-Ho un dejavù.- Fu l'unico commento del papero quando si ritrovò solo nella stanza.

Guardò la chiave e onestamente sperò di non averne bisogno.


 

Avanzò senza fermarsi fino alla stanza vista qualche ora prima. Sentiva che era quello il luogo in cui poteva ricevere risposte.

Giunto sul posto, gli bastò usare il Cacciavite Sonico per aprire la porta e una volta dentro, fu quasi una sorpresa per lui ritrovarsi in un'unica grande stanza al buio con un'unica fonte di luce situata dall'altra parte della stanza, a destra dell'ingresso.

-Bhe...

Mi aspettavo qualcosa di più grande.- Mormorò.

-Cosa stai facendo?-

Il Signore del Tempo sobbalzò e voltandosi, si ritrovò faccia a faccia con Gorthan.

-Tu cosa stai facendo qui?- Gli rispose, irritato.

-Mi sei passato davanti senza accorgertene ti ho seguito pensando andassi da Skywalker.

Ripeto: cosa stai facendo?-

-Vado fino a fondo ad un mistero.

C'è un modo per essere immuni alla coolflamizzazione?-

Mentre parlava, si avvicinò alla fonte di luce, seguito dall'ex-scienziato.

-Si, essere senza emozioni.-

-E Skywalker immagino non lo sia, allora come ha fatto a battere gli altri generali?-

Nel frattempo, avevano scoperto che la fonte di luce era un'enorme clessidra il cui lato superiore era riempito da un liquido bianco, quasi accecante mentre quello inferiore da una spessa polvere grigia in maggioranza rispetto alla sostanza nella parte superiore.

-Ma... che cos'è?- Borbottò l'evroniano.

-Non ne ho idea.-Gli rispose, porgendogli i propri occhiali da sole, ricevendo uno sguardo interrogativo.

-Occhiali sonici, stessa tecnologia del Cacciavite e credo ti stiano bene.

Non guardare la cronologia del bowser.- Spiegò

-Come funzionano?- Domandò, mentre li indossava.

-Punta, pensa e clicca.- Rispose, mentre iniziava l'analisi con il proprio cacciavite.

Entrambi i dispositivi andarono in tilt, emettendo pericolose scintille.

-Questo non doveva accadere...- Mormorò, osservando il proprio dispositivo mentre l'altro si toglieva in fretta gli occhiali dicendo:

-Penso di aver visto qualcosa, ma erano...-

-Dati contrastanti? Ho visto lo stesso.-

I due tornarono a guardare la clessidra, ormai consci che qualcosa non quadrava.

-Potrebbe trattarsi di un qualche tipo di energia?- Domandò l'ex scienziato.

-Molto probabile, ma non credo di averne viste o sentite parlare di simili.- Rispose, ricontrollando il sonico ma senza puntarlo verso il contenitore.

-Nemmeno io.

Me se è così potente da mandare in tilt i tuoi dispositivi, potrebbe aver fatto lo stesso con le evron gun.- Ipotizzò.

-Non è da escludere.

Ma quel drago era cieco prima di farsi costruire la maschera e questa clessidra è troppo grossa e in uno scontro sarebbe stata scomoda oltre che visibile.

Potrebbe averne manipolato l'energia interna per vincere... No, anche in questo caso avrebbe dovuto tenerla in mano...-

All'evroniano venne in mente l'ingresso di quella creatura così grande e inquietante, con la sua maschera metallica e il...

-Ciondolo...- Borbottò.

-Skywalker ha un ciondolo rosso al collo, potrebbe averne messo una goccia e ciò l'ha protetto dai colpi.-

-Sapevo che eri intelligente.-

La voce fece sobbalzare i due mentre le luci della stanza venivano accese, rivelando Skywalker con a fianco Zogor, presenti lì fin dall'inizio.

   
 
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