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Autore: Giuliacardiff    07/08/2020    0 recensioni
Questa è una storia scritta più di 7 anni fa che ho deciso di pubblicare finalmente. Perdonate i vari errori di scrittura perchè ero davvero piccola quando l'ho scritta.
"una piccola storia d'amore"
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Storia scritta nel 2013.

 
14 febbraio 2013: giorno di San Valentino


 
“Neve … cioccolata. Che buon profumo …” nel sonno Yuri pensava a cosa sarebbe successo il giorno dopo.
  • Yuri! Svegliati è ora di andare a scuola! Su alzati o farai tardi -, urlò la madre.
  • Mhmm … che ore sono. Ah! È già così tardi. Devo sbrigarmi. - Urlò Yuri.
Si vestì e si preparò. Uscì di casa e corse per strada.

Per pochi secondi, arrivò a scuola in orario.

Nessuno le rivolse la parola, i ragazzi pensavano a chi invitare al ballo quella sera stessa, mentre le ragazze pensavano a chi regalare il cioccolato quella mattina. Tutti fremevano agitati, tutti tranne Yuri.

Si può definire quest'ultima un vero e proprio fantasma: quando avevano bisogno di lei, quest'ultima era sempre disponibile, mentre quando era di troppo, nessuno la chiamava e nessuno la desiderava, rimaneva per i fatti suoi e in disparte.

In fondo, a lei stava bene così! Non le importava …. ormai aveva smesso di preoccuparsi dei suoi sentimenti.

Arrivò la prof di lettere, appello, spiegazione, esercizi di correzione, la giornata passava tranquilla senza interruzioni. Nessuna interrogazione, forse anche la Prof conosceva il sacro rituale di San Valentino.

È un rituale in cui le ragazze fanno a gara per innalzarsi al di sopra delle altre e i ragazzi avevano il duro compito di scegliere senza farsi soffiare la ragazza. Al ballo dovevano partecipare tutti gli studenti e le coppie dovevano essere della stessa classe, anche gli adulti dovevano partecipare, e al ballo il comportamento doveva essere impeccabile perché ne dipendeva il voto in pagella.

L’una. Ora di pranzo. In mensa le ragazze stavano da un lato e ragazzi dall'altro. Tutti confabulavano, non c'era silenzio e il caos regnava sovrano. Tutti i tavoli erano pieni, tutti tranne uno: il suo tavolo.

Nell'angolo destro in alto, sotto una finestra e accanto alla mensa. Nessuno le si avvicinava e lei non voleva che qualcuno le si avvicinasse.






15:05. Ora di tornare in classe.



Durante metà pausa pranzo, la maggior parte dei ragazzi aveva già fatto la proposta e la minoranza ci stava provando. Yuri entrò nella classe mentre era ancora vuota perché nessuno voleva entrare senza aver avuto prima un partner per il ballo serale.

Entrò la prof e sorpresa delle sorprese, come se non fosse già abbastanza, le chiese: “perché sei in classe? Non aspetti che qualcuno ti chieda di andare al ballo?”
  • Non mi interessa. Io sono l'ultima risorsa e non mi inviterà nessuno – rispose.
La prof sorrise e si sedette al proprio posto mentre la ragazza prese un giornalino e iniziò a leggerlo.





17: 45,5 minuti e la giornata sarebbe finita. Tutti avevano fatto coppia.




All'improvviso arrivò un bigliettino dove stava scritto “vuoi venire al ballo con me?”. Era una Richiesta d'aiuto. Yuri non poteva rifiutare e scrisse “si”.

Lanciò il bigliettino indietro e dopo tre minuti ne trovò un altro con scritto “grazie mi hai salvato. Vengo a prenderti alle 8:00”.






19:37. Ding Dong.




Suonava il campanello, aprì la porta e c'era il suo Cavaliere vestito con smoking e capelli riccioluti, mentre lei era vestita di nero con capelli lisci.

Era stupenda, ma dietro aveva i capelli colorati, anzi argentati. Lui fece una risatina e i due camminarono verso la scuola. Durante il ballo tutti si divertivano, chiacchieravano e si godevano la festa. Yuri ballava ma non si divertiva. C'era troppo caos.

Abbandonò il suo partner e si diresse fuori. Con tutti quei ragazzi, il suo Cavaliere non riuscì più a seguirla. Yuri era fuori nel balcone e nessuno si era accorto che se n'era andata, almeno così credeva.

Si girò e guardò il cielo: era spettacolare, così calmo, così limpido, così …
  • cosa ci fa una damigella fuori dalla festa tutta sola? Non dovresti essere a ballare? –
Una voce si intromise nei pensieri della ragazza e lei di scatto si girò. Il ragazzo era un po’ più alto di lei, con uno smoking e capelli corti ma non troppo. Era così … bello.

Il ragazzo sgranò gli occhi quando vide in volto quella giovane. Sembrava … una stella caduta dal cielo sulla terra. Anche se cupa e nera in volto, Lui si innamorò subito di lei mentre, per la prima volta nella sua vita, lei provò … simpatia per qualcuno.
  • scusami non volevo spaventarti, mi dispiace –
  • non ti preoccupare, ma piuttosto tu …  chi sei? -
  • Soushi Eater, terza media sezione B-
  • io sono nella A, stessa classe –
  • ma perché sei qui? -
  • c'è troppa confusione laggiù, non sopporto il Troppo trambusto-
  • Per me è lo stesso –
  • è tardi, devo andare, ci vediamo –
Fece per uscire ma lui la fermò e le stampò un bacio sulla guancia e con un sorriso le rispose che si sarebbero rivisti presto.

Lei annuì e se ne andò. Ritornò a casa, si sentiva in debito. Appena arrivo a casa si tolse i vestiti e si mise a letto: era stremata e si riaddormentò subito. Quel ragazzo era stato l'unico a notarla e l'unico ad averla apprezzata anche per poco.

Intanto alla festa Soushi non faceva altro che pensare a quella ragazza, il suo sguardo l'aveva rapito e non lo lasciava più. Doveva assolutamente sapere il suo nome. Sulla ringhiera trovò un biglietto con scritto “il mio nome è Yuri Tachibana “.
  • uh … è ora di andare a scuola - bisbigliò Yuri nel suo letto.



Erano le 7:15, alle 7:45 uscì di casa.





Era tranquilla, fin troppo. La sera prima aveva incontrato un ragazzo bellissimo per cui provava … simpatia ed era tranquilla. A metà strada suonò il cellulare, era il suo Cavaliere
  • pronto - ma non finì la frase che lui iniziò a sgridarla.
  • scusa, non lo farò più, la prossima volta ti avviso quando me ne vado-
Chiuse il cellulare e arrivò a scuola, davanti al portone … c'era lui: quello stesso ragazzo che aveva visto la notte scorsa.

I loro sguardi si incrociarono, non erano molto distanti ma in quel momento la campana suonò e Yuri entrò. Il ragazzo non fece in tempo a parlarle.



Mentre saliva si sentiva così strana, qualcosa di mai provato. La giornata passò in fretta e all'uscita lo cercò, ma non lo trovò. Si rassegnò e si diresse verso casa, ma la sua attenzione fu catturata da un bigliettino, lo raccolse e vi trovò scritto “il ragazzo è dietro di te”.


Subito si girò e lo trovò. I due si guardarono e si avvicinarono l'un l'altro.
  • Ciao- dissero in coro.
  • Hai visto che ci siamo rivisti - lei annuì.
  • che ne dici di andare in un posto più silenzioso per parlare?
I due camminarono mano nella mano e arrivarono in una piccola piazzetta. Si sedettero su una delle panchine e iniziarono a parlare.







Dopo poco tempo capirono di essere fatti l’uno per l’altra, trovarono molti interessi in comune e decisero che per una volta potessero essere egoisti: si sarebbero messi insieme e chissà cosa sarebbe successo.


Dopotutto … era una storia di San Valentino.






Fine



 
  
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