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Autore: shira21    09/08/2020    2 recensioni
A volte basta un semplice messaggio per sconvolgerti...
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi tremano talmente tanto le mani che il cellulare mi scivola e finisce a terra; lo guardo senza vederlo per davvero, non ho bisogno di raccoglierlo perché ho impresso a fuoco nella retina il tuo messaggio.
"Uè, come stai?"
Un messaggio innocuo è vero, la mia reazione pare eccessivamente esagerata, ma il problema non è il messaggio ma il fatto che sia stato tu a mandarmelo.
Il cuore fa i caprici e non credo di essere più sicura di come si faccia a respirare.
Prima ancora che me ne renda conto, sono in ginocchio davanti al water, il mio povero corpo scosso da conati a vuoto; forse il mio fisico sta cercando di espellere il tuo ricordo come si fa con il cibo avariato. Peccato che non funzioni così.
Mi siedo a terra, abbracciandomi le ginocchia e cercando di decidere cosa fare.
Se chiudo gli occhi riesco a vederti come se tu fossi qui con me: i tuoi occhi, la tua risata, la tua voce calda, il modo in cui mi facevi sentire capita e al sicuro... vorrei chiamare la mia migliore amica, chiederle consiglio, ma solo qualche giorno fa le avevo promesso che non le avrei più parlato di te.
Mi scappa un sorriso amaro, nascosta tra la lavatrice e il muro, divisa tra la nausea e la tachicardia.
No, non posso risponderti, non subito, non come un cagnolino in attesa del ritorno del suo padrone.
Mi prendo invece quasi un'intera giornata: mangio, dormo, lavoro e parlo con gli altri ma una parte della mia testa si chiede perché hai deciso di scrivermi di nuovo e scrivermi proprio adesso.
Non dico che sei l'ultima persona che mi aspettavo mi scrivesse ieri sera ma di certo rientri nella top five.
Hai forse un radar per sapere quando sono più vulnerabile?
Alla fine mi decido ad ignorare la nausea che non mi ha abbandonato per tutto il tempo e digito una risposta.
Mi ci vogliono quasi altri cinque minuti prima di decidermi ad inviarla.
"Ehi caio, io tutto bene e tu?"
La tua risposta arriva poco dopo.
"Sono felice che stai bene. Io pure".
Le labbra mi si storcono in una smorfia. Non è vero che sto bene, è una stronzata eppure mi è venuto spontaneo rifilarti la stessa bugia che uso per tutti.
È strano, dalla prima volta che ci siamo conosciuti sono sempre stata onesta al cento per cento con te; non ti ho mai mentito su nulla, non ti ho mai neanche nascosto i miei sentimenti. Tu eri quello di cui mi ero innamorata al primo sguardo, quello che mi faceva sentire al sicuro, quello con cui avrei parlato per ore e che avrei voluto avere per sempre nella mia vita. E ora sei diventato come tutti gli altri.
Ma è stata colpa tua, mi hai spezzato un cuore che già si reggeva con il nastro adesivo, ti sei portato via l'ennesimo pezzo della mia anima che non tornerà più, mi hai preso per il culo guardandomi negli occhi e mi hai girato e rigirato come fossi una bambola di pezza.
Hai preso la mia fiducia e l'hai tradita.
E, se sei come tutti gli altri, non posso più dirti la verità.
Mi scrivi ancora e io ti rispondo con una faccina mentre dentro di me prego che tu smetta di scrivermi perché, nonostante tutto, mi fa ancora troppo male parlare con te, pensare a te.
Perché, anche se sei come tutti gli altri, io la notte ti sogno ancora.
   
 
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