07/08/2020
0 recensioniL'imperante borghesia ci detesta
ma noi non chineremo mai la testa.
I figli di papà frequentano il centro sociale
e intanto tu compagno a loro non sarai mai uguale.
Amano fumare gli spinelli
mentre tu operaio la mattina presto sei dietro i cancelli,
dicono di far valere i tuoi diritti
e allo stesso tempo i loro papà ci invitano a stare zitti.
Nostra signora di questo tempo, nefanda ipocrisia, con te portali via,
ci basta già quest'assurda pandemia.
Lo sappiamo essi di questo tempo sono la peggiore malattia.
Cosa accade a questo mondo?
Al TG è preferibile guardare i bambini giocare a girotondo.
Cosa accade su questa terra?
Non era già una sciagura l'effetto serra?
Siamo stanchi di queste ragazze figlie di papà in braccio a chiunque,
noi lo sappiamo l'amore non è un sentimento qualunque.
Al sesso preferisco guardare insieme alla mia amata il Sole calare sul mare
e disteso su un campo di mais del Kentucky osservare gli uccelli volare.
L'imperante borghesia ci detesta
ma noi non chineremo mai la testa.
I figli di papà frequentano il centro sociale
e intanto tu compagno a loro non sarai mai uguale.
E' una poesia incentrata sui giovani borghesi attenti alle problematiche del proletariato urbano che rifiutano i classici clichet della vita radical chic di estrazione borghese priva di contenuti e si lanciano nella difesa del candore della plebe affamata.
Questi ragazzi sono stanchi di relazioni basate esclusivamente sul sesso, droga che circola come se nulla fosse e di una vita in cui non contano la semplicità delle loro azioni e l'onestà delle loro intenzioni.
Non sono fighetti che vogliono apparire ma semplicemente ragazzi che attribuiscono all'amore un significato più profondo, ragazzi che preferiscono parlare della loro vita, dei loro interessi non sul bordo di una piscina a bere champagne ma distesi nel bel mezzo di un campo di granturco nella piana, dove, come direbbe il mio maestro Francesco Guccini, un tempo dominava il seminole.
Questi ragazzi sono stanchi di relazioni basate esclusivamente sul sesso, droga che circola come se nulla fosse e di una vita in cui non contano la semplicità delle loro azioni e l'onestà delle loro intenzioni.
Non sono fighetti che vogliono apparire ma semplicemente ragazzi che attribuiscono all'amore un significato più profondo, ragazzi che preferiscono parlare della loro vita, dei loro interessi non sul bordo di una piscina a bere champagne ma distesi nel bel mezzo di un campo di granturco nella piana, dove, come direbbe il mio maestro Francesco Guccini, un tempo dominava il seminole.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Cross-over | Avvertimenti: Incompiuta
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Cross-over | Avvertimenti: Incompiuta
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