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Autore: z0mbie    18/07/2020    2 recensioni
"Santana."sussurrò nel buio una voce calda, melliflua, amorevole.
La Lopez sussultò e il suo triste cuore iniziò a battere incessantemente, riconoscendone il proprietario.
Come poteva essere possibile?
"Non prendermi in giro, Hudson!" rispose sarcasticamente lei, arricciandosi una ciocca di capelli bruna con nervosismo crescente.
Le mani della ex cheerleader tremavano, sentiva le gambe molli come gelatina, il suo corpo inerme.

[Per Naya. Per Cory.]
Genere: Generale, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Finn Hudson, Santana Lopez
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non avrei mai pensato di scrivere in questa sezione, men che mai in un momento simile. A dire la verità non penso nemmeno di aver mai letto qualche ff su Glee, se non proprio contate. Eppure amo da morire questa serie tv, così tanto che l'ho trovata di conforto tantissime volte, così tanto che ci ho persino fatto delle AU con i personaggi di One Piece, però non sono mai entrata davvero nel fandom. Questa volta, però, non posso stare in silenzio, per me è impossibile. Non riesco ancora a realizzare quanto è accaduto a Naya, non me ne capacito. La amavo così come amo con tutta me stessa ogni membro di quel cast e dedicarle un piccolo pensiero mi sembra il minimo, dopo tutto quello che lei ha indirettamente fatto per me. Questa è una flash collocata dopo la morte di Cory e potete interpretarla come volete. Naturalmente dalla mia è semplicemente un sogno di Santana per attenermi un po' di più al canon. Non è molto, ma è ciò che sentivo. Per Naya. Per Cory. Per sempre.


If I Die Young.

 

Santana camminava inquieta, con uno sguardo compassato ma malinconico, le braccia incrociate al petto.
I corridoi del McKinley, di solito gremiti e intenti a raccogliere voci, odori e tante storie da raccontare, erano vuoti. Sentiva freddo. Era buoio.
La ragazza chiuse gli occhi e rabbiosamente sospirò, cercando di trattenere le sue lacrime.
Come si sentiva? Cosa sentiva? Non lo sapeva nemmeno lei.
Era arrabbiata? Forse. La ragazza in quel momento avrebbe distrutto il mondo a mani nude se solo avesse potuto.
Era triste? Non lo sapeva, ma il suo cuore era ferito, sanguinante e traboccava di dolore. Gli occhi pizzicavano, ma era troppo orgogliosa e non avrebbe mai pianto. Non così, non in quei vuoti corridoi che l'avevano vista crescere, amare, urlare e cantare a squarciagola ogni sua emozione più recondita.
"Santana."sussurrò nel buio una voce calda, melliflua, amorevole.
La Lopez sussultò e il suo triste cuore iniziò a battere incessantemente, riconoscendone il proprietario.
Come poteva essere possibile?
"Non prendermi in giro, Hudson!" rispose sarcasticamente lei, arricciandosi una ciocca di capelli bruna con nervosismo crescente.
Le mani della ex cheerleader tremavano, sentiva le gambe molli come gelatina, il suo corpo inerme.
"Santana" sussurrò ancora Finn, sorridendo con dolcezza e, felpato e senza dare il tempo alla ragazza di poter realizzare che cosa stesse succedendo, la abbracciò con quel calore e l'affetto che da sempre lo avevano contraddistinto.
Santana aveva smesso di farsi domande, perché in quel momento pensò che non aveva più freddo.

   
 
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