Anime & Manga > Nana
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Autore: rukias    19/08/2020    0 recensioni
Una mini flashfic dove ho provato a mettermi nei panni della vocalist Nana.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nana Osaki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 Non avrei mai immaginato che avrei potuto rincontrarlo. Di certo Hachi era una stupida, e non poteva sicuramente percepire l’ansia che provavo la mattina del concerto. 

Sul tavolo erano poggiate quelle schifose sigarette del batterista della mia band, quel fanatico di Yasushi. Mio malgrado, decisi di prenderne una, impregnando il tavolo di legno che avevo costruito qualche mese prima di quell’orrendo profumo di cherry, mentre il sapore dolce inondava la mia gola facendomi assaporare un gusto misto di ricordi e malinconia. 

Moriresti se dovessi morire, Ren?”

“Sì, farei di tutto per te.” 

“Non voglio sentirmi più sola per tutta la vita.”

«Nana, Nana! Sei pronta?! Sono troppo emozionata! Vedrò i Trapnest dal vivo, finalmente!» tu, la mia coinquilina ingenua, urlavi quella frase da una settimana, e quel giorno non potevi fare a meno di saltare da una parte all’altra con i tuoi occhi da bambina che luccicavano, totalmente euforica. Ti rispondevo restando in silenzio e accennando un mezzo sorriso, mentre dentro di me combattevo con un uragano di emozioni che mi travolgeva. 

Avrei rivisto quell’idiota dopo due anni mentre accompagnava con il basso la voce di una donna che non ero più io. Ero terrorizzata, ma allo stesso tempo ansiosa. Non vedevo l’ora di poterlo rivedere in prima fila grazie ai biglietti che avevi ordinato, mentre i suoi splendidi capelli neri si sarebbero mossi al ritmo della sua splendida musica. 

Quel bastardo era bravo, e lo sapeva bene. Altrimenti non ci avrebbe mai abbandonati. Non avrebbe mai abbandonato me

Rigirai tra le mani quel pacchetto di sigarette nere, smettendo di guardare fuori la finestra e posando il mio sguardo sul posacenere colmo di cicche, mentre una nube di fumo fuoriusciva dalla mia bocca inondando ciò che era intorno a me. Spensi con violenza la sigaretta a metà, aggiungendola alle altre, e mi alzai di scatto, sorridendo. 

Lui era bravo, certo. Ma io lo sarei stata di più, e questa era una promessa.

...«Ehy, Nana? Tutto bene, perché non mi rispondi?»

   
 
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