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Autore: OMGLARRY    18/07/2020    0 recensioni
Dove Harry si innamora perdutamente del fratello della ragazza che lo ha salvato. Louis però è etero, o almeno è quello che crede.
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti
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Liam ci osserva sbigottito. Louis si allontana immediatamente dal mio corpo, come se fosse stato scottato. Sento le gambe che tremano per la paura. E ora che cosa succederà? Siamo nei guai? «Io..noi possiamo spiegar-» L'entrata inaspettata di Carly impedisce a Louis di terminare la frase. «Harry! Sei ancora intero!» esclama sarcastica stringendomi in un abbraccio caloroso. Ricambio debolmente. Liam può rovinare tutto da un momento all'altro. E non gliene farei una colpa, anche io sarei sconvolto al suo posto. So che quello che è successo fra me e Lou è sbagliato. Lou? Da quando ho cominciato a chiamarlo in questo modo? Comincio ad essere preoccupato per la mia sanità mentale. Carly scioglie l'abbraccio sorridendomi dolcemente. «Mi sei mancato tantissimo.» «Anche tu» ammetto. Poi si volta verso Louis e lo abbraccia con meno entusiasmo. È evidente che si dimostrano affetto in modo particolare quanto lo è la paura visibile dipinta sul volto del ragazzo dagli occhi color cielo. «Spero che tu non lo abbia terrorizzato troppo» scherza Carly sorridendo divertita. «Vado in camera.» Louis sale le scale troppo in fretta. Stronzo, mi ha lasciato da solo. «Oh Liam grazie per avermi aiutato con le valigie» sorride riconoscente Carly. Quindi era qui per aiutarla con le valigie. Non so se sia una fortuna. «Figurati» risponde Liam lanciandomi un'occhiata indecifrabile. Poi saluta e come se non fosse successo niente, torna a casa. Finalmente respiro. Liam non ha fatto la spia ma credo che meriti delle spiegazioni. Penserò a lui dopo, credo. «Su Harreh aiutami a disfare le valigie» ordina Carly felice. «Come è stata la vacanza? Raccontami.» Carly comincia a descrivere nei minimi dettagli ogni momento di quella settimana e per mia sfortuna inserisce dettagli anche dove non sarebbe necessario. ღ Ore 15.59 Entro finalmente nella nostra stanza e lo trovo seduto sul suo letto mentre presta attenzione a quel dannato pc. Mi siedo al suo fianco, attento a non sfiorarlo. Non so bene come comportarmi, lui è così imprevedibile. «Pensi che Liam parlerà?» domando osservando i tratti di quel viso che ormai mi ostino ad analizzare dalla prima volta che l'ho visto. Continua a tenere lo sguardo puntato sul pc. «Farà meglio a farsi gli affari suoi» replica inespressivo. Rimango in silenzio. Improvvisamente il cellulare di Louis squilla interrompendo quello spiacevole silenzio. «Sì? Dimmi. Okay, penso io ad avvisare El. Alle cinque. Ci vediamo più tardi.» «Chi era?» mi informo. Chi è El? «Zayn.» si alza dal letto spegnendo il pc e si dirige in bagno lasciandomi solo a riflettere. Beh, almeno mi ha risposto. Sta ricostruendo il muro che speravo stesse crollando. Questo ragazzo è così lunatico. Poco dopo esce dal bagno pronto per uscire. Esce? E dove va? «Dove stai andando?» chiedo spostando un riccio ribelle dalla fronte. Louis mi guarda male. «Che cosa ti fa pensare di essere tenuto a saperlo?» E con questo esce dalla stanza. È bipolare, assolutamente. È l'unica spiegazione. Per la prima volta, la rabbia prende il sopravvento sulla delusione. Mi sento offeso. Perché si ostina a comportarsi così? Un attimo prima è gentile e l'attimo dopo mi ordina di stargli alla larga. Non lo capisco. Ho bisogno della compagnia di Carly, lei saprà certamente farmi star meglio. Anche se non le dirò niente, non posso. Scendo le scale e passo il resto del pomeriggio con l'infermiera che mi ha salvato la vita, l'unica che mi fa sentire in pace col mondo. L'unica? Metto a tacere le voci della mia mente. ღ «Louis non torna per cena?» cerco di assumere un tono piuttosto indifferente. «Non ti starai per caso affezionando?» scherza mettendo a cuocere la pasta. «Era pura curiosità» mento. «Comunque no. È con amici.Non so quando torna. Conoscendolo, è meglio non aspettarlo.» Annuisco mentre una strana sensazione fastidiosa si propaga nel petto, la ignoro. «Vieni, aiutami.» dice in difficoltà. «Ah quasi dimenticavo. Liam mi ha chiesto di domandarti se domani volete fare un giro per la città. Siete diventati amici?» Oddio. So bene di cosa vuole parlarmi. «Già» Annuisco poco convinto. «Fantastico. Sono felice per te Harry» rileva sincera. La cena passa in fretta. Carly non fa altro che parlarmi di quanto Londra sia fantastica e del caratteraccio del suo compagno, Edward. Io l'ascolto, o almeno ci provo ma la mia testa è da un'altra parte. Carly sembra notarlo ma fortunatamente non fa domande. Finalmente è arrivata l'ora di andare a letto. I pensieri sono tanti. Chissà dov'è Louis in questo momento. Sta diventando un'ossessione e sinceramente ne sono spaventato. Il mio padre biologico sin da piccolo mi ha insegnato che è stupido affezionarsi troppo a qualcuno, tanto poi se ne andranno. Infatti alla fine se n'è andato anche lui, lasciando me, mamma e Gemma soli, senza protezione. Ha abbandonato la sua famiglia e io mi sono comportato da stupido perché non ho ascoltato il suo consiglio. Mi sono affezionato a mio padre, ma d'altronde come può non essere così? Quando pensavo che la felicità fosse tornata tra le mura della nostra casa, grazie a John, il nuovo compagno della mamma, tutto è andato in frantumi cogliendomi di sorpresa. Non ero pronto a rimanere di nuovo solo...non con un peso così grande addosso...e poi...Basta. Interrompo il flusso dei miei pensieri. Devo fare come dice il dottor Smith, abbandonare il passato.Non sarò mai felice, altrimenti.Ma la merito? Merito davvero la felicità? E poi perché sono ancora sveglio a quest'ora? Non devo aspettarlo. Lui si starà divertendo chissà dove e io sono la solita ragazzina che lo aspetta come un deficiente. Come vorrei che mia madre fosse accanto a me in questo momento, lei saprebbe di sicuro cosa fare. Mi darebbe qualche consiglio rendendo tutto meno confuso. Carly mi viene a dare la buonanotte, ma so che è solo una scusa per assicurarsi che non sia crollato a causa dei sensi di colpa come mi succedeva spesso in ospedale. È strano pensare che lei sa tutto di me, tutte le mie stranezze e tutti i miei difetti. Eppure resta, mi rimane accanto come nessuno ha più fatto da quando.... Meglio dormire. Chiudo gli occhi e poco dopo tutto diventa buio. Mi sveglio di soprassalto. Faccio per muovermi ma mi ritrovo bloccato. Quando noto un braccio che mi circonda la vita capisco di non essere solo nel mio letto. E sarà perché mi sono appena svegliato o perché ultimamente ho paura di qualsiasi cosa ma sto per urlare. Poi uno shhh sussurato al mio orecchio destro mi fa improvvisamente tranquillizzare. È lui, Louis. È solo lui. Aspetta. Appunto! Lui non dovrebbe essere nel mio letto! Mi giro verso di lui e gli lancio un'occhiataccia. «Cosa vuoi ora?» cerco di sembrare acido ma lo faccio solo sorridere. Ah, sono divertente. «Sei sempre così quando qualcuno ti sveglia?Perché se è così,ti giuro che non lo farò mai più.» dice divertito. Ma non lo capisce?Questo ragazzo è più lunatico di qualsiasi donna mestruata. «Non sei divertente» borbotto offeso. «Dormi. È tardi. Non volevo svegliarti, mi dispiace» si giustifica sempre meno serio. Il modo in cui mi stringe mi fa arrossare le guance ma fortunatamente è buio. «Chi ti ha autorizzato a venire nel mio letto?» lo rimprovero con l'ombra di un sorriso sulle labbra. Mi lascia un bacio sulla guancia e mi ordina di tornare a dormire. Quello basta a farmi rilassare. Magari domani nemmeno mi guarderà in faccia e forse mi sto affezionando a Louis Tomlinson ma poco importa. Aprezzo il momento perché fra le sue braccia mi sento al sicuro. Spero di non prenderci l'abitudine. E la cosa che mi fa battere il cuore è che è venuto di sua spontanea volontà. Poggio la testa sul cuscino e mi addormento cullato dalle sue carezze leggere che possono sembrare poco per qualcuno ma che in me, accendono una piccola speranza.
   
 
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