RIECCOMI, SONO TORNATA
A DISTANZA DI MOLTO TEMPO,
PRONTA A RICOMINCIARE. SPERO CHE CONTINUIATE A SEGUIRE LA STORIA
NONOSTANTE
TUTTO. BACI
Tanti
anni addietro…
“Sono
incinta” – confessa, emozionata, una
giovane fanciulla dai lunghi capelli biondi, nascosta tra gli alberi di
una foresta
talmente bella quanto incantata - “Non dici nulla?”
– chiede, notando il totale
silenzio del compagno di fronte a sé.
Lo
sguardo di lui è torvo e le circostanze
iniziano a spaventare la sedicenne, giovane ed innamorata di un uomo
tanto più
grande e misterioso.
“I
tuoi genitori non devono saperlo” – sono le
uniche parole che le vengono dette, o meglio, imposte.
“Pitch,
cosa dici? Come faccio a nasconderlo?
Si noterà presto” – sostiene lei,
toccandosi il ventre decisamente più gonfio
del solito.
“Non
lo noteranno perché verrai via con me” –
le prende la mano e per la prima volta dopo mesi di conoscenza, quel
gesto non
ha nulla di dolce, piuttosto il contrario.
“Alba!
Alba dove sei?” – la voce di qualcuno
fa sobbalzare la coppia, interrotta in una conversazione che ha preso
una piega
inattesa.
“E’
mia sorella, se ci vede insieme è un
guaio”
“Andiamo!
Conosco un posto dove nessuno ci
troverà” – la trascina per alcuni metri.
Ma
è la giovane, amareggiata, a fermarsi.
“Mi
stai dicendo di lasciare i miei cari
senza spiegazioni? Spezzerei il cuore di tutti. Non posso
farlo”
“Credi
che io sia giunto fino a qui, abbia
concepito questo bambino per poi abbandonarlo? Ti sbagli”
– Pitch, uomo
dai capelli neri come la notte e lo
sguardo magnetico, si trasforma di un’altra persona. Una nube
oscura lo avvolge
e in pochi secondi porta con sé anche Alba, una northuldra
innamorata dell’idea
dell’amore e di un essere che ha studiato alla perfezione
ogni mossa: tra
queste è prevista una gravidanza e un erede magico che
può donargli il potere e
la grandezza che desiderava da sempre.
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“E
allora? L’hai trovata?”
“No,
madre! Ho cercato anche in riva al
fiume. Sembra essere sparita nel nulla”
“Piccola
Alba! Dove ti sei cacciata?” –
singhiozza la donna, accolta dalle braccia della sua primogenita.
“La
troveremo, ve lo prometto” – e da lì a
poco la tribù intera si mobilita nella ricerca di una
sedicenne, vittima di
sentimenti non ricambiati e sfruttati per scopi malvagi.
Purtroppo
i giorni, le settimane, i mesi non
danno i frutti sperati e i Northuldri non possono che arrendersi ad una
evidente morte.
Alba
però è più vicina di quanto
immaginassero, prigioniera di Pitch Black in un limbo, succube di magie
oscure.
Eppure, nonostante i tentativi, il suo cuore sembra non raggelarsi come
dovrebbe e come l’uomo ha progettato.
“Continui
ad essere umana e docile. Non mi
spiego il motivo” – si infuria Pitch. Il suo potere
è debole e Alba è fin
troppo buona per trasformarsi in una futura regina del male.
Nel
momento in cui la sedicenne è prossima al
parto, Pitch nota in lei una forza mai mostrata prima e intuisce che ad
aver
frenato la magia oscura è quella dell’amore. Alba
non si è mai piegata per via
del sentimento forte nei confronti del suo bambino.
La
soluzione diventò,quindi, il dolore. Sarebbe
stato quello a divorarla, portandola ad odiare e l’odio
avrebbe reso possibile
la metamorfosi.
Il
destino vuole che la northuldra dà alla
luce non un solo bebè, ma due.
“Gemelli!
Sono gemelli….” – esclama soddisfatto
Black. Con due eredi, aiutanti, avrebbe avuto maggiori
possibilità.
L’ostacolo
è soltanto la fanciulla che
continua, nonostante tutto, ad amarlo.
“Ho
deciso di riportarti dai tuoi familiari”
“Cosa? Dici sul serio? Grazie” –
singhiozza Alba, emozionata e felice dopo mesi
di agonia.
“A
patto che i gemelli restino qui”
“Come?
No!”
“Immaginavo
ponessi resistenza. Però io ho il
mio piano da mandare avanti, non mi servi più”
“Non
ti servo più?” – ripete, scioccata, la
ragazza.
Pitch
con un movimento di mani apre la porta
del limbo dov’erano bloccati, invitando Alba ad uscire.
“Non
me ne vado senza Sandy e Jack”
“Nomi
idioti, però ti concedo questo onore. A
me poco importa come chiamarli. Saranno la chiave del mio trionfo.
Addio Alba” –
una folata di vento trascina la giovane portandola via, facendola
cadere a
terra, nei pressi della Foresta Incantata.
Disperata
urla con tutta se stessa,
rivolgendosi al padre dei suoi figli.
È
arrabbiata, ferita, sente il cuore in mille
pezzi, grida fino a quando le forze l’abbandonano e la
costringono ad
accasciarsi.
Mai
nella sua vita ha odiato qualcuno come
Pitch Black.
Però
non vuole arrendersi.
“Parlerò
con mia madre e i Northuldri,
riuscirò a riavere i miei bambini” –
ripete a se stessa.
Non
immagina cosa sia accaduto in quei mesi
di lontananza.
“Non
posso crederci!Alba sei tu?” – esclama Jelena,
correndole incontro.
Le
due si abbracciano. La tribù non avrebbe
mai immaginato di rivedere la ragazzina dopo tanto tempo.
“La
mia famiglia? Voglio vederli” – chiede lei.
“C’è
una storia che devi conoscere. Siamo stati
attaccati dal re di Arendelle, i tuoi genitori hanno perso la
vita…” – le racconta
la donna, capotribù.
Al
dolore già provato, Alba sente
aggiungersene dell’altro. La vita le sta togliendo ogni
affetto.
“E
mia sorella?” – è quella
l’unica speranza
rimastale.
“Ha
lasciato la foresta prima che questa
magia strana impedisse l’accesso e
l’uscita”
“E’
assurdo! Lei è dall’altro lato del
bosco?”
“Esatto!
Mi dispiace, piccola! Però hai me,
io ci sarò sempre” –
l’abbraccia Jelena.
Con
le lacrime agli occhi, Alba osserva in
alto notando una fitta nebbia che copre il cielo.
“Iduna,
dovunque tu sia....vorrei averti qui
con me” – pensa, lasciandosi andare ad un lungo e
straziante pianto.
Da
quel momento in poi, il suo cuore si
raggela. Non ha più nessuno da amare. Chi è
morto, chi l’ha tradita, chi le è
stato strappato via, chi è lontano e non può
starle accanto… ora sì che la
magia di Pitch inizia a consolidarsi.
I
capelli biondi diventano nero corvino, la
carnagione chiara è ancora più evidente e gli
occhi si ingrigiscono.
“Cosa
ti è successo?” – esclama scioccata
Jelena, trovandosi di fronte una
persona
diversa.
Alba
non è più Alba. Ignora la northuldra e
con un gesto di mani apre un varco nel quale entra, lasciandosi alle
spalle il
passato.
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“Eccomi
Pitch!”
“Sapevo
che saresti tornata, Alba” – le bacia
la mano Black.
“Non
ho più nulla della vecchia Alba. Chiamami
pure Darklady. Sono pronta per aiutarti a diventare il mago oscuro
più potente
al mondo, ma soprattutto voglio diventare la sovrana di Arendelle e
vendicare
la morte dei miei genitori” – ridacchiando
maleficamente, si avventa sul
compagno dando sfogo ai suoi desideri sessuali nella maniera meno umana
possibile.
Ed
è così che tutto ebbe inizio…un piano
da
parte di un mago cattivo desideroso di potere che,forte
dell’appoggio di figli
e compagna, decide di puntare al dominio di un regno come Arendelle.
Cosa
accadrà da lì a qualche anno?
Agnarr,
diventato re in seguito alla morte
del padre avvenuta tre anni prima, chiede aiuto ai trolls, i quali con
la loro
magia impediscono le azioni malefiche del clan oscuro. Il primo ad
essere vinto
è Black;
per Alba il destino sarebbe
stato lo stesso del suo amante, se non fosse per un dettaglio
essenziale.
“Non
ci credo!” – esclama Alba, quando pronta
a scappare per evitare la sconfitta, si trova faccia a faccia con
qualcuno di
familiare - “Sei tu la nuova regina di Arendelle?”
– esterrefatta, si rivolge
alla figura di una ragazza posta di fianco al giovane re.
“Tu?
Alba? Cosa ti è accaduto? Ti credevo…”
“Morta?
No, sono viva come mai prima nella
vita, sorellina! Chi l’avrebbe mai detto… sei
passata dalla parte del nemico”
“Nemico?
Non è così. C’è stato un
errore”
“No,
Iduna! Per colpa di un sovrano egoista e
prepotente la nostra gente è stata attaccata e i nostri
genitori sono morti”
“Agnarr
è diverso da suo padre, mi ha
promesso che…
“Ha promesso?” – ripete, ridendo di gusto
di fronte alle lacrime della sorella –
“Mai fidarti delle promesse di chi dice di amarti. Da sorella
maggiore ho il
dovere di chiudere la faccenda definitivamente…”
– la Darklady si pone in
attacco, pronta a tutto.
“Non posso permetterti di fargli del male”
– aggiunge Iduna, decisa addirittura
a scontrarsi contro il sangue del suo sangue.
Una
di fronte all’altra, la luce e
l’oscurità,
il bene e il male, una sorella contro una sorella, pongono fine alla
rivalità.
I
trolls intervengono al momento opportuno,
frenando una potente scarica elettrica che Alba stava per scagliare
contro la
parente.
Nel
farlo accade l’impensabile.
Quella
letale scarica rimbalza e si muove
nella direzione opposta a quella a cui mirava e colpisce la Darklady in
pieno
petto. Sotto lo sguardo disperato di Iduna, Alba cade a terra
riacquistando
lentamente la sua sembianza umana.
“Sorellina
mia, perdonami” – piange la
ragazza, stringendola a sé mentre una violenta pioggia si
abbatte su Arendelle,
piangendo la morte ingiusta e prematura di una giovane northuldra
desiderosa
solo di essere amata.
“Pitch
Black è stato imprigionato in uno
specchio e non vi darà più fastidio”
– comunica Granpapà.
Tutto
sembra sistemato, se non fosse che da
lì a qualche anno Hans Westergard si imbatterà in
quello specchio dannato e
verrà plagiato al punto tale da diventare un nuovo alleato
in cerca di vendetta
verso un regno che lo ha deriso.
Il
resto è storia…