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Autore: LadyPalma    06/08/2020    8 recensioni
Prima classificata al contest "Cerimonia di smistamento" indetto da Artnifa sul forum di EFP
Lo smistamento di Uric Testamatta.
No, aspetta un attimo, signor cappello. Io voglio capire. Perché non posso avere un cappello che parla? Non mi piacciono i cappelli comuni, ne voglio uno speciale. Non posso tenerti con me?
"Oh… Questa cosa non mi era mai stata detta prima, sei divertente, non è vero? Hai una testa un po’ matta, ma di certo sei particolare e sei nato per distinguerti… Ti consiglio di cercare un altro copricapo strano per il futuro, ma intanto so esattamente dove metterti: Corvonero!"
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra
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Doppiamente speciale










Si guarda intorno con una meraviglia incontenibile. Quel castello – Hogwarts, così si chiama – non è ancora casa, ma sente che lo sarà più di quanto sarebbe potuto essere un monastero o un altro villaggio temporaneo da cui essere scacciato. Dell’ultimo, a ridosso della costa, ricorda cose belle – i giochi con i cugini, il pane fatto in casa e le giganti meduse –, finché l’editto del re non è arrivato anche lì.
Quella lettera, all’improvviso, ha però cambiato tutto: adesso può continuare a studiare senza dover diventare un prete, e poi le divise che indossano quei ragazzi seduti – non riesce a scegliere quale sia il colore più bello, forse il blu? – sono molto meglio di una semplice toga da novizio.
Certo, non può fare parola di quello che succederà con nessuno, ma già a undici anni è abituato a mantenere i segreti. Deve nascondere ciò che è – un ebreo, e adesso un mago. È la somma di quello che il mondo ha cercato di cancellare: è doppiamente speciale.
“Uric Achard!”
Il professore deve chiamarlo almeno tre volte prima che lui riesca a distogliere lo sguardo dal soffitto stellato. Avanza lentamente, si toglie il copricapo stropicciato e si lascia cadere sulla sedia dove ha visto sedersi quelli prima di lui.
E ora che succede?
“Ora parli con me, giovanotto… Cerchiamo di capire cosa c’è in questa tua testa”.
Tu sai parlare? Un cappello che parla? Oh, ma i maghi hanno tutti cappelli parlanti?
“No, mi dispiace, temo di essere speciale… come te, a quanto pare. Vedo coraggio, intelligenza, ma anche molta laboriosità e generosità. Dove ti metto?”
No, aspetta un attimo, signor cappello. Io voglio capire. Perché non posso avere un cappello che parla? Non mi piacciono i cappelli comuni, ne voglio uno speciale. Non posso tenerti con me?
“Oh, questa cosa non mi era mai stata detta prima, sei divertente, non è vero? Hai una testa un po’ matta, ma di certo sei particolare e sei nato per distinguerti… Ti consiglio di cercare un altro copricapo strano per il futuro, ma intanto so esattamente dove metterti: Corvonero!”
Il professore gli toglie il cappello dal capo e lui si alza controvoglia – ma davvero non può tenerlo con sé? –, prima di sedersi al tavolo in festa – bene, il blu è il colore che voleva, dopotutto!
“Salve, io sono Margaret e vengo dal Suffolk. Tu chi saresti?”
“Shalom!” esclama, senza nascondere per la prima volta le sue origini. “Mi chiamo Uric e vengo dalla Cornovaglia”.
Non appena nomina la sua ultima casa, le acque inquiete dell’Atlantico gli compaiono per un attimo davanti agli occhi e un'idea improvvisa gli si forma nella testa.
“Ehi, che cosa ne dici se utilizzo una medusa come copricapo?”
Alla sua domanda entusiasta, Margaret e un altro paio di ragazzi scoppiano a ridere. Entro la fine della serata quella sua prima frase diventa già una barzelletta.












****
NDA: In vista del contest dovevo parlare dello Smistamento di un personaggio Corvonero e, dopo aver pensato a tante alternative, la mia scelta è inaspettatamente caduta su Uric Testamatta, personaggio che  nella saga è semplicemente nominato. Di lui sappiamo poche cose, tra cui: che era un Corvonero in epoca medievale, che era molto eccentrico, che era noto per indossare una medusa per cappello e che è il protagonista di molte barzellette. Ho cercato dunque di sottolineare questi aspetti riconducendoli già nella prima serata a Hogwarts, e il fatto che il Cappello gli dica che ha "una testa un po' matta" rappresenta una specie di easter egg per il suo soprannome futuro.
Ho voluto tentare di parlare di Hogwarts in ambito medievale (senza esagerare anche nello stile, dato che comunque parliamo di un ragazzino di undici anni), e soprattutto inserire la quota “ebraica”. Questa scelta – Uric ebreo – è invece una mia personale invenzione e nasce proprio dal desiderio di immaginare qualcuno che facesse parte insieme di due ambiti di esclusione sociale nella mentalità babbana. In particolare, l’editto a cui faccio riferimento è quello del 1290 di Edoardo I che appunto prevedeva l’Espulsione degli Ebrei dal suolo inglese. Uric in un certo senso è come se trovasse rifugio a Hogwarts e dunque può non lasciare la sua patria senza per questo rinnegare la sua religione (il “farsi prete per continuare a studiare” avrebbe anche la valenza di rinuncia alla propria identità ebraica).
Anche la scelta di Uric NatoBabbano è una mia invenzione, in quanto l'ho trovata la più compatibile proprio alla rappresentazione ebraica e alla sub-tematica di esclusione.
Infine, ho scelto la Cornovaglia come luogo in cui ha vissuto Uric perché è una zona dove si trovano molte meduse, anche di dimensioni eccezionali.
   
 
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