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Autore: Mari Lace    19/08/2020    3 recensioni
Storia partecipante al contest “A Ship for All Seasons” indetto da LadyPalma sul forum di EFP.
Ben presto nota, incantato, un abito rosa pallido e l’aggraziata ragazza che lo indossa – non la riconosce subito, però, e quando lo fa rabbrividisce. (...)
“Ti credi un eroe, Paciock? Solo perché sei andato al Ministero a farti ammazzare?” (...)
“Potter è stato fortunato” precisa lei, per poi aggiungere a voce bassissima: “Non che mi dispiaccia”.
“Lo so” afferma Neville, convinto. “Hai paura, ma non sei una stupida”.
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Neville Paciock, Pansy Parkinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Due non stupidi

Due (non) stupidi



 

Ginny è stata gentile ad accettare il suo invito, ma Neville non è cieco: non è lui ad attirare continuamente il suo sguardo.

Forse è per questo che si perde a sua volta a osservare i ballerini intorno a loro. Ben presto nota, incantato, un abito rosa pallido e l’aggraziata ragazza che lo indossa – non la riconosce subito, però, e quando lo fa rabbrividisce.

“Tutto bene, Neville?” domanda Ginny, un po’ preoccupata.

“S-sì” balbetta rapido lui, tornando a dedicarsi alla sua dama e a nessun altro.

Quella ragazza così carina non può proprio essere Pansy Parkinson – eppure è con lei che balla, in sogno, quella notte ed altre ancora.

“Ti credi un eroe, Paciock? Solo perché sei andato al Ministero a farti ammazzare?”

“Sono ancora vivo” protesta lui, un po’ incerto.

“Potresti non essere sempre così fortunato”. Pansy lo fissa sprezzante.

“A te che importa?” domanda Neville, stupendo prima di tutto sé stesso.

Sostiene il suo sguardo per un po’, ritrovando il coraggio provato alla fine dell’anno precedente. Si dà dello sciocco: Pansy Parkinson non può spaventarlo più dei Mangiamorte! O forse può?

“Non mi importa, infatti” dichiara lei, gelida, dopo secondi o minuti – Neville non sa dirlo. “Non montarti la testa, Paciock, non sei nessuno”.

Lui non è nessuno, forse – ma lei perché gli ha parlato?

“Ho sempre saputo che sei un idiota, ma non pensavo che avessi anche aspirazioni suicide”.

Neville le sorride – ci prova, perché tra un occhio nero e un labbro gonfio non è molto sicuro del risultato. “Non mi uccideranno, sarebbe uno spreco di sangue puro” spiega sarcastico.

Pansy l’osserva per un po’; infine sbuffa irritata. “Saresti anche carino, se non fossi così Grifondoro”.

“Mi stai dicendo che sono eroico?”

“Solo incredibilmente stupido”.

Neville ride – amaramente. “Davvero ti sta bene così, Parkinson? Apri gli occhi, questa non è più una questione di Case!”

Pansy abbassa lo sguardo; è un attimo, la sua espressione torna sprezzante.

“Non sono una stupida, Paciock”.

“Ti dispiace ancora non aver consegnato Harry?”

Pansy alza gli occhi al cielo. “Era una scelta sensata”.

“Merlino, Parkinson, non recedi mai?”

Lei non risponde. Neville non si lascia scoraggiare e si accomoda al suo fianco.

“Potter è stato fortunato” precisa lei, per poi aggiungere a voce bassissima: “Non che mi dispiaccia”.

“Lo so” afferma Neville, convinto. “Hai paura, ma non sei una stupida”.

Avvampa. “Si può sapere cosa vuoi da me, Paciock?”

“Solo… un ballo”. Si alza; lei sussulta stupita. “Ti va?”

Un gioco di sguardi – ancora.

“Va bene” accetta infine, seguendolo in pista. “In fondo sei carino”.

Neville ride. Non è il Ballo del Ceppo – è molto meglio.

  
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