Serie TV > Distretto di polizia
Segui la storia  |       
Autore: Hannah_    15/08/2009    0 recensioni
Vorrei iniziare la presentazione di questa fanfiction con una precisazione: la Elena protagonista di questa storia non ha niente a che fare con la protagonista del Telefilm, è solo che mi piaceva questo nome! Detto questo, questa fanfiction parla dell'amore fra il commissario Benvenuto e una giornalista Elena ma come a volte succede la vita di un commissario non è sempre semplicissima, fra mille imprevisti i nostri protagonisti come vivranno il loro amore? Saranno uniti più che mai o...Leggere per sapere!
Genere: Romantico, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ecco la fine di un’altra giornata soffocante, ma ecco che come ogni giorno c’è una felice conclusione, anche questa sera potrò passarla con il mio splendido amore, Dio poteva darmi un premio migliore di questo alla fine di una giornata di duro lavoro?

No, direi proprio di no. Entro nell’ufficio di Luca, il mio splendido fidanzato, è il commissario del decimo Tuscolano. Io non lavoro qui, sono una giornalista, ma come ogni sera devo venire per fargli presente che ore sono, lavora sempre moltissimo e quando lavora non si rende conto che il tempo passa.

Entro nel suo ufficio, lui è seduto dietro la sua scrivania impegnato a scrivere al computer.

“Commissario, ancora al lavoro?” dico scherzando.

“Ciao amore, non ti preoccupare, ormai ho quasi finito. Devo finire questo rapporto, se non vuoi aspettarmi qui, vai a casa nel giro di un’oretta ti raggiungo.”.

 “Io ho una proposta migliore. Vieni a casa ora, e domattina ti svegli prima e finisci il rapporto.”

“Come potrei dirti di no?”

“Bè non puoi! Dai andiamo.” Sorrido.

“Ok, ok. Visto che non ho scelta.” Ridiamo. Luca chiude il computer, si alza e infila la giacca di pelle. Poi mi mette una mano dietro la schiena e usciamo dal commissariato. La sua Audi A4 è parcheggiata proprio là davanti, ci saliamo.

“Che vuoi fare stasera?” mi chiede.

“Sinceramente sono stanca, quindi possiamo andare a casa e ordinare qualcosa da mangiare.”

“Perfetto, anch’io sono un abbastanza stanco veramente.” Luca mette in moto e ci dirigiamo verso casa.

Ormai viviamo insieme da otto mesi, mentre stiamo insieme da un anno. Fra noi non c’è stato il colpo di fulmine, ci conosciamo da quasi due anni e ci siamo conosciuti sul lavoro. Frequentavo spesso il commissariato alla ricerca di qualcosa da scrivere e così ho conosciuto lui, siamo diventati inizialmente amici ma era difficile nascondere che c’era qualcosa di più. Luca è un tipo così speciale che pensi sia impossibile non innamorarsi di lui. Di là dell’aspetto fisico e straordinario anche in tutti gli altri sensi: É gentile, disponibile, simpatico, sensibile, comprensivo, dolce e romantico. Sembra quasi che io abbia trovato l’uomo perfetto. A volte mi chiedo come ho fatto a stare per tanto tempo senza di lui, sembriamo proprio fatti l’uno per l’altra.

Arriviamo a casa, ci sediamo sul nostro divano blu.

“Che giornataccia oggi.” Dico appoggiando la testa sulla sua spalla.

“A chi lo dici, è stata una giornata veramente tremenda.”

“Però per fortuna c’è il lieto fine.” Lo bacio, poi lo guardo sorridendo.

“Già.” Luca mi bacia sulla fronte. Decidiamo di ordinarci una pizza, al salame piccante lui, e con salsiccia e pancetta io. Dopo all’incirca un quarto d’ora, arriva la nostra cena.

Squilla un cellulare, è il mio. Lo estraggo dalla tasca, leggo lo schermo è Gaia una mia collega.

“Pronto? Ciao Gaia, dimmi!”

“Ciao Elena, senti è successo un vero casino, per quanto riguarda il numero di dopo domani. In pratica abbiamo un guaio con la copertina, ci sono stati problemi con quella già progettata. Il capo ha indetto una riunione straordinaria di tutto lo staff per domani mattina, alle sei.”

“Alle sei? Alle sei di domani mattina?” dico sbalordita.

“Sì, esattamente. All’incirca è la reazione che ho avuto io quando l’ho saputo.”

“Ok, grazie dell’informazione comunque. Ci vediamo domani. Ciao.”

“Ciao Ele”

Intanto Luca, ha messo la pizza sui piatti sopra il tavolo e ha preso una bottiglia di birra. Mi siedo al tavolo accanto a lui.

“Che è successo?” Mi chiede preoccupato.

“Niente, problemi al lavoro,  con la copertina. Domani mattina riunione straordinaria, alle sei…” Luca ride, sa quanto mi piace dormire.

“Dai, vuole solo dire che dormirai un po’ di meno.”

“Luca, taci per favore.” Dico stizzita.

Ceniamo, poi sia perché siamo stanchi sia perché domani dovremo fare un’alzataccia, entrambi decidiamo di rimanere a casa.

Ci spogliamo poi una volta in biancheria, ci stendiamo a letto sotto le coperte. Mi stringo forte a lui, abbraccio i suoi muscoli, frutto del duro allenamento con la box, respiro l’odore della sua pelle, posso sentire il suo cuore e il suo respiro lento e leggero. Luca mi abbraccia a sua volta e mi accarezza i capelli.

“Potrei passare ore così.” Afferma lui. Io non rispondo, sto bene così anch’io, quando sto con lui mi sento completa, sento di non avere bisogno d’altro.

“Ora è meglio che dormiamo. Buonanotte Luca.”

“Buonanotte.”

 

 

“Sei fantastica, forte come il rock’n roll, una scarica, uno shock elettrico, sei la fonte di energia più potente che ci sia bomba atomica, dritta nello stomaco.”  Max  Pezzali, inizia a cantare dalla radiosveglia, questo è il segnale che è ora di alzarsi.

Mi stiro, stropiccio gli occhi, e allungo un braccio verso Luca. Mi volto verso di lui.

“Buongiorno.” Dico.

“Mmmm” mugola lui, stiracchiandosi. “Che ne dici di una doccia insieme per risvegliarsi?” propone.

“Proposta indecente, commissario. Ma accetto.” Sorrido.

Ci alziamo, andiamo in bagno e ci mettiamo sotto il getto d’acqua fredda.

“Schiava, lavami la schiena!” dice scherzando.

Prendo il braccio della doccia, e gli punto il getto d’acqua in faccia, Luca urla, poi mi afferra e inizia a farmi il solletico sui fianchi, sa che è il mio punto debole.

“Chiedi scusa al signor padrone.”

“No maiiii.” Ridiamo come pazzi.

“Chiedi scusa.” Non ce la faccio a resistere al solletico.

“Scusaaaaaaaaaaaaaa.”

“E ora dai un bacio al padrone.”

Ci baciamo, poi decidiamo che è ora di muoversi se non  vogliamo fare tardi al lavoro. Mi dirigo verso l’armadio, prendo un paio di jeans neri, una camicia bianca e un golfino viola. Poi vado alla scarpiera, e prendo le decolleté tacco dieci viola.

Mi vesto, prendo la borsa di pelle nera lucida, la giacca viola, sono pronta.

Nel frattempo anche Luca si è preparato, siamo pronti a uscire.

Saliamo in macchina e andiamo al lavoro, pronti a iniziare una nuova infernale giornata.

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Distretto di polizia / Vai alla pagina dell'autore: Hannah_