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Autore: fenris    30/08/2020    3 recensioni
Salem è sul punto di mettere le mani sulle Reliquie e usarle per spedire i Grimm in altri mondi, compresa la terra. Gaia, Alaya e Zelretch non possono permetterlo, quindi fanno reincarnare otto Servant ai tempi del team STRQ. Cresciuti, questi Servant diventano prima Cacciatori e poi i genitori e insegnanti della nuova generazione. Riusciranno a scoprire cosa lega davvero i Grimm al loro mondo e a proteggere chi amano? Coppie: Jaune/Pyrrha, Yang/Weiss, Blake/Sun, Jeanne/Sieg, Ruby/Si- oc, Ren/Nora, Qrow/ Summer e altre.
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yuri, Slash, FemSlash | Personaggi: Blake Belladonna, Nuovo personaggio, Ruby Rose, Weiss Schnee, Yang Xiao Long
Note: Cross-over, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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La situazione a Vale non ci aveva messo molto a diventare un inferno in terra. I camion che stavano evacuando i civili si facevano strada con difficoltà tra Grimm e macerie fino ai tunnel per Mountain Glenn o altri villaggi mentre Cacciatori, poliziotti e soldati facevano del meglio per eliminare gli inseguitori e il discorso di Cinder partiva a ripetizione, facendo impazzire chiunque lo ascoltasse.

 

“ Tutto questo... era evitabile- diceva atona la voce di Cinder, nascondendo appena una certa soddisfazione, da ogni altoparlante presente in città, hackerato dal virus- Ozpin e i membri del suo piccolo gruppetto di cospiratori sapevano cosa sarebbe successo e pensavano di averlo evitato. Questo è ciò che succede quando date tutta la vostra fiducia a uomini che credete eroi, ma sono soltato uomini.”.

 

Il messaggio continuava con altri commenti sulla corruzione dei regni per poi ripartire all'infinito, mettendo il dubbio tra i civili in fuga e i soldati e Cacciatori meno esperti, alcuni dei quali si chiesero se non fossero dalla parte sbagliata. Dubito subito sparito ricordando chi stava assalendo un intero regno.

 

“ E sta zitta, puttana!”, gridò un soldato menageriano sparando a tutti gli altoparlanti in una piazza prima di lanciare una granata a un Griffon avvicinatosi troppo, ricoprendolo di ghiaccio.

 

“ Sbrigatevi a portarli ai tunnel, qui non resisteremo a lungo!”, ordinò Joseph, appostato sul tetto della stazione di polizia costretto a sparare a qualunque creatura oltrepassasse la barriera posta dai suoi uomini, per lo più piccoli Grimm che avevano avvertito l'Aura dei poliziotti, bloccandoli lì a non poter far altro che sopravvivere.

 

“ Cercheremo di sbrigarci per tempo, tenete duro fino ad allora.”, rispose uno dei luogotenenti di Iskandar, mentre tagliava un Beringel in due con uno slash d'energia lanciato dalla sua alabarda, diminuendo un po' le dimensioni dell'orda che portava alla centrale.

 

“ Aspettate, si stanno ritirando, forse... Oh, no! Fregatevene di noi, pensate alla battaglia e ai civili rimasti!”, esclamò Joseph vedendo una saetta nera decimare i suoi ultimi uomini, prendendo una delle ultime granate rimaste e lanciandola sulla cosa che stava per entrare nella base, ma comunque pochi secondi dopo si trovò davanti un Grimm ibrido armato di due lance.

 

“ Mi perdoni, commissario. In un'altra occasione sarebbe stato un onore combattere al suo fianco.”, disse triste Diarmuid infilando la lancia nel petto del coraggioso commissario, che prima di cadere con la bocca sanguinante tentò di sparare un'altra volta al cavaliere senza particolari risultati, che lo guardò con sguardo affranto, ricambiato solo da un'espressione di rabbia.

 

Il Lancer diede loro un sentito addio prima di andarsene lasciandosi dietro i corpi dei vari poliziotti, non pensando ai bambini che non avrebbero più visto i loro genitori. Fece per tornare alla battaglia, quando sentì una strana corrente d'aria dietro di lui.

 

“ Diarmuid... più che degno della tua fama.”, commentò Ozpin, il suo bastone avvolto da una potente energia magica.

 

“ Grazie, professore- disse il lancer, riconoscendo il nuovo potere posseduto dal preside- vedo che avete fatto un bel carico.”.

 

“ Ho ripreso un dono fatto secoli fa alla razza umana. L'attuale proprietaria pensava avesse fatto più bene nelle mie mani.”, spiegò l'uomo tentando di attaccarlo con una potente saetta, facilmente divisa in due dalla lancia dorata del possente Fianna.

 

“ Allora vi aiuterò a riprendervi la mano.”, disse questi lanciandosi contro Ozpin, ansioso di porre fine alla parodia di vita che aveva ricevuto su Remnant.

 

*****

 

 

Nel frattempo il golem aveva oltrepassato le mura. Era più minaccioso che mai, coi cristalli di Polvere che spuntavano dalla sua carne rocciosa, lanciando a volte raggi elementali assieme ad urli che scuotevano la terra da cui prendeva potere e con cui si era fuso per passare dal proprio nascondiglio fino a Vale in meno di una giornata.

 

I soldati e i Cacciatori presenti gli stavano lanciando contro tutto ciò che avevano, da missili a sfere di energia e qualsiasi vantaggio le loro semblance permettessero loro.

 

“ FORZA CON QUEL CANNONE!”, esclamò un soldato facendo portare un'enorme bocca da fuoco da diversi suoi colleghi. Questi presero dei fili provenienti dall'arma e l'attaccarono ai loro fucili, canalizzandovi la loro Aura, fino a quando un potente raggio non si abbattè sul petto della creatura di roccia, spingendola indietro di vari metri, facendo cadere al tempo stesso alcuni macigni sul terreno.

 

“ D- diamine.”, esclamò Emerald, che si era tenuta stretta nel suo piccolo cantuccio pieno d'ossigeno, pur sentendosi intorpidita dall'onda d'urto. Se quello fosse stato solo un enorme costrutto di roccia sarebbe sicuramente morta schiacciata.

 

' E' questo il potere degli spiriti eroici?', si chiese ammirata.

 

Qualcuno però non era altrettanto ammirato. Per la precisione il suo stesso creatore, caduto nella più profonda depressione.

 

“ Cos' ho fatto di male in tutta la mia vita?”, si domandò Avicenbron, bevendo litri di alcool su un tetto poco lontano, guardando disperato la distruzione portata dalla sua più ambita creazione, diventata una parodia di ciò che sarebbe dovuta essere. Il suo malumore non era comunque condiviso dalla sua odiata padrona, entusiastata di avere a disposizione la pura potenza che tanto bramava da anni.

 

“ Impressionante. E divertente.”, disse Cinder, beandosi della sensazione di potere che stava provando, sparando alcune palle di fuoco dalla sua postazione contro i difensori del Regno, distruggendo il cannone ad Aura prima che potesse sparare nuovamente.

 

“ Spaventoso, direi.”, disse Mercury, a metà strada ta l'entusiasta e il disgustato. Non voleva tutto questo, le urla delle persone non erano così piacevoli ora che ci pensava. Gli ricordavano troppo le proprie quando Marcus beveva.

 

“ Un tempo sarei stato fiero di conquistare così una città, ora...”, disse Gilgamesh sparando raffiche dopo raffiche di armi contro i soldati, la maggior parte dei quali morirono sul colpo. Invidiò non poco Diarmuid e Astolfo che se ne erano andati prima. Il secondo aveva detto di poter risolvere forse qualcosa.

 

Il compito di quel mastodonte era raggiungere la torre di comunicazione per infettarla con il virus che Watts gli aveva messo dentro, distruggendo poi l'intera rete. Senza comunicazione sarebbe potuta essere la fine per i regni.

 

Improvvisamente però due possenti zampe artigliate si posarono sulle spalle della creatura di roccia. Lentamente e urlante, l'essere si sollevò da terra, perdendo già una buona parte del suo potere, e i guerrieri ancora a terra non persero tempo ad attaccarlo, riempiendo l'aria di schegge di pietra.

 

“ COSA?!”, esclamò furiosa Cinder cadendo a terra, salvandosi grazie a un'onda d'urto di Aura a pochi metri dal terreno.

 

Il responsabile era un enorme drago formato di striature rosse e azzurre. Pesantemente corazzato in ogni squama e con due palchi di corna che sembravano capaci di distruggere un edificio con un colpo. Al suo interno si trovavano ben tre guerrieri splendenti di Aura, lavorando per armonizzarla il più possibile.

 

“ Miei sudditi, spero ci potremmo vedere dopo. State attenti, questi sono avversari potenti anche per voi.”, disse Gilgamesh, rivolto a Emerald e Mercury, correndo via nella direzione del drago.

 

“ Diamine, quanto pesa quest'affare!”, digrignò Lancelot sentendo il dolore dell'avatar propragarsi ai suoi stessi muscoli, dovendo rafforzare l'energia che vi mandava.

 

“ Dobbiamo solo resistere finchè non troviamo Avicenbron, o finchè questo bestione non si scarica!”, gridò Siegfried. Jeanne e Atlanta erano già in cerca dell'alchimista per riconsegnarlo al riposo del trono degli eroi, ma aveva bisogno di altro tempo.

 

La bestia di roccia cercava di dimenarsi tra le zampe dell'avatar, sentendo l'energia che assorbiva dalla terra farsi sempre più flebile. Sarebbe sicuramente caduto in pezzi se un involontario alleato non avessse distratto il trio di guerrieri che lo teneva.

 

“ OH, NO! Non un altro.”, esclamò Siegfried guardando una figura nera talmente grande da oscurare le stelle provenire dalla direzione di Mountain Glenn.

 

Era un enorme drago, o una viverna dalla testa ricoperta da un teschio i cui occhi sembravano essere pozzi di puro odio, che si dirigeva sulla sua controparte d'energia per liberare il golem.

 

L'avatar dei tre Cacciatori tentò di sparare una sfera di energia che però fu facilmente deviata e seguita da un potente getto di fiamme che distrusse il braccio del golem, permettendogli di precipitare su un edificio abbandonato. L'impatto gli fece però perdere le gambe, obbligandolo a strisciare fino alla torre.

 

Iskandar guardò inorridito i due mostri mandati a distruggere la città. Non gli piaceva, ma c'era solo una cosa che poteva fare con la moltitudine di Grimm già presenti.

 

“ Sieg, dobbiamo dividerci! Occupati di quell'affare!”, ordinò il generale mentre il drago si divise in due bestie più piccole: una rossa e corazzata diretta contro quanto restava del golem, l'altra più normale diretta contro il nuovo contendente, che ruggì in segno di sfida.

 

“ In bocca al lupo, ragazzi!”, gridò Siegfried, snudando le zanne del suo avatar per prepararsi alla sua nuova battaglia.

 

Con Gilgamesh isolato dal resto del gruppo e Astolfo volato via, Cinder e i suoi si ritrovarono circondati da uno stuolo di fucili di alto calibro. Sul volto dei proprietari c'era un'espressione di furore e odio assoluti.

 

“ Che facciamo?”, domandò Mercury mettendosi in posizione di guardia, pur sapendo che non si poteva uscire facilmente da quell'accerchiamento.

 

“ Conoscete la tiritera. Arrendetevi e vi garantiremo un processo equo. Penso vi serva visto che tutti gli abitanti di Vale, presenti inclusi, e non solo vorranno linciarvi vivi non appena vi vedranno.”, disse uno dei soldati, caricando un po' d'Aura nel suo lanciagranate nel caso la mezza Dama avesse deciso di fare scherzi.

 

“ Come ha detto lui... conoscete la tiritera.”, disse Cinder formando globi infuocati nelle mani mentre torme di Grimm arrivavano per proseguire la battaglia coi soldati, che ripresero il loro incesso sparare.

 

Nel frattempo il drago formato dal generale dell'armata di liberazione e dal suo vice atterrò poco distante da Gilgamesh, disperdendosi in particelle di luce per rivelare i due Cacciatori con un'espressione determinata sui rispettivi volti.

 

“ Vi aspettavo... finalmente sarete capaci di porre fine a questa abnorme maledizione?”, domandò il re di Uruk facendo apparire un enorme portale rosso e nero che faceva sembrare la sua armatura e l'Aura dello stesso colore ancora più imponenti.

 

I due partner si limitarono a guardarsi dritti negli occhi per svariati secondi, scambiandosi piccoli messaggi mentali nati da anni di collaborazione.

 

 

“ Pronto?”, disse infine Iskandar espandendo la sua Aura ed evocando la propria spada insieme a un bazooka puntato sulla testa di Gilgamesh.

 

Lancelot sfoderò la sua fidata Arondlight, attivando uno dopo l'altro i glifi incisi sulla lama.

 

“ Da sempre.”, affermò deciso portando la spada vicino al volto, Knight of owner che si formava attorno a lui, sfavillante come non mai.

 

“ Glorioso, prendeteMi con tutto ciò che avete!”, gridò il folle sovrano a loro opposto ridendo mentre l' enorme portale avvolgeva tutti e tre trasportandoli dove non avrebbero fatto altri danni alla città.

 

 

 

*****

 

La situazione a Beacon non era molto migliore, era solo in attesa di esplodere oltre ogni limite i suoi occupanti potessero immaginare.

 

Il team RWBY e compagni avevano sperato che dopo l'ultima retata e la 'redenzione' di Sienna, le risorse della White Fang si fossero ridotte ormai all'osso, ma i loro misteriosi complici avevano ancora una volta mostrato più risorse di quanto fosse possibile.

 

Adam Tauros era giunto con una buona decina o anche più di navette scortate da un folto stormo di Grimm volanti: Griffon, Manticore e Nevermore in attesa di bersagliare gli apprendisti Cacciatori con tutto quello che avevano a disposizione a inizio battaglia.

 

Quando le porte si aprirono, vi sciamarono fuori dozzine di membri della White Fang semplici e Grimm che si dovevano essere legati a loro ricoperti da una nube nera, ma a preoccupare Glynda, Tai e Qrow, a capo della piccola armata di difensori, ancora più di Adam Taurus, furono alcuni volti familiari che scioccarono i tre Cacciatori veterani fino alle ossa.

 

 

“ Non ci credo. Ex Cacciatori?”, si domandò stupita la strega guardando alcuni vecchi compagni di classe e persino studenti che aveva addestrato negli ultimi dieci anni avanzare in prima linea tra membri di basso rango della White Fang e Grimm, con in pugno le armi usate per salvare decine di persone.


“ Adam...”, disse Blake a denti stretti vedendo l'uomo che capeggiava quella masnada, ripensando ai loro primi incontri, quando lo vedeva solo come una persona rotta sotto il troppo peso della vita.

 

“ Tesoro, che piacere rivederti qui. Con questi perdenti e traditori CHE FAREBBERO BENE AD ARRENDERSI!”, commentò sarcastico( e anche un po' psicotico) il rosso samurai prima che un puntino laser gli apparve sulla fronte, proveniente da Crescent Rose.

 

“ Chiamala un'altra volta tesoro e spappolerò il tuo cranio.”, sibilò Ruby irata, tentata di sparare subito e porre fine a quel supplizio. Aveva pensato più volte durante il suo addestramento alla prima volta in cui sarebbe stata obbligata a uccidere e aveva sempre pensato alla paura che avrebbe sentito in quel momento e al disgusto per sé stessa.

 

Nessuno dei due sentimenti era presente pensando ad Adam. Aveva sentito le storie di Blake su quel ragazzo quando la fauna aveva cominciato ad aprirsi di più. Non c'erano scuse per cosa gli avevano fatto, ma aveva finito per diventare peggiore di chi l'aveva ridotto così, uccidendo decine o anche centinaia di vite innocenti insieme a un messaggio di pace per la sua inutile vendetta personale.

 

Aggiungendo poi tutti gli abusi fisici e mentali che Blake e chissà quanti altri dovevano aver sofferto... beh, si è già capito. Adam per tutta risposta deglutì avvertendo l'improvviso senso omicida della cecchina e strinse la mano all'elsa della sua katana, ma si mosse con cautela per evitare mosse azzardate della mietitrice.

 

“ Ascoltatemi bene, non so cosa vogliate ottenere con quest'attacco, ma credetemi, non la riceverete. So chi c'è dietro e si sbarazzerà di voi al momento giusto. E anche se restasse ai patti, quest'attacco è sufficiente per dare una scusa a chi la vuole per attaccare e distruggere Menagerie. Al momento siete anche sorpassati anche per quantità e qualità, quindi vi consiglio di arrendervi.”, aggiunse Qrow, mettendosi in posizione di guardia per il primo attacco, da qualsiasi direzione provenisse..

 

“ Bel tentativo, mister Branwen, ma inutile- rise il samurai, girando attorno alla truppa di studenti inferociti- Beacon sarà il primo di tanti segni per l'umanità. E per la qualità... dietro di me c'è il meglio che la White Fang abbia da offrire, inclusi diversi Cacciatori professionisti che hanno deciso di offrire supporto alla nostra causa.”, concluse puntando la spada a un gruppo di guerrieri ben più armati degli altri, dotati di un'Aura impressionante.

 

“ Non otterrai niente da questo, lo capisci? Anche se i responsabili dell'attacco non ti uccidessero, ci sarà subito un'altra guerra. Chi ci perderà di più secondo te? LA NOSTRA INTERA SPECIE E MENAGERIE, RAZZA DI CRETINO!”, gridò ancora Blake in un tentativo di far ragionare il suo vecchio amico.

 

“ NON MI INTERESSA PIU'!- gridò Adam, facendo esplodere la propria Aura color sangue- l'unica cosa che succederà stasera è che BEACON FINIRA' IN MACERIE!”.

 

“ Qualcuno mi spiega perchè dobbiamo farci guidare da questo samurai col pannolino? Avrei preferito Sienna.”, domandò uno dei suddetti Cacciatori rinnegati.

 

“ Non lo so, ma la sua storiella con la figlia dei Belladonna è interessante.”, disse un altro. Dal canto loro i compagni di classe di Blake non erano così entusiasti del suo possibile passato con un terrorista.

 

“ Sei caduto così in basso? Non riesco neanche a riconoscerti. Anzi, dubito di averlo mai fatto!”, gridò furiosa la fauna, espandendo la sua Aura violacea contro gli invasori, coi soldati semplici e alcuni Grimm che indietreggiarono, i primi tenendosi più strette le proprie armi. Persinio Adam, nella sua cieca rabbia, doveva ammettere che il potere di Blake doveva essere aumentato non di poco dal loro ultimo incontro.

 

 

“ Non c'è altro da dire allora, attaccate e non lasciate superstiti!”, ordinò il fauno toro alzando la sua katana color sangue, scatenando una tempesta di urla da entrambe le parti, che si lanciarono l'una contro l'altra in uno scontro tra lame, artigli, proiettili e quant'altro.

 

“ Studenti, gli ordini sono di uccidere a vista, a meno che non si arrendano. Non trattenetevi!”, esclamò Tai incendiando i suoi pugni con un'Aura sfolgorante colpendo un enorme Grimm coccodrillo spedendo denti in ogni direzione, mentre Glynda lanciava raggi laser dalle retrovie, formando ogni tanto barriere attorno agli studenti meno veloci.

 

 

La battaglia fin da subitò procedette senza esclusione di colpi da entrambe le parti. Adam si diresse ovviamente verso il team RBY, mirando in particolare a Blake col suo fucile, ma venendo fermato da Ruby con un potente slash energetico cui seguì un pugno della sorella avvolto da ardenti fiamme che Adam schivò per pura fortuna abbassandosi, venendo costretto a chiamare con un piccolo impulso d'Aura uno dei Grimm cui si era legato.

 

“ Levatevi!”, commentò lo spadaccino voltandosi riusciando a sferrare due colpi su Yang, poi assalita dal suddetto Grimm. Che non riuscì a parare per tempo, prima di ricevere uno sparo alla nuca da Blake, che gli provocò anche una piccola scarica elettrica per tutto il cervello.

 

“ Il tuo combattimento è con tutte noi, non solo con me!”, gli ricordò la fauna sfoderando entrambe le lame per cominciare un lungo duello mentre tutte attorno a loro la battaglia esplodeva tra spari ed esplosioni, con Grimm che si muovevano in maniera disordinata, chiaramente eccitati e a loro agio nella carneficina di umani.

 

Ruby roteava con grande maestria Crescent Rose, tagliando una creatura dopo l'altro cercando di offrire spazio a Blake nella sua letale danza contro Adam, in cui entrambi i contendenti, a conoscenza delle rispettive abilità, volteggiavano attorno all'altro cercando di uccidersi.

 

“ Tutto qui, amore mio?”, la prese in giro quest'ultimo dando una serie di selvaggi fendenti parati con difficoltà dall'altra, che riuscì tuttavia a serrare a tenaglia la spada di lui con le proprie e dargli un calcio dritto allo stomaco.

 

“ Non chiamarmi amore... non hai la minima idea di cosa significhi quella parola.”, risposa fredda creando un clone che avrebbe dovuto congelare l'avversario se un Creep non si fosse messo in mezzo per prendere il colpo al posto del proprio padrone.

 

Adam aveva imparato la lezione rispetto alla disfatta precedente: invece di crearsi un'intera orda di Grimm, che avrebbero solo limitato le sue energie alla lunga, si era creato un gruppetto scelto che rispondeva senza problemi ai suoi ordini.

 


“ Bel trucchetto, ma scontato.”, disse sardonico pur sapendo di essersi salvato per colpo di culo dal diventare un sorbetto.

 

“ Anche questo è scontato?”, domandò la voce di Yang sparandogli contro un getto di fulmini provenienti da un poderoso glifo. Facendo perno sui suoi riflessi impressionanti, il samurai sfoderò nuovamente la lama di Wilt, che sembrò assorbire il colpo senza relativi danni, sebbene fu spinto via con evidente fatica.

 

“ Grr, vedo che Jack e compagnia vi hanno allenato per bene. Ma non sarà sufficiente, io le ho prese per giorni dal più forte di tutti loro!”, gridò sfoderando con un movimento quasi impercettibile la lama per lanciare contro il trio il più grande slash d'Aura che Ruby avesse mai visto.

 

“ Oh, mamma...”, disse Ruby, spaventata da quel terribile misto di Aura e istinto omicida. Certo, lei e le altre avrebbero potuto evitarlo con grande facilità, ma dietro di loro c'erano tutti i loro compagni, che rischiavano di essere feriti o peggio.

 

( Inoltre restanti possibili sensi di colpa sull'aver voluto uccidere Adam sparirono pensando che avrebbe sacrificato così i propri uomini)

 

L'unico modo per evitare un colpo troppo grosso a entrambi le parti era parare il colpo. Con un singolo cenno della leader, le tre ragazze cominciarono a caricare la loro Aura per dflettere il colpo, ma qualcuno o qualcosa le precedette.

 

Un altro gruppetto di figure luminose che si misero davanti al possente attacco di energia spirituale, esplodendo insieme a esso in un enorme fuoco artificiale che quasi abbagliò le ragazze.

 

“ Cosa...?”, domandò Blake guardando un'altra figura apparire davanti a loro, avvolta da un mantello nero. Portava alcune protezioni nelle parti non coperte dall'indumento e voltandosi verso di loro mostrò una maschera bianca simile al teschio di una scimmia.

 

 

 

 

“ Da qui continuo io. Andate a fare il vostro lavoro, signorine.”, disse l'assassino assumendo una posizione di guardia contro Adam, che scrocchiò il collo caricando altra Aura nella propria katana.

 

“ Vattene, assassino, non sono cose che ti riguardano.”, sibilò espandendo le proprie energie contro il nuovo arrivato, che non fece però una piega e anzì creò in maniera istantanea un'onda di Aura dorata che tagliò un Grimm dietro Adam.

 

“ Non mi ringrazi? Quello era sparito da un pezzo al tuo controllo.”, disse sardonico il nuovo arrivato.

 

“ Vai a fanculo!”, lo insultò il samurai rialzandosi, ignorando la parte sul controllo.

 

“ Bene, si comincia.”, sogghignò Sun sotto la maschera, incrociando le loro armi in un potente scontro, che fece quasi tremare le tre ragazze del team RWBY, già corse prima ad aiutare i loro compagni.

 

 

“ Gentile l'amico.”, commentò Ruby tornendo nella piazza della scuola e sparando ai primi Grimm che le capitarono a vista, rapidamente imitata dalle amiche attorno a lei. Blake raggiunse il team JNPR per fornire loro ulteriore velocità nel gestire i Grimm più piccoli e seccanti, mentre Yang utilizzò la ritrovata potenza di Gear Celica contro i Cacciatori rinnegati.

 

 

“ Bene, la situazione è ora sotto controllo. Studenti, chi è ancora capace di combattere prenda le navette per il muro ovest, hanno aperto una breccia.”, ordinò Glynda alla fine di quella battaglia, conclusa fortunatamente in breve grazie alle difese aggiunte mesi prima da Medea.

 

“ Io vi precedo.”, disse sottovoce Qrow, sparendo nella folla di studenti stanchi e terroristi ormai arresi o morti prima di trasformarsi in un corvo e volare ad altissima velocità sui quartieri in lotta.

 

“ SI', SIGNORA!”, gridarono tutti i presenti, salendo sui mezzi messi a disposizione dall'esercito atlesiano.

 

“ Preoccupate per Weiss?”, domandò Penny a Ruby appena i rispettivi team si sedettero insieme.

 

“ Parecchio. Ma non ho dubbi che la troveremo ancora in forza a spaccare culi.”, sbuffò la ragazza stringendo Crescent Rose tra le braccia, quasi temendo di trovare il proprio mentore morto sotto i Grimm su cui l'avrebbe usata nuovamente.

 

“ A proposito- domandò Emil, il cui kimono era sporco del sangue di alcuni membri della White Fang da lui uccisi, rivolto a Ruby- arrivati alle mura pensi di poter...?”.

 

“ Se ti riferisci alla cosa che ho fatto a Jack, auguriamoci sia il caso.”, sospirò la mietitrice mentre la navicella atterrava in una zona sicura custodita da soldati e Cacciatori, ancora intenti a repellere le ondate di Grimm, ma chiaramente in difficoltà.

 

“ Oh, merda, quanti sono.”, disse Nora, perdendo per una volta il suo atteggiamento entusiasta guardando cosa stava venendo da Mountain Glenn. Era enorme, a dir poco.

 

“ DIVIDIAMOCI!”, gridò Ruby cominciando a mulinare la sua arma contro i nemici incombenti.

*****

 

Circa un'ora dopo Medea si eincontrò con Glynda in una via secondaria e si erano diretti all'aeroporto per cercare una navetta con cui avrebbero raggiunto l'aeronave di James, che cercava di manovrarla contro l'orda di Grimm volanti.

 

“ Dobbiamo salvare il mio laboratorio a tutti i costi.”, disse Medea correndo a perdifiato, osservando i cannoni dell'aeronave Atlesiana sparando contro le flotte di Grimm volanti. James aveva finito poco prima con l'evacuazione ed era già salito con una mini navetta, dirigendo quasi da solo il bombardamento e la risposta aerea.

 

“ I civili dovrebbero essere la priorità.”, osservò Glynda critica. La scienziata sospirò.

 

“ Glynda, lo so che può sembrare egoista, ma ti assicuro che nel mio laboratorio c'è qualcosa di vitale importanza per la fine della guerra. E comunque l'aeronave è essenziale per occuparci dei vari stormi.”, spiegò, riuscendo a convincere l'amica.

 

“ Allora dobbiamo trovare un modo per arrivarci, la mia telecinesi non funziona così.”, sbuffò lei. Cercando un modo per raggiungere la nave senza dover far atterrare James, qualcosa si piombò su di loro. Forti zampe nere si chiusero attorno ai loro corpi alzandole in aria. Muovendo lo sguardo verso il loro rapitore, videro quello che sembrava un Griffon con zampe posteriori da cavallo che le trasportò in cielo tra uno stormo e l'altro di mostri volanti in cerca di nuove prede.

 

 

 

“ Ah, dove... ?”, si domandò la strega quando fu finalmente rilasciata prima di notare di essere sull'aeronave che doveva raggiungere, vedendo Astolfo scendere dalla creatura che aveva preso lei e Glynda, avvicinandosi lentamente alle due Cacciatrici con l'arma in mano.

 

“ Scusate le maniere brusche, signore. Ma non avevo un altro modo per portarvi qui che non andasse contro gli ordini imposti.”, si scusò il cavaliere scendendo dalla sua cavalcatura alata, che fece un piccolo inchino alle due incantatrici, la sua arma però scintillava di bagliori rossi e neri.

 

“ Sapevi che dovevamo venire qui?”, domandò Glynda stupita alzando il proprio frustino, avvolgendo con una potente Aura violacea al primo cenno di pericolo. Vide anche James che usciva dalla cabina di comando, puntando la pistola alla testa del Rider all'inizio dello scontro.

 

“ Immaginavo che ci fosse qualcosa qui sopra da mettere al sicuro il prima possibile. E... volevo aiutarvi a metterlo al sicuro. Ancora, scusate i modi bruschi- disse Astolfo impugnando la sua arma- purtroppo diventeranno ancora più bruschi. Ho l'ordine di fermarvi dall'usare questo veicolo.”.

 

“ Cominciamo dunque, non abbiamo tempo da perdere.”, disse semplicemente Glynda avvolgendosi con la sua Aura lilla creando poi varie scheggie di ghiaccio contro il piccolo cavaliere.

 

Ironwood tentò di attaccare non visto il Rider, che schivò di netto i suoi proiettili prima che l'uomo inserisse l'arma nel suo braccio meccanico. L'arto si trasformò in un complesso cannone da cui partì un raggio laser blu, che gli bruciò i vestiti e la pelle spingendolo indietro finchè non riuscì a bloccarlo con la lancia, avanzando a fatica contro la forza del Cacciatore, finchè non lo annullò completamente.

 

“ Scusi, generale, avrei voluto usare metodi meno violenti.”, disse il servant caricando un largo fiotto di Aura nella propria Aura, lanciandosi infine in un affondo contro l'uomo. Questi attivò un dispositivò sul gomito che formò un grosso scudo dello stesso colore del corpo energetico precedente, salvandolo dal venire impalato solo per cadere dall'aeronave.

 

 

“ JAMES!”, gridò Glynda sparando una raffica di saette energetiche contro il Rider, che schivò con molta difficoltà prima di ritrovarsi il pugnale di Medea nella schiena.

 

“ Cadi, cadi, CADI UNA BUONA VOLTA!”, gridò caricando un lungo fiotto di Polvere nell'arma, che bruciò gli organi di Astolfo per poi congelargli i muscoli, il suo viso si deformò in una smorfia di dolore mentre bruciava le proprie energie in un vortice di Aura nero.

 

“ Non basta a distruggermi. Di più, Medea, so che puoi fare di meglio... DI PIU'!”, gridò ancora il rosato espandendo la sua Aura in una potente esplosione, che rischiò di lanciare Medea oltre il bordo della nave, venendo fortunatamente afferrata da Glynda.

 

“ Stai bene?”, domandò la professoressa all'amica, che si rialzò a fatica, prima di scrocchiare il collo.

 

“ Sì. E' ora di tentare un altro approccio.”, disse la donna mettendosi in una posizione di guardia più marziale, una potente Aura cianotica che avvolgeva le sue braccia. Astolfo tornò all'assalto, vedendo la sua lancia deviata da un rapido colpo di braccio della strega, ricevendo in risposta un potente pugno avvolto da fulmini crepitanti, che gli ruppero le ossa facciali lanciando saette in ogni direzione, che furono poi inseguite da una serie di stalattiti congelanti, una delle quali si infilò nel suo ventre.

 

“ Ah, quanto odio la Polvere.”, si lamentò l'antico paladino di Carlo Magno sentendo il tipico dolore provocato dall'energia della Polvere penetrargli in corvo, Ma la sua resistenza magica ebbe la meglio permettendogli di ignorare per un po' l'attacco, lanciando una contro offensiva più veloce che mai contro Medea, che fece affidamento sul proprio addestramento e sul supporto da lunga distanza di Glynda per schivare con varie mosse acrobatiche, finchè non riprese la propria daga, avvolgendola con un alone infuocato per poi infilarlo con una rischiosa mossa nel collo del paladino.

 

“ Incredibile...”, disse stupita Glynda osservando quello sfogo di potere, che venne seguito da nuovo fendente che staccò gli arti dell'avversario. La cavalcatura del paladino di Carlo Magno non aveva però finito di dire la sua e ne approfittò per intervenire saltando sulla scienziata ad artigli spiegati.

 

“ Oh, mi ero scordato di lui!”, si lamentò Medea formando una lancia di ghiaccio da scagliare all'occhio dell'ippogrifo, che la distrusse con una beccata creando poi una sfera d'Aura nella bocca da lanciare contro la donna. Glynda canalizzò un forte fiotto d'Aura nella propria arma e si concentrò sul becco deviandolo verso una coltre di nubi.

 

“ Per favore, calmati!”, disse Astolfo alla fidata cavalcatura sperando che si calmasse, ma la materia di cui sono composti i Grimm aveva completamente offuscato la sua mente. L'ippogrifo si inbizzarrì in preda a una rabbia che non sapeva comprendere e lanciò penne affilate come rasoi sulla prua della nave..

 

“ Ma che diavolo è quella cosa- esclamò Glynda, riparatasi dietro un glifo protettivo- non ho mai visto un Grimm uccello del genere!”.

 

“ Vedrò che posso scoprire quando saremmo sopravvissute, Glynda, intanto dammi la mano!”, le rispose Medea cercandone le dita.

 

La professoressa di Beacon capì subito cosa l'altra Cacciatrice voleva tentare. Una sintonizzazione di Aura: una tecnica che permetteva di unire l'Aura di due Cacciatori per un attacco devastante, ma c'erano un milione di cose che potevano andare storte. Un vecchi ocompagno di classe di Glynda era rimasto a letto più di un mese per non aver calibrato bene l'energia nel tentativo di armonizzarsi col proprio partner.

 

“ OH, al diavolo!”, esclamò prendendo la mano di Medea, avvolgendosi insieme a lei in un alone violetto e azzurro, la Polvere nel vestito dell'Atlesiana che diede forma a globi di varie elementi, e appena la barriera si abbassò, ognuno di loro fu calato su Astolfo e la sua mostruosa cavalcatura.

 

L'onda d'urto fu talmente potente da far quasi ribaltare la nave, mentre l'esplosione sorprese molti dei combattenti a terra. Quando il fumo si diradò, Medea e Glynda poterono vedere il torso di Astolfo chiuso in una bara di ghiaccio, solo il volto libero a guardarle.

 

“ G- grazie...”, disse semplicemente prima di svanire in una nuvola di polvere nera per tornare al suo posto nel trono degli eroi. Medea e Glynda furono sul punto di tirare un sospiro di sollievo e poi prendere il controllo della nave, ma la loro vittoria fu inquinata da una mastodontica visione che si dirigeva sul veicolo appena conquistato.

 

“ Oh, no!”, dissero le due donne all'unisono vedendo unl'immenso drago avvicinarsi ad ali spiegate per masticare la nave pezzo dopo pezzo.

 

Il possente Grimm drago venne pero travolto da un'altra figura simile, color azzurro e acciaio. I due rettili si scontrarono in aria mordendoli a vicenda, prima che il nuovo arrivato crescesse di dimensioni e portasse l'avversario in aria.

 

“ Buona fortuna, tesoro.”, disse Jeanne sottovoce. La paladina era a terra, circondata assieme ad Atlanta da innumerevoli cadaveri di Grimm. I soldati elogiarono il loro capitano, che sparò una potente fiammata azzurra sul Grimm, che rispose con un raggio di energia nero, che fece tremare tutta l'aria attorno mentre anche i compagni della bestia ululavano come a tifare per lui.

 

“ Andiamo, Jeanne, quella bestia dev'essere messa a nanna il prima possibile.”, le ricordò Atlanta. Sentiva ancora gli orribili versi del Golem che si trascinava privo di gambe, appena rallentato dagli sforzi delle truppe di difesa.

 

La fauna aveva già speso molta della sua riserva di Polvere e sentiva la sua Aura diminuire ogni secondo che passava, ma non poteva fermarsi senza prima sapere che tutti i bambini della città erano al sicuro. Jeanne annuì e le due donne furono quindi nuovamente di corsa per le strade e i tetti.

 

*****

 

Altrove un guerriero solitario continuava la sua crociata contro le creature che aveva giurato di distruggere.

 

Peter Port stava ridendo, squartando un Grimm dopo l'altro, con la sua fidata ascia/ archibugio che risplendeva di un'Aura rossastra dalla potenza incredibile, in modo che l'ennesima orda di quell'orribile notte non potesse raggiungere la stazione dove treni carichi di civili stavano ancora partendo.

 

Un enorme Ursa dal dorso coperto di spine provò ad attaccarlo, ritrovandosi un enorme buco che arrivò dalla testa fino al fondoschiena, esplodendo poi addosso ai suoi compagni, che indietreggiarono spaventati di fronte al potente professore.

 

Questi fece loro un segno sardonico di avanzare. Il primo a rispondere fu un Beowolf Alpha, che gli ringhiò contrò avanzando tra i propri sottoposti. Prima che potesse attaccare però qualcosa gli cadde addosso distruggendolo all'istante.

 

Si trattava di Qrow, ansimante, che teneva sulla spalla un James che riprese i sensi in quel momento, guardandosi intorno preoccupato.

 

“ Oh, che diavolo...?”, disse l'uomo, che Qrow posò a terra prima di mandare un'ondata d'istinto omicida contro i Grimm, che scapparono via una volta per tutte.

 

“ Oh, Qrow, James. Che piacere rivedervi. Siete feriti gravemente?”, salutò Port allegro avvicinandosi ai due colleghi, che ricambiarono con un sorriso un po' forzato avvicinandosi a lui.

 

“ Io mi sento abbastanza bene, giusto un po' intontito dalla caduta. Mi hai salvato tu, Qrow?”, disse il generale Atlesiano massaggiandosi la fronte e guardandosi in torno in cerca di possibili nemici, trovando gli ultimi rimasugli del branco di Grimm.

 

“ Sì, stavo sorvolando Vale cercando chi avesse bisogno di aiuto. La White Fang ha messo in piedi uno spettacolo più grosso di quanto pensavamo- rispose il mietitore- come sei finito in quella situazione?”.

 

James si portò una mano alla fronte, cercando di riepilogare gli ultimi momenti prima che perdesse i sensi, ricordando poi il potente attacco di Astolfo che l'aveva scaraventato via dalla sua stessa nave.

 

“ Ero con Medea e Glynda, stavamo cercando di riprendere la mia nave per occuparci degli stormi di Grimm in cielo. E guardacaso è stato uno di essi a portarci lì sopra, ammaestrato da uno degli ibridi. Abbiamo cominciato a combattere e mi ha lanciato fuori dal veicolo.”, raccontò, con un chiaro tono di preoccupazione per le due amiche. Ma la parte sul loro trasporto confuse non poco Qrow.

 

“ Vi ha portato proprio nel posto dove dovevate andare?! Ma cos...”.

 

“ Boh, non so spiegarlo. Ha detto di voler dare una mano a modo suo, è stato estremamente cortese prima di cominciare a combattere. Iskandar ha parlato con rispetto di quel Gilgamesh, Medea ha trattato Jack come fosse una bambina normale e così via. Forse sono stati schiavizzati da... dalla White Fang.”, disse il generale di Atlas, che per poco non si era fatto sfuggire il nome di Salem davanti a Port.

 

“ O forse posseggono un loro codice d'onore che continuano a rispettare nonostante il loro controllo. Ammirevole sotto molti aspetti, se posso permettermi.”, osservò Port, guardandosi poi intorno dopo aver sentito uno strano rumore.

 

Un rumore che si ripetè pochi secondo dopo, sottoforma di freccia che si infilò ai piedi di Qrow. Non ci mise molto a riconoscere il proiettile.


“ Oh, no. VIA!”, esclamò spingendo via con le braccia i propri compagni prima che la freccia esplodesse in una conflagrazione porpora che mancò per poco i tre Cacciatori. Quando questi si rialzarono guardarono oltre il fugo generatosi e videro una figura avvolta da un pesante cappotto avanzare, rivelando col diradarsi della coltre lineamenti biancastri percorsi da linee nere con occhi color sangue,

 

“ Guarda chi si rivede. Mr. Branwen. Speravo di rivederti in azione.”, disse Archer al vecchio rivale, che si alzò scrocchiando il collo e prendendo la sua arma imitato dai colleghi.

 

“ Vuoi finire quel round, Archer? E' da tanto che ne aspetto la vera conclusione.”, domandò Qrow fortificando la presa su Harbinger mentre James inseriva la pistola nel suo braccio, che si illuminò nuovamente con la sua Aura argentea trasformandosi nel cannone multiuso. La sua Aura era stata molto provata dagli ultimi scontri, ma non aveva la minima intenzione di essere da meno in quella battaglia, così come Port, che prese la propria ascia a due mani infondendovi quanta energia gli rimaneva dopo la battaglia.

 

“ Con immenso piacere, Branwen. Venite pure, Cacciatori! E mostratemi il potere di questa generazione!”, esclamò eccitato il servant ricreando le proprie spade preferite, amplificando la propria Aura per avvolgerle con un potente alone nero e mettendosi in posizione per quello che sarebbe stata una battaglia mortale in piena regola.

                                                                                                               *****

Uff, che lavoraccio. Come al solito ho l'impressione di aver lavorato un sacco solo per aver ottenuto un prodotto di merda. Spero non sia il caso. Questo capitolo comunque serviva a fare da prologo per la maggior parte del prossimo, con le rispettive rivalità presentate per voi. Mi auguro basti a fare abbastanza hype... specie perchè dovrete aspettare un bel pò. Dal punto di vista creativo questo è stato un periodo faticoso, e avendo quattro esami da fare prima di Dicembre, temo di dovermi prendere una pausa. Non aspettavi nuovi aggiornamenti fino al 2021 che non siano per Super Hero Taisen, assumendo Xephil riesca a liberarsi per tempo.

Vi rimando però alle storie del mio amico Anone su Webnovel o Tapas: in particolare su quest'ultimo, con John: King of beasts, ha bisogno di molti followers per avere una fonte di guadagno più stabile, ha avuto molti problemi negli ultimi anni e probabilmente si moltiplicheranno a breve. Vi chiedo se possibile di dare una mano a questo ragazzo nel vostro piccolo iscrivendovi alle sue storie.

Buon lavoro e a presto, vi auguro di godervi le ultime settimane estive.

 

  
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