31/08/2020
4 recensioniPesante è la testa che regge la criniera
Le Ballate dicono che le teste di drago erano tre, suggeriscono che tre erano anche le teste di leone.
Il trono era solo una sedia scomoda in difesa della quale ho dato via il mio onore – Sterminatore di Re, non suona bene?
La corona era solo un copricapo pesante per cui ho perso i miei nipoti – erano tuoi figli, Jaime, lo ammetti adesso.
Non valgono nulla, né adesso né prima, non quanto la barca per cui daremmo troppo tardi tutto il regno.
Contiamo solo noi, chi ci ha divisi sono sussurri inutili da ricordare – papà, mamma, Robert.
Pesante è la testa di chi regge la corona – ho sempre voluto far cadere solo la corona (anche la tua, Cersei), mai le teste.
Il trono doveva essere la mia vendetta – padre, marito, lo avreste mai immaginato?
La corona doveva essere il mio risarcimento – non chiedevo molto, non era niente rispetto ai miei figli.
Sono entrambi simboli vuoti, ora, che giacciono abbandonati in attesa di divenire cenere.
Contiamo solo noi, quello che ci manca sono sussurri impossibili da pronunciare – Joffrey, Tommen, Myrcella e chi non ha nemmeno un nome.
Pesante è la testa di chi regge la corona – pesa di più il mondo che crolla, non è così, Jaime?
Re dopo regine e regine dopo re, li ho visti tutti passare sotto i miei occhi e in alcuni ho creduto.
Tra gli altri c’era anche mia sorella – e mio fratello, sono sempre stati una cosa sola – e i miei nipoti: ora sono tutti carcasse in pasto agli avvoltoi. Il mio terzo brindisi della serata va immancabilmente a loro, ai due draghi quelli precedenti.
Li ha uccisi il gioco del trono, li ha uccisi il peso della corona.
Bran lo Spezzato sembra reggerla meglio – è spezzata ora anche la ruota?
Non ce lo chiediamo mai – io, Brienne, Davos e Bronn – ma lo diamo per scontato passandoci il carico, illudendoci che così faccia meno male.
Pesante è la testa di chi non regge la corona – chi ne muove le fila dal di fuori è colui che ne sente più il peso.
Le Ballate dicono che dei tre draghi rimase quello senza squame, dei tre leoni quello che si rasò la criniera.
***
NDA: Si tratta di tre drabble più due frasi da cornice che rispondono alla traccia "Pesante è la testa di chi regge la corona". Dato che ero stata io stessa a lasciare il prompt nell'ambito dell'iniziativa del gruppo "Caffè e calderotti", _Il colore del vento_ mi ha lasciato il seguente prompt aggiuntivo come limitazione: "riflettere sul proprio rapporto con il potere, esattamente come nella tua traccia, ma dal versante della "sconfitta", nel momento in cui il personaggio/i personaggi realizza/no di aver "perso"; da intendere, naturalmente, nel senso più ampio possibile, in base al punto di vista prescelto".
Ho deciso di concentrarmi sui tre Lannister (all'inizio avevo progettato fossero quelli che hanno retto la corona, quindi Cersei, Joffrey e Tommen, ma poi Tyrion ha premuto per dire la sua), intendendo la sconfitta come una caduta totale della casa dei Lannister. Nel caso di Tyrion, infatti, ho voluto intendere come lui si salvi e continui ad agire nelle maglie del potere solo perché di base smette di essere un leone, anzi forse perché un vero leone non lo è mai davvero stato. Tre modi di intendere la pesantezza della corona e di reagire ad essa, tre modi che però indicano tutti una debolezza di fondo.
La frase "non quanto la barca per cui daremmo troppo tardi tutto il regno" è un occhiolino al Riccardo III di Shakespeare "Il mio regno per un cavallo!". Alludo ovviamente alla barca che avrebbe dovuto portare in salvo Cersei e Jaime da Approdo del Re.
Ultima nota: per "testa di drago senza squame" rimasta ovviamente intendo Jon. Ho voluto fare un parallelo tra i Targaryen e i Lannister, di entrambe gli eredi sono tre, di entrambe ne rimane solo uno.
Ho deciso di concentrarmi sui tre Lannister (all'inizio avevo progettato fossero quelli che hanno retto la corona, quindi Cersei, Joffrey e Tommen, ma poi Tyrion ha premuto per dire la sua), intendendo la sconfitta come una caduta totale della casa dei Lannister. Nel caso di Tyrion, infatti, ho voluto intendere come lui si salvi e continui ad agire nelle maglie del potere solo perché di base smette di essere un leone, anzi forse perché un vero leone non lo è mai davvero stato. Tre modi di intendere la pesantezza della corona e di reagire ad essa, tre modi che però indicano tutti una debolezza di fondo.
La frase "non quanto la barca per cui daremmo troppo tardi tutto il regno" è un occhiolino al Riccardo III di Shakespeare "Il mio regno per un cavallo!". Alludo ovviamente alla barca che avrebbe dovuto portare in salvo Cersei e Jaime da Approdo del Re.
Ultima nota: per "testa di drago senza squame" rimasta ovviamente intendo Jon. Ho voluto fare un parallelo tra i Targaryen e i Lannister, di entrambe gli eredi sono tre, di entrambe ne rimane solo uno.