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Autore: Rukael    14/08/2020    2 recensioni
era tutto iniziato come gioco, ma poi sono finito per innamorarmi di quello che creavo, ovvero degli infiniti universi pieni di luoghi, di personaggi con le propie storie e creature di ogni tipo, un multiverso pieno di possibilità, un multiverso..dove tutto è possibile.
Genere: Fantasy, Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Se ne stava li, seduto sul mare piatto e fermo che lui aveva creato.
stava guardando il suo riflesso nello specchio d'acqua, ovvero una creatura eterea composta da qualcosa simile a fumo e catrame e dai profondi occhi bianchi e vuoti.

passava quasi tutto il suo tempo seduto li, a rimuginare su chi era, su cosa aveva creato e cosa avrebbe creato.
poi guardò verso l'alto, oltre la coltre di nuvole violacee il cielo era coperto da uno strato di grandi bolle, dove al loro interno erano presenti infiniti universi creati sempre da lui.
ognuno di quegli universi conteneva dei pianeti, che allora volta contenevano delle civiltà e che allora volta ospitavano delle popolazioni, con le proprie leggi, tradizioni e il proprio destino gia prestabilito.

come tutto quello che aveva creato anche lui aveva una origine, infatti l'autore proveniva da un mondo spento dove la guerra, la corruzione e la tristezza erano all'ordine del giorno, tutto questo era solo la conseguenza delle scelte che la gente di quel mondo aveva preso nel corso del tempo.

poi l'autore si guardò la mano ripensando al suo aspetto.
perche un essere che puo creare qualsialsi cosa con il pensiero avrebbe scelto delle sembianze cosi tenebrose?
perche era cio che piu lo rappresentava, lui era un'ombra di cui nessuno sapeva l'esistenza, un fantasma che guardava tutto ciò che gli accadeva in torno in assoluto silenzio senza reagire. 
lui era cosi, sia nel suo mondo d'origine sia in quel vasto spazio vuoto al centro del suo multiverso.

poi l'autore prese un pezzo di se stesso e trasformò la melma in un pezzo di carta e con il fumo creò una penna, per poi cominciare a scarabocchiare sul foglio, passò la mano sulle scritture che divennero dei fasci di luce, i fasci raggiunsero il palmo della sua mano passando intorno alle dita. l'entità chiuse la sua mano per poi riaprirla e una piccola bolla apparve al centro del suo palmo.
lentamente portò la mano verso il cielo e la piccola bolla fluttuò verso l'alto, per poi ingrandirsi facendosi spazio in mezzo agli altri universi.

l'autore guardò quella bolla prendere il suo posto in mezzo alle altre sue creazioni, poi abbassò di nuovo lo sguardo per ritornare a rimuginare.


era tutto iniziato come gioco, ma poi sono finito per innamorarmi di quello che creavo, ovvero degli infiniti universi pieni di luoghi, di personaggi con le proprie storie e creature di ogni tipo, un multiverso pieno di possibilità, un multiverso..dove tutto è possibile.
  
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