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Autore: Sasi02    21/08/2020    1 recensioni
[Dal Testo];
"Nonostante la idol "Sayaka Maizono" fosse amata ed idolatrata da tutti, la vera Sayaka era semplicemente una studentessa delle medie, con amici senza alcun tipo di talento specifico che apprezzava. Sempre lei non riceveva un affetto famigliare, si chiedeva come fosse il rapporto tra un figlio e la propria madre, lei non lo ricordava per quanto si sforzasse."
1407 parole.
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Sayaka Maizono
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Piume di Gru


Una testolina blu vagava per i corridoi scolastici della scuola media Sixth Black Root, la sagoma di Sayaka Maizono, giovane idol in crescita, frequentava da poco la struttura disciplinare, un momento prima le sue compagne, nonchè membri del gruppo di cui faceva parte la ragazza, avevano deciso di riunirsi in palestra per eventuali prove.
Quel pomeriggio soleggiato era abbastanza forte da formare un'ombra sotto ai piedi della idol stessa, sembrava che quelle finestre non potessero reggere una luce così accecante, talmente forte che Sayaka dovette portare una mano davanti alla propria tempia.
Non avendo ottenuto il tempo necessario, la giovane ragazza non riconosceva nessuna strada di quelle mura scolastiche, si chiese quanto avesse sbagliato nell'assentarsi quel maledetto giorno di perlustrazione, nessuna guida le era stata affidata, ma quel giorno la idol stessa non aveva altra scelta; suo padre era riuscito finalmente a trovare un giorno libero dal proprio lavoro, intenzionato nel riprendere tutte le ore perse assieme alla figlia. Al richiamo della mancanza di una figura paterna, genitoriale, la blu non si era lasciata ripetersi due volte dopo quella frase.
Avevano passato una bella giornata assieme, per una volta il lavoro non sembrava il protagonista di tutte le loro discussioni, Sayaka non si sentiva di percorrere l'obbligo di raccontargli i duri lavori che sopportava per una singola esibizione, per un testo importante, essere la leader del gruppo, la figura centrale di essi, era davvero difficile da manovreggiare, ma la idol sentiva di essere ripagata ad un ulteriore affetto e amore donatogli dai propri fan, un affetto da cui non riusciva ad incontrare ogni giorno nella sua vita quotidiana.
Nonostante la idol "Sayaka Maizono" fosse amata ed idolatrata da tutti, la vera Sayaka era semplicemente una studentessa delle medie, con amici senza alcun tipo di talento specifico che apprezzava. Sempre lei non riceveva un affetto famigliare, si chiedeva come fosse il rapporto tra un figlio e la propria madre, lei non lo ricordava per quanto si sforzasse.
I passi della protagonista si fermarono quando vide i tasselli cambiare, poggiò la mano delicata sul muro bianco pulito, il suo viso privo di qualsiasi imperfezione avanzò ancor prima che i piedi potessero ottenere il concesso di muoversi.
"Questa è la piscina?" Pensò la giovane idol prima di sospirare: era più bella che persa. Poteva soltanto immaginare quanto fosse in ritardo e il pensiero la imbarazzava. Lei, la leader, idol centrale, che ritarda di ben dieci minuti alle prove del prossimo concerto che avrebbero tenuto a scuola, alla fine dell'anno. Una delle tante coreografie con cui si sarebbero esibite, l'unico gruppo di idol che la Sixth Black Root possedeva. Erano capitate proprio a fagiolo, le stesse parole che nel giorno in cui venne unita alle altre quattro ragazze le passarono tra la mente.
La ragazza tentò di indietreggiare per tornare al punto di partenza, voleva cambiare rotta, ritornare in classe e cercare qualche professore o qualche alunno che potesse aiutarla.
Un verso rumoroso attirò la sua attenzione, simile ad uno starnazzamento, il primo accenno dei suoi gesti era quello di guardare istintivamente verso l'alto, pensando che qualche volatile si fosse impigliato tra le fessure delle finestre, o peggio, che un topo si fosse intrufolato nei condotti dell'aria e incastrarsi tra le sbarre.
La blu deglutì silenziosamente, stringendo un pugno e cercando tutto il coraggio che riusciva ad ottenere: avanzò pian piano, ma all'interno della grande stanza non c'era un bel niente, il club di nuoto quel giorno era assente per una gara ad Hokkaido e le lezioni erano finite. Che qualcuno si fosse intrufolato? Escluse questa decisione, era severamente vietato immergersi in piscina se non negli orari predisposti.
La giovane scoprì il richiamo di quello strano rumore tramite le grandi vetrate, talmente pulite che ci si poteva specchiare.
Avanzò di tutta fretta, ma i suoi passi erano leggeri ed impossibili da udire, come se fosse un'fantasma in preda alla levitazione. La giovane scolara si nascose, forse in preda alla vergogna o a qualche accanimento su di lei, ormai il suo gruppo stava ricevendo molte visualizzazioni sulle piattaforme digitali e in poco tempo, in strada, la fermavano per scattare delle fotografie, ma non era la sola, anche le sue compagne subivano ogni giorno la stessa sorte. Una sorte che però metteva tutte di buon'umore.
Gli occhi blu della idol incrociarono la figura snella di un ragazzo, ancora con la tuta da ginnastica. Non era molto muscoloso, Sayaka pensò che fosse anche più alta di lui, ma quei pochi centimetri non facevano la differenza, trovò quella sorta di antenna buffa, un piccolo sorriso era inevitabile.
Oltre all'aspetto del giovane ragazzo, vide la figura di un grande uccello ferito che urlava dolore appena il ragazzino cercava di aiutarlo, quelle erano garze? Sayaka allungò per un po' il proprio collo per vederci meglio, ed aveva ragione!
Quel ragazzo dal nome a lei sconosciuto stava guarendo un animale dalle apparenze innocenti, la idol ne finì con l'interessarsi di quella situazione, curiosa per come sarebbe finita, ma quando il giovane giapponese arretrò per poi alzarsi, capì perfettamente che tutto era appena terminato.
Sayaka si soffermò alla reazione dell'uccello, egli fissava lo sguardo del giovane ragazzo impercettabile, il becco lungo risplendeva sotto i raggi del sole e le piume bianche rilassavano gli occhi della ragazza, notò anche che la lunga zampa del volatile, che lo collegò ad una gru, fu di nuovo intatta e in essa vi era una garza stretta, affidatogli proprio dal ragazzo.
-Stai attenta la prossima volta.- Il ragazzo cominciò a parlare, una voce per nulla pesante, ma leggera e pulita, limpida, trasmetteva sicurezza e gentilezza. Quando la gru cominciò a volare all'altezza del capo del giapponese, Sayaka si scosse un po', sorpresa, il ragazzo dai capelli castani la imitò inconsciamente, ignaro che la idol che aveva sempre ammirato lo stesse guardando in quel preciso istante.
L'uccello aprì le ali e spiccò il volo, allontanandosi dalla struttura, mentre il giovane ragazzo fu soddisfatto del suo operato, Sayaka, invece, pensò che quello sconosciuto fosse una persona davvero gentile e dal cuore tenero.
La idol decise di mollare il contatto con l'armadietto che è riuscita a nasconderla per un bel po' in tutto quel frangente di tempo, lanciò un'ultima occhiata al moro, il quale era ricoperto dalla luce solare, sembrava divino, come se tutti dovessero guardarlo in quel preciso istante.
La blu ritornò sui propri passi, abbandonando la piscina con un lieve sorriso sulle labbra, guardò dritta verso di sè, chiedendosi come si chiamasse quel giovane salvatore.
Chissà se un giorno avrebbe avuto il privilegio di incontrarlo...



Sayaka ansimò esausta, la ferita all'altezza del cuore non cessava a rilasciare il sangue che macchiava le dita della ragazza. Leon era appena fuggito dopo un atto di vendetta, la blu ne approfittò per scrivere il nome del ragazzo alle proprie spalle.
Lei voleva salvarlo, il pensiero che la persona che aveva ritenuto gentile e dal buon cuore non poteva essere accusata del suo omicidio. In quel momento Sayaka strinse i denti mentre le gambe, le stesse che la aiutavano per muoversi sul palco, cominciarono a privarsi delle proprie forze, ma l'indice della blu non mollava, il nome era appena stato scritto.
Con un leggero tonfo e un dolore lancinante al petto, Sayaka guardò dritta verso di sè, la porta ancora aperta e la luce della stanza ancora accesa. Una lacrima amara le scivolò giù per il viso, quante cose stava per perdere..?
I momenti con suo padre, il lavoro per aver aiutato il proprio gruppo ad avere successo, l'essersi proposta come modella nelle riviste di moda, cosa avrebbero pensato i suoi fan dopo la sua morte, ma soprattutto... lui sarebbe riuscito a perdonarla? Sayaka era come una principessa rapita dal buio della disperazione, impossessata da un demone interno.
La luce della stanza le ricordò vagamente quel pomeriggio di tre anni prima, i suoi occhi immaginarono un uccello volare lontano, era sfocato, ma più si allontanava e più i colori cominciarono ad essere distinguibili. Quella era senza ombra di dubbio una gru.
Gli occhi blu della idol si illuminarono di un piccolo bagliore a tal punto che la ragazza potesse scoppiare a piangere, ma non le era concesso, le mancavano le forze.
-Vivi... Naegi-kun...- Un sussurro debole venne udito soltanto da lei in quel bagno buio, fuori dalla struttura la luna era l'unica fonte di luce che non riusciva a raggiungere la figura della ragazza.
Esalando un ultimo, freddo, respiro, Sayaka chiuse gli occhi e non li riaprì mai più.


Angolo Autore

Salve a tutti! Non ho mai postato qualcosa su EFP riguardante Danganronpa, un'opera che ormai conosco da oltre cinque/sei anni, ma oggi era una giornata davvero noiosa, però mi sono ispirato d'un tratto e mi sono detto: perché non buttare giù qualcosa su Sayaka?
Nonostante nel fandom lei sia mooolto odiata, Sayaka è il mio personaggio preferito in assoluto, la waifu che tanto stimo ed ammiro. Credo che sia un personaggio davvero sottovalutato, criticato per nulla e che, per essere compresa, bisogna fare un'attenta analisi del personaggio che io sono riuscito perfettamente a fare.
Come avrete anche notato, ho messo piccoli accenni alla Naezono, una delle mie OTP! (Non mi picchiate, ma la Naegiri non mi ispira per nulla. Però shippo Kirizono, quindi xD).
Mi fa strano scrivere un angolo autore in un fandom che non so come sia "strutturato", visto che spesso scrivo in quello di Hunger Games (non guardate le mie storie vecchie, le ho lì giusto per il trash!).
E nulla, spero di avervi fatto spendere bene questi minuti, sicuramente piazzerò questa storia nella sezione "videogiochi" perché gli anime di Danganronpa sono orrendi. Mi congedo ^^.
Alla prossima!
Sasi02
   
 
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