Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: Ivy001    28/07/2020    1 recensioni
Questo è il seguito della fanfiction Some Things change. Avrà personaggi nuovi, tra i quali Jack Frost... immaginate cosa potrà succedere sapendolo nella vita di Elsa, Anna e company.
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anna, Elsa, Kristoff, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Finalmente tutto ha una spiegazione. Ogni pezzo del puzzle combacia. Anna non è Anna e adesso anche Kristoff è cosciente che sua moglie non lo odia senza ragione.

“Voglio affrontarlo e smascherarlo. Deve dirmi cosa le ha combinato” – si infuria Bjorgman aprendo con forza la porta d’ingresso dell’abitazione materna, pronto per affrontare Hans.

“Fermo, figliolo. Non sappiamo neppure dove sia Westergard in questo momento. Cosa vorresti che ti dicesse,poi? Negherebbe, senza ombra di dubbio”

“Non posso abbandonare Arendelle nelle mani di una regina controllata da quel vile!”

“Dobbiamo intrufolarci tra le quattro mura e spiare le loro mosse” – quell’idea salta alla mente di Jack, che intromessosi nella conversazione, si propone come volontario – “Nessuno mi conosce bene. Se Anna non è in sé, non si ricorderà di avermi ospitato alla sua festa di compleanno. Neppure Hans… sono la spia perfetta”

“Sei sicuro? Non voglio metterti in mezzo ad una situazione pericolosa” – sostiene il re, appoggiando una mano sulla spalla del ragazzo.

“Convintissimo! Avete fatto tanto per me e mia sorella. È giunto il momento di contraccambiare il favore e dare noi una mano a voi” – Frost è determinato e nessuno avrebbe frenato le sue idee. Neppure il pianto di Letizia, preoccupata immaginando il parente rinchiuso dalla regina in una buia prigione.

“Non mi accadrà nulla, sorellina. Stai tranquilla” – la rasserena con un tenero abbraccio.

“Se Anna capisse tutto, potrebbe arrabbiarsi molto ed è bene che ti ricordi che non è più docile e comprensiva” – aggiunge ancora la piccoletta.

“Non ho paura, non averne tu al mio posto. Vedrete che sarò di ritorno il prima possibile”

Per entrare nel castello, Ingrid dà opportune indicazioni a Jack che le segue alla perfezione.

Il fato vuole che non ci siano intoppi quando percorre di nascosto il tragitto che, in pochi minuti, lo conduce direttamente nei sotterranei.

Con in mano una sola lanterna e il cuore in gola, Frost raggiunge la cucina principale.

È notte profonda, impensabile che qualche domestica sia sveglia alle prese con le pietanze. Infatti, il luogo è vuoto. Le stoviglie sistemate e lucenti, il camino spento, il pavimento pulito e privo di briciole…

“Che efficienza” – commenta Jack, notando la pulizia estrema della servitù di palazzo.

Come precisato da Ingrid, lascia la stanza in fretta e raggiunge il terzo piano, lì dove è situata la camera da letto della regina.

Qualcosa lo turba ed è ciò che ha turbato chiunque fosse entrato nel castello in quei giorni.

Gli specchi.

“Ma cosa significa tutto questo?” – esclama, sobbalzando – “Che cosa inquietante”

Deciso a capirne di più, si sistema nella camera dei gemelli, rimasta vuota e attende le mosse del nemico.

Nonostante la stanchezza e il sonno iniziano a pesare, Frost non demorde.

“Resisti, resisti, resisti” – ripete a se stesso, quando gli occhi vogliono cedere.

Il sonno svanisce improvvisamente nell’attimo in cui qualcuno dall’esterno abbassa la maniglia della porta, varcando l’uscio.

Jack non riesce a nascondersi con rapidità…

“Chi sei?” – chiede una voce, rivolgendosi alla giovane spia dei Bjorgman.

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Letizia è cresciuta con suo fratello maggiore e ha vissuto da sempre in simbiosi con lui.

Come può starsene tranquilla in casa, pensandolo in una missione impossibile che potrebbe rischiargli la prigionia a palazzo?!

Seduta sul divano, sorseggia una tazza di latte, pensando e ripensando a Jack.

“Tutto bene, tesoro? Come mai sei sveglia a quest’ora?” – le domanda Ingrid, accortasi dell’assenza della ragazzina dal letto che ora condividono.

“Nulla, torna a dormire. Mi dispiace, alzandomi devo averti disturbata”

“No, cara! Sai bene che ho il sonno leggero. Soprattutto condivido la tua agitazione, sapendo di aver coinvolto Jack in questa storia, però non temere. Domattina andrò personalmente lì, voglio sincerarmi che tutto fili liscio. Nel caso contrario, sarò io a prendermi ogni colpa e scagionerò tuo fratello”

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“Olaf! Sono io, Jack Frost. Ti ricordi di me?”

“Certo! Cosa ci fai qui?” – chiede il pupazzo di neve, confuso di trovare l’amico lì.

“Riguarda la regina…”

“Anna? Cosa cerchi da lei?” – domanda, confuso, l’omino magico.

“Temo non sia più in sé”

La non risposta del pupazzo, sorprende Jack che aggiunge – “Immagino tu abbia avuto lo stesso pensiero”

“E’ strana, hai ragione. Temo che la nostra vecchia Anna non sia qui”

“E dove pensi che si trovi? Chi è questa donna che finge di essere la regina?”

“Esistono magie e magie. Però quella diffusa tra i potenti maghi oscuri è il mutaforma”

“Muta…che?” – esclama scioccato il ragazzo.

“La capacità di cambiare aspetto”

“Ok, il discorso fila, soltanto che… se questa sedicente sovrana è un mutaforma, dove si trova la vera Anna?”

“Per rendere lo scambio di persona è necessario eliminare la copia reale”
“ELIMINARE? Olaf, mio Dio, mi stai dicendo che potrebbe essere…?”

“Morta? No, per fortuna. Eliminata da questa realtà potrebbe significare che sia prigioniera in una sorta di limbo. Se l’hanno sostituita con una falsa, a loro serve viva e vegeta. Sono convinto che chi ce l’ha portata via, mira a qualcosa”
“Tipo? Io pensavo a Hans, ma a quanto pare dietro c’è qualcosa di più grande della sua perfidia”

“Esatto, Jack! Ho fatto ricerche e ricerche in questi giorni. Posso sembrare svamipito però non lo sono affatto. Sono giunto ad una conclusione: Hans sarà complice di qualcuno. E adesso che mi ci fai pensare…l’acqua ha memoria ed io ricordo che tanti tanti anni fa ci fu un potente stregone oscuro che mirò alla conquista di Arendelle”

“E ora dove si trova? Potrebbe essere lui…”
“I trolls l’hanno relegato in uno specchio” – gli racconta, rivelando un particolare centrale in questa faccenda.
“Aspetta, aspetta, aspetta…hai detto uno specchio?” – scioccato, Frost esce dalla camera correndo veloce.

A quel punto, fermatosi a pochi metri dalla camera della sovrana, si guarda attorno e la realtà dei fatti si palesa.

“Il castello è stracolmo di specchi….” – commenta l’umano, con le mani tra i capelli – “Ecco perché ne sono stati disposti così tanti. Olaf, è troppo tardi….lui è già dentro e controlla il castello”

“Non c’è ombra di dubbio…. Amico mio, dobbiamo consultare i trolls, perché temo che se aspettiamo ancora, potrebbe trovare un modo per liberarsi”

   
 
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