Leaving Hell

«Quindi ve ne andate. Non tornerete più»

Ti accorgi della verità di queste parole appena la portiera della carrozza si chiude, lasciando fuori Marlborough Mills e la neve, lontani perché tu non possa toccarli.

Stai andando via e non tornerai mai più a Milton.

(Girati)

Non lo avevi previsto. Non avevi previsto il vuoto che ora avverti e che non avresti mai voluto provare. Non è solo tuo padre a mancarti. Ti manca l'aria, adesso, mentre fissi il nulla sulla tela nera. Ti manca una ragione per restare. Ti manca il tempo di fabbricartene una: la carrozza si muove, già ti porta via e tu non puoi fare niente se non sussultare con lei.

Ti senti soffocare.

(Girati e guardami)

In un attimo ti sporgi dal finestrino e ti volti a guardare indietro un'ultima volta.

Lui è lì, eretto sulla porta. Fa un passo in avanti, verso di te, e ti si stringe la gola in un nodo di aspettativa e terrore che non sai sciogliere. Vorresti dire qualcosa, vorresti pronunciare il suo nome o anche solo sorridere, ma le tue labbra sono serrate in una smorfia di rimpianto che non riesci a districare.

Ti accorgi che vorresti andartene almeno con la sicurezza di essere stata perdonata. Più di ogni cosa ora ti piacerebbe essere certa che John non pensi male di te, di te e Fred, del tuo rifiuto. Ma i suoi occhi ti parlano di tristezza e nostalgia di racconti mai raccontati, di storie mai vissute di cui anche tu ora senti la mancanza. Ti parlano di sofferenza e dolore, gli stessi che provi tu e che non puoi lenire senza esporti – senza esporlo – al pubblico ludibrio e alla vergogna. Ti parlano di sentimenti che non potranno più venire alla luce, sentimenti che hai paura di offendere al solo nominarli.

Ti parlano di voi, di un voi che non è stato e che non potrà mai più essere.

La consapevolezza ti annienta, ma trovi la forza di muovere le dita in un estremo cenno di saluto e senti gli occhi pungere quando John, lo sguardo agganciato al tuo, ricambia il muto addio.

E la sua figura protesa verso di te è l'ultima cosa che vedi prima che la carrozza svolti l'angolo, lasciando infine Marlborough Mills.

Ti accasci contro il sedile e premi il fazzoletto sulle labbra per soffocare la pena, gli occhi chiusi per non guardare quello che stai abbandonando alle tue spalle.

Cara Edith,
è vero, ho conosciuto l'Inferno ed è bianco come la neve.
Ma allora, ti prego, dimmi: perché ora che lo sto lasciando, che sto tornando da te, sento che non troverò altro che sconforto?

[Parole: 443]