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Autore: la_pazza_di_fantasy    07/08/2020    0 recensioni
William è stato costretto a diventare un cacciatore di elfi all'età di sette anni allontanandosi dal suo villaggio.
Insieme ad Apollon, suo migliore amico, verrà mandato nel suo villaggio natale per provare ad impedire agli elfi di attaccare il villaggio al confine del regno.
Sarà li che incontrerà Julian del quale si innamorerà irrimediabilmente.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: Mpreg
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William si stiracchiò stanco per quell’interminabile viaggio. La carrozza era troppo piccola per i suoi arti lunghi ed era costretto a stare piegato per tutto il tempo. Aveva assolutamente bisogno di stiracchiarsi un po’.
-smettila di tirarmi pugni in faccia Will- disse il rosso al suo fianco guardandolo male.
-devo stiracchiarmi. Lo sai- rispose lui sorridendo malandrino a quello che era diventato in pochissimo tempo il suo migliore amico. Quando era arrivato nella capitale la prima persona con cui aveva parlato era stata proprio quello strano bambino dai capelli rosso fuoco che gli aveva detto “Benvenuto all’Inferno”.
Will non l’aveva presa bene all’inizio, ma poi quel bambino si era rivelato l’unica vera persona all’interno dei cacciatori di Elfi. Perché erano quello loro: cacciatori di Elfi. I rapporti con le creature dei boschi non erano mai stati dei migliori e il re li odiava. Era per questo che aveva costretto tutti i bambini del regno a diventare dei cacciatori di Elfi. Voleva organizzare il suo esercito personale che avrebbe sconfitto definitivamente gli Elfi. Cosa che alla fine non era riuscita, anzi le cose si erano complicate notevolmente visto che gli elfi avevano iniziato ad attaccare i villaggi al confine del regno portando morte e distruzione.
Era per quel motivo che lui e Apollon si stavano trasferendo in una di quelle città come anche altri cacciatori.
-so che ne hai bisogno, ma gradirei cortesemente che tu non cercarsi di uccidermi nel mentre!- disse Apollo tirandogli un pugno sul braccio.
-mi scusi!- disse ridendo William facendo ridacchiare anche Apollon.
-sai dove ci stanno portando? Stiamo viaggiando da ore!- brontolò il rosso che non ne poteva più di quel viaggio logorante. Lui non si era mai mosso dalla capitale.
-no, ma è uno dei villaggi a nord vedendo come sta diventando il paesaggio- rispose il castano scrutando fuori dal finestrino. Quel paesaggio gli ricordava troppo il suo villaggio nel quale non tornava ormai da diciassette anni.
Proprio in quel momento la carrozza si fermò di colpo e Will non perse tempo scendendo di corsa dal mezzo. Il ragazzo si stiracchiò finalmente in modo decente e si guardò intorno guardando attentamente il villaggio dove si erano fermati. E per poco non gli prese un colpo. Sembrava Bassetki.
-ehi tutto okay? Mi sembri un cadavere- gli chiese Apollon guardandosi anche lui intorno. -secondo te ci saranno ragazze sexy in giro? Non voglio privarmi dei miei piaceri.-
William ignorò completamente l’amico e si avvicinò al cocchiere che li aveva portati li.
-qual è il nome del villaggio?- chiese subito il castano mentre quello lo guardava stanco.
-Basse qualcosa. Non lo so e non mi interessa. Fate il vostro dovere e basta- disse lui facendo scendere il ragazzo e partendo velocemente lasciando i due cacciatori da soli.
-allora dove siamo?- chiese Apollon che era riuscito a prendere le loro sacche da viaggio.
-nel mio villaggio natale-
-oh era per questo che eri sbiancato! Allora ci sono ragazze carine?- chiese subito Apollon tirandogli addosso la sua sacca.
-avevo sette anni quando mi hanno preso secondo te guardavo le bambine? E poi lo sai che sono gay- gli rispose a tono William sbuffando ma comunque camminando verso il villaggio. Non vedeva l’ora di vedere Meshach e gli altri. Sperava davvero che non lo guardassero male per quello che era diventato. Non era stata una sua scelta quella di diventare un cacciatore di Elfi.
-ma quanta gente c’è? Nemmeno le taverne hanno così poca gente al loro interno- disse Apollon una volta che furono arrivati nella piazza centrale mentre William s guardava intorno con nostalgia.
-come si vede che voi cacciatori non mettete il piede oltre il vostro naso. Cosa ci fate qui?- chiese quello che William riconobbe subito come Robert nonostante fosse invecchiato parecchio velocemente.
-siamo qui per la vostra sicurezza ovviamente- rispose Apollon leggermente scioccato dalle prime parole dell’uomo.
-non abbiamo bisogno di voi- disse prontamente Robert.
-sono ordini del re e…- cercò di spiegare con calma Apollon.
-si e per ordine del re più della metà dei nostri bambini non sono più tornati, o se lo hanno fatto erano malati o mutilati. Me ne frego degli ordini del re- Robert era davvero furioso.
-Robert per favore, è una cosa momentanea- disse William cercando di calmare l’uomo.
-e tu chi sei? Come conosci il mio nome?- chiese quello abbastanza sorpreso.
-sono William, William Colt- spiegò lui e subito vide lo sguardo dell’uomo aprirsi in pura sorpresa. -non invaderemo i vostri spazi, controlleremo solamente che non si verifichino le stesse invasioni che sono avvenute negli altri villaggi di confine- Will credeva di averlo finalmente calmato, ma si era completamente sbagliato.
-quel cognome non te lo meriti. Non dopo quello che sei diventato- il castano si bloccò di colpo.
-era l’unica cosa che mi avrebbe permesso di sopravvivere. Siamo stati portati li per diventare questo- cercò di spiegare il ragazzo.
-mi fai schifo- furono le parole di Robert prima di sputargli in faccia.
-ma come ti permetti brutto…- Apollon avrebbe tirato tranquillamente un pugno all’uomo se Will non lo avesse fermato prontamente.
-lascia stare- il suo tono di voce era basso e Apollon capì subito che il so migliore amico aveva appena ricevuto una ferita enorme. -ci accampiamo nella vecchia casa nel bosco visto che era dei miei genitori. Parleremo con calma oggi a cena- e dicendo quelle parole si incamminò evitando accuratamente di voltarsi verso Robert.
-che stronzo! Ma come si permette!- disse Apollon mentre seguivano il percorso che li avrebbe portati verso la casa nella foresta.
-lasciamo perdere per il momento- gli rispose William con voce bassa. Il ragazzo diede una veloce occhiata in giro, giusto per vedere se riusciva a scorgere qualcuno a lui famigliare e forse più felice di vederlo. Fu allora che intravide una bellissima ragazza dai capelli biondi che camminava tranquillamente per il sentiero.
-Gwen!- disse Will sperando di non aver sbagliato persona. La ragazza alzò di scatto lo sguardo e i suoi occhi si aprirono per la sorpresa nel vederlo. Poi però il suo sguardo si fece triste. Aveva visto la sua divisa. La ragazza gli si avvicinò a passo svelto e una volta a due passi da lui gli tirò uno schiaffo.
-tornatene da dove sei venuto feccia!- e così come si era avvicinata così se ne andò.
 

 
   
 
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