Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: evil 65    18/08/2020    14 recensioni
È passato un anno da quando i Guardiani hanno sconfitto Pitch Black.
Jack Frost è ormai una Leggenda a tutti gli effetti, e cerca di bilanciare la sua nuova posizione di Guardiano del Divertimento con la vita di tutti i giorni.
Tuttavia, l’improvvisa apparizione di un vecchio che afferma di essere Padre Tempo segnerà una brusca e inattesa interruzione dal periodo di tranquillità: secondo l'uomo, Pitch Black sta costruendo un’arma abbastanza potente da far sprofondare l’intero universo in una nuova Dark Age.
C’è solo un piccolo dettaglio: Pitch Black è ancora intrappolato nel suo regno…
(Crossover tra Le 5 Leggende, Frozen, Dragon Trainer, Ribelle - The Brave e altre opere)
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'The War of Ice and Nightmares'
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Eccovi un nuovissimo capitolo!
Scusate il ritardo, ma questo mese siamo davvero impegnati.
Vi auguriamo una buona lettura ;)




Capitolo 19 - The War... has begun

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"Gen'rals gathered in their masses,
Just like witches at black masses
Evil minds that plot destruction,
Sorcerer of death's construction
In the fields the bodies burning,
As the war machine keeps turning
Death and hatred to mankind,

Poisoning their brainwashed minds"
Black Sabbath - War Pigs


 
I raggi dell’alba illuminarono un campo di battaglia che si estendeva per miglia e miglia.
Bagliori rosso fuoco risplendevano sulle lance, le spade e gli scudi di tutti quei guerrieri che avevano trovato la morte in quella carneficina. I loro corpi smembrati o ridotti all’osso si ergevano da terra come monito per qualunque povera anima si fosse avvicinata al pianeta, ormai divenuto una vera e propria tomba.
Alberi privi di foglie, neri come la notte, si protraevano come tante braccia scheletriche in direzione della volta celeste, ove il fumo generato dalle fiamme aveva cominciato ad avvolgere l’atmosfera di quel mondo in una cupa oscurità.
Kozmotis Pitchiner, Generale della Golden Army, annaspò in cerca di aria e sputò un rivolo di sangue, lo sguardo puntato verso le fumate color pece. Accanto a lui, Seraphina Pitchiner reggeva in grembo la testa del marito, il volto adornato da calde lacrime che ricaddero delicatamente sull’armatura dell’uomo, mescolandosi con il suo sangue. La ferita che gli macchiava il costato destro era troppo profonda. Non sarebbe sopravvissuto, lo sapevano entrambi.
Il Generale ebbe appena il tempo di sorriderle un ultima volta.
I suoi occhi si chiusero e l’oscurità avvolse il suo campo visivo. Poi…una risata agghiacciante risuonò attorno a lui, trillando di morte e cupa malizia.



Kozmotis Pitchiner si svegliò di colpo e scoprì di essersi addormentato sul divano di casa. Non che la cosa lo sorprese nel minimo. Dopotutto, negli ultimi giorni aveva avuto sempre più difficoltà a dormire. Una conseguenza piuttosto prevedibile di ciò che gli succedeva ogni qualvolta chiudeva gli occhi.
<< Un altro incubo? >> arrivò una dolce voce alle sue spalle, costringendolo a voltarsi.
Gli occhi castani dell’uomo incontrarono quelli azzurro cielo di una giovane donna dalla pelle bianca e dai lunghi capelli platinati raccolti in una morbida treccia, indossante una veste color turchese.
Kozmotis inviò alla moglie un sorriso teso.
<< Di recente si sono fatti sempre più frequenti >> ammise con un sospiro, mentre Seraphina gli si avvicinava e gli posava delicatamente una mano sulla spalla. << È quasi come se stessero cercando di avvertirmi di qualcosa d’imminente…come una sorta di premonizione. >>
La donna prese a scrutarlo con simpatia, per poi oltrepassare lo schienale del divano con un balzo e sedersi acconto a lui. << Vuoi raccontarmelo? >>
Gli occhi del Generale si spalancarono per la paura, ma solo per un secondo. L’ultima cosa che voleva, dopotutto, era allarmarla.
<< Magari un’altra volta >> rispose con tono disinvolto, mentre passava lo sguardo da una parte all’altra del salotto. << Dov’è Emily? >>
Seraphina si limitò ad inarcare un elegante sopracciglio.
<< Tu dove pensi? È uscita per raccogliere dei fiori >> disse con tono quasi rassegnato. Poi, procedette puntare un dito accusatorio sul petto del marito.  << E non apprezzo i tuoi tentativi di cambiare argomento. >>
Il Generale trasalì, colto in fragrante. Distolse lo sguardo, incapace di sostenere quello della moglie, ma ecco che la donna gli posò una mano sotto il mento e lo costrinse a guardarla ancora una volta.
<< Kozmotis…raccontami >> ordinò con voce ferma, pur mantenendo un’espressione paziente.
L’uomo deglutì a fatica e sentì una sensazione sgradevole avvolgergli il petto. Infine, dopo quello che sembrò un tempo interminabile, si fece forza e prese un respiro profondo.
<< Ero morto >> disse con evidente riluttanza, suscitando un sonoro sussulto ad opera di Seraphina. << Perivo su un campo di battaglia, circondato dai corpi dei miei compagni. Il cielo era nero come la pece stessa. >>
Abbassò la testa e un’ombra cupa gli calò sul volto.
<< Tu eri sopra di me…e piangevi la mia morte >> continuò con voce flebile, a mala pena un sussurro. << Ho sentito una risata. E poi…il nulla. L’oscurità più assoluta. >>
Un silenzio inesorabile sembrò calare sull’intera abitazione.
Entrambi i coniugi Pitchiner rimasero fermi e immobili per quasi un minuto buono, incapaci di proferire parole. Poi, lentamente, Seraphina porse ambe le mani in avanti, avvolgendo il corpo del marito in un caldo abbraccio.
<< Non devi partire per forza >> borbottò nel suo collo, mentre gli accarezzava la schiena con fare rassicurante. << La Galassia può sopravvivere anche senza di te >>
Il Generale abbaiò una debole risata.
<< Salvare vite è il mio compito, Seraphina. Non posso, in buona coscienza, negare aiuto a chi ne ha bisogno >>
<< Lo so. Ed è per questo che ti amo >> ribattè l’altra, le labbra arricciate in un sorriso amaro.
Rimasero avvinghiati per qualche altro secondo. Passato quel lasso di tempo, Seraphina si ritrasse e tornò a fissare il marito dritto negli occhi.
 << Promettimi che tornerai >> sussurrò con uno sguardo che non ammetteva repliche.
Suo malgrado, Kozmotis si ritrovò incapace di trattenere un sorriso di suo.
<< Non ti accorgerai nemmeno che me ne sono andato >> replicò, mentre le baciava amorevolmente la fronte.
La donna arrossì appena e affondò il volto nel suo petto, tirandolo nuovamente a sé.
Kozmotis si lasciò cullare dalla sua presenza, e dimenticò per un attimo tutto ciò che riguardava i suoi incubi e la partenza imminente.
Seraphina si staccò e si alzò dal divano.
<< Coraggio, andiamo a recuperare quella peste di tua figlia prima che faccia buio >> offrì con un sorriso molto più gioviale, mentre gli porgeva una mano.
L’uomo roteò gli occhi con aria apparentemente divertita.
<< Ti ricordo che prima del tramonto è TUA figlia >> ribattè con tono scherzoso, per poi intrecciare le dita della moglie con le proprie. Poi, entrambi fuoriuscirono dalla casa…e la visione s’interruppe.
                                                                            

Pitch Black aprì gli occhi e scosse rapidamente la testa, nel tentativo di liberarsi dai ricordi di quella vita ormai perduta.
Il Re degli Incubi si ergeva alto e imponente sulla cima di un promontorio, affiancato dalle figure di Mr Cold e il Generale Fearling. Merida era inginocchiata a pochi passi da loro, con le mani avvolte da catene color pece che sbucavano dal terreno sabbioso.
Di fronte a loro, il Crogiolo aveva cominciato a ricomporsi sotto forma di un’immensa torre alta quasi trecento metri, il grilletto che avrebbe portato alla fine del Multiverso così come lo conosciamo. Ma Pitch non ci fece caso, impegnato com’era a scacciare le memorie di un uomo che ormai considerava morto da tempo.
Avevano cominciato ad assalirlo subito dopo il suo incontro con quella ragazza che tanto gli aveva ricordato la moglie. Elsa, così l’aveva chiamata Mr Cold. Uno spirito dotato di grande potenziale…ma inutile, nel grande schema delle cose. Forse, se l’avesse incontrata qualche decennio prima, avrebbe potuto offrirle un posto al suo fianco. Ma ora, quando la sua vittoria sul Multiverso era ormai imminente, sarebbe stata solo un’aggiunta superflua alle loro fila.
Si concesse un piccolo sorriso, prima di chiudere il volto in un’espressione neutrale.
<< Preparate l’esercito >> ordinò freddamente, attirando l’attenzione dei sottoposti.
Il Generale prese a fissarlo con aria perplessa, rapidamente imitato da Cold.
<< Mio signore? >> domandò l’oscura creatura, in attesa di ulteriori chiarimenti.
Pitch continuò a fissare dritto di fronte a sé e riprese dicendo:  << Voglio tutti i Fearling schierati entro un’ora. Nessuno escluso. >>
Sebbene sorpreso dalle parole del Re degli Incubi, il Generale non avrebbe mai messo in discussione il volere del suo creatore.
<< Farò come ordinate >> rispose con tono rispettoso, per poi scomparire in un vortice di sabbia.
Mr Cold roteò pigramente il bastone e si affiancò all’Uomo Nero.
<< Pensi che cercheranno di fermarti? >> chiese con un tono di voce apparentemente disinteressato.
Pitch si limitò a ridacchiare.
<< So che lo faranno. È nella loro natura >> disse con un sorriso agghiacciante, mentre posava i suoi occhi dorati sulla figura di Merida. << Non possono, in buona coscienza, negare aiuto a chi ne ha bisogno. >>
La rossa restituì lo sguardo con un’espressione impassibile, ostentando coraggio. Cercò di ignorare il freddo brivido che le attraversò la spina dorsale e mantenne alta la testa.
Pitch e Cold sogghignarono all’unisono di fronte ad una simile manifestazione di sfida, quasi ne fossero divertiti. Poi, entrambi volsero lo sguardo verso il Crogiolo in costruzione.
<< La scacchiera è pronta >> sussurrò l’Uomo Nero, quasi a se stesso. << Che i giochi comincino. >>

                                                                                                                              * * *
 
Nord e il resto dei Quattro Guardiani - accompagnati dalla presenza di Anna, Rapunzel, Maui, Madre Natura e gli Yeti della fabbrica - attendevano impazienti al centro dell'osservatorio del palazzo. Sebbene i giganti pelosi fossero riusciti a riparare la maggior parte dei danni, i segni della battaglia con Pitch Prime erano ancora evidenti sotto forma di bruciature e crepe sparse un po’ dappertutto, specialmente lungo il soffitto.
Il Coniglio Pasquale era visibilmente il più irritato dall'intera situazione, fatto reso piuttosto evidente dal suo continuo tamburellare con la zampa destra.
<< Ma dove si sono cacciati? >> borbottò stizzito, ricevendo una silenziosa scrollata di spalle ad opera di Sandman.
Emily Jane, invece, si limitò ad alzare gli occhi al cielo.
<< Mio padre e il tempismo non vanno mai di pari passo >> commentò amaramente, ricevendo alcune occhiate di simpatia da parte dei Guardiani. 
Pochi secondi dopo, l'inconfondibile figura di Pitch Black si materializzò proprio dietro Rapunzel, materializzandosi dalla sua ombra.
<< Mi ferisci, figlia, davvero tanto >> sospirò con tono sentimentale, per poi ridacchiare divertito quando la principessa dai capelli d'oro sobbalzò all'indietro per lo spavento,  sorpresa dal suo arrivo inaspettato.
<< Maledizione, che modi! >> esclamò la ragazza. << Ti costerebbe tanto avvisare, prima di comparire alle spalle delle persone? >>
<< Se avessi voluto avvisarti, piccolo ricettacolo magico... lo avrei fatto >> sentenziò l'Uomo Nero, per poi fissare gli altri << Non ditemelo, mancano i nostri due piccioncini... forse non avrei dovuto lasciarli da soli... >>
<< Piccioncini?! >> esclamò Anna, gli occhi che brillavano d'anticipazione.
Questo, ovviamente, prima di ricordarsi che stava parlando con una persona responsabile di atrocità che avrebbero fatto impallidire lo stesso uomo che aveva tentato di ucciderla appena tre anni prima.
Non appena gli occhi di Pitch incontrarono i suoi, distolse lo sguardo e incrociò ambe le braccia davanti al petto, ostentando un'espressione disinteressata. Tuttavia, si ritrovò incapace di trattenere un brivido lungo la schiena, cosa che non passò certo inosservata all'Uomo Nero.
Questi sorrise con cupo divertimento, proprio mentre una certa coppia di spiriti del ghiaccio si faceva strada verso di loro.
<< Va tutto bene? >> domandò Elsa, percependo appena la lieve tensione appena creatasi << Non siamo gli ultimi, spero... >>
<< Certo che siete gli ultimi, dolcezza >> dichiarò Pitch senza mezzi termini, alzando gli occhi al cielo << E francamente, mi stupisce che ci abbiate messo così poco ad arrivare. >>
Jack strinse le palpebre, presto imitato dall’ex regina di Arendelle.
<< Posso assicurarti che non è facile imparare a creare un'armata di uomini di neve dal nulla >> ribatté freddamente. << Elsa e io ci siamo solo...lasciati trasportare con il design delle armature, tutto qui. >>
<< Ne sono sicuro, Frost >> intervenne il Coniglietto di Pasqua, con il suo solito fare brusco. << Ma al momento saremmo un po’ a corto con i tempi! >>
Lo Spirito dell’Inverno deglutì a fatica e lanciò una rapida occhiata in direzione di Elsa, la quale gli inviò un sorriso incoraggiante. Prendendo un respiro profondo, l'eterno adolescente rivolse la propria attenzione nei confronti del resto del gruppo.
<< C'è… c'è una cosa che devo dirvi, prima di partire >> disse, dopo qualche attimo di esitazione. << Io ed Elsa ne abbiamo discusso… e penso che dovreste saperlo. Non so quanta rilevanza avrà per ciò che stiamo per fare, dopotutto saremo già in pericolo di morte così com'è. Ma l'ultima cosa che voglio…è che andiate sul campo di battaglia impreparati. >>
I presenti lo fissarono attentamente, inizialmente sorpresi, ma poi si misero in attesa. Nord gli fece un cenno incoraggiante col capo, invitandolo a proseguire.
Frost prese un altro respiro calmante.
<< La persona che ha aiutato Pitch Prime a recuperare i frammenti del Crogiolo… quella che ero andato a combattere ai livelli inferiori della fabbrica… era una mia versione alternativa. >>
Abbassò lo sguardo, incapace di incontrare il resto dei Guardiani negli occhi.
<< Non ve l'ho mai detto, ma… un anno fa, dopo che Pitch era riuscito a distruggere la Pasqua, io mi ero rifugiato in Antartide per allontanarmi da tutto… e lui mi aveva seguito fin lì >> continuò con voce tremante, mentre lanciava una rapida occhiata in direzione dell'Uomo Nero. Questi si limitò ad inarcare un sopracciglio e incontrò il suo sguardo sprezzante con un'espressione impassibile.
<< Mi offrì la possibilità di unirsi a lui… e rifiutai. Questa mia controparte… non lo fece. Ed è proprio grazie a lui se Pitch Prime è riuscito a sconfiggere i Guardiani del suo universo e a diventare quello che è adesso. >>
Rilasciò un sospiro quasi rassegnato e tornò a fissare il resto dei suoi compagni di squadra.
<< Io ve l'ho tenuto nascosto perché… perché avevo paura. Paura che mi avreste visto ancora una volta come un traditore. Come una minaccia. Che… che mi avreste allontanato come quel giorno >> sussurrò con voce flebile. << Beh, ora sapete la verità. E se vorrete lasciarmi indietro, mentre il resto di voi andrà a salvare il Multiverso… lo capirò. >>
I Guardiani ammutolirono, lanciandosi sguardi increduli, per poi girarsi a fissarlo per quello che sembrò un tempo interminabile.
<< Jack… >> Calmoniglio si portò ambe le mani sul muso, visibilmente esasperato << queste tue crisi adolescenziali stanno seriamente cominciando a diventare problematiche. >>
Lo spirito invernale sentì il proprio cuore mancargli un battito. Strabuzzò gli occhi per la sorpresa, seguito rapidamente da Elsa, Anna, Rapunzel, Maui e lo stesso Pitch.
<< C-cosa? >> domandò incredulo << È… è davvero l'unica cosa che hai da dire!? >>
<< Jack >> intervenne Dentolina, con tono più gentile ma altrettanto fermo << siamo qui, nel bel mezzo di una guerra imminente contro la più grave minaccia mai affrontata, abbiamo subìto la batosta più grande delle nostre vite immortali, e abbiamo fatto del nostro meglio per ottenere tutto l'aiuto possibile... pensavi davvero che ti avremo cacciato in un momento come questo? E tutto per cosa? Perché una persona che non sei nemmeno tu…ha tradito i Guardiani di un altro universo? >>
Il Quinto Guardiano sbatté le palpebre un paio di volte.
<< Ma… ma è successo >> balbettò << E se seguissi le sue orme? E se un giorno decidessi di tradirvi come ha fatto lui? Siamo la stessa persona, anche se apparteniamo a mondi diversi... >>
<< Šostakóvič! Che follie sono queste! >> esclamò Babbo Natale, sconcertato.  << Jack, lo hai detto tu stesso! Tu quel giorno eri insieme a Pitch! Eppure non ascoltasti lui, non decidesti di seguire lui in suoi obiettivi! Perché adesso tutto dovrebbe cambiare? Hai forse ancora dubbi su noi? Allora tu dovere dire noi tutto subito, perché noi non possiamo permettere altra esitazione in imminente battaglia! Ci deve essere reciproca fiducia! >>
Suo malgrado, Jack si ritrovò a ridacchiare.
Sentì una lieve pressione sulla spalla, e guardando di lato si rese conto che Elsa vi aveva posato sopra una mano, il volto ancora adornato da quel suo sorriso incoraggiante.
Lui le sorrise a sua volta e passò brevemente lo sguardo su ciascuno dei Guardiani, ricevendo in cambio cenni decisi. Si sentiva come se un enorme macigno gli fosse stato appena tolto dal petto.
<< No… non ho più alcun dubbio >> dichiarò convinto.
<< E tanto per essere chiari >> intervenne Calmoniglio << quella volta la strigliata l’hai meritata tutta. Le tue azioni hanno quasi portato alla nostra sconfitta…ma ormai ti abbiamo perdonato da tempo. Quindi smettila con i tuoi complessi da antieroe solitario e datti una sistemata! Adesso ci servi con i piedi per terra, d'accordo? >>
Sandy annuì e si avvicinò rapidamente a Jack, imitando Elsa e posandogli una manina sulla spalla con fare incoraggiante.
Il Quinto Guardiano rilasciò un sonoro sbuffo.
<< Sono un vero idiota, non è vero? >> domandò retoricamente.
<< Tantissimo! >> esclamò Maui, suscitando sguardi straniti e perplessi ad opera di tutti i presenti.
Il semidio inarcò un sopracciglio.
<< Che c'è? Credevo stessimo giocando a "insultiamo Capelli Bianchi"! >> si difese con il suo classico sorriso.
Madre Natura gemette e si portò una mano alla fronte. << Per favore, possiamo tornare alla questione - piuttosto urgente, oserei aggiungere - dell'imminente fine del Multiverso? >>
<< Mia figlia ha un punto >> si intromise Pitch << Per quanto insultare Jack possa essere un passatempo divertente, temo che abbiamo una tabella di marcia da rispettare… e non in senso figurato. >>
<< Giusto! >> esclamò Rapunzel << Qual è il piano? >>
<< In poche parole? >> fece Claus, estraendo uno dei globi dimensionali di Ombric da sotto il mantello << Colpiamo con tutto ciò che abbiamo… e impediamo a Pitch Prime di dare via a sua Apocalisse! >>
E, dopo aver pronunciato tali parole, lanciò la sfera a terra, generando un portale. Sorrise soddisfatto e si voltò verso il resto del gruppo.
<< Tutti essere pronti?! >>
<< Mi piace questo piano! Io sono prontissima! >> esclamò Anna, che dal canto suo aveva già indosso l'armatura Dijinn, anche se priva di casco.
<< Sì, a proposito di questo… >> intervenne Elsa, mentre i suoi occhi si posarono sulla sorella << Cosa diavolo stai indossando... >>
<< Non c’è tempo per discutere! >> esclamò il Primo Guardiano, mentre estraeva le sue spade e le puntava verso il portale << Le parole non servono più! Ora è solo tempo per azione! >>
E, detto questo, si lanciò all'interno del portale con un grido, rapidamente imitato da Maui. Dentolina e Calmoniglio rotearono gli occhi in maniera rassegnata.
Mentre la fata seguiva a ruota il primo Guardiano, il Coniglietto di Pasqua picchiettò un paio di volte la zampa sul pavimento. Numerose buche presero posto sulle assi dell’osservatorio, permettendo libero passaccio a grosse statue di uova alte quasi due metri.
Il Secondo Guardiano annuì loroo e balzò nel portale, accompagnato da Sandy e dal suo piccolo esercito.
Anna offrì un sorriso imbarazzato alla sorella maggiore e, prima che quest’ultima potesse protestare, si infilò subito nel vortice luminoso, con Rapunzel alle calcagna.
Jack ridacchiò divertito, prima di porgere elegantemente la mano al Quinto Spirito. << Andiamo, mia signora? >>
Nonostante la situazione, le labbra di Elsa si incurvarono in un sorriso, mentre procedeva a stringerla. << Direi proprio di sì. >>
E, detto questo, lo trascinò dentro il portale con un semplice, fluido balzo in avanti.
Pitch schioccò la lingua con evidente fastidio.
<< Per tutti i granelli di sabbia, ancora una conversazione così e mi cavo un occhio >> sbottò, per poi volgere un inchino beffardo verso Emily Jane. << Be', prego, figlia, prima le signore. >>
<< Un po' tardi per fare il genitore premuroso, non credi? >> lo rimbeccò lei, mentre si faceva strada nel portale. Gli Yeti seguirono subito dopo.
Pitch rimase fermo e immobile per qualche secondo, internamente colpito dalle parole di Madre Natura.
Lanciò un'ultima occhiata alla stanza del globo e sbuffò sprezzante.
<< I buoni… sempre così melodrammatici >> commentò beffardo.
Pochi secondi dopo, seguì la figlia all'interno del vortice magico.
 
                                                                                                                     * * * 
 
Un lampo di luce bianca illuminò la Rift Valley. Dalla cima del promontorio, Pitch, Merida, Mr Cold e il Generale Fearling si voltarono all'unisono in direzione di quel bagliore, ignorando temporaneamente l'enorme torre che si stava materializzando alle loro spalle.
<< Sono qui >> disse freddamente il Re degli Incubi, suscitando un roteare degli occhi ad opera dell’oscuro spirito invernale.
<< Ma davvero? >> domandò sarcasticamente questi, mentre l'armata di Fearlings sottostante fremeva per l'arrivo dei loro nemici. Bestie color pece dalle forme più disparate: alcune simili ad animali…altre che sembravano fuoriuscite direttamente da un romanzo di H.P Lovecraft, con caratteristiche fisiche a cui non era nemmeno possibile dare un nome.
Merida fissò con apprensione la comparsa dei suoi amici. Da un lato era felice che fossero venuti a salvarla, ma dall'altro temeva per la loro incolumità.
Sotto al quartetto, le Cinque Leggende volsero uno sguardo di sfida verso Pitch Prime, mentre il Black di fianco a loro si limitò a sospirare.
<< Quindi quella sarebbe la mia “oh, così temuta” controparte? Non condivido affatto il suo look, sappiatelo >> borbottò, per poi girarsi verso Emily Jane. << Mia cara, credo sia ora di convocare i miei nipotini. >>
Madre Natura non lo degnò di una risposta. Compì alcuni passi avanti, per poi sollevare ambe le mani in direzione del cielo.
Sul promontorio, Mr Cold assottigliò lo sguardo.
<< Aspetta un secondo… quella non è una tua versione alternativa? >> borbottò incredulo, non appena i suoi occhi si posarono sulla figura dell'altro Black. << Wow, non pensavo che avrebbero avuto il coraggio di chiedere aiuto… be’… a te. Dieci punti per l'originalità!  >>
<< E a quanto pare, non è l'unico a cui hanno chiesto aiuto >> ringhiò il Signore degli Incubi, lo sguardo totalmente concentrato sull'inconfondibile figura della figlia.
Brevemente, si rese conto che anche Elsa era presente, nonostante la ferita che gli aveva inferto poco meno di ventiquattrore prima.
“Sicuramente opera della mia controparte” pensò cupamente.
Tuttavia, il fatto che tale versione di se stesso avesse deciso di unirsi ai suoi nemici giurati per sconfiggerlo…bè, non lo sorprendeva più di tanto. Dopotutto, aveva avuto modo di combattere contro un certo numero delle sue controparti alternative, per nulla desiderose di entrare a far parte della sua armata e condividere il potere con un altro Pitch Black.
Non poteva certo far loro una colpa. Se le parti fossero state invertite, probabilmente si sarebbe comportato allo stesso modo.
Mentre era impegnato in quelle divagazioni mentali, la valle cominciò a spaccarsi.
Dal terreno presero a fuoriuscire centinaia di alberi dalle fattezze grottesche, molto simili agli Ent che presiedevano la tana di Madre Natura. Ma il loro aspetto era decisamente più inquietante: sembravano quasi fuoriusciti da una ballata gotica.
<< Nord >> disse Calmoniglio, mentre sfoderava i suoi boomerang dalla schiena. << Quanto accidenti dovrebbe metterci Pelleossa ad arrivare? >>
Il Primo Guardiano si mise una mano sotto il cappotto e tirò fuori un orologio da taschino. << Uhmmm… secondo istruzioni di Ombric… dovrebbe essere qui più o meno entro... >>
Prima che potesse terminare la frase, ecco che un altro lampo di luce si materializzò poco distante da loro, generando un portale da cui fuoriuscirono le inconfondibili figure di Jack Skellington e di Ombric Shalazar.
Lo scheletro non disse niente, sorrise solamente e si fece da parte. Dietro lui, un'orda di vampiri, streghe, lupi mannari e i più disparati mostri di ogni forma, colore e dimensione si raggrupparono accanto agli Ent, agli Yeti e alle uova del Coniglio Pasquale, emettendo sibili, ringhi, ruggiti, ululati e risate isteriche: così, l'intera Città di Halloween manifestava il proprio entusiasmo all'imminente battaglia.
Mr Cold fissò il tutto con uno sguardo impassibile.
<< ...meh, penso che siamo comunque in vantag-...>>
Prima che potesse terminare la frase, ecco che altri due portali si materializzarono affianco al gruppo di combattenti. Uno di dimensioni piuttosto grandi rispetto a quelle di un passaggio dimensionale ordinario. L'altro, invece, aveva un diametro di quasi cento metri.
Dal primo portale fuoriuscirono Hiccup e Astrid, accompagnati dagli immancabili Sdentato e Tempestosa. Vennero presto seguiti da Luccicante e centinaia di draghi di tutti le specie, dai temibili Incubi Orrendi ai più piccoli Terribili Terrori.
Al contempo, un enorme drago alto quasi trenta metri si fece strada oltre il vortice più grande. Aveva una corporatura massiccia e corazzata, una testa prominente irta di spuntoni e un unica lunga zanna che gli partiva direttamente dalle fauci. La Grande Bestia Selvaggia che un tempo apparteneva a Drago Bludvist… era giunta fin lì per assistere i suoi nuovi Alpha.
Sdentato e Luccicante lanciarono ruggiti di sfida e il resto dei draghi seguì a ruota, facendo calare l'intera Rift Valley in un riecheggiare di inni alla guerra.
Mr Cold sbattè la palpebre un paio di volte.
<< Okay, niente male. Ma penso che il nostro esercito sia ancora il migliore...>>
Si fermò di colpo, non appena Elsa e Jack Frost si fecero strada oltre il resto degli spiriti. Il Quinto Guardiano sollevò il bastone in aria, mentre l'ex regina di Arendelle fece lo stesso con le proprie mani.
Una valanga di pura neve scintillante cominciò a protrarsi dalla coppia, rovesciandosi lungo il terreno: iniziò ad agitarsi e a ribollire come l’acqua di una pentola a pressione, fino a prendere la forma di un vero e proprio esercito composto di orride creature di ghiaccio scheletriche e dai lineamenti affilati, con i volti adornati da un paio di occhi scintillanti, bocce irte di denti seghettati e lunghe braccia dagli artigli prominenti.
<< ...wow, questa sì che è una vera forza. Non pensavo di esserne capace >> commentò Mr Cold, gli occhi carichi di meraviglia. << Mi dispiace ammetterlo, ma… sì, vorrei proprio fare a cambio di eserciti. Mostri di ghiaccio e tutto il resto, sai? Sarò di parte, ma… sì, ci hanno messo più impegno. Scusa. >>
Pitch Prime si limitò ad inviargli un'occhiataccia, mentre Merida cercava di trattenere un grido di pura gioia. Per la prima volta, da quando era stata catturata… si sentì invadere da un moto di sollievo e speranza mischiati assieme.
In testa all’esercito di draghi, Hiccup e Astrid estrassero le loro spade di fuoco.
<< Allora, qualche suggerimento su come procedere? >> domandò la bionda vichinga con una punta di timore, lo sguardo fisso nei confronti dell'armata di Fearlings di fronte a loro.
<< Sì, uno >> ribatté Claus, indicando la ragazza con la punta di una delle sue spade << Tu, Hiccup e Maui liberate Merida! Sandy, Elsa e Jack…voi cercate di raggiungere Prime e di tenere lui impegnato, mentre io, Calmoniglio, Pitch e Ombric annientiamo Crogiolo! Voialtri…distruggete più Fearlings possibili! >>
<< In questo caso... >> disse Jack, mentre indicava il cielo col bastone, liberando scintille di energia ghiacciata << Guardiani… uniti! >>
A quelle parole, i vari combattenti si voltarono a fissare lo Spirito dell'Inverno con espressioni decisamente stranite, confuse ed esasperate, quest’ultime da parte di Dentolina e Calmoniglio.
Jack scrollò le spalle con aria disinvolta. << Cosa? Andiamo, lo volevate dire anche voi! >>
Suo malgrado, Nord si ritrovò ad abbaiare una sonora risata. Anche in una situazione del genere, Jack riusciva comunque a dar prova di quale fosse il suo centro.
Puntò ambe le spade verso l'esercito di Fearling e prese un respiro profondo.
<< CARICA! >> esclamò, per poi lanciarsi in direzione dell’orda di nemici. I suoi compagni di battaglia fecero altrettanto e lo seguirono senza esitazione, rapidamente affiancati dai loro eserciti.
Pitch Prime si limitò a sollevare la falce e la puntò verso di loro. I Fearlings caricarono a loro volta, desiderosi di assaggiare il sangue della Luce come avevano già fatto innumerevoli volte.
La battaglia per il destino del Multiverso…era iniziata.
 
 



Boom!
In origine il capitolo doveva essere più lungo e includere parte della battaglia, ma ci siamo resi conto che sarebbe stato un po’ eccessivo, quindi abbiamo deciso di dimezzarlo.
Per i fan di Merida…non preoccupatevi, in questo conflitto finale non avrà il ruolo di “damigella in pericolo” di turno, sarebbe un po’ denigrante per il suo personaggio.
Spero che abbiate apprezzato il flashback di Pitch Prime, ci teniamo molto alla resa del nostro cattivo principale ( o meglio, cattivi ), anche quando non lo era. Avete riconosciuto la citazione al Re Leone?
Nel prossimo capitolo…GUERRA!
  
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