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Autore: Red Saintia    22/08/2020    8 recensioni
[Fandom Vari]
Un abbraccio è... quello di cui abbiamo bisogno, quello che non ti aspetti, quello che ti consola, quello che ti sostiene, quello che ti conforta. Perché la somma delle parole che non si riescono ad esprimere risiede proprio in un abbraccio.
"Questa storia partecipa alla Fast Challenge indetta dal gruppo Facebook Il Giardino di Efp"
Genere: Generale, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Anime/Manga: Davilman (Akira Fudo/Miki Makimura)

Un abbraccio è... redenzione



Un altro colpo...sì ancora uno perché il nemico è a terra ma io non sono ancora soddisfatto. Forse non lo sarò mai.

Il mio braccio entra del tutto nel suo torace, lo sento spegnersi e agonizzare. Rido...in maniera incontrollata, rabbiosa, folle. Un altro demone che si estingue per mano mia, che sono uno di loro, ma non del tutto.

Che cos'è adesso questa creatura, un ammasso senza forma e senza anima che potrei polverizzare definitivamente sotto i miei piedi. Non doveva attaccarla, non doveva neanche provare a farle del male, non a lei...non a Miki.

 

Le mie mani sono sporche di sangue e resti di demone, mi chiedo se questa frenesia che mi assale quando uccido un nemico mi abbandonerà mai. E se anch'io perdessi ciò che di umano c'è in me? Cosa mi rimarrebbe, cosa sarei?

La sento sospirare alle mie spalle, sta rinvenendo, non deve vedermi così, non voglio.

"Dove mi trovo...cos'è successo." la vedo guardarsi attorno, è confusa, spaesata. Mi avvicino lentamente e lei mi riconosce. "Akira sei tu? Quando sei arrivato, ma quello era...era un demone?"

Come vorrei dirle che non è così, che tutto questo è solo un incubo, che ce ne andremo a casa e niente sarà davvero reale.

"Sta tranquilla Miki è tutto finito, ti riporto a casa, calmati adesso." lei mi guarda e per un attimo il timore si impossessa del suo sguardo, forse lei sa, forse lo ha capito già da tempo solo che ammetterlo a parole significherebbe rendere reale un brutto incubo.

"Ma tu sei ferito, stai sanguinando?" già...me ne accorgo solo adesso

"Non è niente è solo un graffio, passerà."

"Oh...sei sempre il solito. Minimizzi ogni volta che ti ferisci per dimostrare quanto sei forte. Forza fammi vedere."

Questo suo istinto protettivo non cambierà mai, ma io percepisco il suo timore quando mi sfiora il braccio, io sento la sua paura anche se lei non dice una parola.Con un gesto secco si strappa un lembo della camicia e mi fascia il braccio.

Mi sorride, ed ogni volta che lo fa io mi sento in pace con il mondo.

Si guarda intorno e vede il sangue e la devastazione che quel mostro ha creato. Corpi lacerati e smembrati giacciono a terra in pozze di sangue. I suoi occhi si riempiono di lacrime. Cerco di allontanarla da quello scempio e lei si tiene a me così forte come se io potessi cancellare con un gesto quel orrore dalla sua mente.

"Portami via ti prego...non voglio restare qui, non voglio vedere tutto questo e non voglio che tu venga coinvolto."

La sua stretta al mio petto è salda adesso, sento il suo respiro che mi sfiora la pelle, avverto il battito del suo cuore e mi chiedo se anche lei possa sentire il mio.

Rimango fermo, immobile, davanti a quella dimostrazione spontanea di affetto, di protezione che lei mi sta donando. Si aspetta che io faccia qualcosa, ma adesso sono io quello che ha paura.

Paura di lasciarsi andare, di sentire il suo calore di farle del male con gesti avventati. Mi guarda Miki, con occhi supplichevoli e lucidi, sembra così piccola, fragile e smarrita.

"Ho paura..." le dico con un filo di voce lasciandola sorpresa "...ho paura di sfiorarti." Ma le mie braccia sono già a mezz'aria che bramano di toccarla.

"Non devi averne. Tu non mi farai del male, ed io...ne ho bisogno."

In quel momento le sue certezze divennero le mie e la strinsi a me come non avrei mai immaginato fare, perché il suo amore era l'ancora che mi teneva legato alla mia umanità. Non aveva importanza se sapesse o meno ciò che ero, in quel abbraccio io trovai le risposte che cercavo e che mi servivano per continuare a vivere e lottare.



PROMPT 32: "HO PAURA DI SFIORARTI"


Ben trovati a tutti. Mi accingo, con questa raccolta, ad addentrarmi in altri fandom di cui non ho mai scritto. Lo faccio con delle flash fic che permetteranno sia a me di sondare il terreno sia a chi legge di giudicare, anche se in poche righe, se io abbia centrato o meno il carattere dei personaggi. Ho voluto cominciare con il fandom di Davilman, anime a cui sono particolarmente legata al pari di Saint Seiya. Ho sempre voluto scrivere di questo demone dai sentimenti umani ma poi rimandavo quasi sempre per paura, lo ammetto. 
Ci saranno altre storie in questa raccolta sempre inerenti al tema dell'abbraccio inteso come espressione silente ma tangibile di ciò che una persona prova. I fandom in cui scriverò saranno quattro, spero di essere all'altezza e che per voi sia un piacevole diversivo rispetto al solito. Buona lettura allora... e arrivederci alla prossima.

 

 

   
 
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