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Autore: GermanoMosconi95    19/07/2020    1 recensioni
SEQUEL
Salve a tutti, cari lettori! Questa fanfiction vuole essere un sequel a modo mio della meravigliosa fanfiction "Il nostro mare di guai".
Una notizia sconvolgente soffocherà all'improvviso l'amore appena ritrovato fra i due fratellastri maggiori.
Marco si troverà costretto a sposare Maya, pur non essendo più innamorato di lei.
Francesco, dopo la delusione con Alice, cadrà in una forte depressione, da cui faticherá a riprendersi... ma alla fine riuscirà a ritrovare l'amore.
Rudi proseguirà i suoi studi al DAMS, facendo inoltre successo con la sua band dei SenzaNome, continuando a coltivare il suo amore per Alice.
Tante novità e colpi di scena.
Spero che vi piaccia!
Le recensioni sono ben accette, sta positive che negative.
Buona lettura!
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Cudicini, Eva Cudicini, Marco Cesaroni, Quasi tutti, Rodolfo Cesaroni
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Triangolo
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Erano passate quasi due settimane dalla partenza di Maya per Lussemburgo, a sua detta a causa di impegni istituzionali col Principato...

Nel frattempo, Marco, Eva e la piccola Marta potevano finalmente iniziare a passare più tempo insieme, anche se temporaneamente, lontani dagli occhi della principessa.  

Dopo la sua dichiarazione, il giovane aveva inoltre ricominciato a scrivere testi con molta più frequenza, ritrovando l'ispirazione di un tempo; proprio in quei giorni stava infatti finendo di scrivere un altro sul singolo inedito, dal titolo "Di nuovo noi".

A pochi giorni dal ritorno di Maya, i due avevano deciso di trascorrere un fine settimana al mare ad Ostia, dove si trovava la loro storica spiaggia, su cui in passato avevano anche fantasticato di comprare una casa tutta per loro tre.

Mentre la piccola Marta si divertiva a costruire castelli di sabbia e raccogliere conchiglie sotto il caldo sole di Luglio, quei due giorni furono un'occasione per Eva e Marco per parlare e chiarire alcuni aspetti del passato.

Eva, notò lo sguardo perso di lui, ad osservare e scrutare l'orizzonte.

«A che pensi, Marco?»

«No, nente... Pensavo a noi due.... Pensavo a quella volta in cui ti ho lasciato, in quella mansarda, per correre a Lussemburgo da Maya. Eva, tu non sai quanto ho rimpianto quel pomeriggio! Vederti li affranta, ferita e con le lacrime agli occhi... sentirmi ripetere di andarmene senza neanche potermi giustificare.. è stato a dir poco orribile. 
I primi mesi con Maya a palazzo sono stato bene, sentivo di amarla davvero... ma nonostante ciò, non riuscivo a togliermi dalla testa il tuo viso e la tua espressione di sconforto! Me ne sono andato senza neanche salutare la mia bambina... ho pensato solo ed esclusivamente a me stesso...! Ti chiedo scusa, Eva!!»

Eva era davvero felice e soddisfatta di sentire che Marco finalmente si era reso conto del suo enorme errore, e di quanto male le aveva causato con quelle 5 parole.
Cerco quindi di tranquillizzarlo sorridendo.

«Va bene, Marco.. non importa! Te l'ho detto: ci siamo lasciati il passato alle spalle..! Non pensiamoci più, ok? Tu mi ami ancora, io ti amo... e questo mi basta!»

«Non riesco a credere a quello che sono stato capace di fare! 
È che in quel periodo, tu eri tornata all'improvviso, dopo mesi e mesi... ed io nel frattempo avevo conosciuto Maya, e ci eravamo messi insieme: il tuo ritorno, dopo che io avevo finalmente deciso di dimenticarti per sempre, mi ha mandato completamente in crisi! 
Provavo qualcosa di forte sia per Maya che per te: mi ero reso conto di amarti ancora nonostante tutto, ma allo stesso tempo ero convinto di essere innamorato anche di Maya e non volevo ferirla o farla star male... le dovevo tutto, Eva! È merito suo se sono riuscito ad uscire dal tunnel di depressione che Parigi mi aveva causato, riuscendo a riscoprire l'amore!
E perciò, ogni volta che tentavo di abbracciarti, o che tu tentavi di baciarmi... anche se ti amavo, io non potevo fare a meno di pensare a quanto male stavo facendo a lei!... Mi sentivo un ingrato nei suoi confronti!
'Io non sento più niente'... 'due amanti perdenti'.... mi sbagliavo, Eva!... Noi due non siamo mai stati perdenti:..Io ti amo ancora!»

«Ti amo anch'io, Marco! Non ho mai smesso!»

I due si baciarono appassionatamente.
Nessuno dei due poteva immaginare che a breve tutto sarebbe stato sconvolto ulteriormente da una semplice telefonata proveniente da Lussemburgo.


                                                                                    *****


Il giorno successivo, verso primo pomeriggio, i tre caricarono i bagagli e salirono in macchina per tornare a casa a Roma. A pochi istanti dalla partenza, il telefono di Marco suonó: era Maya. 
Il giovane, dopo un lungo sospiro, decise di rispondere subito, pur controvoglia.

Non si sarebbe mai aspettato che con quella chiamata avrebbe ricevuto una notizia che poteva cambiare la sua vita per sempre.

Maya esordì con un semplice saluto.

«Ciao, Marco! Come va, amore? Dove sei? Sento dei rumori...»

Il giovane, che non poteva assolutamente rivelare la situazione attuale ed il suo amore ritrovato per la madre di sua figlia, o almeno non in quel momento, decise di mentire inventandosi qualcosa ed improvvisando un finto entusiasmo.

«Maya! Che... bello sentirti! Ah no, sono in macchina! Ho appena portato fuori Marta per passare insieme una giornata al parco giochi.. stiamo tornando a casa. Come è col Principato?»

Maya, avendo notato benissimo la scarsa disponibilità di Marco, e diventando quindi sempre più sospettosa, aveva preso una decisione ben precisa: se il giovane trovava ogni volta un pretesto per evitare di avere un figlio, avrebbe agito da sè nell'unico modo possibile. 
L'unica cosa che voleva era un bambino, che la legasse per sempre a Marco, allo stesso modo di Eva.

«In realta, Marco... non sono qui per problemi istituzionali... Volevo farti una sorpresa! 
Ho capito il motivo della tua riluttanza ad avere un figlio nostro.... sarai sicuramente rimasto distrutto dal mio aborto.. e avevi solo paura di soffrire ancora! Vedere perduto per sempre il frutto del nostro profondo amore è stato terribile anche per me!... E quindi ho preso una decisione renderà entrambi felici!»

«E... quale sarebbe?»

«Marco, ho adottato un bambino!! Avremo un figlio tutto nostro senza nemmeno rischiare di perderlo! 
Certo, non sarà proprio nostro di sangue, ma noi lo ameremo ugualmente facendolo sentire tale, no?
Si chiama Ryan e ha 5 anni! Non sei contento, amore?»

Marco sbiancò: non poteva credere a quello che aveva appena sentito! La principessa aveva deciso tutto da sola, mettendolo davanti al fatto compiuto!
Se prima si sentiva in colpa a lasciare Maya per paura di farla soffrire, ora anche volendo tutte le possibilitá erano sfumate... non solo era già fissata la data del loro matrimonio, ma adesso avrebbero avuto anche un figlio in comune.

«Tu.. Tu hai fatto COSA??»

«Scusami, Marco... pensavo fosse una buona notizia per te!... Qualcosa non va?»

Il giovane, esterrefatto dalle parole appena udite, aveva risposto d'istinto, senza riflettere; sentendo la preoccupazione di lei, tentò di tranquillizzarla con la prima spiegazione plausibile venutagli in mente.

Mentre Eva corrucciava la fronte in un espressione interrogativa con lo sguardo rivolto verso Marco, lui provò successivamente a far ragionare la principessa, cercando di convincerla ad annullare.

«Cosa? Ah no scusa, scusa!! Stavo... parlando con Marta,.. che oggi ne combina una ogni 10 minuti..!! 
Smanettando ha rotto la sua cintura di sicurezza... ma non preoccuparti, stasera la porto da Ezio e ci pensa lui...!
Comunque, Maya.. non pensi che sia un po' troppo presto per una decisione così importante? In fondo ci conosciamo solo da poco più di un anno... non so se siamo già pronti per questo passo... E poi hai fatto tutto questo senza neanche chiedere il mio parere?»

«Beh hai sempre detto che ti sarebbe piaciuto tanto avere un figlio da me, e che ne saresti stato felice!..E poi io ti amo e tu mi ami,.. non capisco perchè tanta preoccupazione!»

«Si, scusami... è vero!.. In fondo hai ragione!... ma... tuo padre è d'accordo? Non sarà membro di sangue della casata, e non sarà mai un erede al trono! Lui non voleva questo?»

«Tranquillo, tranquillo.. Ci ho pensato io a convincere mio padre..! E poi le cose sono cambiate, sai? Ora i figli adottivi hanno pari diritti di quelli biologici, e rientrano anch'essi nella linea di successione dinastica! Non c'è alcun problema, Marco!»

In realtà, il padre di Maya non era per niente d'accordo della decisione che sua figlia aveva preso; tuttavia, decise di assecondarla, ben consapevole della distanza che Marco manifestava da qualche mese nei confronti di lei, e delle difficoltà di quel misero plebeo a corte. Sapeva che la loro storia non sarebbe probabilmente durata ancora a lungo, e sperava che quest'ultima notizia spaventasse il giovane, gettando ulteriore benzina sul fuoco.
A quel punto avrebbe finalmente potuto far sposare Maya con un aristocratico al pari del suo rango... magari proprio Jay!

Marco a quel punto si arrese, per poi tirare fuori una scusa per uscire dalla conversazione: accostò e spense la macchina prima di riattaccare.

«Ah, davvero? Bene allora.. scusami ma purtroppo adesso ti devo lasciare!.. siamo.. arrivati a casa di Eva e le devo riportare Marta..! Ci vediamo, Maya! A presto... amore!»

«Va bene! Ciao Marco! Ci vediamo domani a Roma! Ti amo!»

«Ti... amo anch'io!»

Il giovane interruppe la chiamata, gettando il telefono contro il parabrezza, per poi portarsi le mani alla faccia in segno di disperazione.

Vedendo la reazione di Marco, e non avendo capito un granchè dell'argomento di discussione, Eva iniziò a fare domande timorosa, volendo sapere il motivo di tutta quella sua preoccupazione.

«Che cosa è successo? Che ti ha detto Maya? Perchè sei così sconvolto??»

«È un casino, Eva! È un casino!!»

«È un casino COSA?? Marco, perfavore dimmi tutto! Voglio sapere cosa sta succedendo!»

Il giovane allontanò quindi le mani dal viso, spostando lo sguardo verso di lei. Tuttavia, non se la sentiva di rivelare la questione del nuovo imminente figlio davanti a Marta, e quindi decise di temporeggiare.

«Eva, ti dispiace se te lo racconto a casa? Ti prego... non mi va di dire tutto davanti alla piccola! Ok?»

«Va bene... d'accordo.. siamo quasi arrivati. Però dimmelo, Marco! Mi stai preoccupando!»

«Quando arriviamo mettiamo Marta a fare il riposino... e ti spiego!»

 Marco riaccese la macchina e ripartì per Roma: un viaggio che Eva sperava durasse il meno possibile.


                                                                                    *****


Arrivati in casa della giovane, i tre entrarono e, come stabilito, tentarono di mettere Marta sul lettino a riposare; tuttavia, la piccola non ne voleva davvero sapere, curiosa di restare ad ascoltare i discorsi dei grandi.

«Marta, dai perfavore! Infilati il pigiama!»

«Di cosa dovete parlare tu e il papi? Voglio sentire anch'io!!»

Marco cercò di inventarsi una scusa, a cui però Marta non credette per niente.

«Io e mamma dobbiamo parlare.. di una festa a sorpresa che abbiamo intenzione di organizzare per te a breve... se senti tutto non sarà più una sorpresa, no?»

«Non é vero! Eri al telefono con Maya!! Voglio sapere cosa ti ha detto!»

Eva, dopo il prevedibile fallimento della stupido tentativo di lui, provvedette a risolvere lei la situazione e a far tacere la bambina, imbastendo un discorso sincero.

«Ascolta, piccola mia... ci sono delle cose di cui solo i grandi possono parlare!.. Quando crescerai sarai anche tu grande... e a quel punto ti prometto che ti racconteremo tutto! Ok? Ci dispiace molto, credimi!... ma mamma e papà lo fanno per proteggerti! Ora fai la nanna, va bene?»

Le sue parole stavolta funzionarono.

«Va bene.... Ci vediamo dopo...!»

Marco sorridendo augurò la buonanotte a sua figlia.

«Buon riposo, fiorellino mio!»

Dopo averla messa a letto, due uscirono quindi dalla cameretta, aspettando che la bambina si addormentasse, per poter poi discutere liberamente.

«Accidenti, Marco! Marta non ha più due anni! Non puoi più convincerla con delle scuse così banali...!»

«Si, è vero hai ragione... in effetti era un po' penosa la storia che mi sono inventato...»

«Ok, si è addormentata!.. Ora vorrei sapere che sta succedendo, se non ti dispiace!»

La giovane non poteva più aspettare: voleva assolutamente sapere qual'era la fantomatica notizia che aveva mandato così in agitazione Marco.

Lui, messo alle strette, non sapeva nemmeno da che parte cominciare.. quindi dopo due sospiri inizò a parlare, cercando di improvvisare un discorso adeguato.

«Eva, io... io non credo che potremo continuare a vederci così... nemmeno di nascosto! Mi dispiace, ma non possiamo più farlo! Non possiamo più stare insieme...!»

«Perchè?? Marco, sono stanca! Smettila con queste frasi di contorno e spiegami una volta per tutte che ti ha detto Maya!!»

Lui rivelò tutto di botto.

«Maya ha adottato un bambino, ok?!? Ha adottato un bambino...!! Ha capito che non ero per niente incline ad avere un figlio con lei... ed ha provveduto da sè arrangiandosi... senza neanche consultarmi!»

«CHE COSA?!? Ma perchè vuole così tanto un bambino?»

«È semplice... lo vuole per garantire a suo padre un erede al trono...»

Eva non credeva per niente a quella motivazione.... se Maya voleva semplicemente un erede, non ci sarebbe stato nessun motivo di agire così repentinamente: vi era tutto il tempo, in quanto dopo suo padre ci sarebbe stata lei. Vi era sicuramente un secondo fine.
Le venne quindi in mente il motivo dell'aborto spontaneo della principessa: la gelosia.

«...No, no.. io non credo che sia solo questo, Marco... C'è qualcosa di più, secondo me.. altrimenti non avrebbe fatto tutto così di fretta! Pensaci:... perchè ha avuto quell'aborto? A causa di un forte momento di stress dovuto alla gelosia.. gelosia per me! Io e te abbiamo una figlia che ci legherà per sempre, comunque vadano le cose... Svegliati, Marco! Vuole un figlio per mettersi alla pari con me!!»

«Eva, non m'importa il motivo... conta poco ormai! Comunque sia, noi due non possiamo più frequentarci in questo modo.. Mi dispiace molto, davvero!»

La giovane non riusciva a credere alle parole di lui, che diceva di amarla: cercò dunque di convincerlo a cambiare idea, e a lasciare la rivale. Dopotutto, non gli era risultato così difficile lasciare lei un anno fa.

Marco tuttavia, temeva molto il confronto con la famiglia di Maya: a corte non lo avevano mai gradito, facendo però buon viso a cattivo gioco. Mettersi contro una famiglia così potente e ai vertici dell'aristocrazia avrebbe potuto portare a conseguenze imprevedibili.
 
«Ma che significa?? Io e te ci amiamo! Avanti, Marco! Tira fuori un po' di carattere e dille che è finita!!»

«Ti prego, Eva!! Cerca di capire in che situazione mi trovo!!! Non so più che fare: da una parte ho te, la madre di mia figlia, che mi sono reso conto di amare ancora, e che è di nuovo incinta di un bambino da me; dall'altra ho Maya, della quale non sono più innamorato, ma con cui non solo dovrei sposarmi a breve: con lei avrò anche un figlio adottivo!!»

«Marco, o glielo dici tu, oppure sarò costretta a parlarci io a quella principessina da quattro soldi!!!»

La giovane stava per agitarsi sempre di più, mentre lui cercava disperatamente di calmarla, pensando al tragico avvenimento che Maya aveva subito... proprio a causa dell'agitazione.

«Eva, Eva, perfavore adesso calmati!!! Sei incinta!! Così rischi di fare la stessa sua fine!!»

Lei tentò di tranquillizzarsi, per quanto riusciva, per poi continuare a discutere in modo più quieto.

«Si, va bene, va bene... Hai ragione... Però tutto questo deve finire, Marco!» 

«Io tengo molto a Maya... nonostante non la ami più! Non voglio spezzarle il cuore e farla star male!.. Te l'ho già detto, non dimenticherò mai ciò che ha fatto per me!»

«Beh, Marco... tenevi molto anche a me, a quanto ho capito.. anzi, mi hai detto che mi amavi ancora anche in quel periodo!... ma non ci hai messo molto a lasciarmi per correre dalla biondina...!»

«Per favore! Sforzati di comprendere, Eva...!! Lei non è solo Maya: è anche la principessa del Lussemburgo!! Hai per caso una minima idea dello scandalo che creerei a corte confessandole tutto a pochi mesi dal matrimonio, e poco dopo l'adozione di un bambino??? Non si tratta più di nasconderci da mio padre... si tratta di nasconderci da una Famiglia Reale!! Non possiamo correre un rischio simile!! Non oso nemmeno immaginarne le conseguenze!»

Rassegnata, Eva non poté far altro che assecondare la scelta di lui, capendo però solo in parte i suoi timori.

«È un addio questo quindi... giusto?»

«Si... purtroppo questo è un addio... dispiace molto anche a me, credimi!! Ma non c'è altra soluzione... da domani tu dovrai essere per me soltanto la mia sorellastra, e la madre di mia figlia... e lo stesso dovrò essere io per te...»

Passarono qualche secondo a fissarsi intensamente negli occhi, con un'espressione triste in volto.

In seguito, i due si strinsero in un lungo bacio appassionato, consapevoli che molto probabilmente sarebbe potuto essere l'ultimo: le mani di lui sul viso di lei, quelle di lei fra folti capelli di lui. Quando si divisero per riprendere fiato, si dissero addio un'ultima volta.

«Eva, sappi che nonostante tutto io ti amerò per sempre, comunque vadano le cose!»

Marco quindi iniziò a muovere i primi passi verso la porta. A metá strada, prima di aprirla, si voltò verso di lei, rivolgendole un ultimo sguardo; sorridendole, le rivolse delle ultime parole: parole che molto probabilmente Eva non avrebbe mai più sentito da lui.

«Io ti amo! E sarà sempre così!»

La giovane ricambiò.

«Anche io ti amo! Non smetterò mai!»

Detto questo, Marco se ne andó congedandosi, uscendo dalla casa che era stata luogo del loro ultimo atto d'amore, mentre Eva tra le lacrime si arrendeva ad abbandonare per sempre l'uomo che era riuscito a farla innamorare come nessun altro.


                                                                                    *****


Verso sera, arrivò a casa Rudi, di rientro dalle prove de "I Senza Nome", e notando il triste stato d'animo di lei, seduta sul divano, cominciò a farle domande.

«Ma.. che è successo, Eva? Stai piangendo?!?»

 Lei rispose malinconica, mentre alcune lacrime le solcavano il viso.

«Ciao, Rudi.. A quanto pare, io e Marco.. non potremo mai più ritornare insieme...!»

Il ragazzo corrucciò la fronte, non capendo assolutamente il motivo di quella frase, sapendo ciò che era successo tra lei e suo fratello maggiore nei giorni precedenti.
Posò quindi la sua chitarra a terra e si avvicino alla giovane, sedendole a fianco.
 
«In che senso? Scusa, ma come é possibile?? Vi eravate rimessi insieme... Aveva confessato di amarti ancora a quel bar, no? Me l'hai raccontato tu! Eri così felice...! Ora basta che lasci Maya, no? Basta annullare le nozze.. come hai fatto tu con Alex tempo fa!»

Eva a quel punto si sfogò, rivelando tutto.

«Stavolta non é così semplice, Rudi!! Lei è una principessa: Marco ha paura di creare casini a corte, di causare scandali... e non ha il coraggio di dire a Maya le cose come stanno: teme la reazione della sua famiglia. Ed in più lei ha anche già adottato un bambino da crescere assieme a lui!! Non se la sente di lasciarla così.
Io in parte lo posso anche capire, ma... non è giusto sacrificare tutto il nostro amore, per una donna per cui lui non prova più niente! Non è giusto!»

Rudi, comprendendo perfettamente il suo stato d'animo, avendolo passato anch'egli tempo fa sulla sua pelle, tentò, per quanto possibile, di consolarla asciugandole le lacrime.

«Eva, lo conosci bene Marco: sai che ha sempre avuto paura di prendersi le sue responsabilità..! Se ti ama davvero.. vedrai che prima o poi capirà e riuscira a trovare la forza di mollare definitivamente Maya! Ne sono convinto!.... Mi dispiace! Mi dispiace davvero! Capisco la tua sofferenza in questo momento... l'ho passata anch'io.. se ti ricordi è proprio per questo che siamo andati a vivere insieme!»

«Beh, almeno tu hai ritrovato Alice! E sono contenta per te!»

Lui sorrise, ma poi decise di deviare il discorso per evitare che l'argomento Alice rigirasse ulteriormente il coltello nella piaga.

«Marta è a letto?»

«Si.. ha mangiato ed é crollata subito.»

«Ok, adesso mi preparo anch'io qualcosa da mangiare e poi... guardiamo un DVD ti va? Avrai bisogno di distrarti un po', dopo quello che è successo oggi...!»

Eva gli sorrise, ringraziandolo.

«Va bene... Ti ringrazio molto, Rudi!... Io non ho cenato... non mi va oggi!»

Il ragazzo aveva già in mente che film scegliere: i due dopo cena si godetterò una commedia, genere adatto a dimenticare, almeno temporaneamente, i  problemi scaturiti in quel giorno. Le lievi risate di Eva, seppur accennate e taciturne, dimostrarono che l'idea di Rudi era stata in fondo d'aiuto, pur certamente non risolvendo la situazione. 

Marco intanto si preparava a vivere l'esatto opposto della vita a cui avrebbe aspirato, imprigionato in un matrimonio che non desiderava assieme alla donna che fino a poco prima aveva intenzione di lasciare al piu presto, con inoltre un figlio piombato all'improvviso e da lui né voluto né programmato.
   
 
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