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Autore: naturalbeauty    07/08/2020    1 recensioni
Dopo aver sconfitto gli Stregoni del Cerchio Nero e riportato la magia sulla Terra, le Winx decidono di tornare ad Alfea per aiutare le nuove fate nel loro percorso magico.
Genere: Avventura, Fantasy, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Winx
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Muoviamoci ragazze, siamo in ritardo!” Bloom fece cenno alle Winx di sbrigarsi, e dopo una breve corsa si ritrovarono davanti allo studio di Faragonda. Stella bussò, e senza aspettare risposta spalancò la porta. “Voleva vederci, Preside?”
Faragonda sospirò per l’irruenza della giovane fata, ma si ricompose e disse: “Sì ragazze, c’è un compito per voi. Dovrete aiutare Daisy.” L’attenzione delle ragazze si spostò su una fata del primo anno che se ne stava in piedi in un angolo dell’ufficio e che, intimorita dalla presenza delle Winx, teneva lo sguardo fisso sul pavimento. “Daisy, per favore, spiega alle Winx la tua… situazione.” Così Faragonda la invitò a parlare. “Piacere… io sono Daisy, vengo da Lynphea.” Flora la interruppe: “Ma anche io vengo da Lynphea!”
“Oh lo so, è un onore conoscerla, Fata Guardiana.” Detto questo, la ragazza si inchinò.
Flora arrossì: “No, no, per favore, non devi inchinarti a noi! Raccontaci la tua storia.”
Così la ragazza proseguì: “Io sono una fata della terra, le conoscete?”
La fata della Natura annuì. “Le fate della terra sono molto diffuse su Lynphea. Non hanno il potere di far crescere la vegetazione, ma controllano la terra e possono far diventare fertile persino la sabbia di un deserto o una parete rocciosa completamente priva di vita. Sul nostro pianeta sono importarti, spesso si dedicano all’agricoltura.”
“Esatto, ecco… diciamo che in teoria sono una fata della terra, ma in pratica…”
Faragonda si intromise: “In pratica, fai vedere loro il tuo potere.”
La ragazzina chiuse gli occhi, strinse i pugni, e per un secondo non accadde assolutamente nulla. Poi la terra cominciò a tremare. “Il terremoto!” urlò Musa, spaventata. Dei libri iniziarono a cadere dagli scaffali e le Winx si preparavano a scappare, ma Faragonda rimase impassibile. “Va bene, basta così Daisy.”
Bloom spalancò gli occhi. “Sei stata tu?”
“Ecco, in teoria sono una fata della terra, ma in pratica so fare poco o niente di ciò che ha detto Flora. Diciamo che sono più la fata dei terremoti.”
“E quale sarebbe il problema, signora Preside?” chiese Bloom. “I suoi poteri mi sembrano potenti e lei pare essere capace di controllarli.”
Faragonda sospirò. “Daisy ha deciso di cambiare scuola dopo numerosi atti di bullismo da parte delle sue compagne. Le altre fate considerano i suoi poteri più… da strega che da fata, vista la loro natura distruttiva, e sono riusciti a convincere anche Daisy stessa. Il vostro compito sarà farle cambiare idea.”
Il viso di Bloom era diventato rosso dalla rabbia. Odiava i bulli e soprattutto quelli che distruggevano i sogni degli altri. “Ma certo Faragonda! Aiuteremo noi Daisy.” Poi si rivolse direttamente a lei “Mia cara Daisy, non esistono poteri buoni o cattivi, esistono solo persone che dedicano il loro talento al male o al bene. La decisione sta a te.” Gli occhi della fatina si illuminarono alle parole di Bloom, e accettò il loro aiuto.
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“Okay, iniziamo provando a farti sviluppare i poteri tipici delle fate della terra.” Flora mise un vasetto pieno di sabbia davanti a Daisy. “Prova a farlo diventare terreno fertile.”
Bloom osservò la matricola concentrarsi. Aveva la pelle chiara e gli occhi a mandorla, neri come la notte, così come i capelli lisci che le scendevano dritti fin sopra le spalle. Una fitta frangia corvina le nascondeva le sopracciglia, ora contratte per lo sforzo. Daisy chiuse gli occhi e respirò profondamente, ma dopo qualche secondo il vaso iniziò a tremare per poi esplodere in mille pezzi. Le Winx si ripararono gli occhi per non essere colpite dalle schegge, ma una ferì Flora sul braccio facendola sanguinare.
“Oh no, Flora! Mi dispiace tantissimo, io ci ho provato! Non volevo!” Flora nascose la ferita con una mano. “Tranquilla Daisy, può capitare, non fa niente. Riproviamo.”
“Assolutamente no. Ho paura di ferire qualcun altro. Magari… magari domani.” Daisy era sull’orlo delle lacrime, prese le sue cose e scappò via.
Flora cercò di correrle dietro, ma Bloom la fermò. “Lasciala andare, è solo un po’ spaventata. Ci riproviamo domani. Il tuo braccio come va?” Flora le porse il braccio insanguinato. “Brucia un po’, ma niente di grave, davvero.”
Stella si avvicinò all’amica ferita, e dopo aver visto il sangue urlò: “Non è grave? Guarda il sangue! Accidenti, forse quella tipa dovrebbe davvero andare a Torrenuvola, finirà per uccidere qualcuno!”
Daisy, che era rimasta dietro la porta ad ascoltare, decise di scappare da Alfea quella stessa notte.
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La mattina dopo, le Winx si ritrovarono nello studio di Faragonda. “Daisy è scappata? Oh no, è colpa mia. Quell’incantesimo di fertilità era troppo complicato e l’ha demoralizzata.”
“Flora, non darti la colpa. Daisy ha fatto la sua scelta.” la rassicurò Faragonda “Certo, mi dispiace aver perso una ragazza così in gamba.”
Nel frattempo, Daisy non era stata accolta a Torrenuvola nel modo migliore. Le streghe odiano le fate sempre e comunque, non importa se una di loro vuole diventare una strega. La Griffin aveva subito chiamato Faragonda per avvertirla che Daisy era arrivata a scuola sana e salva, e si era già sistemata nel suo alloggio.
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I giorni passarono, Daisy sembrava ambientarsi sempre di più, eccelleva in ogni materia. I professori ritenevano che i suoi poteri sismici fossero perfetti per creare caos e distruzione, e la ragazza iniziava a crederci. Nel frattempo, però, si sentiva terribilmente in colpa per aver mollato le Winx e per aver rinunciato così facilmente al suo sogno di essere una fata.
Mentre questi pensieri le affollavano la mente, sentì delle streghe confabulare nel tavolo a fianco in mensa.
“Dobbiamo fare come le Trix!”
“Loro sono così potenti…”
“Attacchiamo Alfea, prendiamoci la scuola!”
“Dobbiamo agire di nascosto, quelle sei Winx non devono darci fastidio.”
Daisy andò nel panico, ma continuò a consumare il suo pranzo in silenzio, facendo finta di non aver sentito.
“Stanotte.” Fu l’ultima parola che riuscì a sentire.
Decise che quella notte le avrebbe pedinate per capire cosa avessero intenzione di fare. Fortunatamente quelle tre ragazze dormivano nella stanza a fianco, quindi le sentì quando sgattaiolarono fuori nel bel mezzo della notte.
 Le tre streghe salirono sulla torre più alta, per poi lanciarsi nel vuoto e volare in direzione di Alfea. Daisy le seguì da terra, passando attraverso la palude di Melmamora per non essere vista. “Bloom….Bloom!” La fata dai capelli rossi si svegliò di soprassalto quando le arrivò il messaggio telepatico di Daisy. “Bloom delle streghe si stanno infiltrando ad Alfea, vogliono fare qualcosa di brutto!”
“Fermale Daisy, noi stiamo arrivando, tu non farle entrare!” fu la risposta di Bloom.
La fata dei terremoti andò definitivamente nel panico. Non era più una fata, ma nemmeno una strega. Che poteva fare?
Alla fine, fu il suo intuito a parlare.
“Trasformazione!” urlò, e il suo pigiama si trasformò velocemente in un tubino blu notte scintillante, mentre due ali di un giallo iridescente apparvero sulla sua schiena.
Salì in cielo e bloccò la strada alle streghe. “Ferme! Non andrete da nessuna parte!”
“Daisy, ciao.” Rispose una di loro, fredda.
“Pensavamo che ormai fossi una di noi.” continuò la seconda.
“Sei una strega perfetta, brillante. I tuoi poteri ci farebbero molto comodo.” concluse la terza.
“Non ascoltarle!” urlò Bloom che, trasformata in Believix, volava a tutta velocità insieme alle altre Winx in direzione di Daisy.
“Non ti trattano sempre male ad Alfea? Le altre fate non ti escludono, solo perché hanno paura del tuo potere?”
“Già, hanno paura e sono invidiose, perché tu sei forte e loro no.”
“Se ti unisci a noi non verrai mai più umiliata, aiutaci a combattere le Winx!
Tu non sei come loro, Daisy, sei una strega proprio come noi.”
Bloom percepì la sicurezza di Daisy vacillare, sentiva il suo desiderio di afferrare la mano che la strega le stava porgendo.
“Non è vero Daisy, tu sei destinata a fare la fata, proprio come noi Winx!”
La giovane fata guardò i due gruppi, da un lato le Winx, Alfea, dall’altro Torrenuvola e le streghe. Sopra di lei, il buio più profondo.
“Le streghe hanno ragione Bloom, io non sono come voi.”
Le tre studentesse di Torrenuvola sghignazzavano, pensando di aver vinto.
“Non sono come voi perché insomma, guardatevi. Tu Bloom, ha il potere curativo, la fiamma della vita. Stella ha il potere della Luce, Flora dei Fiori. Siete buone di natura, non potreste fare del male nemmeno volendo.” Inspirò profondamente prima di continuare: “I miei poteri invece sono pericolosi. Ecco perché io non sono buona di natura, ma dovrò scegliere consapevolmente il Bene ogni giorno della mia vita. Se i miei poteri sono distruttivi, allora li userò per distruggere i nemici della Luce! Onda Sismica!”
Daisy protese le mani e una fortissima scossa sismica si scatenò contro le tre streghe, rispedendole direttamente a Torrenuvola.
“Brava Daisy! Sei stata fantastica, sapevo che avresti fatto la scelta giusta!” Bloom e le altre Winx volarono ad abbracciare la fata ritrovata. “Che dici, torniamo ad Alfea?”
La fata dei Terremoti annuì, e tornata al college trovò Faragonda che la aspettava a braccia aperte.
 
 
   
 
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