Libri > Good Omens
Ricorda la storia  |      
Autore: Loka 98    28/07/2020    2 recensioni
“Piantala subito!” gli ordinò. “Non è divertente!” 
“Angelo, piace anche a me, non devi vergognartene” alzò le spalle scosso da una risatina. “Lo hai detto tu, se Dio non ci avesse voluto così, avrebbe evitato di renderci così interessati a certe parti del corpo” 
“Ma non è comunque carino esprimersi con un questo linguaggio, siamo ancora nella mia libreria, e io sono ancora un angelo” 
“Se non mi avessi voluto, mi avresti cacciato fin dalle mura dell’ Eden. Quindi, io parlo come e quando voglio” sogghignò soddisfatto. 
“Potrei sempre cacciarti ora” 
“Non lo farai. Sei troppo incuriosito dalla nostra conversazione per farlo”
“Come dici?”
 “Muori dalla voglia di saperne di più, avanti, ormai ti leggo dentro. Che vuoi sapere?” incrociò le gambe guardandolo malizioso.
Genere: Comico, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Aziraphale/Azraphel, Crowley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

“Sai, mi sono sempre chiesto...come sarebbe fare l’amore con un uomo”

 

“Cosa?! Ma che razza di approccio è questo, mentre stai intrattenendo una conversazione con me!”

 

“Non c’è tanto da stupirsene! Stavamo parlando del coming out di Adam e mi è venuto questo pensiero. Ti lamenti sempre del mio pudore e della mia poca propensione a certi argomenti, per una volta che mi apro con te dovresti esserne felice!”

 

Il demone era rimasto a dir poco sconvolto dalle parole del suo migliore amico. Stavano bevendo insieme durante l’ora del tè, e per una volta il rosso si era deciso ad assaggiare quella che comunemente lui chiamava “acqua sporca”. Non gli era risultata così sgradita, specialmente se accompagnata con un po’di zucchero che la rendeva almeno accettabile.

Non che non amasse i sapori amari, ma l’infuso era fin troppo leggero e insapore, non aveva ancora il palato sviluppato per quel genere di bevanda.

La conversazione era svoltata da qualche minuto su un tema molto particolare. Da quando l’Apocalisse era stato sventato, vi erano state poche occasioni per incontrarsi di nuovo con l’Anticristo, e una di queste era stata la sua festa di compleanno.

Un evento da ricordare, siccome quello festeggiato nell’anno precedente sarebbe potuto essere l’ultimo!

Ma durante la suddetta festa, Adam aveva deciso di omaggiare gli ospiti con un suo piccolo segreto: la sua bisessualità. Si, aveva fatto coming out nel bel mezzo del suo compleanno, cogliendo l’occasione di sconvolgere tutti. Fortunatamente, nessuno l’aveva presa a male, nemmeno i suoi genitori. Forse, Arthur Young era più suscettibile a certi argomenti, ma l’angelo era rimasto particolarmente deliziato quando l’uomo aveva abbracciato il figlio per poi dichiarare di amarlo incondizionatamente, l’importante era che fosse felice.

 

Ma dopo pochi giorni, Crowley non si aspettava un uscita del genere dal suo migliore amico.

 

“Quindi fammi capire bene...ci conosciamo da tempo immemore, forse è la più lunga conoscenza che sia mai esistita in questo pianeta, e tu solo ora te ne vieni fuori con questo?”

 

“Con questo cosa?” ribatté l’angelo con espressione scocciata.

 

“Sul fatto che ti piace il cazzo” sputò ironico.

 

E per poco invece Aziraphale non sputò il suo tè.

 

“Per l’amor di Dio Crowley, esistono mille altri modi di dirlo! Perché devi scegliere proprio quello più sporco?”

 

“Ma sei stato tu a dirmi che avresti voglia di fare sesso con un uomo!”

 

“No!” alzò il dito. “Farci l’amore, è diverso” annuì.

 

“A volte mi stupisci. Non hai mai voluto parlare di queste cose con me, nonostante io ci avessi provato. Ma ogni volta che ti raccontavo i fatti miei tu ti tappavi le orecchie, dicendo che i miei discorsi erano da maniaco”

 

“Che posso dirti, mi sto aggiornando” Alzò le spalle. “Inoltre, se Dio non ci avesse voluti curiosi e attratti da questo lato debole del nostro cuore e del nostro corpo, non ci avrebbe fatti così. Ti pare?”

 

Crowley serrò le labbra infastidito.

 

“A me non sarebbe importato, mi sarei fatto anche la regina se ne avessi avuto voglia, non mi interessa cosa pensa Dio. Ma mi sto solo spaventando per i tuoi discorsi, voglio dire, sei un angelo. Non mi hai mai parlato di sesso da quando ci conosciamo, e sentirtelo dire così...non lo so, fa una certa impressione. Ma...” trasformò la sua espressione nervosa in un ghigno malizioso. “...lo trovo anche molto interessante” alzò le sopracciglia.

 

“Tu non capiresti la differenza tra il sesso e il fare l’amore”

 

“Oh, e invece la capisco”

 

“Figurati, tu non sei mai stato innamorato” lo prese in giro.

 

Ma il rosso lo ripagò con qualche secondo di silenzio.

 

“E invece è qui che ti sbagli”

 

L’angelo rimase abbastanza colpito dal suo sguardo, sembrava essere molto sincero.

 

“Cosa intendi?”

 

“Sul fatto di essere innamorato”

 

“C-cosa?”

Il suo respiro venne a mancare.

 

“In questi anni sulla Terra, ho avuto modo di capire come funzionasse il sesso. E mi è piaciuto tantissimo. Tutta l’eccitazione che lo precede, il fisico che cede sotto la tentazione, il piacere che si raggiunge...ma non ho mai fatto l’amore con qualcuno” fece una breve pausa, godendosi le guance rosse dell’amico. “Vedi, io credo che quello sia tutto un altro tipo di sesso. Il sentimento che ci si mette è...qualcosa di indefinito, che non ho mai provato, ma deve essere travolgente, come un incendio, e tutto ciò che si prova a livello fisico, si espande. Lo senti molto, molto di più. Trovi una complicità che non potrai mai trovare in una notte di solo sesso. Per quanto mi piaccia...rinuncerei a tutte le scopate del mondo, per fare solo una notte d’amore. Con la persona giusta. Credo di aver risposto molto bene alla tua concezione di fare l’amore, no?” gli rispose con un sorrisetto.

 

“Si...ci si avvicina molto, si...” l’angelo posò la sua tazzina di porcellana sul tavolino. “Ma non sapevo che tu...si insomma che anche tu credessi in queste cose”

 

“Io credo in poche cose, ma una di queste è la passione. Non solo quella fisica, anche se è altrettanto soddisfacente, ma quella mentale, che hanno due persone con una chimica perfetta. Due persone che si capiscono al volo, senza nemmeno chiedere. Due persone, che non importa da quanto tempo si conoscano, sono legate da qualcosa. Due persone, che se già come amici hanno tra di loro qualcosa di incredibile, sessualmente possono raggiungere picchi di estasi emotiva, fisica, e mentale, che con altre persone non hanno mai raggiunto”

 

Aziraphale era rimasto colpito da ogni singola parola.

 

“Certo, è esattamente quello che penso io… di legami come questi, ne esistono pochi in questo mondo, e sono magnifici! Credo che l’intesa, l’emozione e l’attrazione siano un connubio che può portare ad emozioni...emozioni meravigliose” arrossì leggermente l’angelo.

 

“Non mi sembra vero di parlare di queste cose con te” dichiarò il rosso.

 

“Nemmeno a me...ma a qualcuno dovevo dirlo”

 

“Cosa? Che ti piace il ca-”

 

“Crowley, linguaggio” lo fermò Aziraphale portando avanti la mano.

 

“Ok, scusami...che ti piace la melanzana”

 

“La...cosa?”

 

“La melanzana”

 

Il biondo lo squadrò.

 

“Mi…piacciono le verdure, sì...ma mi piacciono anche i pomodori, le cipolle, le zucchine...”

 

Il rosso dovette trattenere una risata, specialmente sentendo l’ultimo ortaggio.

 

“Angelo, melanzana è un modo per dire cazzo”

 

“Ma...in che senso?”

 

“Perché è grossa e dalla forma oblunga”

 

“Oh! Ora ho capito...beh, il mio...desiderio, si riferiva agli uomini, ma non vuol dire che mi piace...la melanzana” tentò di farfugliare frasi senza molto senso.

 

“Vuoi dirmi che andresti a letto con una donna?” si stravaccò sulla sua poltrona.

L’angelo strizzò gli occhi e deformò la bocca, come se avesse appena assaggiato una crepe di bassa qualità. No, decisamente no.

 

“Lo immaginavo...quindi, ad Aziraphale piace il cazzo, ad Aziraphale piace il cazzo” cantò un fastidioso motivetto, additandolo scherzosamente; ma al biondo non fece molto piacere.

 

“Piantala subito!” gli ordinò. “Non è divertente!”
 

“Angelo, piace anche a me, non devi vergognartene” alzò le spalle scosso da una risatina. “Lo hai detto tu, se Dio non ci avesse voluto così, avrebbe evitato di renderci così interessati a certe parti del corpo”

 

“Ma non è comunque carino esprimersi con un questo linguaggio, siamo ancora nella mia libreria, e io sono ancora un angelo”

 

“Se non mi avessi voluto, mi avresti cacciato fin dalle mura dell’ Eden. Quindi, io parlo come e quando voglio” sogghignò soddisfatto.

 

“Potrei sempre cacciarti ora”

 

“Non lo farai. Sei troppo incuriosito dalla nostra conversazione per farlo”

 

“Come dici?”

 

“Muori dalla voglia di saperne di più, avanti, ormai ti leggo dentro. Che vuoi sapere?” incrociò le gambe guardandolo malizioso.

 

“Proprio niente!” disse alzandosi. “Sono…scioccato, che tu me lo abbia chiesto! Non voglio assolutamente sapere niente, né delle zucchine, né delle melanzane o-”

 

“Delle susine?”

 

Aziraphale si voltò nuovamente verso di lui.

 

“Su...susine? Ma...non sono...non assomigliano alle melanzane”

 

“Infatti, quelle piacciono alle lesbiche o agli uomini etero. Sai, anche moltissime donne che si sono sempre considerate etero, hanno delle fantasie su altre donne” annuì, come se stesse rivelando un segreto.

 

Aziraphale, che del mondo della sessualità aveva visto poco o niente, si ritrovò affascinato dalle parole di Crowley, come se fosse un insegnante da cui imparare il senso della vita. Si sedette di nuovo, appoggiando i gomiti al tavolo.

 

“Davvero? Ma...se una donna è etero non...dovrebbe provare attrazione solo per gli uomini?”

 

“La mente umana è molto, molto complicata, e io sinceramente… credo che al cuore e all’istinto non si comanda. Molte donne hanno come sogno erotico l’andare a letto con una donna. Lo trovano eccitante”

 

“Davvero?”

 

“Mh-mh” annuì il rosso.

 

“E...se una donna si innamora di un’altra donna? Anche se è etero?”

“Non è una cosa così strana. Ci si può innamorare di chiunque, indipendentemente dall’orientamento sessuale. Vale tutto il discorso che abbiamo fatto poco fa, se c’è chimica, l’amore arriva. E anche...il sesso”

 

“Ma...come lo fanno, le donne?” chiese in un impeto di curiosità.

 

“Vuoi davvero saperlo?” lo stuzzicò Crowley.

 

Aziraphale sorrise conto di quanto quella conversazione gli stesse facendo perdere ogni tipo di freno, ormai stava diventando troppo curioso, voleva sapere tutto! Crowley si stava dimostrando un eccellente dispensatore di informazioni, e la sua genuina curiosità verso gli umani lo stava portando a voler sapere fatti e particolari molto accattivanti e maliziosi.

 

“Io...non ne sono più tanto sicuro...” si tirò leggermente indietro.

 

“Fanno le stesse cose che fanno tutti, solo...con il loro equipaggiamento. Peccato che non ti piacciano le donne, certe volte è molto eccitante”

 

“E tu come fai a saperlo?”

 

“Mh...il mondo è grande...e ho avuto tanto tempo” ridacchiò. “Sono un demone, non ho passato tutta la mia esistenza a leggere o a mangiare come fai tu. O meglio, qualcosa ho mangiato...melanzane, susine...un po’ di tutto”

 

“Crowley!” si coprì la bocca, più imbarazzato che mai. “Questo non volevo saperlo!” gli rispose sempre più nervoso.

 

“Funziona così il mondo Aziraphale, ci si annoia dopo un po’” si alzò In piedi cominciando a camminare per la stanza. “Il sesso esiste fin dall’alba dei tempi, e sai una cosa, mi stupisco che tu non lo abbia ancora provato”

 

“Io non faccio del banal sesso, io voglio...fare l’amore, e non posso farlo con chiunque” alzò gli occhi.

 

“Molto nobile, mia cara fanciulla. Sei proprio un uomo di altri tempi”

 

“Sono un angelo, è ben diverso”

 

“Voi angeli siete noiosi”

 

“Beh, io almeno ho voglia di farlo! Tutti gli angeli che conosco, scommetto che sono vergini e non hanno la minima intenzione di cambiare la loro condizione” disse indicando verso l’alto.

 

“Tu come fai a sapere che sono vergini?” chiese Crowley appoggiandosi ad una parete.

 

“Ma per favore, dico, ti immagini Gabriele mentre combina certe cose? Non sapeva nemmeno come spiegare a Maria Vergine della sua gravidanza! Non è il tipo da fare certe cose”

 

“Mh, si forse hai ragione. Inoltre, con chi lo potrebbe fare, con gli umani? Li considera meno di niente”

 

“Si, e non me lo vedo proprio a chiedere a Michele o peggio a Sandalphon, di fare sesso con lui. Sarebbe rivoltante! Inoltre, non credo che un angelo abbia mai fatto l’amore con un altro angelo...e da te? Ci sono demoni che lo fanno con altri demoni?”

 

“Oh, continuamente” annuì. “Certe volte, mi è capitato di trovare qualcuno nel bel mezzo del corridoio...ma quello non era amore. I demoni pensano solo al sesso”

 

“Ma tu invece mi hai detto che…si insomma, che ti piacerebbe provare qualcosa di nuovo”

 

“Mh...si. Ma io mi sono sempre sentito diverso da loro. E adesso che non c’è più alcun tipo di legame con l’inferno, mi sento decisamente più libero. Sai che non faccio sesso dal 1980?

 

“Oh, quasi quarant’anni” osservò Aziraphale attento. Ormai si era abituato alla piega imbarazzante che stava prendendo quella conversazione.

 

“Sempre meno di te, che non hai mai combinato niente. Quel corpo che hai in dotazione deve essere particolarmente stressato per questa mancanza”

 

“Mh, non che me ne sia mai accorto...tu l’avresti mai detto che io fossi vergine?”

 

“Si” rispose secco. “Si, ne avevo il sospetto. Tu non sei il tipo da concederti a chiunque”

 

“No, infatti. Ma secondo te è...sbagliato? Sentirsi così?”

 

“Così come?”

 

“Così attratti da questo argomento. Mi sento strano, e tu sie l’unico di cui mi fiderei”

 

“Che onore” disse sorridente. “Ma...no, non è sbagliato. Tutto è imprevedibile. Non sappiamo cosa può accadere nella vita. Persone che fino a poco prima si erano ritenute etero, possono provare attrazione per qualcuno dello stesso sesso, e viceversa. Chi non ha mai creduto alla poligamia può amare due persone allo stesso tempo. Non sto dicendo che sia giusto o sbagliato, perché ognuno ha la sua opinione in merito. Ma fino a che tu non fai del male a qualcuno, tutto è concesso in questo gioco”

 

Il biondo rimase ad ascoltarlo. “Sai...sembri più un angelo, che un demone. Allontanarti dalla tua fazione ti ha fatto acquisire un livello di saggezza non indifferente”

 

“Aziraphale, queste cose le penso da anni. Sei tu che non hai mai voluto parlarne con me!” Lo accusò.

 

“Si, ho capito, e me ne scuso profondamente. Credi che potremo avere altre conversazioni del genere, in futuro?”

 

“Dimmi la verità, sono un bravo insegnante vero?” si pavoneggiò contento finalmente di avere sbloccato un tassello molto importante nella sua relazione con Aziraphale. Ma la cosa che lo lasciò sconcertato, fu sapere che la prima mossa l’aveva fatta l’angelo stesso.

 

“Forse. Dipende, ho altre domande” alzò le spalle.

 

“Finalmente! Amici da seimila anni, e solo ora apriamo questa parentesi! Sai che certa gente la apre dopo nemmeno un mese di conoscenza?” disse andando verso la porta, invitandolo ad uscire per fare una passeggiata.

 

“Sono un tipo all’antica, come dici tu. Ho bisogno di tempo. E qualcosa mi dice che ne avremo parecchio, d’ora in poi”

 

“Allora, permettimi di introdurti ad un nuovo argomento questa volta un po’ più esplicito”

 

“Ci sono abituato ormai” disse uscendo dalla porta con lui, diretti non si sa dove. “Di che vuoi parlarmi?”

 

“Hai mai sentito parlare dei sex toys?”

 

Nessuno dei due immaginava che poi quella conversazione sarebbe stato il filo fondamentale per passare ad una fase successiva del loro rapporto. Arrivò qualche giorno dopo, durante una cena al Ritz, ma la questione si era trasformata in qualcosa di molto più romantico. La passione, sarebbe venuta dopo. Ma sarebbe arrivata, per la gioia di entrambi.

 

 

 

 

 

Note dell'autrice:

 

Ma che cosa strana, un raiting arancione ma senza nulla di troppo esplicito? Non è da me, decisamente no. Forse avevo solo bisogno di metabolizzare certi pensieri, e allora, quale miglior modo c’è di farli narrare da Crowley e e Aziraphale? Anche perché quando loro si appoggiano sulle mie spalle per aiutarmi a scrivere, molto spesso prendono il mio posto e saltellano sulla tastiera, e finisce che la narrazione diventa di loro proprietà. Ho voluto provare a scrivere qualcosa di diverso, una fase del loro rapporto che improvvisamente si evolve, incarnando perfettamente quella chimica tra amici di cui hanno parlato precedentemente. Perché alla fine, tutti gli amici più stretti parlano anche di queste cose, e loro, prima di essere amanti, innamorati e tutto quello che volete, sono anche migliori amici. E oltrepassare lo scalino del pudore è un’ azione abbastanza importante da compiere insieme. Ma come ho lasciato intendere nella parte finale, è questione di tempo prima che tutto sfoci in qualcos’altro. Sono pur sempre seimila anni di attesa, chi resisterebbe?

Bene, io vi ringrazio per aver letto, ringrazio chiunque voglia lasciarmi un commentino, vi mando tanti tanti baci, e alla prossima storia!

 

PS: Ari, hai visto che scrivo anche altre cose oltre al rosso esplicito? Ce l’h0 fatta, yeeee :D

   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Good Omens / Vai alla pagina dell'autore: Loka 98