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Autore: Ree    24/08/2020    1 recensioni
E se in un mondo aperto a ogni pantheon a a ogni mito tutte le varie religioni si incontrassero qualche volta? E se gli scontri fossero di dimensioni bibliche? Chi vincerà?
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Il sole era salvo. Anche questa notte Ra era riuscito a trainare il sole. Questa notte era stato solo e lo scontro aveva raggiunto proprorzioni titaniche. Per fortune il sole era spuntato e le numerose ferite erano già guarite. Dopo un po Ra riaprì gli occhi e capì dove era steso. 
"Maledizione" sibilò il dio del sole a denti stretti notando di essere finito in un luogo sconosciuto. Le montagne era alte e non vi era sabbia al suolo. Tutto era come un enorme oasi e l'acqua era ovunque. "Questa terra sembra essere stata baciata meno dal sole. Rispetto al mio regno è molto più florida".
Ra camminò per ore, man mano che camminava le erbe intorno a lui si seccavano e il terreno diventava sabbia. Quando per sbaglio entrò a Corinto le fiamme sferzarono e la città venne bruciata completamente. Continuò a camminare verso su Sud ignorando ogni cosa. Quando un gruppo di ninfe tentò di attacarlo con un solo sguardo Ra bruciò completamente l'armata.


Olimpo
"Zeus" disse Ganimede avvicinandosi all'enorme trono del suo capo. Zeus in quei giorni stava usando una forma ringiovanita del suo corpo. La barba era svanita e i capelli erano oramai diventati completamente neri. Mentre si avvicinava il ragazzo sul trono girò gli occhi su Ganimede. "Signore. Un essere sta bruciando la Grecia." "Un essere? Oggi mi devo sgranchire le gambe. Andrò io". "Sicuro che non vuole mandare Ares?" "Certo" e detto questo Zeus si vesti completamente. Aveva un armatura completamente azzura bordata di oro puro. Un enorme saetta svettava sul torace. L'egida, lo scudo di medusa ricoperto di nubi e tuoni era appeso sul braccio destro mentre nella mano sinistra brillava una folgore.


Dopo pochi secondi di volo Zeus vide il nemico. Era alto e di carnagione scurissima. I capelli erano neri e era vestito con abiti bizzarri. Zeus gli cadde davanti e il mostro non rimase per nulla stupito. "Mostro. Rallegrati. Oggi avrai la possibilità di sfidare un dio dell'olimpo. Io sono Zeus, dio del Tuono." si presentò l'olimpico montre i fulmini danzavano intorno a lui. "Dio? Rispetto a quelli del regno d'egitto sembri molto pacchiano. Il mio prediletto Seth usa i fulmini. Mai ritenuto troppo forte." rise Ra ma appena il suo sorriso si palesò Zeus sferrò un singolo ed energico pugno e mando Ra a sbattere contro un palazzo della ormai caduta Corinto. "Deboli voi dei dell'Egitto" rise Zeus ma mentre rideva il sole raggiunse il massimo picco. I mattoni del terreno fusero mentre lui camminava. La testa di Ra divenne di falco e un armatura fatta di luce e fiamme si palesò sul suo corpo. Un enorme bastone nero con sulla punto un disco solare gli comparve in mano. Con un movimento dell'asta un pioggia di fuoco cadde su Zeus ma mentre la lava cadeva una barriera di pioggia coprì l'olimpico. Il tonanto creò una saetta la sferrò contro Ra che con un movimento della mano destra distrusse.

"Sei più forte di qualsiasi olimpico" rise Zeus "E tu di ogni altro dio." rise l'altro. E poi alla velocità della luce iniziarono lo scontro fisico. Zeus lanciò un pugno e Ra un calcio. Migliaia di colpi al secondo eppure nessuno era in svantaggio. Poi in un impeto di energia Ra lanciò un enorme fiammata contro Zeus colpendogli la spalliera trasformandola in cenere. Mentre il re dell'olimpo era stupito Ra continuò a colpire e colpo dopo colpo ferì notevolmente il dio del tuono. "Maledetto" urlò Zeus sputando sangue e in poco tempo rimise in piedi la sua armatura e alzò l'egida. Enormi fulmini e nubi colpirono Ra e un piccolo strato di pietra gli bloccò le ali. "Fastidioso" disse il sole e ridendo si staccò le ali.


Alla velocità del tuono Zeus usò il fragore del tuono per assordare Ra e poi gli sferrò un montante sul mento spedendolo a terra. Mentre il dio del sole cadeva gli lanciò un enorme saetta. E della città non rimase niente. Ra urlò ma poi di botto aumentò il calore e con l'imposizione della mano fece esplodere l'aria di Zeus. "Sei proprio un ragazzino impertinente" e imponendo le man evocò il sole in versione mini e lo lanciò contro Zeus bruciandolo completamente. "Arriva la sera. Io devo lottare." e detto questo Ra volò in cielo. Zeus si risvegliò ore dopo pensoso sul quel dio che lo aveva sconfitto...




Spero che vi sia piaciuta la parte uno. Se volete altri scontri proponetemeli. Possono essere con mostri, eroi e dei delle mitologie di tutto il mondo.

 
   
 
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