19/08/2020
8 recensioniScarsità di vuoto
Quello che vedono l'uno negli occhi dell'altro è il riflesso speculare – ammantato di ironia inversa – del macigno che si portano nell'anima. Vuoto, vuoto, vuoto.
È il macigno degli anni passati in una cella – reale o immaginaria, imposta o autocostruita –, meritata per la perdita dell'unica persona che quel vuoto lo riempiva.
James, Lily.
"Passi un po' troppo tempo a Grimmauld Place, qualcuno potrebbe pensare che inizi a gradire la mia compagnia".
"Vengo qui solo per compiacermi della tua miseria, Black. Tu non mi stai scacciando: questo è il dato interessante".
"Io mi annoio, Mocciosus, qual è la tua scusa?"
"Io mi annoio, Mocciosus, qual è la tua scusa?"
Quello che sentono l'uno tra le braccia dell'altro è una goffa imitazione – improvvisa, inaspettata, pur tuttavia inevitabile – del calore che né i mangiamorte né i dissennatori hanno spento. Briciole nel vuoto.
È il calore che per loro è esistito solo grazie al proprio migliore amico – era più di questo, vanamente di più, lo sanno entrambi –, e che ora può ricercarsi masochisticamente solo nell'ultimo residuo rimasto di cosa quell'amico una volta ha amato.
Perché è questo che sono entrambi, solo residui – Severus di Lily, Sirius di James.
"Se stai cercando di incolpare qualcuno, guardati allo specchio, Black. Non avresti dovuto gettarti come una sanguisuga tra le mie braccia".
"Abbracciarti era l'ultima delle mie intenzioni. Volevo solo portarti a letto. Non lusingarti troppo, non saresti stato la mia prima scelta, ma ero in astinenza dagli anni Ottanta".
Severus digrigna i denti – per un attimo sembra lui il cane. Sirius, invece, ride.
"Abbracciarti era l'ultima delle mie intenzioni. Volevo solo portarti a letto. Non lusingarti troppo, non saresti stato la mia prima scelta, ma ero in astinenza dagli anni Ottanta".
Severus digrigna i denti – per un attimo sembra lui il cane. Sirius, invece, ride.
Quello che sentono l'uno sulle labbra dell'altro è il primo desiderio – la vendetta non conta, giusto? – per una manciata di secondi in cui stare bene. Scarsità di vuoto.
Secondi in cui James e Lily non c'entrano nulla – non devono entrarci per nulla, è meglio così.
"Devi proprio andare via così subito?"
"Al contrario di te faccio qualcosa nella vita. O devo proporre a Silente di unirsi a noi?"
"Ma quanto sei simpatico, Piton. Lo avessi saputo prima, ti avrei preso per il culo in altro modo anche quando eravamo giovani".
Il sopracciglio arcuato di Severus è segno che il Preside attenderà un altro po' dopotutto.
"Chi è che prende il culo chi, Black?"
"Al contrario di te faccio qualcosa nella vita. O devo proporre a Silente di unirsi a noi?"
"Ma quanto sei simpatico, Piton. Lo avessi saputo prima, ti avrei preso per il culo in altro modo anche quando eravamo giovani".
Il sopracciglio arcuato di Severus è segno che il Preside attenderà un altro po' dopotutto.
"Chi è che prende il culo chi, Black?"
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Sirius Black è morto. Solo tu potevi morire così da stupido – pensa Severus senza lacrime, ma anche senza sorrisi.
Quella morte non è una perdita per lui, ad essere onesti non gli cambia nulla.
O meglio, una differenza c'è ma è talmente minima che non se ne accorge neppure. Perché minimo era il passo per sprofondare nel baratro ed essere fagocitato dal vuoto.
Al suo mondo opaco è stata sottratta l'ennesima tinta. Anche il nero, in fondo, era un colore.
Quella morte non è una perdita per lui, ad essere onesti non gli cambia nulla.
O meglio, una differenza c'è ma è talmente minima che non se ne accorge neppure. Perché minimo era il passo per sprofondare nel baratro ed essere fagocitato dal vuoto.
Al suo mondo opaco è stata sottratta l'ennesima tinta. Anche il nero, in fondo, era un colore.
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NDA: Non ho sbattuto la testa e non ho bevuto, si tratta di un esperimento che volevo fare da un pochino e niente, è venuto fuori.
Non mi metterò a giustificare questa follia, ringrazio solamente di cuore il magico comitato che mi ha dato l'ok a pubblicarla (Juriaka, Jodie Graham, BlueBell9, Violet Sparks).
Il prompt su cui è nato tutto è stato "Abbracciarti non era proprio nelle mie intenzioni".
Il titolo della flash è preso da una citazione di Samuel Beckett.