‘Accidenti a Magnus’ pensò Alec mentre si avviava verso il palco dello squallido bar karaoke dove era stato trascinato dai suoi amici. Aveva fatto una stupida scommessa con il suo ragazzo, che aveva puntualmente perso, e per questo era costretto a fare questa cosa, che per lui era oltremodo imbarazzante. Salì sul palco, e disse al dj il titolo della canzone che voleva cantare.

Magnus guardò il fidanzato salire sul palco, e lo osservò comunicare al dj la canzone che aveva scelto. Pensò che non gli importava se sarebbe stato bravo o meno, sarebbe rimasto in ogni caso entusiasta dal fidanzato.

I’m trying to hold my breath

Cantava ad occhi chiusi, dolcemente, come aveva fatto molte volte per il suo fratellino minore, Max, morto da poco.

Magnus osservava il nephilim cantare ad occhi chiusi, e ne era estasiato.

Let it stay this way, can’t let this moment end. You set off a dream in me, getting louder now, can you hear it echoing?

Il ricordo di Max stava lentamente prendendo il sopravvento, ed Alec dovette ricacciare le lacrime serrando gli occhi.

Magnus notò una lieve tristezza nella voce di Alec, e capì che il ragazzo stava pensando al fratellino morto, e pregò che un giorno il nephilim avrebbe potuto smettere di sentirsi in colpa ingiustamente; desiderò di poter andare da lui ed abbracciarlo forte, ma tutto ciò che riuscì a fare fu continuare a guardarlo cantare.

Take my hand, will you share this whit me? ‘Cause darling without you ...

Alec aprì gli occhi, inizialmente fu sopraffatto da tutte quelle persone che lo fissavano, la bocca dello stomaco gli si serrò dal terrore, ma poi lo sguardo s’incatenò a quello del suo stregone, e il mondo sparì.

Magnus era come ipnotizzato dalla voce angelica del fidanzato, e quando lui aprì gli splendidi occhi cerulei facendo sparire il mondo intorno a loro sentì la grandezza dei sentimenti che provavano l’uno per l’altro.

All the shine of a thousand spotlights
All the stars we see on the night sky
Will never be enough
Never be enough

Alec sorrise, prendendo man mano coraggio dall’amore che leggeva negli occhi di Magnus.

Tower of gold are still too little, these hands could hold the word but it’ll never be enough, never be enough … for me.
Never, never
Never, never
For me, for me for me!
For me.

Arrivato alla fine della canzone Alec si trovò buttato fuori dal quieto mondo fatto dai loro sguardi, in mezzo agli applausi scroscianti di coloro che avevano assistito alla performance. Sorrise imbarazzato, fece un  piccolo inchino e tornò al tavolino dove Magnus lo stava applaudendo estasiato, mentre Catarina, Ragnor e Raphael lo guardavano come se fosse un fantasma “Sono stato così terribile?” Chiese arrossendo “No … no … no, no, è solo che …” Balbettò Catarina, ma venne interrotta da Ragnor che disse: “Per Lilith Alec, tu hai la splendida voce dell’angelo di cui hai il sangue.” Il nephilim arrossì ancora di più, mentre il suo ragazzo lo faceva sedere sulle sue ginocchia e lo abbracciava da dietro. “Sei stato fantastico fiorellino.” Sussurrò Magnus mentre strofinava il naso nel collo del fidanzato. “Dovresti cantare più spesso.” Aggiunse, ed Alec gli rispose con un sorriso “Magari per te lo farò.”