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Autore: Asia Dreamcatcher    02/08/2020    2 recensioni
[storia partecipante alla #BokuAkaWeek 31/07-09/08]
(Day 3 - first kiss)
"«Woo Akaashi! Una stella cadente! Veloce esprimi un desiderio!»
«Non credo mi serva Bokuto-san. Ho già quello che desidero»."
Genere: Fluff, Romantico, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Keiji Akaashi, Koutaro Bokuto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie '#BokuAka Week 2020'
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1day

#BokuAka Week (31 luglio – 09 agosto)

Day: 3
Prompt: first kiss
Parole: 947

Under the stars

Il cielo stellato ad Hakone1 è un evento da togliere il fiato. Limpido, dalle tinte scure e cangianti, simile ad un manto di seta zaffiro trapuntato da infiniti cristalli luminosi.
E' l'ultimo giorno del ritiro delle quattro squadre di Tokyo compreso il Karasuno.
Bokuto è in forma smagliante, la squadra ha vinto tutti i set e l'aspettativa per ciò che sarebbe avvenuto quella sera lo rende euforico. Akaashi accanto a lui lo prega di non essere così rumoroso.
«'Kaashi! Ma come? Stasera c'è la grigliata e poi–» sbuffa con voce lamentosa, l'alzatore solleva lo sguardo confuso su di lui, ma l'intensità e l'ardore che vede specchiato nelle sue iridi d'oro lo costringe ad abbassarlo.
«E poi?» chiede con un certo distacco, «Le stelle! Ci sono le stelle cadenti questa sera!» esclama eccitato, coinvolgendo col suo entusiasmo anche il suo pupillo Hinata e mezza squadra del Karasuno.
Il volto di Akaashi si distende appena e i suoi occhi si scontrano di nuovo con quelli magnetici del suo senpai. Il suo cuore sussulta, non può fare a meno di pensare a come il loro rapporto si stia facendo sempre più stretto... intimo. Non c'è stata una notte, durante il ritiro, che Bokuto non l'abbia reclamato per sé, che Keiji non si sia addormentato stretto tra le sue nerborute braccia, schiena contro petto, e si sia svegliato col suo volto nascosto nell'incavo del collo. Eppure, l'asso non ha ancora mai provato a reclamare le sue labbra. Il fatto – non nega a se stesso – lo destabilizza, lasciandogli una sensazione amara alla bocca dello stomaco. Che abbia frainteso tutto? Che in realtà sia solo un capriccio dell'animo volubile di Bokuto? A Keiji non piace perdere il controllo, ma analizzare quella situazione gli da una sensazione di malessere, un conto è preoccuparsi degli umori del suo capitano, un altro invece è quando sono le sue emozioni a sfuggirgli.

Cala la notte, Keiji ha cercato di evitare il suo capitano concedendosi una lunga doccia rigenerativa. Si sente decisamente meglio, eppure quel peso sul cuore non smette di far sentire la sua gravezza; mentre cerca di venire a capo dei suoi sentimenti per quel caso perso che risponde al nome di Kōtarō Bokuto, lui è lì e sembra che lo abbia aspettato per tutto il tempo.
Il setter cerca di ignorare quell'afflizione dolce amara che scivola sullo stomaco alla vista del sorriso allegro e fiducioso che stira le labbra di Bokuto, quel sorriso aperto e luminoso – quanto la scia delle stelle che desidera così ardentemente scorgere – che rivolge solo a lui, e ogni volta è come se Akaashi lo avvertisse imprimersi sulla propria pelle.
«Oy Akaashi finalmente!»
«Stavi aspettando me Bokuto-san? Perdonami, potevi andare insieme agli altri–»
«Ma io volevo andare con te» replica il capitano cristallino, le sue iridi dorate sono calme e calde, come lanterne Kongming2, e l'alzatore – senza comprendere bene il motivo – sente lacrime invisibili salirgli agli occhi.
Senza aggiungere altro, Kōtarō lo afferra gentilmente per il polso trascinandolo verso il placido lago alle pendici del monte Fujī. Il cielo è proprio come se lo aspettavano: limpido, profondo e punteggiato da miriadi di stelle, solo un artista celestiale avrebbe saputo dipingere una volta tanto magnifica.
Bokuto è estasiato, il dito punta in alto sicuro e eccitato; Keiji si lascia trascinare docile, lo sguardo che vaga tra le stelle brillanti e distanti e il volto acceso del ragazzo accanto a lui per cui – comincia dolorosamente a comprendere – prova un sentimento talmente forte e ardente che la luce degli astri sopra le loro teste impallidisce. Nessuno dei due si è reso conto che la mano del maggiore è scivolata dal polso, intrecciandosi, delicata ma salda, con quella del minore.
L'ace si volta stupito, avvertendo che Keiji si è fermato e ciò che vede lo terrorizza; foschi e pesanti pensieri si addensano nella mente e nel cuore convinto di aver commesso un terribile errore. Il volto pallido e delicato del suo setter è rigato di scintillanti lacrime, le iridi chiare sono lucide macchiate di un sentimento che lui non riesce a comprendere, troppo preoccupato di averlo offeso in qualche modo. Quando poi scioglie la presa delle loro mani per portarsela al volto, cercando di fermare quelle lacrime, Bokuto sente il proprio cuore incrinarsi rumorosamente.
«... Grazie, B-Bokuto-san!» mormora fragile e confuso. Il viso arrossato da dolci, dolcissime emozioni. Non riesce ad aggiungere altro, anche se volesse non lo farebbe, Bokuto preme le labbra contro le sue, tinte di lacrime. Non fa passare nemmeno un secondo, che istintivamente risponde al bacio con trasporto, sentendosi come un assetato a cui viene concesso di dissetarsi in una fonte fresca e pura. Avverte le mani del suo capitano navigare lungo la schiena, una sale fino al capo, immergendosi fra i crini d'inchiostro e premerlo dolcemente contro il suo. Akaashi timidamente porta le sue mani sul suo collo intrecciandole, sfiorando delicatamente l'attaccatura della sua chioma sale e pepe.
Il loro primo e atteso bacio termina troppo in fretta per i gusti di entrambi, i volti arrossati, gli occhi liquidi colmi di tenere promesse non smettono di perdersi in quelli dell'altro.
«Bokuto-sa–», la voce gli trema ma Kōtarō non lo lascia continuare;
«Questa è una promessa, Keiji – sussurra l'asso del Fukurodani – anche quando mi sarò diplomato resta con me» la sicurezza nel suo volto è talmente forte, che Akaashi – dopo il brivido che l'ha colto nel sentirsi chiamare per nome per la prima volta – scoppia in una risata di velluto, liberatoria e annuisce con vigore, baciandolo per suggellare quella promessa.

«Woo Akaashi! Una stella cadente! Veloce esprimi un desiderio!»
«Non credo mi serva Bokuto-san. Ho già quello che desidero».






___________________________________________________Asia's Corner
1: Hakone, località di montagna famosa per i centri termali, situata a ovest di Tokyo
2: Lantarna volante, detta anche mongolfiera di carta, originaria delle culture dell'Estremo Oriente

B
uongiorno, eccomi tornata con la terza giornata di BokuAka! Devo dire che sono particolarmente soddisfatta di questa shot e spero che sia stata di vostro gradimento, grazie a tutti coloro che sono giunti fin qui!
   
 
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