Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: Ivy001    04/08/2020    1 recensioni
Questo è il seguito della fanfiction Some Things change. Avrà personaggi nuovi, tra i quali Jack Frost... immaginate cosa potrà succedere sapendolo nella vita di Elsa, Anna e company.
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anna, Elsa, Kristoff, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Il piano di Jack e Granpapà ha inizio il mattino seguente il loro incontro.

Frost, dopo essere rientrato a casa Bjorgman assieme ad Olaf, rivela quanto scoperto tra l’incredulità di tutti.

“Sicuro di stare bene? Ricevere notizie come questa, scombussolano. Magari preferisci prima metabolizzare…” – Ingrid è in pena per il ragazzo che considera, ormai, di famiglia e teme possa essere devastato emotivamente per incamminarsi alla vista del palazzo.

“Tranquilla, l’unico modo che ho di interiorizzare il fatto è affrontarlo di petto. Voglio che quella donna che si spaccia per Anna, diventi la nostra carta vincente!”

“Pensi che sarà così facile, fratello? Io non sono molto convinta. Chi ci dice che quella è davvero nostra madre? Chi ci garantisce che sia in sé? Magari è stata plagiata e non controlla cosa dice o cosa fa” – sostiene Letizia, ancora frastornata dalla scoperta raccontatale dal maggiore.

“Proprio per questo è necessario che sappia chi sono in realtà. Dalla sua reazione, capirà se è davvero Sandy oppure non lo è. Se le cose dovessero andare male,a quel punto, avrò Olaf al mio fianco. Lui vi contatterà e metterà al corrente i trolls che agiranno per salvarmi”

“Stai rischiando molto, sei davvero coraggioso. Sei un degno parente di mia moglie e mia cognata. Grazie di cuore, non so cosa avrei fatto senza il tuo aiuto. Appena torneremo alla normalità, la prima cosa che farò sarà nominarti mio braccio destro” .- Kristoff gli dà una pacca sulla spalla, in segno di gratitudine per poi abbracciarlo.

Un solo particolare sembra essere da tutti tralasciato. Ed è una vocina in fondo alla stanza, quella del piccolo Agnarr, a ricordare il dettaglio ai presenti.

“Jack ma non hai visto Ineke e Aurora? Non so dove sono”

Il volto di Kristoff impallidisce sentendo i nomi delle due figlie maggiori.

“Le mie sorelle…dove sono?” – domanda ancora il bambino, stropicciandosi gli occhi.

“Al castello non ci sono, questo ve lo assicuro” – comunica il pupazzo di neve, preoccupato.

Per evitare di spaventare il piccino, chiede ad Olaf e Letizia di distrarlo, giocando.

Una volta solo assieme alla madre Ingrid e a Jack Frost manifesta il suo turbamento. “Maledizione! Non vorrei che avessero fatto loro de male” – esclama Bjorgman, nel panico più totale.

“Calma e sangue freddo, figliolo! Quando è stata l’ultima volta che le hai viste?” – chiede la donna, cercando di rimanere lucida, seppure anch’essa nervosa.

“Non ricordo, è questo il problema. Sento che non stanno bene, accidenti! Come ho potuto sorvolare? Ho concentrato i miei pensieri sulla mia relazione amorosa in crisi,mi sono crogiolato per trovare risposte ai comportamenti di Anna, e ho dimenticato che la mia prima e secondogenita sono sparite nel nulla. Che padre sono!!?” – arrabbiato con se stesso, si scaglia contro una sedia che con un calcio va ribaltare sul pavimento.

“Tesoro, non agitarti. Sicuramente saranno assieme a tua moglie. Sandy non farebbe mai loro del male” – lo conforta Ingrid.

“Non ne sarei sicuro al cento per cento, visto che Pitch Black potrebbe comandare le sue azioni. Non c’è un minuto da perdere. Io torno ad Arendelle. prima agiamo, meglio sarà per tutti” – conclude Jack, con zaino in spalla, diretto all’uscita.

“Voglio venire con te” – si propone il re.

“Sei troppo scosso” – interviene la madre.

“Ingrid ha ragione” – con tenerezza e decisione, Frost gli promette – “Torneranno qui con te, ti dò la mia parola”

Conclude con un ultimo abbraccio, per poi correre via svanendo tra gli alberi, lasciandosi alle spalle una famiglia in pericolo che è diventata anche la sua di famiglia e che ha intenzione di salvare ad ogni costo….anche a costo della vita!

 

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“Come procede, ragazzo?” – domanda Pitch Black, osservando, dalla prigionia dello specchio, la scena di suo figlio Jack intendo a controllare Anna, Ineke e Aurora, vittime di un sonno perenne.

“Tutto bene. In fondo, non possono aprire occhi fino a quando non lo decidete voi, padre” – sostiene il biondo, giocando annoiato con fiocchi di neve.

“Intendevo con Elsa” – precisa il mago, desideroso di avere liete notizie.

“Si sta aprendo con mia grande sorpresa. Per persone come noi, è complicato farlo”
“Come noi, hai detto? Adesso ti includi tra la gente come Elsa di Arendelle?” – ridacchia il mago, prendendosi gioco del figlio.

“Noi esseri magici. In fondo, padre, ricordate che io e la donna che mi costringete ad ingannare, siamo cugini”

“Ricordo bene, non a caso ho scelto te per la missione. Il sangue che vi unisce avrebbe giocato a nostro vantaggio. Infatti non mi sbagliavo. Adesso devi conquistare la sua totale fiducia… poi, quando sarà il momento la tradirai”

Black Junior, seppure in disaccordo con il piano, annuisce in silenzio.

Odia dover obbedire a quel demonio del padre. In quegli anni, cresciuto e “addomesticato” tramite una voce che poi si è palesata sottoforma di specchio, ha dovuto accettare condizioni estreme. Il tutto in nome di una vendetta voluta da sua madre.

“Padre, ricordate che se io sono qui ed eseguo i comandi lo faccio per la mia Alba…” – spiega Jack, chiamando la mamma per nome.
“Vuoi dire Darklady!? Piantala di ricordare il suo nome da inutile umana” – si irrita Pitch, denigrando la northuldra con un verso di totale disgusto – “Beh, mi congedo. È bene controllare che tua sorella non compia stupidaggini, come suo solito” – così dicendo, lo specchio si spegne e svanisce nell’oscurità, lasciando Jack solo come balia delle tre donne addormentate.

Che dolore doverne recare altrettanto a persone innocenti, pensa l’uomo.

Con il cuore a pezzi, accarezza i capelli della regina per rivolgersi a lei con tenerezza - “Mi dispiace, cugina. Questo limbo dove ci troviamo adesso, imprigionò mia madre per mesi per volere di Pitch Black e adesso è diventata la tua di prigione e delle tue figlie. Spero che finisca presto tutto, così da tornare alla mia solitudine e al mio essere invisibile agli occhi degli umani” – sospira, nostalgico – “E spero profondamente che tu possa accettare, al tuo risveglio, quanto sarà accaduto”

In quel momento volge lo sguardo in alto - “Madre, ovunque siate, se sono qui è soltanto per voi” – dice, amareggiato.

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E’ tarda mattinata quando Jack Frost arriva ad Arendelle, a pochi passi dal palazzo.

Come la notte precedente, segue il passaggio segreto indicatogli da Ingrid.

Peccato che stavolta non è facile non farsi notare.

“Hey tu, chi sei? Cosa ci fai qui?” – gli tuona contro una domestica, guardandolo uscire dal passaggio segreto della cucina.

“Ehm…scusami, sono il nipote di Ingrid Bjorgman” – racconta, riuscendo ad elaborare una menzogna utile all’occasione.

“Che le succede? Come mai manda te e non viene lei di persona? Conosco Ingrid e siamo ottime confidenti, dimmi tutto”

Il ragazzo tira un sospiro di sollievo, guardando l’anziana cameriera invitandolo a sedersi, versandogli addirittura del latte caldo.

“Come sta il re? E i gemelli? Sono così in pena per loro” – a quel punto, Jack si pente di aver attaccato bottone con la donna perché è fin troppo logorroica e il tempo è prezioso. Ascoltando la parlantina dell’anziana, rischia di giocare la sua opportunità.

“Ruth, ma la regina è disposta a ricevermi? Avrei da riferirle delle cose…” – chiede il giovane, interrompendo il monologo della domestica.

“Beh possiamo provare. Ultimamente non è in vena, anzi. Che io sappia, ha convocato a palazzo il signore Hans Westergard. Non vorrei esagerare, ma temo che tra loro sia nata una storia d’amore” – confessa lei, sussurrando il fatto all’orecchio di Jack, a modi gossip.

“L’ha convocato? Dici sul serio?” – Frost si insospettisce. La faccenda si ingarbuglia e avere l’ex principe delle Isole del Sud nel castello non è alquanto positivo.

“Puoi aiutarmi a parlarle? Cinque minuti, giuro” – la supplica.

“Mi metti in difficoltà, però potrei dirle che ti mandano i suoi figli”

“I gemelli? Si, perfetto. Grazie”

A quel punto, seguendo i passi della domestica, Frost inizia ad immaginare l’incontro con Anna, o meglio con Sandy, cercando di trattenere una rabbia che cova da anni verso sua madre.

Ruth gli chiede di attendere fuori la sala – “Ti dirò se potrai entrare, appena possibile”

Quei secondi sembrano un’eternità e per di più Jack si sente spiato da ogni lato per via degli specchi ai muri.

“Nonno, dovunque tu sia, ti troverò e giuro che ti distruggerò, come tu hai fatto con la mia vita”

In tale istante, l’anziana raggiunge il giovane e gli comunica – “Sei stato fortunato. Ti concede cinque minuti. Buona fortuna” – con un tenero abbraccio, la donna torna alle sue faccende.

…e adesso sì che arriva il bello…

   
 
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