AUTORE - ... ehm... sei davvero sicuro che questo sia un buon nascondiglio?
SCONOSCIUTO - ... stai tranquillo! Nessuno verrà a cercarti qui! D'altro canto, questo luogo deve ancora apparire in questa saga!
AUTORE - D'accordo, allora comincio!
Miei cari lettori. Lo scorso capitolo ci ha lasciato con parecchi morti (tanti ingrati, specifico X-L) e tante domande, ma comunque la prima fase è giunta al termine. Solo 960 guerrieri sono riusciti a passare, tra cui vi stanno moltissimi dei nostri protagonisti che, purtroppo, hanno visto moltissimi amici morire.
Come continuerà la storia? Lo scoprirete solo leggendo questo capitolo! Il prossimo, anticipo subito, sarà pubblicato il 6 Ottobre.
Qui, di seguito,
la pagina delle OST… e BUONA LETTURA!!!
;-)
AUTORE - GUARDA CHE ORA STAI URLANDO ANCHE... un momento... qualcuno mi ha afferrato la spalla... sei stato tu?
SCONOSCIUTO - N-no... sono davanti a te, imbecil... oh no... qualcuno mi sta strizzando i...
MIRIO & NEJIRE - ... Find YOU!!!
AUTORE & SCONOSCIUTO - AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH...
(... qui è il vostro Autore Fan-fiction di Fiducia, Simon Kog 95. Al momento non sono raggiungibile. Sono alle prese con il salvarmi la pelle e il deretano dai miei aguzzini. Se volete che io sopravvivi, lasciate un messaggio di incoraggiament... ma... ma non userai davvero quel... NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO...)
... bip...
... bip...
... bip.
GOLDEN BULLET - THE HUNTER WARRIOR
Alleanze tra universi, scienziati allo sbaraglio... e segreti inenarrabili!
Martedì
21 Agosto 2018
19:00
SIMON
[Strange Friend
– FATE OST]
Ammetto
che io ed i miei amici passammo gran parte della
pausa ad assistere al programma ‘Power’s
Tournament’, che Chi stava conducendo
da sola, per la prima volta, assieme al Sommo Sacerdote. Non
c’erano soltanto
loro due, tuttavia. Anche tutti i membri
della famiglia Miura erano presenti, riuscendo ad alleggerire con
eleganza
tutte le fasi di quel programma. Esilaranti erano i momenti in cui
Takagi
metteva in imbarazzo suo marito Nishikata…
… pover'uomo. Anche in diretta universale subiva quegli scherzetti.
Grazie
a quei
momenti, però, gran parte dei miei amici fu in grado di
recuperare un po' di autostima e tranquillità. Ne avevano
davvero bisogno, soprattutto dopo l'inferno che avevano vissuto, i
ragazzi della U.A. e le allieve di Goku in particolare.
Con
mia grande
sorpresa, si unirono a noi tanti lottatori provenienti da
altri
universi. I sovrani di Hearts ed i loro figli,
ad esempio, erano tra questi. Gabor, Aredhel ed altri membri del loro
universo
si divertirono molto a visitare quella struttura assieme alla
professoressa
Midnight. Caulifla e Goku si erano sfidati in una battaglia di cibo
(chi
avrebbe mangiato più scodelle di riso avrebbe dovuto
indossare
dei vestiti
osceni davanti a tutti i partecipanti, durante la seconda fase), sotto
lo
sguardo divertito di Kale e di due piccoli sayan (scoprii che fossero
orfani
adottati dalle due guerriere del sesto universo). Vegeta e Cabba,
invece,
stavano discutendo su un possibile viaggio, verso il pianeta Salad,
con Bulma ed i suoi due figli che ascoltavano con curiosità.
Durante
una breve pausa pubblicitaria, io decisi di alzarmi
dal divano per raggiungere il bagno. Al mio ritorno, altri nostri amici
erano
giunti a salutarci.
“CIAO SIMON!” mi
salutò
allegramente la C-R Rosa, Akemi, portandomi le braccia al collo,
euforica.
Oltre
a lei, infatti, vi stavano tutti gli altri membri
della Cyber-Rainbow, i quali erano più in forma che mai.
Non
erano da soli. In loro compagnia, infatti, vi stavano
anche Claudia, Domenico con WALL-E, Miwako e Wataru, Hyoe, Hidemi e
Tooru, mio
padre con Clarice Red e C-22, Shuichi Akai…
… e tre altri tizi che
non avevo mai visto prima.
La
prima era una donna di bell'aspetto, con i capelli biondi
lunghi fino al collo e gli occhi azzurri, alta circa un metro e
settanta. Il
secondo era un uomo alto e robusto, che io ricordai al volo come il
collega di
Shuichi messo al tappeto da me qualche mese prima. L’ultimo
uomo, invece, era
un anziano dai lisci e corti capelli bianchi, con la barba argentata.
“Ce ne hai messo di
tempo per farti vedere in faccia!” mi
rimproverò Domenico, scherzosamente,
dandomi una pacca sulla spalla.
Non
aveva tutti i torti. Dal mio ritorno, i miei pensieri si
erano rivolti esclusivamente alla lotta contro i Deadly Sins e non
avevo avuto
letteralmente il tempo di salutarli. Ora potevo sicuramente rifarmi.
“Che ti dicevo? La
Sezione Anti-Mafia è ancora tutta intera!”
esclamò raggiante la donna, con
in mano un grosso panino con salsiccia e mozzarella.
“Intera, ma con
qualche chilo in più!” la presi in giro
io, abbracciandola però
calorosamente “Sono
felice per entrambi… congratulazioni!”
“Grazie, Simon…
aspettiamo con ansia un amichetto per il nostro bambino!”
Davanti
alla provocazione di Domenico, diventai paonazzo per
la vergogna e tutti i presenti (quelli che già mi
conoscevano) scoppiarono a
ridere a crepapelle.
[Stranger
– FATE OST]
Quell’aria così gioviale, tuttavia, ebbe ben presto fine.
Quei
tre signori si piazzarono affianco a Claudia,
la quale abbassò sconsolata il capo.
“Deduco che non
vogliate permetterci di parlare tranquillamente con il nostro
amico…”
“Mi duole ammetterlo,
signorina Colombo…”
dichiarò con fermezza
però quello più anziano, portandosi davanti a me
“…
ma non vi sarà concesso
ulteriore tempo!”
Iniziai
a preoccuparmi. Notai lo sguardo rammaricato del
povero Shuichi e quello confuso di Ai, la quale si portò
rapidamente al mio
fianco. Anche mio padre iniziò a preoccuparsi e
provò ad avvicinarsi a me, ma lo
stesso figlio di Mary lo bloccò, rassicurandolo.
Mi
voltai un’ultima volta verso i miei nuovi interlocutori,
che sembravano darmi tutto tranne tranquillità.
“Simon Kog… vorremmo
parlare in privato con te e la piccola Ai Haibara…
è una questione molto importante!”
***
19:10
[Continuazione –
Stranger – FATE OST]
Dentro
quell’aula, io ci ero stato meno di un mese
prima, il pomeriggio prima di partire con Whis verso il suo pianeta. Fu
qui che io ed
Ai decidemmo di portare gli agenti dell’FBI, i quali ci
fecero sedere davanti
alla cattedra, sui banchi di scuola. Oltre a noi cinque, erano venuti
ad assistere
anche Claudia (come Questore della Sezione Anti-Mafia), Shuichi (il
quale era
amico degli agenti e poteva fare da paciere) e Shinichi (si era reso
conto della
situazione che si stava creando, pertanto aveva lasciato Ran e ci aveva
seguito, con preoccupazione, per capire cosa stesse accadendo).
“Bene… ora che
non c’è nessun altro in grado di
sentirci…”
affermò l’anziano agente “… direi che possiamo iniziare a
discutere la
vostra fedina penale!”
Tutti
quanti i membri, ex e non, della sezione sgranarono
gli occhi, increduli. Di cosa stava parlando quell’uomo?
“Prima, però,
è giusto fare delle presentazioni… io sono James
Black, e
sono il coordinatore dell’FBI in Giappone, mentre i miei
colleghi sono l’agente
Jodie Starling e l’agente Andre Camel…”
“… mi ricordo
personalmente di te” esclamai, sogghignando al
ricordo “Tu
mi
stavi pedinando, ed io ti ho messo al tappeto in pochi secondi!”
Shuichi
sorrise al suo compagno, il quale si beccò le
occhiatacce di Ai e di Jodie, quest’ultima sicuramente non
soddisfatta
dell’operato del suo collega.
“Ritornando a
ciò di cui stavamo parlando… noi tre, Shuichi e
tanti
altri agenti sono giunti qui, in Giappone, per combattere contro
l’Organizzazione degli Uomini in Nero. Per molto tempo
abbiamo faticato a
trovare degli indizi… e tante altre volte siamo stati
battuti in intelligenza
dai MIB… ma quando abbiamo scoperto ciò che
l’ispettore Megure avesse fatto,
abbiamo iniziato a svolgere un’indagine più
approfondita sul suo passato… è
stato così che abbiamo scoperto di te, Simon Kog…
o Hunter Warrior? Come
preferisci chiamarti, adesso?”
“Tecnicamente, quando non
partecipo al torneo, io sono Simon Kog…”
risposi loro, con innocenza “… quando mi trovavo nella
Tele-Information,
io mi facevo chiamare Hunter Warrior, ma in realtà quello
era Zero… facciamo
che, d’ora in avanti, voi potete chiamarmi H.W. e facciamo
prima! Sarà più
facile per voi!”
Davanti
a quelle
parole, Ai e Shinichi trattennero una risata divertita. Sapevano,
d’altronde, che io avessi ormai fatto pace con me
stesso e che non avevo minimamente paura di nessuno…
… benché meno
dell’FBI.
[Kokoro
o
Shihai Shite iku Yami – BOKU NO HERO ACCADEMIA]
“Simon Kog…
fossi in te, non farei molto lo spiritoso… e neanche voi due!”
ci avvisò tuttavia Jodie, ignorando ogni sorta di cortesia e
cogliendoci
negativamente di sorpresa “Durante
le
nostre indagini, abbiamo fatto delle scoperte non molto
piacevoli… in
particolare parlo di te, Shiho Miyano!”
Ai
aggrottò le sopracciglia, agitata. Shinichi
iniziò a
comprendere subito ciò che stesse accadendo, mentre io
chiesi la definitiva
conferma agli agenti dell’FBI.
“Presumo che abbiate
scoperto tutta la verità…”
“PRESUMI MOLTO BENE, RAZZA
DI CRIMINALE!”
Claudia
si portò immediatamente davanti all’agente Jodie,
la
quale venne prontamente bloccata dal suo superiore James e dal suo
collega
Andre.
“Temo che voi non sappiate
fino in fondo cosa sia accaduto nell’FBI nel
corso di questi mesi…” ammise
James, decisamente insoddisfatto,
puntando minacciosamente lo sguardo verso Shuichi Akai.
“Ancora arrabbiati per
quella storia?” affermò
tuttavia il
nostro membro, più nervoso del solito “Se non mi fossi mosso in
questa maniera, per
voi potevo rimanere a marcire dentro quella villa!”
Io,
con enorme sospetto, inclinai confuso la testa. Cosa
stava succedendo qui?
Fu
James Black a spiegare il tutto, facendo sedere
nuovamente i suoi due colleghi.
“Shuichi Akai non ha
mai ricevuto il mio permesso di unirsi alla vostra sezione”
ci spiazzò
totalmente il coordinatore, lasciandoci letteralmente di stucco
“Io
non ho mai creduto nella vostra posizione… in particolare
nella tua, Simon Kog.
Io ti ritengo ancora troppo istintivo ed indipendente, non in grado di
tenere
al sicuro uno dei miei uomini migliori, e ciò che
è accaduto a Mary Sera ne è
la conferma più lampante!”
“Ma allora, quella
lettera…” domandai io, scioccato, a
Shuichi che mi rassicurò all’istante.
“Quella è vera.
Non avendo ricevuto il permesso da James, ho chiamato il
Presidente degli Stati Uniti personalmente, spiegandogli tutta la
faccenda… e
lui mi ha incaricato di agire, in segreto anche dai miei amici, per
aiutarvi”
“Tu hai il numero del
Presidente degli Stati Uniti?!” esclamarono
scioccati Ai e Shinichi, a bocca aperta, facendo imbarazzare nuovamente
l'ex-agente dell'FBI.
Io
annuii, ora con le idee più chiare. In parole povere,
quegli agenti ce l’avevano a morte con noi per aver fregato
uno dei loro membri, il migliore, senza il loro permesso.
“Quindi vi aspettate
delle scuse, presumo…” comprese Claudia,
venendo però contraddetta da un
cenno di diniego di Andre, che al contrario estrasse le manette dalla
sua tasca.
Shinichi,
improvvisamente, iniziò a capire quello di cui
stavano parlando i suoi amici poliziotti.
“Oh no… non
vorrete per caso…”
“… a causa di
questa scelta, il nostro presidente, quello del settimo
universo, è stato costretto a dimettersi in favore di quello
del sesto… e
quest’ultimo non è felice che un suo agente abbia
letteralmente tradito la
propria patria, aiutando un uomo colpevole di cento cinquanta mila
omicidi!
Per questo ha deciso di licenziare definitivamente Shuichi Akai e di
piazzare
una taglia ufficiale per chi riesce a catturarlo vivo. Da questo
momento, il
nostro amico è ufficialmente un criminale…
e c’è anche una taglia per te,
Simon. Non più in nero… una taglia vera, tre
volte maggiore rispetto a quella
precedente!”
Per
conferma, Andre Camel mi dette tre volantini, che io
lessi immediatamente.
[Aku
no Shinri – BOKU NO HERO ACCADEMIA]
L’FBI
non stava mentendo. Ora la mia taglia ammontava a
venti miliardi di dollari, mentre Shuichi Akai aveva raggiunto il
miliardo.
Fu
l’altro volantino a sconvolgere tutti quanti.
Ai
raccolse quel foglio di carta, con la mano che tremava a
causa dello shock. Su di esso, infatti, vi stavano due immagini, una da
piccola
ed una da adulta, della sua persona, ed un numero sotto di
esse…
…
un numero a dodici cifre!
“Cento… cento
miliardi di…”
esclamò sbigottito Shinichi,
inginocchiandosi di fronte a tutti noi.
“… è il prezzo che
dovete pagare per averci nascosto tutto!”
dichiarò furiosa Jodie, puntando
il dito verso tutti noi, in particolare a Shiho “Pensavi davvero che
nessuno
avrebbe scoperto la verità? Shiho Miyano… tu sei
responsabile oggettiva della
morte di tante persone… e sei la creatrice di una droga in
grado di
rimpicciolire qualsiasi essere vivente, rendendolo quasi immortale! E
pensare
che io ti ho proposto di far parte della Protezione
Testimoni… se tu avessi
accettato e ci avessi raccontato la verità fin
dall’inizio, questo non sarebbe
successo!”
Quelle
parole furono una vera e propria mazzata per la mia
piccola sorellina adottiva, la quale iniziò a piangere tra
le braccia di
Shinichi.
In
quanto a Shuichi e Claudia, loro erano entrambi furiosi
con gli agenti dell’FBI.
“Stento a credere che
voi non possiate far nulla per difendere una povera
ragazzina…” dichiarò
Claudia, più scandalizzata che mai “… fate prima a dire che non volete
lasciarvela scappare!”
“NON TI AZZARDARE A…”
esclamò, altrettanto minaccioso, Andre Camel, ma James
bloccò anche lui, e
domandò alla mia collega.
“Sii più precisa,
signorina Colombo… a cosa si riferisce? Sta facendo delle
accuse molto pesanti…”
domandò con enorme sospetto il capo di quei poliziotti.
Fui
io, tuttavia, a rispondergli, iniziando a fare numerosi
collegamenti.
“E’ molto
semplice, signor Black… le vostre intenzioni, almeno quelle
dell’FBI, non sembrano malvagie… se non si
considerano i capi di accusa che
avete rivolto alla mia povera sorellina. Siete perfettamente
consapevoli,
adesso, del perché quella bambina venga ricercata dalle
organizzazioni
criminali di tutto il mondo, e sapete perfettamente il motivo che
l’ha spinta a
creare quell’antidoto…”
“Non sai tutto, Simon
Kog” mi spiazzò tuttavia
l’agente Jodie, voltandosi minacciosa verso la
ragazzina “Shiho Miyano non
è stata
condotta nei MIB con la forza… lei ci è andata di
sua spontanea volontà per
terminare quel veleno!”
“Ed anche se
fosse… quello che ha già passato non è
sufficiente? Se
arrestiamo i MIB, lei non dovrà più temere per la
sua vita… e l’APTX non
causerebbe più alcun danno!”
dichiarò Shinichi, con rabbia.
Stavolta,
però, fu Ai stessa, dopo essersi asciugata tutte
le lacrime a contraddirlo.
“No…”
Tutti
si voltarono verso di lei, chi preoccupato per la
bambina, chi soddisfatto.
“… questa storia
non avrà fine… l’FBI ha ragione. Io non
posso più
fuggire, non ora che tutto il mondo sa quello che ho fatto. Io avevo
creato
quella sostanza senza sapere che fosse un veleno, ma ho continuato
quelle ricerche perché volevo
capire qualcosa di più sul passato dei miei genitori.
All’inizio non credevo
di essere finita all’interno di una organizzazione mafiosa e
non capivo gli
inviti di Akemi a lasciarla… me ne sono accorta
semplicemente troppo tardi, per
colpa di Gin. A dirla tutta… io non ho mai fatto ingerire a
nessuno l’APTX con
la forza… quella è stata opera loro!”
“Brava…” le
sussurrò
Shuichi, fiero di lei.
“Questo è
inaccettabile! Non puoi affermare di non avere alcuna colpa!”
la redarguì
tuttavia l’agente, furibonda “Akemi non desiderava che tu potessi tornare
sulla retta via?! Come speri di farlo se non paghi per i tuoi errori!?
Non era
per questo che lei aveva accettato il nostro aiuto!? Come puoi non
provare
alcun tipo di risentimento? Sei da sola, stavolta… e sei
letteralmente la
persona più ricercata dell’intero pianeta! La
nostra protezione ti serve!”
“E’ molto
semplice, signorina Starling… lei non è da sola!”
la
contraddisse Claudia, soddisfatta “Ai Haibara ha dalla sua parte i guerrieri
più potenti del settimo universo… gente che, mi
duole ammetterlo per voi, non
hanno alcun limite giuridico sulla Terra e che potrebbero spazzar via
l’FBI con
un semplice soffio!”
Jodie,
davanti a quell’esclamazione, spalancò la bocca
per
lo shock…
… prima di gettarsi
come una furia verso il Questore della Squadra Anti-Mafia!
“NESSUN LIMITE
GIURIDICO?! CON CHE CORAGGIO PARLATE DI LIMITI?! DALLA VOSTRA PARTE
AVETE
UOMINI E DONNE CHE SE NE FREGANO DELLA GENTE COMUNE! CON QUALE CORAGGIO
VENITE A FARE LA PATERNALE A NOI?! PENSAVATE CHE VI AVREMMO LASCIATO
CARTA
BIANCA SU OGNI VOSTRA AZIONE ILLEGALE?! PROVATE A RISPONDERE A QUESTA
DOMANDA…
CON CHE CORAGGIO VI DEFINITE UNA SQUADRA CHE LOTTA CONTRO LA
MAFIA… SE VOI PER
PRIMI NON RISPETTATE LE LEGGI DEL VOSTRO PAESE?! QUELLO CHE STATE
FACENDO NON
E’ SALVARE LA CITTA’ DI TOKYO… MA
COMPORTARVI DA TERRORISTI!”
“JODIE!!! ORA STAI
ESAGERANDO!”
“TU NON AZZARDARTI A
PARLARE, SHUICHI! E VOI NON TOCCATEMI…”
sbraitò Jodie, allontanando le mani
di Andre e James “…
SAPETE COSA PENSO
DELLE PERSONE COME VOI?! MI FATE LETTERALMENTE SCHIFO! LAVORARE AL
FIANCO DI
GENTE ‘SIMILE’…”
qui, lei puntò il dito decisa verso di noi “… io… io ho lavorato come una
mula per
sconfiggere quanti più criminali possibili e per essere un
esempio… uno vero…
da seguire per tutti i poliziotti nuovi che entravano
nell’FBI. E DOVREI
LASCIAR CORRERE UNA SITUAZIONE DEL GENERE?!”
Fu
a quel punto che Jodie fece un gesto che, con tutta
probabilità, non si sarebbe dovuta mai permettere di
compiere…
… cacciò fuori la sua
pistola e la puntò verso di me!
“PER QUANTO MI
RIGUARDA, POTETE TUTTI ANDARE A FARVI FOTTERE! SIMON KOG! SHIHO MIYANO!
SHUICHI
AKAI! VOI TRE SIETE UFFICIALMENTE IN… ma che?!”
[Bunseki
Analysis – BOKU NO HERO ACCADEMIA]
“Idiota…”
esclamò
scocciata Ai, dopo averle rubato la pistola e dopo avergliela
frantumata in
mille pezzi con una stretta della sua mano.
Immaginatevi
lo shock dei tre poliziotti, in particolare
della donna che tutto si aspettava tranne di venir disarmata da una
bambina.
“Come
stavo dicendo prima… io, Ai e tutti quanti gli altri
guerrieri
che
ci coprono le spalle non potrebbero mai e poi mai preoccuparsi di
comuni
poliziotti. Nemmeno voi, se per questo, non potete affrontare dei
nemici in
grado di radere al suolo l’intero pianeta. La sua fedina,
signorina Starling,
per quanto possa essere pulita, non è una qualità
sufficiente per salvare questo mondo… e non è
nemmeno la
più importante!”
“Prima di tutto…
nessuno di noi è una macchina!”
la redarguì
Claudia, ormai spazientita dal comportamento di quella donna “Non
esiste uomo o donna al mondo, che non abbiano mai commesso una
stupidaggine…
nemmeno lei, agente Starling! Sai come si dice… chi di voi
è
senza peccato, scagli la prima pietra!”
“Secondo… ci è stato insegnato
che un
poliziotto, degno di tale nome, è pronto a rischiare la sua
vita per difendere gli
innocenti… ma è anche pronto a passare per un
criminale, se necessario… non a
caso esistono tantissimi infiltrati nelle organizzazioni criminali
più potenti
del nostro pianeta!” la seguì a ruota
Shuichi, indicando me e Claudia “Questi
due agenti, in compagnia del loro altro collega, hanno letteralmente
‘demolito’ da soli la X-X-I! E' vero, sono state
uccise cento cinquanta mila persone... ma si trattava sempre di
criminali, e quei farabutti
avrebbero continuato a farla francase
Simon non si fosse mosso in quel modo!”
“Ed ultimo… non
esiste uomo o donna più rivoltanti di quelli che non
provano pietà o che non sono in grado di perdonare il
prossimo!”
affermai alla fine io, mostrando agli altri agenti dell’FBI
tre altri oggetti a
loro familiari…
… le loro pistole
d’ordinanza ed un cellulare, quello di James Black!
“Ma… ma come diavolo…”
esclamò scioccato Andre, stavolta pallido per la paura.
Tutti
e tre gli agenti dell’FBI si erano resi conto di
essere completamente indifesi di fronte a me, Ai e Shuichi.
Un
particolare, tuttavia, mi fece ghignare di sorpresa…
… e lo feci notare a
tutti con una semplice frase.
“… mi ha capito…
signor Presidente?”
***
AI
[On the precipice of
defeat – BLEACH]
Io
e Shinichi spalancammo la bocca, stupefatti, mentre Simon
attivò il vivavoce sul cellulare dell’anziano
poliziotto, poggiandolo su un banco
di quella classe affinché sentissimo tutti.
- Come volevasi
dimostrare, Hunter Warrior… da cosa l’ha capito?
–
“James Black non la
smetteva di coprirsi la tasca sinistra del suo giubbotto…
normale che io mi sia
insospettito” affermò il figlio del
dottor Agasa, aggiungendo poi “Credo,
lei e tutti i membri del suo parlamento, che abbiate compreso sia
impossibile
toccare me o un membro della mia famiglia… siete liberi
anche di
farci passare per dei criminali, se lo desiderate… provate
anche
a mandarci il vostro esercito, se lo desiderate. Sono convinto che
esista un
pianeta, fuori dalla Terra, disposto ad accoglierci e a
lasciarci
in pace… il Pianeta Salad, ad esempio, o Namecc…”
- Oh, di questo
ne siamo assolutamente certi… ma non è questo
ciò a
cui puntiamo –
affermò tuttavia il presidente degli Stati Uniti,
dall’altra parte della cornetta – Per quanto i nostri agenti si
siano
fatti prendere dalla foga e dalla rabbia… -
Qui
l’agente Jodie scostò sconfitta ed umiliata il
capo.
- … le
nostre intenzioni non erano così malvagie come pensavate.
Credo
tu l’abbia capito perfettamente, signor Kog…
né tu né la signorina Miyano
potrete comunque vivere senza pericoli. Quello che vi stiamo proponendo
è un
accordo… se accetterete di lavorare per noi, non vi faremo
arrestare… al
contrario, diventereste eccellenti alleati coi quali collaborare
–
“Lavorare per noi?!
E’ andato fuori di testa, signor Presidente?!”
esclamò scioccata Jodie.
- Al contrario,
signorina Starling. Metterci contro due personaggi
così potenti porterebbe alla condanna non solo degli Stati
Uniti… ma del
pianeta intero. E’ già dura sottostare al potere
di un pazzo megalomane come
Freezer. Se non fosse per gli ordini che gli hanno imposto Whis e
Vados, lui ci
avrebbe già sterminato tutti. Abbiamo bisogno di qualcuno
altrettanto forte da
contrapporgli, qualora questa situazione di stallo venisse a mancare -
Io e Simon ci guardammo negli occhi, capendo al volo le parole di quell’uomo. Sapevamo perfettamente quanto fossero arroganti i politici di qualunque nazione, e quelli americani erano tra i più noti per il loro carattere fumantino. Scoprire che fuori dalla loro giurisdizione esistesse qualcuno come Freezer, in grado di farli tacere con il semplice gesto di una mano, non doveva essere stata una bella scoperta. Ciò li aveva costretti ad abbassare la cresta. Se non ci fosse stata quella situazione, quell'uomo non avrebbe cercato una nostra alleanza ma, come aveva affermato Jodie, ci avrebbe dato la caccia con ogni mezzo a sua disposizione. Gli Stati Uniti, in quel momento, avevano dichiarato la loro totale resa e la loro debolezza, chiedendoci umilmente il nostro aiuto per tenere Freezer sotto controllo.
Tuttavia,
io e il
mio fratello adottivo avevamo provato un’esperienza simile, e
sapevamo perfettamente quale fosse il prezzo da pagare con il governo
americano.
“Io non intendo accettare
la sua offerta, signor presidente”
affermai con grinta “Sono
certa che le vostre intenzioni non
siano malvagie, ma so già cosa significhi prendere ordini e
rischiare la vita all’interno di una prigione…
metaforica, ma pur sempre una
prigione. Non voglio passare nuovamente la mia nuova esistenza a
commettere gli
stessi, identici errori!”
“… e per quanto
riguarda la situazione Freezer, potete stare tranquilli”
lo rassicurò Simon, invece “Fin
quando obbedirete ai suoi ordini, la
nostra situazione politica ed economica attuale potrà
soltanto
beneficiarne.
Freezer non è più l’imperatore
sanguinario di un
tempo. Ha raggiunto la sua
maturità governativa, e ha ottenuto grande rispetto in gran
parte del
nostro universo. Se anche dovesse perdere le staffe, esistono persone
più adatte di noi a fermarlo. Vi consiglio caldamente di
agire
solo
contro pericoli di cui potete occuparvi e di non andare oltre il
necessario…
nessuno di noi, nemmeno Freezer, potrebbe garantire la vostra sicurezza
se ad
arrabbiarsi fossero i nostri Hakai-Shin! A quel punto... niente
potrebbe salvarci!”
Era
vero. Beerus e
Champa erano personaggi da tenere
in alta considerazione se parlavamo di equilibri e scale gerarchiche
del nostro universo. Erano pericolosi, più di chiunque
altro,
perché loro avevano
il diritto di poterci distruggere quando e come volevano.
Più
che mai mi resi
conto di quanto Simon fosse importante al di fuori della Sezione
Anti-Mafia e del
perché avesse deciso ufficialmente di non prendervi
più
parte. Se non aveva
mani legate, il mio fratellone adottivo poteva agire in piena
libertà senza
nuocere ad altre persone a lui care, soprattutto se queste non erano in
grado
di combattere contro quei mostri.
I
Deadly Sins erano una chiara dimostrazione di creature che
nessuno di noi, a parte Simon, era in grado di affrontare.
- E per quanto
riguarda l’APTX? Potete assicurarci che non se
ne farà più uso? –
domandò nuovamente il presidente.
“L’unica a
conoscere alla perfezione la composizione di quella sostanza
sono io, e conosco anche la formula per annullarne gli effetti”
rivelai
io, ora più tranquilla che mai “Sono ormai convinta che uno dei motivi per i
quali volevate che io lavorassi per voi era scoprire qualcosa di
più sulle
creazioni dei miei genitori. Perché non possiamo raggiungere
un accordo? Io
concederò all’agente Black ed ai suoi colleghi la
formula dell’antidoto, sia
quello che mi ha consentito di rimpicciolire il mio corpo, sia quello
precedentemente ideato dai miei genitori. In cambio, voi annullerete le
nostre
taglie…”
-
La tua… con questo accordo cancelleremo soltanto la tua
taglia.
Se vuoi annullare anche quella di Simon e Shuichi, dovrai darci anche
la formula del veleno! –
“Non
posso concedervela… posso darvi solo le formule degli
antidoti,
non di più.
Non posso avere prova delle vostre buone intenzioni… per
quanto
ne so, potreste sfruttare l’APTX per uccidere delle persone e
mi
sono stufata di
fidarmi a prima vista della gente che non conosco! E se,
malauguratamente,
riusciste a risalire alla formula originale… io non
dovrò
subire alcuna pena!
Sarà soltanto una vostra responsabilità!”
Simon
mi accarezzò la testa, comprensivo.
-
L’accordo con te resterà tale, Shiho…
possiamo accettare soltanto
l’antidoto, se lo desideri, ma le taglie di Simon e Shuichi
rimarranno. Se sono
loro due a farci delle proposte allettanti, allora potremo continuare a
negoziare –
Era
già una vittoria. Ero convinta che gli scienziati
americani potessero risalire alla composizione del veleno partendo
dall’antidoto, ma a quel punto la colpa non sarebbe
più stata mia. Sarebbero
dovuti essere loro a prendersene la responsabilità.
“Per quanto mi
riguarda…” si aggiunse
immediatamente Shuichi,
approfittando delle parole del presidente “… la mia taglia verrebbe estinta se i
MIB
venissero arrestati dalla Squadra Anti-Mafia e dall’FBI?”
- E’
un’ottima offerta, per quanto ci riguarda, anche
perché molti
dei miei consiglieri sono a conoscenza delle tue
capacità… per quanto ci
riguarda, l’accordo è trovato anche con te. Una
condizione, tuttavia, mi sembra
obbligatoria aggiungerla, Shuichi Akai… al termine di
quest’operazione, tu
tornerai in America assieme ai tuoi vecchi colleghi! Tornerai a
lavorare SOLO
per l’FBI! –
Shinichi
e Shuichi si dettero il cinque, soddisfatti. Anche
l’ex-agente dell’FBI era più al sicuro,
adesso.
[Itachi’s
Theme – NARUTO]
“Ora tocca a me,
presumo…” comprese Simon, che
iniziò a
rifletterci su “…
credo di avere una soluzione anche io. Il mio accordo, data la mia
situazione abbastanza ‘spiacevole’, sarà
duplice… se dovessi vincere il XXVIII
Torneo Mondiale di Arti Marziali, io vi concederei di usare le Sfere
del Drago
Terrestri per un desiderio del Drago Shenron… questo
annullerebbe quanto meno
la vostra taglia”
- Hai parlato di
un accordo duplice… -
“Esatto… ci sono
diversi gruppi criminali che stanno causando parecchi
disastri sul nostro pianeta, ma ce n’è uno che
rischia seriamente di farci
fuori tutti… e si chiamano Deadly Sins. Se io riuscissi a
sconfiggere anche
loro definitivamente… allora voi mi farete da garanti
definitivi e mi aiuterete
a cancellare ogni crimine commesso da Hunter Warrior! Simon Kog ed
Hunter
Warrior verranno considerate persone a parte per
l’eternità!”
“MI PRENDETE PER…”
esclamò nuovamente Jodie, ma stavolta James
riuscì a bloccarla subito.
- Andata! Whis ci
ha messo già al corrente di questo spiacevole
fatto… se tu, Hunter Warrior, ci dai la certezza di poter
intervenire contro
quei colossi, allora cancelleremo ogni tuo crimine e non avrai
più nulla da
temere! Lo stesso varrà per la Sezione
Anti-Mafia… se vi occuperete
della Yakuza, verrete immediatamente riassunti nella vostra centrale!
–
Claudia sgranò gli occhi, stupita. Era davvero più semplice di quanto ci aspettassimo. Era la dimostrazione palese di quanto il governo statunitense temesse il potere di Freezer e degli Dei. Farsi nemici anche noi era una mossa suicida, e avevano perciò deciso di mollare la presa.
Anche
quel problema si era risolto nel migliore dei modi.
- Ora vi dobbiamo
salutare… svolgeremo altre votazioni in
parlamento, e rischiamo di andare per le lunghe. E’ stata
una chiacchierata molto producente, lo ammetto… ci sentiremo
sicuramente più
avanti! Buona serata! –
La
chiamata si interruppe, e Simon riconsegnò trionfante il
cellulare a James Black.
“Direi che questo è un
accordo soddisfacente anche per voi, non è così?”
Jodie,
per tutta risposta, uscì fuori dalla stanza sbattendo
furiosa la porta. Definirla una donna orgogliosa era un vero eufemismo.
Faceva concorrenza a Vegeta.
“E’ normale che
non l’abbia presa bene…”
comprese James,
abbassando sconsolato il capo “… per colpa di Vermouth, i suoi genitori
sono stati uccisi… lei non ha accettato il fatto che
l’assassina di cui voleva
vendicarsi non faccia più parte del suo caso”
“E’ soltanto per il
suo bene, James” affermò Shuichi,
iniziando ad incamminarsi verso l’uscita
anche lui “Ci
parlerò io… voglio evitare che faccia delle
cazzate. Io so quanto
possa essere pericolosa Lust! Se la affrontasse da sola…
quella serpe la
ucciderebbe senza pensarci due volte!”
“Se abbiamo terminato, direi che possiamo concludere quest’incontro… avete già fatto stancare una donna incinta. Ora mi tocca andare a recuperare tutte le energie perse!” li rimproverò Claudia, uscendo esausta dalla stanza e cacciando, dalla sua tasca, un pacchetto di crackers che cominciò a mangiare con gusto.
“Direi che possiamo
andarcene anche noi, vero Ai?” mi
domandò
Simon, al quale feci segno di sì con la testa.
“Ai… posso parlare da
solo con te?”
La
domanda di Shinichi mi colse letteralmente alla
sprovvista, ma accettai subito. Sapevo che, se il mio amico mi
interpellava,
era per motivi molto seri.
“Allora io andrò a
parlare con una certa
persona…”
dichiarò mio fratello, con serietà “… mi deve molte
risposte a domande che mi
faccio ormai da tempo… e stavolta non può
mentirmi!”
***
19:45
[Sasuke’s
Ninja Way – NARUTO]
Io
e Shinichi iniziammo a parlare solo
quando tutti quanti ci lasciarono completamente da soli in quella
classe.
Il
detective liceale si voltò verso di me, abbastanza serio
e preoccupato per me.
Brutto segno…
“Ho due notizie da
rivelarti. Parto da quella per la quale mi hai
chiesto aiuto” cominciò lui,
rivelandomi “Ho
scoperto qualcosa su Ayumi…”
“… allora?”
“… quello che lei ti
ha raccontato, mentre era preda dell’amnesia, era tutto vero.
Junzo Yoshida non
è il padre biologico di Ayumi… e nemmeno la prima
madre lo era. I suoi veri genitori sono
sconosciuti”
Merda.
Quindi era tutto vero.
Lei
non aveva mai conosciuto la sua vera famiglia.
“Sai qualcosa al riguardo
di questo Shino Sen-Sei?” domandai a Shinichi, che
si affrettò a
rispondere, deluso.
“Dalle carte che
Sasuke e Sakura hanno ricevuto, è uscito fuori il nome di un
certo Shino
Aburame… tuttavia, sembra che il
suo
orfanotrofio venne chiuso tempo fa. Non è rimasta alcuna
traccia di lui,
neanche un documento relativo alla struttura. E’
come se avessimo a che
fare con la storia di una casa dei fantasmi…”
Ottimo.
Niente indizi, perciò.
“Però, ho fatto
qualcosa di meglio… tu, quando sei
arrivata, mi hai rivelato che Junzo avesse paura di Ayumi, vero?
Sappi che,
prima di saperlo, io avevo deciso di fare un tentativo la scorsa
mattina…”
mi rivelò lui, soddisfatto “… e ho trovato qualcosa che potrebbe
mettere
in chiaro l’intera faccenda!”
Avrei
dovuto immaginarmelo, da parte di Shinichi. Lui non mi
avrebbe mai chiamato per darmi notizie infondate. Se voleva parlarmi,
era
perché aveva scoperto qualcosa di davvero molto importante
ma, soprattutto, veritiero.
Tirando
un lungo sospiro, il giovane mi anticipò subito.
“Sappi, comunque, che
questa storia sembra uscita da un film dell’orrore…”
“Posso immaginarmelo. Spara
le cartucce, Kudo-Kun… e dimmi tutto!”
Ormai
consapevole che avrei ascoltato qualsiasi sua parola,
Shinichi cominciò il suo racconto.
“Ieri, dopo aver ottenuto
il permesso dell’Associazione Eroi, sono andato
in prigione per svolgere un interrogatorio. Purtroppo, sono stato costretto a farmi
accompagnare dall’agente Sato,
perché non mi è permesso di parlare con un
criminale se sono minorenne…”
Non
protestai. Miwako era una professionista e una persona
della quale potevamo assolutamente fidarci. Non percependo alcuna
lamentela da
parte mia, Shinichi continuò.
“… dopo essere rimasti
da soli con quel farabutto, ho cominciato a fargli molte domande sul
suo
passato, e ho fatto delle scoperte orripilanti. Junzo
e sua moglie trovarono Ayumi ancora in fasce, all’interno di
un
bidone delle immondizie. Prontamente l’hanno trascinata in
ospedale e, alla
fine, hanno deciso di adottarla…”
Abbassai
il capo, scura in volto e arsa dalla rabbia. Un
bidone dell’immondizia…
… scherziamo? Chi poteva abbandonare un
bambino come se fosse spazzatura!?
“La storia di Junzo la
conosciamo tutti bene. Lui venne licenziato dal suo lavoro
perché accusato, a
suo modo ingiustamente, di aver commesso un grave errore. Da quel momento, quel bastardo ha cominciato ad
abusare non solo di sua
moglie, ma anche della piccola bambina… abusi violenti e,
spesso, anche
sessuali…”
No.
Ora avevo il voltastomaco.
Mostro… Junzo Yoshida
era un mostro…
“… ma è da qui, che
comincia la parte peggiore… e credimi, Ai… quando
abbiamo scoperto tutte queste
cose, io e l’agente Sato siamo rimasti sotto shock per mezza
giornata, prima di
riprenderci. Quello che sto per
raccontarti non lo sapeva nessuno, amica mia…
Junzo si è deciso a rivelarci
tutto solo dopo che noi abbiamo insistito. Non
puoi aspettarti ciò che ti sto per rivelarti”
Ma scherziamo?! Era successo
anche di peggio?!
Pronta,
ormai, a qualsiasi possibilità, decisi di andare
fino in fondo, e con un cenno del capo, lo invitai a proseguire.
“Un giorno, Junzo
Yoshida era più ubriaco e incontrollabile del solito, e
Ayumi si trovava da
sola in casa con lui. Quel bastardo
decise di giocare con lei in tutti i modi. Junzo, abusando
della nostra
amica, ci ha detto di averla letteralmente uccisa per strangolamento,
coi suoi
denti, lacerandole perfino la gola. Non solo. Il pavimento del
soggiorno era
immerso nel sangue di Ayumi, il cui corpo era ormai irriconoscibile. E’ stato a quel punto, tuttavia, che la
nostra amica… sotto il suo sguardo sconvolto…”
“… è guarita
magicamente dalle ferite inferte… ed è tornata in
vita”
Sorpreso,
a causa delle mie parole, lui confermò mogiamente.
“Sì. E’
andata così.
Se mi hai risposto così…
è perché credi che…”
“Io non credo,
Shinichi…
qualche settimana fa, Ayumi è magicamente guarita da un
collo
spezzato, e si è rialzata in piedi, come se non le fosse mai
successo nulla. Ho paura che Junzo ci abbia detto la
verità… Ayumi, per
qualche ragione a noi oscura, sembra incapace di morire!”
Allora
quello che era successo con Midoriya non era stato un
semplice caso…
… Ayumi era stata in grado
di tornare in vita da sola, per non so quale assurdo miracolo!
“… temendo che
Ayumi potesse raccontare questa storia alla polizia, Junzo
uscì da casa e decise di comprare una dose di KI Power, per
provare a toglierle
definitivamente la vita.
Come
inizialmente ci era stato raccontato, l’azione di Junzo non
era servita a
nulla, perché Kiyoko salvò Ayumi, portandola via
da casa. E’ stato a questo punto
che Miwako mi ha raccontato un altro fatto, a
tutti sconosciuto. La nostra amica era, in un atto di eroismo, tornata
a casa
per provare a salvare la madre… ma ha assistito in diretta
alla sua morte!”
Spalancai
gli occhi, disgustata e sconvolta.
“Quando Miwako li ha
raggiunti, assieme ai suoi colleghi… Junzo non
aveva avuto il coraggio di opporsi alla polizia. Aveva nuovamente
tentato di
uccidere Ayumi, pugnalandola ogni volta sul petto… ma, ogni
volta, le ferite
inferte si ricucivano istantaneamente, come avverrebbe con Majin Buu
quando gli
viene staccato un arto. In compenso… sembra che Ayumi abbia
fatto qualcosa di
tremendo a quell’uomo, perché lui si è
rifiutato di andare avanti con il
racconto. E’
impazzito… urlava
delle assurdità. Diceva che il
corpo di
sua moglie aveva cominciato a muoversi da sola, come per
magia… che la pelle di
Ayumi fosse improvvisamente diventata nera come il carbone, senza
alcuna
motivazione… e che i suoi occhi fossero diventati rossi come
quelli di un…”
“Ti prego…
basta, Shinichi!”
Non
volevo andare oltre. Quello che avevo sentito era più
che sufficiente.
Mi
ero pentita, lo ammetto.
“Non parliamone più, Shinichi… e ti proibisco di farne parola anche con gli altri!” gli ordinai io, alzandomi dalla mia sedia e provando ad uscire dalla classe.
Shinichi, tuttavia, mi fermò all'istante.
Vero.
Il mio amico mi aveva accennato qualcosa in merito ad un'altra notizia
che voleva dirmi.
“Non andartene. C’è
un altro argomento di cui dobbiamo parlare, e riguarda la sezione
Anti-Mafia!”
La
Sezione?
Preoccupata,
lo raggiunsi e tornai a sedermi, mentre
Shinichi mi annunciò, con tono grave.
“Domenico e Bulma hanno
intercettato una registrazione-video molto
strana, risalente a due giorni prima dell’inizio del
torneo…”
… e ti pareva che non
ci fossero telecamere dentro quella stanza.
Sospirai,
arrendevole. Inutile nascondermi.
“Se parli delle riprese
dentro la stanza del KI Power, allora sono reali”
Durante
quel mese di assenza, infatti, la Sezione Anti-Mafia
aveva lavorato in simbiosi con la polizia del sesto universo, cercando
di
capirci qualcosa di più sulle proprietà di quella
sostanza.
“Allora per quale motivo
hai rubato una di quelle boccette?” mi
domandò severamente Shinichi.
“Tu
sei un detective
molto in gamba, Kudo-Kun… il più
perspicace, per essere precisa. Sono
certa che
tu ti sia fatto un’idea esaustiva e convincente, sulle
intenzioni di questa povera ed innocente
bambina…”
“… se
ti fossi rivolta all’FBI in quel modo, nessuno avrebbe potuto
proteggerti”
“Simon mi avrebbe
punito! Lo sai benissimo, tontolone!” continuai a
rassicurarlo con tono
scherzoso, per cercare di allentare la tensione “Non
preoccuparti… non ho cattive
intenzioni. Sai che a me, nonostante tutto, piace tantissimo la
scienza, la
tecnologia e la chimica… ero curiosa di sapere cosa ci fosse
all’interno di
quella sostanza, tutto qua! Capire cosa provochi la dipendenza o gli
effetti
collaterali…”
Speravo
di essere riuscita a calmarlo, soprattutto dopo le
rivelazioni orripilanti su Ayumi.
Purtroppo
non fu così.
“Quindi vuoi soltanto
studiarla… non riesco a
crederti
fino in fondo!”
“EH?! MI PRENDI PER IL
CULO, KUDO?!”
“Affatto… sono
sicuro che tu mi stia dicendo la verità, ma solo in
parte!” mi rimproverò subito
lui, più grave che mai “Sai
a cosa hanno portato le mie
deduzioni? Sono quasi convinto che tu voglia utilizzare il KI Power su
di te!”
Sgranai
gli occhi, scioccata e sbigottita. Non mi aspettavo
che l’avesse compreso al volo. Mi resi conto troppo tardi di
essermi fatta
cogliere del tutto impreparata, dando ulteriori conferme a Shinichi.
“Ma sei pazza?! Non hai
sentito quello che ci hanno detto Naomasa e
Kenji? SE ASSUMI QUELLA SOSTANZA NOCIVA, IL TUO CORPO NE DIVENTA
DIPENDENTE!”
“CREDI CHE NON LO SAPPIA,
BAKA?!” lo sgridai io, offesa dalla sua
mancanza di fiducia nei miei confronti “Per
quale motivo credi che io l’abbia studiata? Volevo capire
come funzionasse
prima di pensare a come utilizzarlo… ed
io ho creato una sostanza completamente nuova e priva di rischi!”
“E cosa te lo fa
credere, Haibara-San? Dubito tu possa essere così idiota da
averla già…”
Il
mio viso rosso di imbarazzo fece spalancare la bocca di
Shinichi, il quale mi additò più sconvolto che
mai.
“MA COSA TI E’
SALTATO IN MENTE?! POTEVI MORIRE, STUPIDA SCIENZIATA IN FORMATO LOLI!”
“Non ho avuto altra scelta!
Dovevo capire se il mio progetto avesse
avuto successo… ed ora sono più soddisfatta che
mai! Non correrò alcun rischio
con il CELLULAR POWER!”
“Il CELL-che?!”
esclamò sconsolato Shinichi, voltandosi preoccupato verso di
me “Ai… se
avevi intenzione di fare una cosa del genere, perché non ce
ne hai parlato?”
“Non ne ho avuto il
tempo…” ammisi io, con
sincerità “…
eravamo tutti concentrati sul salvare i giovani della scuola
Shiketsu… e
quell’idea mi è venuta poco prima di andare a
rubare quella fialetta”
“Perché ce ne avresti
parlato, se ne avessi avuto la possibilità… stai
dicendo questo?” mi
domandò il ragazzo.
“Ovvio, imbecille! Io
per prima so che il mio poteva rivelarsi un azzardo! In altre
circostanze e in
tempi maggiori, avrei preso senz’altro contromisure
più efficaci! E poi non ho
utilizzato alcuna sostanza nociva… pensi veramente che mi
sarei bevuta una
sostanza simile alla droga prima dell’inizio di un torneo
così importante?!”
Shinichi
scostò lo sguardo dal mio, visibilmente agitato.
Aveva paura per la mia salute, lo capivo, ma proprio per questo avevo
fatto
attenzione a come utilizzare il CELLULAR POWER.
[Bunseki
Analysis – BOKU NO HERO ACCADEMIA]
Mi
ero subito resa
conto, infatti, che il KI Power era stato
creato molto artigianalmente. Le dosi erano completamente sballate, e
tante
sostanze inutili erano presenti all’interno di quella
poltiglia
maleodorante. In meno di
mezza giornata, io ero stata in grado di creare un KI Power sano e
senza
contraccezioni, ma non solo. Avevo scoperto che la mia versione era
utilizzabile
soltanto una volta ma impediva al mio corpo di andare oltre il limite
prestabilito. Funzionava, perciò, da controllore della mia
potenza. Potevo
superare quel limite, vero, ma solo dopo un allenamento adeguato col
quale migliorare la resistenza del mio corpo. Andare oltre, ossia
sprigionare eccessiva energia spirituale senza poterla contollare,
avrebbe potuto condurmi all'auto-distruzione. Era stato a quel punto,
tuttavia, che io avevo
deciso di utilizzare l’antidoto dell’APTX ed un
semplice
Senzu per creare il
CELLULAR POWER.
I
risultati, come avevo scoperto durante la battaglia contro
i MIB alla U.A., si erano visti eccome senza contare che, durante quel
mese,
avevo deciso di allenarmi su un'altra tecnica, quella per la quale mio
fratello
era diventato famoso agli occhi dei miei maestri.
“Andrà tutto bene…”
affermai io al mio amico, tirandogli due schiaffetti sulle guance
“…
ormai sono cambiata… e se avrò bisogno del vostro
aiuto, stai pur certo che ve
lo chiederò… d’accordo?”
Lui
emise un sospiro di sconfitta, arrendendosi davanti alla
mia sicurezza.
“Mi fido troppo di te per
rimproverarti ancora… e sia. Ne parlerò con
gli altri e li rassicurerò… ma la prossima volta
non agire di testa tua! Già
Simon si comportava così… non possiamo
permetterci altri errori durante questa
fase del piano!”
“Ok, papino… farò la
brava bambina!” lo presi in giro io, facendolo
imbarazzare ancora di più.
Alla
fine, però, entrambi scoppiammo a ridere e ci
abbracciammo calorosamente.
Quel
contatto mi era mancato da morire. Era da più di un
mese che io e lui non parlavamo tra di noi da soli, come due amici.
“Mi sei mancata da
morire, Haibara-San… ora sì che mi sento meglio!”
“Se ti appiccichi ancora di
più, Ran potrebbe iniziare a prenderti
nuovamente per un pedofilo…”
“Scherzi? Lei si
è pentita di quello che ha fatto un mese fa…
credeva tu
fossi innamorata di me, diceva, e che io ricambiassi i tuoi sentimenti!”
ammise Shinichi, con sincerità.
Sentendo
quelle parole, iniziai a ridere divertita e detti
un buffetto innocente al mio amico sulla spalla. Come era prevedibile,
lui si
toccò confuso quella parte del corpo, dato che non mi ero
mai spinta così tanto
oltre.
“Mi sa che la tua ragazza
ha preso un granchio… io non mi ero presa una
cotta esagerata per il suo ragazzo… ma per un piccolo
detective di nome Conan
Edogawa che, nonostante avesse soltanto sette anni, era in grado di
risolvere
tutti i misteri che gli si paravano davanti. Ma non era vero
amore… e per
questo ho fatto pace con me stessa!”
“Ma… ma allora tu…”
“Sì, Kudo-Kun… se tu
non ti fossi innamorato di una ragazza così buona, bella e
genuina come Ran, a
quest’ora tu saresti ancora un bambino e avrei trovato un
modo per farti diventare il mio schiavetto personale!”
dichiarai io, scompigliandogli i capelli scherzosamente “Perciò sappi che ti è andata
bene, amico
mio…”
“Di… direi
proprio di sì…”
esclamò lui, quasi cadendo dalla
sedia davanti al mio sguardo fintamente sensuale, prima che io
terminassi il
mezzo scherzo e mi allontanassi da lui, diretta alla porta della classe.
[Soundtrack
11 – DETECTIVE CONAN]
“Shinichi… grazie…”
Prima
di uscire, tuttavia, il mio cuore mi spinse a dire
quelle ultime due parole. Se non fosse stato per lui, io avrei mollato
tempo
prima…
… se non fosse stato
per lui, io mi sarei tolta la vita mesi prima…
… dovevo tutto a quel
ragazzo con il completo blu.
Mi
voltai un’ultima volta verso di lui, e mi mossi con
decisione saltandogli nuovamente addosso, facendolo imbarazzare il
doppio di
prima.
Quel
piccolo bacio fu talmente breve e rapido da non farlo
ragionare più. Un semplice bacio a stampo, sulla sua
guancia, che non ero
riuscita a trattenere più…
… un altro enorme peso
era scivolato via.
“… grazie per
aver condiviso il tuo destino col mio… e per avermi
riportato sulla retta via, piccolo Sherlock! Te ne sarò
debitrice per il resto
della mia vita!”
Solo
dopo aver detto ciò, scesi dal suo petto ed uscii
definitivamente dalla classe. Shiho Miyano non c’era
più.
O almeno… quella Shiho
che lavorava per l’organizzazione non esisteva
più.
Ora
c’era soltanto una bambina di sette anni, di nome Ai
Haibara, dalla potenza sovrumana e dal cuore leggero come una
piuma…
… una ragazzina
che era pronta finalmente a combattere per quello che
desiderava.
***
[Continuazione
– Soundtrack 11 – DETECTIVE CONAN]
“Ehi, Ai!”
A
chiamarmi era stato Shuichi. Doveva essere tornato
dall’incontro con Jodie, a giudicare dal suo sguardo stanco.
Quella donna
doveva avergli fatto una bella ramanzina.
“Anche Jodie si
è arresa, alla fine. L’FBI non ci darà
più problemi!”
“Perfetto!”
esclamai soddisfatta, indicandogli le scale “Io
devo andare a recuperare i file degli
antidoti! Vieni con me? Così potrete inviarli subito al
presidente… e mi
toglierò definitivamente questo peso dalla mia coscienza!”
“D’accordo. E
Shinichi?” domandò lui,
indicando la stanza dove
avevo lasciato il mio amico.
“Lui… credo che
rimarrà dentro quella stanza per un bel
po’…” ammisi io, divertita dal
fatto
che Shinichi si trovasse ancora imbambolato dentro quella classe
“…
il
mio ultimo gesto l’ha colto ‘leggermente’
alla sprovvista!”
La porta era provvista di una piccola finestrella, dalla quale l'agente Akai fu in grado di scorgere la figura del Detective dell'Est.
“Sei proprio tremenda,
piccola tentatrice… allora andiamo pure!”
***
19:50
[Karen’s
Theme – FATE OST]
Raggiungemmo
la mia camera in pochi minuti. Ayumi non era lì, ma stava
giocando in giardino con il suo
amico Leonardino e con i figli di C-17, a giudicare dalle aure che
stavo percependo.
A
loro si era unito anche Ub, il quale però sembrava molto
più preoccupato del solito, a giudicare da quello che vedevo
dalla finestra
della mia stanza. Ci sarei andata a parlare tra non molto.
Mentre
trasferivo tutti i file dal mio hard-disk alla
pen-drive gentilmente porta dall’ex-agente
dell’FBI, io domandai a
Shuichi.
“Posso farti una domanda?
Ho sempre avuto questo dubbio… tu e Jodie
siete una coppia?”
L’uomo
mi guardò stranito, come non aveva mai fatto prima
d’ora.
“Coppia in che senso?”
“Sai benissimo di cosa sto
parlando!” lo redarguì io,
severamente “Non
mi sembra una cosa così fuori dal mondo! E’
passato un po’ di tempo
da quando Akemi è morta… è normale tu
abbia cercato di rifarti una vita!
Allora… è la tua fidanzata oppure no?”
“Tu dimmi di più
su quello che è accaduto con Shinichi e sul
perché sei
così vicina a quel bambino di nome Ub… ed io ti
dirò la verità!”
Sogghignai,
trionfante. Se credeva che mi sarei imbarazzata
davanti a quelle proposte, si sbagliava eccome.
“Shinichi si è
pietrificato
come un baccalà perchè l’ho letteralmente
riempito di bacetti sulle guance. In quanto ad Ub… quel
bambino mi piace davvero tanto! Sto pensando
di uscirci insieme, lo sai?”
“Come credi che la
prenderà Ran, quando saprà che hai provato per
un'ultima volta a rubarle il fidanzato?”
mi domandò Shuichi,
severamente.
“La
prenderà bene…
non ha nulla da preoccuparsi, d’altronde. Dei baci sulle
guance
non sono un
vero tradimento. La prenderà come una dimostrazione del
fatto
che ormai Shinichi non cadrà più nelle mie
trappole. Ora
che ho concluso quel capitolo della mia vita, voglio
aprirne un altro più bello con Ub!”
Soddisfatta,
tolsi la pen-drive dal computer, e Shuichi
tentò di prendermela dalla mano.
Senza successo…
… sul serio?! Ancora
credeva di potermi sfuggire così?
“Ah-Ha! No no, mio caro agente… ora
devi mantenere la promessa e confessare i tuoi crimini!”
Divertito
dal mio tono scherzoso, anche l’ex-fidanzato di
Akemi iniziò a ridacchiare prima di rispondere con
sincerità alla mia domanda,
sedendosi sul mio letto.
“Ok… è vero… io e
Jodie siamo fidanzati. A dire la verità… noi due
eravamo una coppia già prima
che io conoscessi Akemi”
“Eravate già
fidanzati da allora?”
“Sì…
prima che io mi
infiltrassi nei MIB, però, noi due abbiamo avuto una crisi
molto seria. L’hai
vista… lei è una donna molto ligia e severa con
le regole. E’ molto raro che
lei accetti di sviarne una. Ciò che Vermouth ha fatto ai
suoi genitori l’ha
segnata per sempre, inutile negarlo”
“La capisco, in
effetti…” ammisi io, ripensando ai
momenti della mia infanzia in cui mi ero
sentita completamente sola “… quindi tu ed Akemi eravate
amanti…”
“… no. Io e
Jodie ci lasciammo poco prima” mi
spiazzò totalmente
lui “Con
un rapporto così altalenante e con un infiltrazione
così rischiosa, avere dei legami
esterni all’FBI non era saggio… anche se la amavo,
ho preferito rompere per non
farla soffrire”
“Quindi, quando Akemi
è morta, voi due siete tornati insieme?”
“Non subito… a dire la
verità, sono tornato assieme a lei qualche mese fa, quando
ancora stavamo
cercando di capire cosa fare con Hidemi… puoi immaginare
come lei l’abbia presa
quando ha scoperto della mia finta morte…”
“…
malissimo…”
“… e la
situazione della Sezione Anti-Mafia ha soltanto peggiorato la
situazione. In questi pochi minuti in cui ci ho parlato, Jodie non mi
ha mai
rivolto lo sguardo ed ho paura che la situazione si sia completamente
compromessa”
Ascoltai,
dispiaciuta, quel racconto. Ora che avevo fatto pace
pure io con me stessa, un po’ mi dispiaceva per quello che
gli stava capitando.
In fondo, Shuichi non si meritava tutto questo.
“Shuichi… quando
tutta questa situazione si sarà sistemata…
perché non
provi a riconquistarla? Io non credo che lei sia totalmente
indifferente nei
tuoi confronti” lo rassicurai subito io,
convinta “Quando starete in America,
liberi da questo peso, sicuramente voi due
riuscirete a rimettervi insieme! Ne sono certa!”
“Da quando in qua sei
una ragazza positiva, tu?!” mi prese in giro lui,
sorridendo divertito
prima di rispondermi “Comunque
ci proverò, questo è sicuro!”
“Ottimo! Ecco qua!”
decisi di accettare la sua risposta,
porgendogli la pen-drive “E’
tutto qui…
da questo momento, quella taglia mastodontica non la voglio vedere da
nessuna
parte! Chiaro?! Altrimenti riempio di baci anche te!”
“Limpida come
l’acqua! Puoi staccare i tuoi occhi dal mio viso, Medusa”
confermò lui con
una presa in giro, recuperando la sua scheda di memoria ed uscendo
dalla mia
stanza “Io
vado… tu puoi anche andare dal tuo fidanzatino! Credi non
abbia
notato i tuoi sguardi verso la finestra?”
“Ah-ha! Niente
provocazioni!”
“Ok… come
vuoi… in bocca al lupo per la seconda fase!”
L’uomo
uscì fuori dalla stanza, ed io lo seguì a ruota,
ma
andammo in direzioni opposte.
Il
mio cellulare, da dentro la tasca, iniziò a vibrare e
compresi mi fosse arrivato un messaggio. Non appena sbloccai il
cellulare,
aggrottai stranita le sopracciglia.
[Daily
Life – NARUTO]
Il
messaggio mi era stato mandato da un numero con soltanto
7.
-
Ai Haibara
del Settimo Universo! La
informiamo che il suo combattimento, nella Seconda Fase del II Torneo
del Potere, avrà luogo
domani alle 17:00 in punto. Le regole saranno queste:
·
I partecipanti al tuo incontro saranno
trentadue;
·
La durata dell’incontro
è di un’ora;
·
Un guerriero viene eliminato se viene
buttato fuori dal ring, se non è visibile agli occhi degli
arbitri per dieci
secondi di fila, se rimane fuori combattimento per cinque secondi di
fila e se
uccide un avversario, anche solo per errore;
·
Se un guerriero si suicida, non
potrà
essere resuscitato fino alla fine del torneo e sarà
eliminato anche lui dal
combattimento. Questo vale nei casi di auto-distruzione, ad esempio;
·
Non saranno ammesse proteste verso gli
arbitri, pena la squalifica a vita da ogni torneo, sia questo che ogni
successivo;
·
Anche in questo caso possono valere le
alleanze, ma a passare in ciascun turno saranno soltanto cinque.
·
Anche in questo caso, le armi sono
concesse. Si possono utilizzare rigeneratori di KI o corporali nel bel
mezzo
dell’incontro;
·
Non è ammesso volare, a meno
che non si
sia provvisti di ali.
Sei libera di
riposarti fino all’arrivo del tuo turno. Quando vorrai
raggiungere lo stage della seconda fase, potrai chiamarmi direttamente
da
questo stesso numero.
Mi raccomando! In
bocca al lupo, piccola Haibara! Faccio il tifo per
te!
Con affetto,
l’angelo del settimo universo, nonché arbitro del
torneo, Whis -
Interessante…
… quindi avevo potenzialmente
del tempo libero per continuare ad allenarmi! Meglio così!
Avevo
bisogno di rinforzarmi ulteriormente, se volevo
mettere in difficoltà i membri della Yakuza o
dell’Unione dei
Villain.
Ora,
però, non volevo pensarci…
… Ub aveva la
massima priorità!
***
19:59
SIMON
[I Have Seen Much
– NARUTO]
“Mi crederesti se
ti dico che
stavo aspettando da molto questo momento?”
“Imparandoti a
conoscere, direi proprio di sì…”
Io
e Clarice eravamo usciti dal dormitorio della U.A.
raggiungendo uno spiazzo non molto controllato del cortile dove nessuno
avrebbe potuto sentirci.
“Allora non ti
farò perdere altro
tempo…”
dichiarò lei, sedendosi sull’erba e pulendosi gli
occhiali “…
sono pronta a dirti tutta la verità!”
Io
annuii, sedendomi
al suo fianco. In quel mese di allenamento, Zero mi aveva
parlato
molto sia di mia madre sia di Clarice, in particolar modo del loro
forte rapporto di amicizia. Quella scienziata, mi aveva fatto capire,
non era affatto una donna malvagia. Lei, come tanti,
era stata una vittima dei Deadly Sins e di Lilith.
Perciò
mi misi semplicemente in ascolto, con garbo, pronto
ad accettare tutto quello che avrei sentito uscire dalla sua bocca.
“Ciò
che hai letto sul diario
del Dr. Gelo è tutto vero. Io e lui eravamo una vera coppia.
Lo stupro avvenne
soltanto la prima volta che ci conoscemmo, ma poi io mi arresi
definitivamente
a lui. Io non fui legata a Christopher come sua schiava, ma come sua
donna, e
mi ero lasciata convincere dai suoi ideali. Ci credevo fino in fondo,
perché
non accettavo il fatto che mio padre fosse stato sconfitto da un
semplice
moccioso. I progetti dei cyborg, di tutti i cyborg, sono sia opera mia
che sua.
Tuttavia… io creai X-X-I molto tempo dopo, dopo la morte di
mio figlio Thomas…
meglio dire, però, che fui costretta”
“In che senso?”
“Nel
senso che venni a scoprire qualcosa di talmente
orrendo da farmi venire il voltastomaco, Simon… ormai
credo tu l’abbia capito. Come tu sei la reincarnazione
vivente di
Zero, io sono quella di Lilith. Lei è la vera creatrice
della
X-X-I. Quella bastarda, nei miei momenti di
minor lucidità, riusciva a controllare il mio corpo, e fu
grazie
a questo se
riuscì a comandare la sua organizzazione. Quando venni a
sapere
tutta la verità, ovvero che tua madre fosse ricercata da
Ulquiorra, decisi di mandarla via dal Giappone per salvarle la vita”
“Sloth…”
“...
sì, proprio lui!'”
mi rispose
frettolosamente lei, continuando “Quella
fu una
delle prime volte in cui io riuscii a riprendere il controllo del mio
corpo. Fu così che
scoprì il suo punto debole. Ascoltami con molta
attenzione,
Simon... quando Lilith si trova all’interno di
un corpo, può possederlo soltanto per un certo intervallo di
anni, prima di
doverlo abbandonare. Separarmi da lei, tuttavia, mi avrebbe condotto
alla morte se non mi fossi tutelata… ed è per
questo
motivo che io scelsi di attuare un vero e proprio
azzardo. Tempo fa, un demone di nome Buu provò ad attaccare
il
nostro pianeta e, durante quegli scontri, fui in grado di rubare alcune
delle sue cellule senza
farmi vedere, grazie a dei piccolissimi nano-robot. Con quanto
raccolto, io fui in grado di creare una sostanza demoniaca
più
che sufficientemente grande, facendomi assorbire da essa… in
questo modo, io fui in grado
di separarmi da lei senza perdere la vita!”
[Man
of The World – NARUTO]
“Un momento…
cosa hai detto!? Sei riuscita a separarti dal tuo demone?!”
“Esatto…
questo è accaduto perché il
mio corpo, con le cellule di Buu, ha avuto la forza necessaria per
sopportare
lo strappo dall’anima di Lilith. Come puoi ben capire, da
quel
giorno io mi
rifiutai di avere a che fare con lei e me ne andai. Avvenne esattamente
dieci
anni fa, quando tu e tua madre vivevate in Italia da ormai quindici
anni… questa è tutta la storia di come X-X-I sia
nata e
sia venuta alla
luce!”
“Ora inizio a collegare il
tutto… presumo quindi che, con le cellule di
Buu, Lilith non debba più preoccuparsi di dover effettuare
lo scambio di corpi. Ho indovinato?”
domandai io,
incuriosito.
“Esattamente. Buu è un demone artificiale formato sia da carne demoniaca sia da quella mortale, perciò non potrà morire di vecchiaia… ho sfruttato quel cavillo per sopravvivere e separarmi da lei, ma in questo modo l’ho resa invincibile. Io, invece, mi sono trasformata in una creatura completamente indipendente, un nuovo demone. C'è un'altra grandissima differenza tra Majin e Demoni Puri. Questi ultimi necessitano, per restare lucidi in questo mondo, di cibarsi di esseri viventi, preferibilmente carne umana, ma mi sono sempre rifiutata. Ricordi le condizioni in cui mi trovavo, dopo l'incontro con Freezer? Quelle sono le conseguenze della mia dieta. Al contrario, Buu è completamente artificiale e non necessita di uccidere per restare lucido. Quanto ti ho detto, tuttavia, non deve scoraggiarti perchè ci sono diversi modi con i quali puoi sconfiggere e distruggere un Demone Puro, e Whis te ne avrà già parlato.”
"E'
così... ma vorrei sentire anche la tua opinione in merito!"
ammisi, facendole notare "Sei
la persona che più di tutti conosce le caratteristiche di
questi
demoni... anche i tuoi consigli mi sarebbero molto utili!"
Davanti alla mia affermazione, Clarice annuì saggiamente e decise di parlarmi apertamente.
"Deduco tu abbia già sentito quanto è stato spiegato dal Sommo Sacerdote in merito alle tre Essenze della Vita. Senza una di queste, una creatura non può definirsi viva. Sto parlando, ovviamente, della Logica, dell'Anima e del Cuore. Per i Demoni Puri, non c'è molta differenza se non che, nel loro mondo di appartenenza, questi non necessitano di vivere con un loro corpo... al contrario, se vogliono vivere nel mondo dei mortali, quei mostri sono costretti, come hanno fatto con noi, a prendere possesso di altri corpi viventi. Senza un corpo mortale e abbastanza resistente dove ripararsi, la loro anima si auto-combustiona e di loro non ci sarà più alcuna esistenza"
Quell'informazione era davvero molto interessante. Quindi questa era la differenza tra il mondo dei mortali e quello dei demoni. In quest'ultimo non esisteva la Logica e per questo mostri come Lilith potevano vivere in eterno anche se erano sprovvisti di un corpo. Fuggendo nel nostro mondo, tuttavia,i Deadly Sins si erano trovati costretti a crearne una dal nulla per non sparire.
Le reincarnazioni erano state il loro primo esperimento. Come avevo scoperto con Zero in quell'allenamento, per restare in vita, i Deadly Sins e lui stesso si erano trovati costretti ad albergare nei corpi dei mortali come dei parassiti, spingendo l'anima scelta a compiere le scelte che loro desideravano. Quel modo di vivere, tuttavia, non avrebbe mai giovato agli inseguitori di Zero, perchè non avrebbero mai avuto la forza necessaria per riportarlo indietro. Reincarnarsi in altre creature viventi portava ad un punto debole, da non sottovalutare. Se l'anima del mostro avesse totalmente annichilito quella del suo contenitore, prendendone il controllo totale, la Logica non avrebbe retto il cambiamento e si sarebbe auto-distrutta. Un corpo mortale, infatti, non era capace di trattenere tutto il potere malvagio di un demone puro. Logica Mortale ed Anima Demoniaca andavano a nozze come l'acqua e l'olio all'interno di uno stesso recipiente.
Ovviamente c'era un modo per evitare tutto ciò, e consisteva nell'allenamento che io e Zero avevamo svolto in quel mese di assenza. Per i Deadly Sins, tuttavia, un vantaggio come il mio non era stato affatto concesso, ed è qui che nasce il secondo modo in cui loro sono riusciti a sopravvivere in tutti quegli anni, ovvero le cellule artificiali di Buu. Sfruttare quel composto misto aveva permesso a tutti loro di ottenere un vero e proprio corpo, senza dover dipendere più da nessun altro, anche perchè annichilire quella debole essenza del majin non li avrebbe affatto danneggiati. Una Logica mezza mortale e mezza demoniaca. Tanto era bastato per rendere quei mostri i pericoli numeri uno di tutti gli universi.
C'era, tuttavia, un punto debole anche in questo caso.
“Capisco.
Perciò, se si separasse la sua anima da quelle
cellule…”
“Lei rimarrebbe totalmente scoperta, senza alcun corpo in cui tornare. Whis te l'avrà già accennato, Simon. Se una persona posseduta da un demone muore prima che questo si reincarni da un'altra parte, morirà anche lui! Ad esempio, se tu morissi mentre Zero è ancora al tuo interno, il tuo demone farebbe la stessa fine. Questo concetto vale in parte sia per Lilith che per i Deadly Sins, a differenza che... se la loro Logica venisse disintegrata completamente, le loro Anime sarebbero capaci di insinuarsi all'interno di qualche altro corpo. Se però riesci a tenerle a bada in quel breve lasso di tempo...”
Già.
Whis mi
aveva accennato anche in merito a quell'aspetto. Le loro Anime,
essendo molto potenti, potevano sopravvivere alla Luce del nostro
Macro-Universo per diversi minuti, prima di sparire per sempre. Bastava
distruggere i loro corpi materiali, e trattenerli il tempo necessario
affinchè si dissolvessero. Certo, più facile a
dirsi che
a farsi, ma era già un passo avanti.
“Interessante… adesso
un'altra domanda. Sai qualcosa di
più al riguardo della Profezia?”
“Certo. Conosci
già la storia del sigillo che venne stretto da
Zero e Lilith, dopo essersi rincontrati nel regno demoniaco. Se Zero
fosse
fuggito dal mondo dei demoni, lui si sarebbe trasformato in uno di loro
e, un
giorno, avrebbe perso per sempre la sua vita… ma non
solo… se anche Lilith l’avesse seguito,
allora Zero sarebbe stata la causa della sua sconfitta e della sua
morte. A suggellare quel patto
fu il Sommo Sacerdote stesso. Tuttavia, nello stesso momento, Lord Zeno
venne colto da
uno strano potere che, nella leggenda, viene definita Magia della
Preveggenza. Con
essa, l’embrione di ciò che è adesso
Zeno pronunciò una profezia.
Ci
sarà un tempo dove a
contendersi il trono di Dio Supremo del Macro Universo saranno non due,
ma
addirittura quattro candidati. Bene e male si contrapporranno, ed il
vincitore
decreterà le sorti di ogni universo nei secoli dei
secoli… il prezzo che
pagherà, tuttavia, è la sua mortalità.
Gli sconfitti, invece, non riceveranno
alcuna pietà e non potranno più riottenere tali
poteri… uno di loro, addirittura,
verrà cancellato per sempre dall’esistenza.
Ora come ora, esiste un solo Dio Supremo su quel trono, ovvero lo Zeno del Presente… ma tempo fa, Son Goku commise un gesto a dir poco sconcertante. Prova ad immaginare quale..."
"Trascinò lo Zeno del Futuro nella nostra Linea Temporale..."
"Giusto. Questo
gesto scellerato ha già fatto partire la Guerra per
il Trono! Pensa
a ciò che ha detto Lilith in quel messaggio...
all’appello, chi pensi possa
mancare?”
Non
ci voleva un genio per capire dove volesse andare a
parare Clarice Red. Uno era senza ombra di dubbio Lilith.
L’altro candidato, invece, poteva essere uno
solo…
***
[Pain’s
Theme – NARUTO]
-
Ci sei arrivato finalmente, moccioso! –
-
Tu sapevi tutto fin dall’inizio… non è
vero? –
-
Avevano capito tutti che dietro l’allenamento di Whis ci
fosse qualcosa di
molto piu’ importante di me... tranne te, idiota! non
incolparmi! –
Non
mi azzardai a farlo. Zero non aveva torto. Era pura
logica…
***
“Perciò…
da quello che si comprende dalla profezia… quattro Candidati
si
scontreranno per ottenere il Trono di Dio Supremo… uno lo
otterrà, e non potrà
più avere contatti con il mondo dei mortali…”
iniziai a comprendere
fino in fondo “…
gli altri tre, invece, subiranno pene terribili… uno di loro
verrà
anche cancellato, perdendo la sua anima. In parole povere…
tutti e tre gli
altri sconfitti verrebbero uccisi”
“Sì…”
affermò Clarice,
facendo un cenno di assenso con la testa “…
questa è la
verità. Uno diventerà un Dio Supremo…
gli altri moriranno… ma uno degli
sconfitti sparirà per sempre! Non c’è
modo di sovvertire questo destino.
Ovviamente, se si muore e basta, c’è la
possibilità di poter tornare in vita,
ma non ti verrebbe più concesso candidarti”
Annuii,
ormai più lucido che mai. La mia mente aveva già
fatto i calcoli necessari…
… ora conoscevo
i miei possibili destini.
“D’accordo… grazie,
Clarice… mi hai dato delle informazioni davvero interessanti!”
la
ringraziai io, rialzandomi dal posto ed aiutandola a fare lo stesso
“Ora
ho una mezza idea del futuro che mi aspetta…”
“Simon…
per quello che è successo a tua madre…”
“E’ stata Lilith!
Punto! Basta farti fisse su questa storia!”
la
rimproverai io, severo “Io cosa dovrei dire, con Zero dentro di me?
Non farti prendere dai sensi di colpa! Mia madre non ce
l’avrà mai con la sua
migliore amica! Chiaro?”
Lei,
dopo avermi fissato con sorpresa, mi sorrise e fece
segno di sì con la testa.
“Te lo prometto,
Simon… io ti aiuterò,
in qualunque modo, anche a costo della mia vita!”
“Ehi! Sono in grado di
difendermi!” affermai io, ridacchiando
divertito…
… prima che la
vibrazione del mio cellulare mi distogliesse dai miei pensieri.
[Brothers
(Full Metal Alchemist) – TAYLOR DAVIS]
Controllai
immediatamente. Era Whis che mi aveva mandato un
messaggio, per informarmi sulle modalità della seconda fase.
“Alle 19:00, il 24
Agosto… ho parecchio tempo a disposizione, vedo…
ottimo! Potrò sfruttarlo per capire la situazione attuale!”
Un’aura
familiare, tuttavia, calamitò subito il mio sguardo
verso l’ingresso della U.A.
Era tornata,
finalmente…
“Va a salutarla…
io vado da tuo padre! E’ bello poter parlare con un
amico dopo tantissimo tempo!” mi rispose
lei, iniziando ad
allontanarsi.
“Va bene… vedete di
andarci piano, stavolta!”
La
donna, scioccata, si voltò alle sue spalle, completamente
rossa in viso, ma io mi ero già tele-trasportato
via…
… portandomi
improvvisamente davanti agli occhi della donna di cui ero follemente
innamorato, che si riempirono di lacrime di gioia.
“Simon…”
Non
riuscii più a trattenermi.
Cento mila anni dentro
quella stanza erano stati uno strazio senza di lei…
… la strinsi tra le
mie braccia, baciandola come mai mi sarei aspettato di fare…
… e continuammo a
baciarci, nonostante avessi di fronte tutta la sua famiglia che era
completamente imbarazzata dal nostro gesto d'amore…
… tutti, anche
la cara Takagi!
***
Qualche
minuto prima…
GOKU
[Strange
Friend – FATE OST]
“Non ci credo…
come ho fatto a perdere!?” esclamai io,
imbarazzato, mentre camminavo per la città assieme a Piccolo.
Io
ed il mio amico, infatti, avevamo deciso di farci una
passeggiata a Tokyo, approfittando del fatto che ci fosse tanto
entusiasmo per
l’inizio del torneo. La città, infatti, era stata
ben allestita, riempita di
festoni e di cartelloni pubblicitari riguardanti il II Torneo del
Potere.
Anche
noi avevamo ricevuto il messaggio di Whis, nel quale
ci indicava l’inizio del nostro turno. Io avrei iniziato
subito, alle 08:00 di
domani, mentre Piccolo avrebbe gareggiato il giorno dopo, alle
16:00.
“In effetti questa
è la prima volta che ti vedo perdere in una gara di
cibo...” dichiarò il
namecciano, sorpreso, chiedendomi “…
non è che ti sei rammollito? Non avrai
fatto il galantuomo…”
“Io sono sempre
forte! Non ti illudere! E’ il mio corpo da bambino che mi ha
danneggiato!”
affermai io, con rabbia “Altrimenti
Caulifla non avrebbe mai vinto!”
Piccolo
si tirò un ceffone in testa, senza capire il mio
disagio…
… io avrei dovuto
combattere con i vestiti di Caulifla addosso! Era la cosa
più imbarazzante che
mi sarebbe potuta capitare in tutta la mia vita!
“Ti è andata
anche bene…” mi fece notare
Piccolo “… potevano
sempre farti combattere
completamente nudo!”
“Guarda che io ho già
combattuto nudo, e non è affatto imbarazzate farlo!”
dichiarai io, stizzito
“Quantomeno a prenderti in giro sono
soltanto i maschi, mentre le donne si coprono gli occhi… se
invece combattessi
con quel… reggiseno… SAREI
LO ZIMBELLO
DI TUTTI GLI UNIVERSI! E non è tutto…”
“C’è
anche di peggio?”
“Ho chiesto a Whis se lui
potesse farmi tornare nuovamente adulto… ma
nemmeno Zeno può aiutarmi, tantomeno le sfere del drago
terrestri! Persino
quella medicina di Ai non funziona! Solo Super Shenron potrebbe farlo,
ma
preferirei usare quelle sfere per far tornare in vita i bambini della
scuola
elementare! Quando ne ho parlato con mia moglie…
ecco…”
“Non l’ha presa
bene, presumo…” comprese lui,
iniziando a
ridacchiare divertito.
“… peggio… HA
DETTO CHE SE VOGLIO CONTINUARE AD
ALLENARMI O STARE SOTTO QUEL TETTO... io…
io… IO DOVRO’ ANDARE A
SCUOLA COME AYUMI ED AI!”
Speravo
con tutto il cuore che almeno Piccolo riuscisse a
capirmi. Le mie speranze furono del tutto vane. Per la prima volta da
quando lo
conoscevo, lui scoppiò a ridere come un matto, facendosi
quasi venire le
lacrime.
“Accidenti a quella
Lust…” esclamai io, con rabbia e
vergogna “…
non è giusto! Finalmente ero
riuscito a far felice mia moglie, dopo tanto tempo… avevo un
lavoro che mi
soddisfaceva e che mi permetteva di mantenere anche i miei
figli… ed ora che
sono bambino, per qualche anno dovrò farmi mantenere da loro”
“Alt alt! Questa
è bella! Da quando in qua tu parli di
responsabilità?”
dichiarò Piccolo, sconvolto e confuso “Non
sei stato tu quello che è sempre scappato di casa per
allenarsi e combattere?
Pensavo che, dopo quanto ti fosse accaduto, avresti ricominciato ad
allenarti
come sempre…”
In
effetti il mio amico non aveva tutti i torti. Anni fa non
mi sarei di certo lamentato. Avrei colto
quell’opportunità per diventare
ancora più forte di prima. Ora, però, sentivo che
quella decrescita fosse
completamente ingiusta.
[Why
Do You Leave Me Alone Now – BEST OST IN THE WORLD]
“…
Piccolo… è da qualche giorno che mi è
venuto in mente questo brutto
pensiero” ammisi io, sinceramente
“Anche
per questo ti ho chiesto di venire con me, oggi… come pensi che possa andare avanti questa
situazione? Bene o male?”
Questa
volta Piccolo si preoccupò seriamente.
“Goku… di che parli?”
“Io sono grande quanto mia
nipote adesso… fisicamente sono tornato ad
avere poco più di sei anni, mentre mia moglie è
grande almeno cinquant’anni più
di me. Io… io mi sento male se penso che lei mi
lascerà per prima… e dopo di
lei, anche i miei figli… e i miei amici…
c’è persino il rischio che io possa
morire dopo Pan e Bra! Come posso essere felice di una situazione del
genere,
Piccolo? Le mie allieve… io, che sono il loro
maestro… rischio di vivere più a
lungo di loro! Questa non è una benedizione…”
Il
namecciano rimase scioccato dal mio ragionamento.
Sapeva
non stessi sbagliando…
… al contrario…
“… e in
situazioni come queste, a volte mi pento di qualche azione che
ho commesso anni fa… per questo ho preso una decisione molto
importante, amico
mio… qualunque sarà l’esito di questo
torneo, alla fine dello stesso, io
smetterò di allenarmi”
“TU COSA?! TU?! Son
Goku… CHE NON COMBATTE PIU’?!”
“Non esagerare, amico!”
lo rimproverai io, cercando di spiegarmi
meglio “Quello
che intendo… è che non voglio allenarmi, non che
non andrò a
combattere contro nemici potenti. Semplicemente, continuerò
ad allenare le mie
allieve, fin quanto mi sarà possibile, sperando un giorno
che io possa tornare
ad avere la mia età originale… ma fino ad allora,
io voglio godermi tutti quei
momenti che non ho passato con mia moglie e con i miei figli!”
“Goku… non crederai
mica che tua moglie ti odi per questo?!” mi
rimproverò severamente Piccolo,
tirandomi un doloroso pugno sul cranio “Lei sa benissimo come sei fatto e non ti ha
mai mollato… al contrario! Quando ti ha visto in
difficoltà, o quando ha visto
i tuoi figli combattere, vi ha sempre incoraggiato anche se rischiavate
di morire.
E’ vero… a volte è molto puntigliosa ed
esagera un tantino, ma è grazie a lei
se tuo figlio Gohan, adesso, è un uomo rispettato da
tutti… è grazie a lei se
anche Goten sta imparando ad essere gentile ed educato… e
sai cosa ti
risponderebbe se sentisse le tue prediche?”
“Che sono il solito
perditempo nullafacente…” dichiarai io,
sempre più deluso da me stesso.
“Idiota!” esclamò
nuovamente lui, tirandomi un altro cazzotto sulla testa.
“AHIA! URCA! CHE
MALE!”
“Lei ti direbbe che i suoi
ometti sono cresciuti così tanto anche grazie
a te!” insistette lui, cogliendomi alla
sprovvista “Per
quanto tu sia un incapace in ogni lavoro possibile ed inimmaginabile,
tu hai
sempre donato affetto ai tuoi figli e a tua moglie. Se così
non fosse stato,
credi davvero che non ti avrebbe cacciato anni fa?! Se non fosse stato
per te,
Gohan non avrebbe mai imparato a difendersi e lottare per la sua
vita…”
“… quello sei
stato tu, Piccolo. Quando io non ci sono stato, tu sei
stato come un padre…”
“No, Goku” mi
rassicurò lui, stavolta dandomi una pacca sulla spalla dopo
essersi
inginocchiato davanti a me “Lui ha legato molto con me, è vero, ma
perché la persona che tanto voleva al suo fianco eri tu,
sempre e comunque. Ricordi
quello che è avvenuto durante il
Torneo di Cell… quando hai dato un fagiolo di Balzar a quel
mostro, pensavamo
avessi letteralmente trascinato tuo figlio a morte certa… ma in realtà eri
l’unico che credesse in lui, perfino più di
me… e Gohan l’ha capito. E’ diventato un uomo, quel giorno,
perché
ha capito che suo padre sarebbe sempre stato orgoglioso di lui! Goten
è
diventato un uomo nel momento esatto in cui hai deciso di insegnargli
la
Fusione, per sconfiggere un mostro ancor più spaventoso come
Majin Buu… e ancora oggi, lui ti vede
come un esempio di vita! Tutti sbagliano, Goku… ma tu sei
l’unico che ha sempre
fiducia nelle persone a cui vuoi bene. Questo ti direbbe
Chichi… lei che ha sempre atteso il
tuo ritorno,
perché sapeva che saresti tornato… ogni
volta… perché la ami!”
Ero
rimasto impietrito e scioccato dalle parole del mio amico.
Non mi aspettavo di sentirmi dire tutto ciò. Per anni non mi
ero creduto un
buon padre o un buon marito, e Piccolo invece mi aveva appena affermato
il
contrario.
Ora
sì che non avevo la più pallida idea di cosa
pensare sul
mio conto…
… però qualcosa la
potevo comunque fare!
“Piccolo… ti va
se entriamo dentro qualche negozio?”
“Qualche cliente si
prenderà un colpo per il mio aspetto, come al
solito, ma… va bene! Che intenzioni hai?”
“Sai… ora che ci stavo
pensando… tra
qualche giorno, in realtà, io e Chichi festeggeremo il
nostro anniversario di
matrimonio!”
“D’accordo…
ma in cambio, dovrai ascoltare una storia…”
Stranito,
cercai delucidazioni dal suo sguardo. Tuttavia,
l’alieno mi invitò ad entrare dentro la prima
gioielleria che aveva intravisto,
rivelandomi.
“… in questi
giorni, ho scoperto tutta la verità su Ayumi… e
voglio che
tu ne sia al corrente!”
***
21:00
[Soundtrack
20 – DRAGON BALL GT]
Tornammo
alla U.A. verso le nove di sera. Tutti si trovavano
dentro l’immenso dormitorio, pronti per andare a cena o dopo
aver già mangiato.
Io e Piccolo notammo un folto gruppo di giovani ragazzi che stavano
appena
uscendo fuori da quel palazzo. Tra questi, riconoscemmo alcuni giovani
della
U.A., Marron e Masumi, i figli di Kairi e Dragon, ed altri membri di
altri
universi, ma io avevo altro in mente.
Dentro
la bustina che portavo in mano, vi stava infatti il
mio regalo per Chichi.
Entrammo
direttamente dentro la Sala Comune. Qui vi stavano
gran parte dei nostri amici e si stavano rilassando. Vegeta e
Cabba si
stavano sfidando in una battaglia mentale. Crilin, Ten Shinan, C-17 e
C-18
stavano giocando a biliardo (i gemelli stavano vincendo, a giudicare
dallo
sguardo accusatore del tre occhi rivolto al mio migliore amico,
decisamente
sconsolato). Caulifla e Kale stavano controllando le loro due bambine,
che
stavano giocando con Bra e Pan, seguite a vista da Gohan, Videl e
Bulma. Goten
e Trunks stavano provando ad insegnare a Ran e Kazuha la tecnica della
fusione
di fronte allo sguardo dei loro fidanzati (i due scoppiarono
letteralmente dal
ridere e per poco non vennero acchiappati al volo dalla Fusione
cicciona delle
due ragazze). Simon e Chi si erano appena uniti al gruppo del biliardo,
formando
un nuovo team con Ten Shinan e facendo azzerare il match precedente,
con grande
sollievo di Crilin che si alleò con i gemelli cyborg. Kairi
si stava rilassando
sul divano, con suo marito Dragon che le stava massaggiando i piccoli e
pulitissimi piedini.
Infine,
riuscii a scorgere Chichi. Stava parlando
allegramente con quel signore di nome Gabor, quello del quinto universo
che
sapeva fare le magie.
[Trunks
and Mai – DRAGON BALL SUPER]
“Ah, siete tornati!”
esclamò mia moglie, con allegria, indicandomi
quell’uomo “Stavo
chiacchierando un po’ con quest’uomo. Avevamo
tantissime storie
da condividere tra di noi…”
“… tu devi
essere il marito di questa donna squisita… mi ha parlato
benissimo di lei, signor Son!”
affermò Gabor, inchinandosi
rispettosamente davanti a me “Due
anime
ma un singolo pensiero, due cuori che battono come uno…
dietro ad una
meravigliosa moglie c’è sempre un uomo che la ama
e la rispetta, e viceversa!”
“Gra-grazie!”
esclamai io, imbarazzato, prima che Chichi vedesse
il mio pacchetto.
“Goku…
cos’è quello?”
domandò lei con curiosità, indicandolo “Non sei uno che fa compere di solito…”
“Ecco… in
realtà questo sarebbe per te. E’ il tuo regalo di
anniversario”
Dopo
aver detto quella frase, l’intera stanza calò nel
silenzio più assoluto. Tutti si erano voltati verso di noi,
ed io faticai
ancora di più a parlare.
“Te l’ho fatto in
anticipo perché… a causa del torneo che sto
svolgendo,
potrei non stare qui nel giorno del nostro anniversario e non voglio
rischiare
di dimenticarmi un’altra volta, come sempre. Ti prometto che,
quando la
competizione terminerà, io ti porterò fuori a
cena come meriti, amore…”
“PA-PAPA’! TI SENTI
BENE?!” esclamò Goten, andando a toccare
la mia fronte.
“Questa è bella… Goku
che fa il gentiluomo non è cosa che si vede tutti i giorni!”
dichiarò
Bulma, felice per Chichi.
“Che bello…
nonno Goku ha fatto un regalo alla nonna!”
festeggiò
tutta contenta Pan, andando da mio figlio Gohan e chiedendogli
“Quindi
quest’anno non dobbiamo ricordarglielo… vero,
papà?”
“Esatto… tuo
nonno ha fatto davvero una bella sorpresa alla tua nonnina!”
le rispose Gohan, facendomi l’occhiolino e cercando di
incoraggiarmi.
“Quanto è dolce…”
si commosse Kairi, sentendo il mio discorso e facendosi abbracciare da
suo
marito.
“Quella marca…”
si rese conto invece C-18, voltandosi
scherzosamente verso Crilin “Goku sì che è un
signore… scommetto che è
qualcosa di costoso… non come le cineserie che compri tu!”
“Perché mi metti in
mezzo?” affermò, fintamente offeso, il
marito della cyborg la quale andò
subito a scusarsi con lui, dandogli un bacio sulla fronte e continuando
ad
osservare la scena.
Anche
Simon e Chi si erano avvicinati a tutti noi, ed il
primo esclamò severamente a tutti quanti.
“Perché vi state
comportando in questo modo? E’ così strano che un
marito faccia un regalo a sua
moglie?”
In
particolare, mi resi conto, si stava rivolgendo a Goten,
il cui viso sembrò illuminarsi. Mio figlio si
allontanò rapidamente da me e
raggiunse Trunks, attendendo che io donassi finalmente il mio regalo a
Chichi.
Mia
moglie prese tremante il pacchetto che le avevo porto,
aprendolo con una lentezza che mi parse quasi fosse rallentato il tempo.
Le
lacrime di gioia di mia moglie furono però il premio
più
bello.
Quello
che avevo comprato era una collana con pendente in
oro. Su di esso, vi era una piccola incisione.
Alla
donna della mia vita…
…
l’unica che mi abbia accettato per ciò che sono!
G&C
“Goku…
è… è stupendo! Non… non
dovevi!”
“Sì, invece…”
affermai io, indicandomi “…
per colpa
mia, hai sempre dovuto sopportare più pesi del necessario.
Ti ho fatto soffrire
non so quante volte a causa della mia assenza o della mia
morte… e ancora più
dolore ti ho fatto provare quando mettevo a repentaglio anche la vita
dei miei
figli. Questo regalo non sarà un granché, ma
vorrei comunque chiederti scusa
per non essere stato un marito esemplare, quello che tu meritavi. Anche se non lo do mai a vedere… anche
ora
che ti sto dando un’altra batosta, per colpa del mio nuovo
aspetto… io ti amo,
Chichi”
“Che bello…”
dichiarò Kale, commossa.
“See… che
tenerone il nostro Goku!” mi
prese in giro Caulifla, invece.
L’abbraccio
di Chichi, tuttavia, mi colse letteralmente alla
sprovvista.
“Amore mio… non dirlo
neanche per scherzo. Tu… tu sei il mio
eroe… sei il nostro eroe! Non
sarei mai riuscita a crescere Gohan e Goten se non avessi avuto al mio
fianco
un marito dolce ed affettuoso come te… del
lavoro o dei soldi mi importa poco, fin quando saprò che ci
amiamo come il
primo giorno che ci siamo conosciuti!”
Non
potevo essere più felice di così. Ero finalmente
riuscito a far scoppiare mia moglie di gioia.
Avrei
fatto tutto quello che lei desiderava, pur di rivedere
quel sorriso sul suo viso.
“Ehi… Kakaroth! Da
quando in qua sei così mollaccione?!”
Ed
ecco che Vegeta distrusse il mio momento di gioia…
“Non prenderlo in giro!”
affermò Kazuran (la fusione cicciona
tra le due ragazze di Shinichi ed Heiji).
“Sen-sei… non credo
sia stato molto educato…” la
seguì a ruota Cabba, ma Vegeta li fulminò con
lo sguardo.
Non
sembrava affatto soddisfatto del mio comportamento.
[Terror – DRAGON
BALL SUPER]
“Da quando in qua ti
fai prendere dalla paura!? Hai affrontato battaglie peggiori, e lo sai
benissimo! Questo Torneo non è come tutti gli altri e lo sai
perfettamente!
Invece di pisciarti addosso sul futuro… PENSA A COMBATTERE
NEL PRESENTE E A NON
FARTI SCONFIGGERE!”
“Vegeta! Smettila di…”
provò a fermarlo Bulma, ma il principe dei sayan
bloccò anche lei.
Ok… era furioso e non
capivo la ragione.
“Da
quando in qua ti
arrendi alla prima difficoltà!? Quello che vedo non
è lo
stesso Kakaroth di
sempre! Il mio rivale affrontava ogni avversità con il
sorriso,
pronto ad ogni
sfida che gli si sarebbe parata davanti… NON SI FACEVA FISSE
MENTALI PER UN
SEMPLICE RIMPICCIOLIMENTO!!! NOI MORIREMO PRIMA DI TE?! CHI CAZZO SE NE
FREGA!!! TU CI INCONTRERAI NUOVAMENTE NELL'ALDILA', NON SPARIREMO PER
SEMPRE! TU SEI UN SAYAN… UNO DEI GUERRIERI PIU’
POTENTI DI
TUTTI GLI UNIVERSI! VEDI DI RICORDARTELO DOMANI…
PERCHE’
SE NON TI VEDRO’
COMBATTERE AL MASSIMO DELLE TUE POTENZIALITA’, TI
FARO’
PENTIRE DI FAR PARTE
DELLA MIA STESSA STIRPE!”
Detto
ciò, Vegeta si allontanò e raggiunse le scale,
sicuramente per andare a dormire.
[Strange Friend
– FATE OST]
“Lo sai… forse
Vegeta ha ragione” mi colse alla
sprovvista
Chichi, dandomi un bacio sulle labbra ed ordinandomi “Domani farai parte del primo turno, no?
Sarà meglio che vada a dormire anche
tu… voglio vederti vincere un’ultima volta il
Torneo Mondiale!”
“E per quanto riguarda il
tuo amico Vegeta… io ho già un buon modo per
vendicarci di lui!” dichiarò
Piccolo, voltandosi verso Simon e
domandandogli “Quella scommessa
è ancora
valida, presumo…”
Il
poliziotto, prima confuso, cominciò a ridere a
crepapelle.
“Lo sai? Me ne stavo
completamente dimenticando…”
“Di cosa si
trat… è vero!”
esclamò soddisfatta Bulma “Vegeta
ha ancora un conto in sospeso con Simon!”
Solo
dopo qualche secondo iniziai a ricordarmi. Anche la
piccola Bra si ricordò perfettamente, dato che fu lei stessa
a coinvolgere suo
padre, ed infatti divenne rossa per l’imbarazzo.
“Papà mi ucciderà…”
***
21:05
MIDORIYA
[Bunseki
Analysis – BOKU NO HERO ACCADEMIA]
Eravamo
in ventidue ad esserci incontrati in segreto, dentro
al teatro della 'U.A.'. Nemmeno i miei professori, All Might
per primo, sapevano nulla.
“Tu vedi di starmi alla
larga… chiaro, merdina?!” mi
disse
semplicemente lui, minaccioso.
Non
poteva essere più chiaro di così, ed io non
intendevo
certamente provocarlo.
Oltre
a loro tre, io conoscevo Masumi, Marron e Peach.
Quest’ultima, in particolare, sembrava avere il morale sotto
i piedi.
Quando
tutti ci
sedemmo ai nostri posti, i due giovani che avevano indetto quella
riunione si erano portati sopra il palco, assieme ad
un tizio che, se ricordo bene, si chiamava Alucard.
“Vi ringraziamo per essere
venuti qui” iniziò subito
Emerald,
con una certa ansia “Vi
informiamo subito che questo incontro non
è stato chiesto soltanto da me, mia sorella ed il conte
Alucard…”
Da
dietro il palco, infatti, sbucò fuori una nuova persona.
Era
una donna sulla ventina, affascinante, snella e
abbastanza alta e slanciata. La sua pelle era di un colorito tendente
al bruno,
mentre i suoi capelli erano biondi e alquanto lunghi. Indossava una
giacca e un
paio di pantaloni blu scuri, una camicia bianca abbottonata, scarpe
nere, un
papillon rosso e un paio di occhiali circolari.
Alucard,
davanti a lei, si inchinò immediatamente, facendoci
capire si trattasse di una donna dall’importanza unica.
“Buonasera… io sono
la regina Integra Fairbrook Wingates Hellsing, proveniente dal primo
universo.
Sono stata io a chiedere il vostro aiuto. Se avete delle domande,
allora sarò
pronta a rispondere”
Integra
sembrava molto severa e raccolta, e non permetteva
alle sue emozioni di prendere il sopravvento.
“Fa impressione quanto
ad Alucard!” mi sussurrò Ochaco
nell’orecchio, prima che Shoto alzasse la
mano per prendere la parola.
“Signorina
Hellsing… per quale motivo ha chiesto il nostro appoggio?”
“Per via di una rivelazione
e di un ordine che il mio Hakai-Shin, Iwne,
mi ha imposto. Come sapete, tutti gli universi gemelli sono stati
fusi senza darci modo di replicare. In particolare, nel nostro nuovo
universo…”
qui, Integra indicò Alucard ed i figli di Kairi e Dragon
“…
la situazione potrebbe presto
sfuggire di mano a tutti. Il regno di Hearts ed il regno di Hellsing
hanno sì
raggiunto una tregua e stabilito dei confini… ma alcuni
sudditi, sia dell’uno
che dell’altro universo, stanno cercando di appropriarsi dei
nostri troni per
creare un nuovo regno governato dal terrore e dal sangue. Questo gruppo
si è fatto chiamare,
nel gergo criminale dei nostri universi, i Cinque Saggi”
[Sasuke’s
Ninja Way –
NARUTO]
“Volete una mano da parte
nostra per combattere e sconfiggere questi tizi?”
domandò
Marron, con sospetto.
“No… vogliamo
semplicemente che ci aiutate a trovarli. Ci penseremo noi
personalmente a toglierli di mezzo”
affermò Alucard, spiegandoci “Ora
come ora, siamo certi che questi nemici stiano corrompendo i nostri
investigatori. Per noi è impossibile rintracciarli. Una
cosa,
però, l’abbiamo capita anche noi… a far
parte di
questo gruppo sono cinque membri, personaggi illustri dei nostri
universi, persone vicine ai nostri re
e regine, con questi ultimi che si fidano ciecamente di loro”
“Se è solo questo, non
dovrebbe essere così complicato…”
ammise Eurith, un altro dei presenti “… se
devono essere potenti e vicini ai vostri sovrani, stilare una lista non
sarà
imposs…”
Per
tutta risposta, Integra recuperò una pergamena dalla
tasca e la lanciò a me, permettendomi di srotolarla.
Vi
erano scritti i nomi una decina di persone, tutti
appartenenti al primo e al dodicesimo universo.
“Quella è la
lista delle persone di cui sospettiamo. Abbiamo preferito
inserire i nostri nomi, così potrete indagare anche su di
noi qualora non foste
certi della nostra innocenza”
continuò Integra, mentre io porsi il
rotolo di pergamena ai miei compagni i quali lo passarono a
tutti quanti gli altri “Il motivo per il quale lo chiediamo a voi
è perché, con tutta probabilità,
i Cinque Saggi puntano a togliere la vita a me, a mio marito Elros e ai
genitori di questi due ragazzi, durante il Torneo! Da quel poco che
sappiamo,
stanno anche cercando alleati!”
Un
dubbio si insinuò nella mia mente e in quella dei miei
amici. Subito ci voltammo verso Peach, la quale dichiarò
senza mezzi termini.
“Immaginavo ci fosse sotto
qualcosa di losco, quando hanno cercato informazioni dal mio
imperatore…”
“Credi che Glacial e Diablo
possano essere davvero due di questi tizi?”
domandò Cristal all’aliena, ma questa non dette
risposte certe.
“Non ne sono
sicura… forse non tutti e due, ma almeno uno deve sapere
qualcosa in merito” dichiarò
Peach, ammettendo “Lord
Freezer, al momento, non sembra affatto interessato a quella
proposta… ma se cambiasse idea, sarebbe un disastro epocale!”
“Però, adesso
abbiamo una pista da cui partire… signorina Peach”
domandò Integra alla sottoposta di Freezer “Conosciamo benissimo la
minaccia
del tuo imperatore… ma quella dei Cinque Saggi, al momento,
è troppo pericolosa
per essere ignorata! Per questo mi è venuta
un’idea che potrebbe funzionare
alla perfezione…”
“… un
infiltrazione…” comprese al
volo Peach.
“Esattamente”
confermò subito Alucard, indicando proprio
l’aliena “Lord
Freezer potrebbe far finta di unirsi a questi criminali,
aiutandoci a sconfiggerli… ed in cambio, siamo pronti a
donargli un
preziosissimo artefatto per il proseguo del torneo!”
Integra
le passò un oggetto alquanto particolare. Era
dell’acqua, a quanto sembrava.
“Non
è una semplice
bevanda… questa è Acqua Benedetta, santificata
dai nostri
sacerdoti, ed impedisce
ai demoni di colpirti. Ci avevano già preannunciato della
presenza di tali creature, prima dell'inizio di questo torneo.
Basterà che il tuo sovrano ne beva il contenuto…
e lui
non potrà ricevere alcuna ferita per mano di un demone
qualsiasi, per il resto
della sua vita!”
Peach
sgranò gli occhi, scioccata. Quella proposta era
davvero molto allettante, soprattutto se avevamo contro dei mostri come
i Deadly Sins.
“E se anche qualcun altro
di noi volesse fare la spia?”
domandò
un ciclope. Se non sbagliavo, il suo nome era Junion.
[Riku’s
Theme – KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]
“Forse sarebbe meglio che ne parliate prima tra di
voi” consigliò Alucard, con
severità “Non
tutti possono compiere un’impresa simile. Ci vuole una
preparazione adatta, che non può essere appresa in pochi
giorni.
Chi tra di voi si sentirà più a suo agio e
preparato,
allora può far parte del gruppo in incognito. Ma
sia
chiaro… questo sarà il nostro primo ed unico
incontro! Rischiamo seriamente di essere perseguitati se ci
scoprissero… peggio ancora, se gli angeli scoprissero che
svolgiamo indagini segrete sugli altri universi, non la prenderebbero
affatto bene!”
Mi stranì davanti all'affermazione di Alucard. Perchè gli angeli dovrebbero prendere a male quella nostra indagine? Non l'aveva richiesta Iwne in persona?
Quella frase nascondeva un significato molto più profondo, ne ero sicuro.
Io
e tutti quanti gli altri annuimmo davanti alle parole dell'uomo,
più concentrati che
mai.
“Bene… direi che è tutto!”
affermò Integra, prima di allontanarsi assieme ad Alucard
“Sto lasciando nelle vostre mani il
destino dei nostri universi! Siate
prudenti…”
***
[Riku’s
Theme – KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]
Solo
quando i due membri del primo universo se ne furono
andati, Peach recuperò un oggetto dalla tasca della sua
battle-suit,
mettendoselo sulla faccia.
“Registrazione mandata
all’imperatore! Perfetto!”
“EHI! HAI
REGISTRATO TUTTO FIN DALL’INIZIO?!”
esclamò scioccata Cristal, puntando il
dito contro la sottoposta di Freezer.
“E’ normale che
l’abbia fatto… penso che tutti abbiano tenuto
traccia di
quest’incontro, in un modo o nell’altro!”
affermò Masumi, mostrando a
tutti i presenti un registratore vocale.
Katsuki
invece, mostrò ai due membri del dodicesimo universo
il suo cellulare. Notammo all’ultimo che avesse registrato il
nostro incontro
con la sua video-camera.
“Baymax ha ripreso tutto,
non è così?”
comprese al volo una
giovane ragazza dai corti capelli neri, con delle extension rosa su di
essi, la
quale stava masticando una gomma da masticare.
“Giusto, GoGo! La registrazione ha
avuto successo! Ho ripreso tutte le fasi del nostro incontro e le ho
salvate
all’interno della mia scheda madre!”
rispose invece un grosso ed
alto tizio.
No,
non era un uomo. Era un androide. Rispetto a C-17 o C-18
assomigliava più ad un omino Michelin, ma era pur sempre un
androide.
“E bravo il nostro Baymax!”
esclamò un ragazzino delle medie,
dando il pugno al suo amico. Il suo nome era Hiro.
“Se volete, possiamo
passare le registrazioni anche a tutti voi”
affermò un’altra ragazza con gentilezza,
rivolgendosi agli altri presenti.
Costei aveva lunghi capelli biondi e grandi occhiali quadrati color
rosa chic.
Si chiamava Honey Lemon.
“Tranquilla… io
ed il mio amico abbiamo buona memoria!”
la rassicurò
Flame. Costei era una pirata che dette una grossa mano ad Ayumi ed Ai,
durante
la prima fase del torneo.
“Anche io sono a posto!”
dichiarò Aredhel, la giovane allieva
del mago Gabor.
“Non ne ho bisogno,
tranquilli!” affermò una
ragazza con quattro
occhi, voltandosi verso il suo compagno Junion, il quale
indicò il suo unico
occhio viola.
“I miei poteri mi hanno
permesso di memorizzare perfettamente ogni
secondo di quest’incontro. Ci penserò io a
trasmettere il messaggio a tutti!”
“Perfetto! Allora direi che
possiamo scegliere i nostri Agenti in Incognito!”
dichiarò Sera, voltandosi verso Emerald
e domandandogli “Tu hai ancora
l’elenco
di tutti i sospettati, giusto?”
Il
figlio di Dragon annuì, riaprendo la pergamena donataci
da Integra.
I
nomi segnati erano i seguenti.
Integra Hellsing
Elros Valdamir
Alucard
Seras Victoria
Dragon Oronar
Kairi Oronar
Emerald Oronar
Cristal Oronar
Himmur
Bear
Glacial
Diablo
“Se
dobbiamo andare a sensazioni, i più indicati a far parte di
questo gruppo sono sicuramente gli ultimi quattro… e con
quello
che io
ed Emerald già sappiamo, Diablo e Glacial sono quasi al
cento
per cento
invischiati in tutto ciò”
dichiarò Cristal, preoccupata “Questo implica che, sicuramente, una delle persone
di cui ci fidiamo tutti noi
è in combutta con questi personaggi. Anche io, a questo
punto, potrei far parte
di loro, se dovessimo utilizzare un ragionamento logico…”
“Voi perché
siete convinti che Diablo e Glacial siano membri dei Cinque
Saggi?” domandai io, incuriosito.
“Li abbiamo beccati a
parlare di nascosto, una sera” ci raccontò Emerald, con amarezza “Sono delusi dal fatto che il regno di
Hearts abbia accettato di stipulare degli accordi con quello di
Hellsing. Per
loro, Hearts deve dominare su tutto e tutti. Per di più, sia
Diablo che Glacial
hanno affermato che stanno perdendo fiducia nei confronti dei loro
sottoposti.
In particolare, Glacial fatica a gestire i soldati… loro non
sono mai stati soddisfatti della pace che è nata grazie ai
nostri genitori”
[Strange
Whispers – KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]
“Questo, però,
non ha molto senso” affermò un
altro ragazzo,
muscoloso e di colore, amico di GoGo, Baymax, Hiro e Honey Lemon, di
nome
Wasabi “Se
loro due fanno parte di questa setta, allora gli altri membri non
possono far parte del regno di Hellsing. Cosa li spingerebbe ad unirsi
al regno
nemico, se lo odiano?”
“Chi dice che non esista un
senso?” dichiarò tuttavia
Masumi,
facendo notare a tutti “I Cinque Saggi sono davvero così coesi?
Magari, tra di loro, ci sono delle lotte interne… non mi
sorprenderei se, invece di continuare tutti e cinque per la stessa
strada,
qualcuno di loro tradisse i suoi compagni per appropriarsi di tutto il
potere
conquistato”
“Giusta osservazione,
bro!” affermò un altro ragazzo, un
autentico nerd con un cappellino di lana
sulla fronte. Si chiamava Fred.
Inutile
dire che il giovane si beccò un’occhiataccia da
parte di Masumi, e Marron si affrettò subito a specificare.
[Hiro
ni Naru Nda – BOKU NO HERO ACCADEMIA]
“Ehm… lei
è una ragazza…”
“Affermativo!”
dichiarò
Baymax, facendo una scannerizzazione del corpo della giovane sorella
di Shuichi Akai “Rilevo tracce di
tessuto mammario poco sviluppato, oltre ad
un apparato genitale riproduttivo femminile nel suo corpo. Lei
è una donna”
“Se dirai ancora una volta
che ho un ‘tessuto mammario poco sviluppato’,
ti forerò ed appenderò ciò che resta
di te su un’asta!”
dichiarò furiosa
Masumi, trattenuta a stento dalla sua ragazza e da Ochaco.
Il
povero androide non poteva certo comprendere di aver detto una cosa
brutta, e difatti si voltò verso i suoi amici in piena
confusione.
“Non riesco a capire perché questa
ragazza si sia offesa con me. Ho per caso tradotto male il mio
messaggio?”
“No Baymax…
semplicemente ad alcune donne non piace che si facciano
notare loro certi dettagli”
cercò di spiegare Wasabi, consigliandogli “Se
vuoi andare d’accordo con il mondo femminile, non
puntualizzare mai ‘certi’
aspetti del loro corpo…”
“… semplicemente,
evita di dare dei giudizi sul nostro aspetto…”
dichiarò Hiro, notando
l’imbarazzo di Wasabi “Se,
ad esempio, ti chiedessimo di fare un check-up su GoGo od Honey Lemon,
non
dovresti soltanto dire che sono due ragazze normalissime”
“Quindi non dovrei dire che, ad
esempio, anche GoGo ha un tessuto mammario poco sviluppato e che Honey
Lemon ha
qualche capello bianco?”
“GoGo, calmati! Sai che
Baymax non lo fa apposta!” si
affrettò
subito Wasabi a trattenere GoGo per la vita, prima che si gettasse
inviperita
verso il robot.
“Ho dei capelli bianchi?!
Dove?! DOVE?!” iniziò invece
ad andare
nel panico Honey Lemon.
Inutile
dire che tutti scoppiammo a ridere, divertiti,
mentre Hiro si tirò letteralmente un ceffone sulla fronte,
più imbarazzato che
mai.
Fu
il nomade Eurith, per fortuna, a risolvere tutta la
faccenda.
“Baymax… devi
sapere che le donne sono molto fissate sul loro aspetto
fisico, perciò si offendono facilmente se fai notare parti
del corpo che
non piacciono loro. Ecco perché si sono agitate in quel
modo…”
“Oh no. Perdonatemi”
dichiarò subito Baymax, inchinandosi davanti alle donne di
quel folto gruppetto
“Io
sono semplicemente un Eroe ed un assistente sanitario personale. La mia
scheda
madre non ha codici che mi permettano di sapere quali parti del corpo
non
piacciano alle mie amiche. Non era mia intenzione offendere nessuno”
Quel
gesto fu ben apprezzato dalle tre ragazze, che
compresero subito di aver esagerato un pochino ed accettarono le loro
scuse.
“Un momento!”
esclamai io, voltandomi verso il robot “Anche
voi siete degli Eroi?!”
“Già! Noi siamo i Big
Hero 6!” annunciò con energia Fred,
indicando tutti i suoi amici e se
stesso “Combattiamo il male ogni
giorno,
e tutti ci amano a San Fransokyo!”
“E non avete alcun potere o
Quirk?” domandò Shoto, facendo
apparire una stalattite di ghiaccio sulla sua mano.
“Che meraviglia! Quali
principi chimici hai usato?” gli
domandò
Honey Lemon, provando a toccare la stalattite con un dito.
“Indossi qualche tuta
isolante?” domandò invece
GoGo,
interessata anche lei a quel principio.
“Io ho soltanto un microchip con
dentro le mosse di combattimento da usare in battaglia!”
dichiarò
Baymax, facendo un check-up del mio amico “Non
rilevo tracce di materiale
artificiale nel suo corpo. Lui, a differenza nostra, può
usare dei poteri
speciali senza bisogno di un armatura di combattimento”
Io
e Fred ci indicammo, letteralmente senza parole.
Non potevo crederci…
era un sogno che diventava realtà!
“VOI… VOI SIETE DEGLI
EROI SENZA QUIRK?!”
“VOI SIETE DEI VERI
SUPER-EROI!? QUELLI CHE SPUTANO FUOCO E TUTTO IL RESTO?! CHE FIGATA
ASSURDA!”
“E’ UN SOGNO CHE
DIVENTA REALTA’! VOGLIO FARMI UNA FOTO CON…”
“HE-EHM!”
Entrambi
ci voltammo verso il resto del gruppo. Ochaco stava
ridacchiando divertita. Gli amici di Fred erano più
imbarazzati che mai, così
come lo erano Katsuki e Shoto. Il resto della folla, invece, stava
indicando la
pergamena con insistenza.
Oddio… ci stavamo
dimenticando della faccenda più importante! Meglio lasciare
quei discorsi a
dopo!
[Delitti
Imperfetti – R.I.S.]
“Come stavamo dicendo,
prima che faceste andare in palla il povero
Baymax…” esclamò
Flame, cercando qualcosa dietro il suo posto a sedere
“…
ci sono due possibilità da valutare. La prima…
tutti i membri dei Cinque Saggi
fanno parte del regno di Hearts, ed in tal caso ci sarebbero 36
possibili
combinazioni. Seconda possibilità… i membri sono
misti, ed in tal caso indagare
sarebbe molto più complicato!”
“Una possibilità,
tuttavia, deve essere valutata attentamente…”
ci avvertì subito Seras,
rivelandoci “Io
ed Alucard prendiamo ordini soltanto da Integra e non da
Elros… pertanto,
in ogni possibile raggruppamento in cui ci sia uno di noi tre,
dovrebbero
esserci anche gli altri!”
“Non c’è modo di
staccare quel legame, Seras?” chiese Cristal, con
curiosità.
“Sì… il nuovo padrone
dovrebbe uccidere Integra. Solo così, noi obbediremo a lui.
Fino ad allora,
però, i nostri corpi e le nostre anime sono legate a lei,
con una magia troppo
potente per essere spezzata in un altro modo!”
“Interessante…
se quello che dite è vero, allora credo di avere un
potenziale gruppo da valutare!”
A
dichiararlo era stato Junion, il quale ci fece avvicinare
tutti ed iniziò a spiegare.
“Riepiloghiamo il tutto.
Sappiamo che c’è un gruppo di cinque persone, a
detta di Integra e dell’Hakai-Shin Iwne, che punta a
stabilire un nuovo regno
nel nuovo universo 1-12. Questi tizi, probabilmente, puntano a
distruggere i
regni di Hellsing ed Hearts, sbarazzandosi dei loro sovrani…
pertanto sono da
escludere inizialmente tutti e quattro i regnanti… ma solo
inizialmente!”
ci avvisò subito lui, cancellando i nomi di Integra, Elros,
Dragon e Kairi “In
questo modo, rimarrebbero otto sospettati. Da questa lista, tuttavia,
dobbiamo
cancellare altri due indagati, ovvero Alucard e Seras, che non possono
disobbedire ad Integra. Ora rimangono soltanto sei sospettati, tutti
con le
potenzialità di agire in libertà…”
“…
perché stai lasciando Emerald e Cristal?”
domandò Aredhel al
ciclope, ma fu Peach a risponderle.
“Perché, a differenza
di Alucard e Seras, nessuno dei due ha degli alibi inattaccabili per
difendersi… chi può dirci che entrambi non
vogliano morti i loro genitori per
diventare i nuovi sovrani di Hearts?”
“La nostra parola non
basterebbe, e lo abbiamo scoperto a nostre spese…”
ammise, rammaricato Emerald, voltandosi verso Cristal la quale era
più triste
che mai.
“E’
vero… a voi non vi stavano credendo, stamattina”
si ricordò
Ochaco, domandando ai due ragazzi “Glacial e Diablo sono così rispettati
dai
vostri genitori?”
“Già…”
rispose il
fratello di Cristal, spiegandoci “…
Glacial è il miglior amico di nostro
padre. E’ sempre stato un vice-comadante esemplare, al fianco
della leggendaria Generale Orochi, e grazie a lui siamo riusciti a
tenere a bada i rivoltosi. E Diablo… lui è stato
anche il
nostro
insegnante…”
“… sono due
persone di cui ci fidavamo anche noi…”
dichiarò
senza mezzi termini sua sorella, cercando a stento di trattenere le
lacrime “…
mi
sono sentita uno schifo quando ho capito che almeno uno di loro ci
avesse
tradito. Speravamo che i nostri genitori, quantomeno, indagassero per
capire se
fosse vero o no, dato che le nostre erano solo supposizioni e lo
avevamo
anticipato ad entrambi… non abbiamo mai detto bugie ai
nostri genitori, eppure
non hanno creduto nemmeno ad una delle nostre parole! Vi dico solo che
per poco
io e mia madre non ci siamo strappate i capelli a vicenda…”
“Oh no” affermo Baymax,
provando a consolare la povera Cristal.
Io, invece, ero più che scioccato da quel racconto. Come potevano dei genitori non credere ai loro propri figli? Dragon e Kairi mi erano sempre sembrati così gentili. Chi avrebbe mai immaginato usassero quelle maniere contro i loro stessi pargoli?
“E’ per questo
che io avevo escluso solo momentaneamente i quattro
sovrani” ci rivelò
improvvisamente Junion, facendoci un limpido
ragionamento “Sono
convinto che tutti loro, dal primo all’ultimo, sappiano in
realtà
più di quanto diano a vedere…”
“LORO NON SONO
COLPEVOLI!” urlò furibondo Emerald, ma
venne immediatamente messo a tacere
da Eurith.
“Non dice che sono
dei traditori… ma che possano aver fatto delle ricerche
personali, segrete
perfino a voi!” dichiarò Flame, con
sguardo severo, ai due figli di Dragon
e Kairi “D’altronde non me
ne
sorprenderei… se la vita dei miei figli fosse a repentaglio,
io farei di tutto per
non coinvolgerli… anche mentendo loro!”
Tutti
si voltarono sorpresi verso la pirata.
E se Dragon e Kairi avessero fatto finta di non credere ai loro figli? Sapevano qualcosa non volevano che qualche innocente lo venisse a sapere!
Se
questa ipotesi
era esatta, bisognava soltanto capire se i due sovrani erano complici
dei Cinque Saggi o se intendevano distruggerli.
“Sta di fatto che non
abbiamo molto da cui partire…”
si rese
conto Masumi, con rammarico, riprendendo quella pergamena e continuando
a
leggere tutti quei nomi.
“Sarà
più che sufficiente”
A
parlare era stata Peach, la quale si era voltata verso
Seras ed i figli di Kairi, rivelando loro.
“Il mio imperatore ha
appena finito di assistere a tutto l’incontro… e
sembra intenzionato ad accettare la vostra proposta!”
“DA-DAVVERO?! QUEL TIPO HA
ACCETTATO?!” esclamò scioccata
Marron.
“Ovviamente, vuole
qualcosa di più in cambio di
quest’accordo… lui non vuole impedimenti, da parte
dei membri del primo e del dodicesimo universo, al suo torneo”
“Ovvero?”
si chiese, confusa, Ochaco.
“Semplicemente, se lo
avrete contro, dovrete arrendervi ed eliminarvi
dal torneo! Ecco cosa vuole, quel farabutto!”
dichiarò, seccamente,
Katsuki.
“CO-COSA?! MA…”
iniziò a protestare Cristal, prima che Emerald la bloccasse.
Tra
i due, il ragazzo sembrava sicuramente il più pacato e
tranquillo.
“Presumo non sia tutto
qui…”
“Dite
bene… se un membro del primo o del dodicesimo universo,
vincesse
il torneo al posto suo, il desiderio di Super Shenron
spetterà
di diritto all’imperatore
Freezer! Questi sono i punti dell’accordo che vuole
aggiungere il
mio sovrano. Se anche uno di questi non venisse accettato, allora non
se ne farà nulla!”
Quella
notizia, sicuramente, non era affatto positiva per i
due ragazzi.
“Quindi… il
nostro desiderio di donare la vista e l’udito a
mamma…”
iniziò a capire Cristal, stavolta non riuscendo a trattenere
il pianto.
Tutti
noi restammo male davanti a quella rivelazione.
Volevano aiutare la loro mamma, nonostante quanto fosse accaduto tra di
loro.
“Era il nostro modo di
scusarci per quello che era accaduto…”
affermò Emerald, distrutto, prima però di dire
“…
ma ormai non c’è più modo per
tornare indietro. Se Freezer è davvero così
pericoloso come sembra, meglio
avercelo al nostro fianco che contro. Se ci tirassimo
indietro…”
“… Freezer si
alleerebbe coi Cinque Saggi… e non per gioco!”
comprese
immediatamente Shoto, porgendo un fazzoletto alla giovane sorella di
Emerald.
“…
esatto… a questo punto preferisco salvare la vita di mia
madre…”
ammise Cristal, asciugandosi gli occhi e facendo un cenno del capo a
suo
fratello.
Era
il suo benestare a quell’accordo.
“Quindi dobbiamo soltanto
decidere chi altro si infiltrerà con Lord Freezer”
aggiunse Peach, indicandosi “Io potrei farlo… con le mie
capacità, potrei
sicuramente essere utile!”
“Anche io mi aggiungo alla
lista…” confermò
Junion, bloccando la
sua compagna Clairy “… tu
no! Sei ancora
troppo inesperta nello spionaggio. Sei qui per migliorare le tue
capacità, non
per invischiarti in faccende troppo pericolose!”
“Uffa… non è giusto!”
esclamò lei, sbuffando contrariata “Sai che non…”
Lo
sguardo omicida
del ciclope fece allarmare la
quattrocchi, che si affrettò immediatamente a tacere. Forse
mi
sbagliavo, ma quei due ci stavano nascondendo qualcosa. Clairy era
stata sul punto di farsi beccare e Junion glielo aveva fatto notare,
riuscendo a zittirla.
“Allora mi unirò
anche io!” si aggiunse Eurith, indicando Flame
“La mia
amica è troppo esagitata
per missioni del genere!”
“Grazie tante!”
lo rimproverò la pirata, mostrandoci finalmente
ciò che stava cercando.
Era una cassa di birre, quella?!
Da dove l’aveva tirata
fuori!?
“In questo edificio
non c’è ombra di liquori! Per fortuna ho trovato
questa strana bevanda dentro
una cantina! Facciamo un brindisi con questa!”
“Prima sentiamo chi
altro ha intenzione di unirsi a noi, d’accordo?”
la redarguì Eurith,
voltandosi verso una preoccupata Aredhel.
Fu
proprio quest’ultima a riprendere quel discorso,
formulando timidamente una domanda.
“Con… con i miei
poteri… potrei
darvi una mano, se mi infiltrassi insieme a voi”
Eurith
accettò, con un segno di ok con la mano. Sembrava
contento dell’aiuto di Aredhel, e si vedeva fosse rimasto
molto colpito dalle
sue capacità durante la prima prova del torneo.
“E…
e noi?” domandò Honey
Lemon ai suoi amici.
“Ritengo che GoGo sia la più
appropriata per questa missione” affermò
Baymax, spiegando “I
miei calcoli stabiliscono che tutti gli altri membri, io incluso, non
siano in
grado di agire di soppiatto come spie”
“Non farmelo ricordare,
Baymax…” disse Hiro, scuotendo
la testa
come per scacciare dei brutti ricordi.
GoGo,
invece, gonfiò la sua gomma e la scoppiò prima di
rispondere affermativamente.
“E sia… mi
prendo questa responsabilità”
[Bunseki
Analysis – BOKU NO HERO ACCADEMIA]
“Per noi due, questa
missione sarebbe suicida… non siamo molto
preparate!” ammise Masumi, assieme a
Marron “Siamo
più brave ad analizzare
indizi o a darle di santa ragione”
“Io, invece, credo tu
sia abbastanza in gamba da partecipare come spia!”
la rassicurò Marron,
specificando “Non
vuoi diventare un agente di polizia come tuo fratello? Questa
è la
miglior occasione per metterti in mostra ed aiutare qualcuno!”
All’inizio
Masumi guardò pensierosa il soffitto. Infine,
davanti all’ennesimo invito della sua ragazza, decise di
accettare con un cenno
del capo.
“Ed ora manchiamo
soltanto noi…” dissi, controllando tutti
i miei compagni.
“Tu non lo farai!”
mi avvertì Katsuki, puntandomi il dito contro “Oltre a dare cazzotti alla
super-man, non sai fare nient’altro!”
“In effetti nessuno di noi
quattro ha mai svolto azioni di spionaggio
all’accademia”
affermò Shoto, specificando “Se ci fossero anche gli altri,
credo che Kyoka, Tsuyu e Mezo sarebbero molto più adatti di
noi…”
“Ci andrò io!”
Tutti
e tre rimanemmo sbigottiti davanti alla proposta di
Ochaco.
“Io, a differenza vostra,
ho ricevuto un insegnamento sullo spionaggio e
sull’infiltrazione, allo Shiketsu…”
ci rispose lei, chiarendo i nostri dubbi “… ci vuole una preparazione
adeguata, come ha detto Alucard. Nessuno di
voi tre è adatto. Diciamo che Shoto sarebbe il
più bravo, ma pecca troppo di
esperienza… mentre voi due, mi spiace ammetterlo, ma non
sareste mai capaci di ingannare un nemico!”
“RIMANGIATELO, TESTA
OVALE!” la rimproverò subito Katsuki,
che venne trattenuto da tutti noi e
calmato.
In poche parole, quell’infiltrazione era compito di Freezer, Peach, Junion, Eurith, Aredhel, GoGo, Masumi ed Ochaco. Un gruppo variegato, questo era poco ma sicuro.
Fu così che iniziarono le indagini per scoprire le reali intenzioni dei Cinque Saggi.
Nessuno di noi, però,
aveva la minima idea di dove avessimo ficcato il nostro naso...
***
22:00
[Strange Friend
– FATE OST]
Tutti,
alla fine, suggellammo quel patto bevendo una tre
quarti ciascuno e dandoci appuntamento dopo due giorni, al termine
della prima
fase.
Mentre
Eurith e Flame trascinavano nel dormitorio la povera
Aredhel (non aveva resistito nemmeno al primo goccio di birra e si era
ubriacata subito), e mentre sia Seras che Cristal fecero lo stesso con
Emerald
(lui, invece, aveva bevuto più di una bottiglia e se
l’era cercata da solo), io
ed i miei amici stavamo camminando in compagnia dei Big Hero 6, con
Hiro e
Wasabi che faticavano a tenere dritto Baymax. L’androide non
aveva bevuto
nulla, ma aveva la batteria quasi scarica e pertanto si comportava come
un ubriaco.
Oltre
a noi, tuttavia, c’era anche Junion, il quale stava
controllando preoccupato un punto alle nostre spalle, vicino ai
cespugli in
fiore.
Quando
seguii il suo sguardo, notai un fruscio e qualcosa
sgattaiolò via a gambe levate. Provai a leggere la sua aura,
ma quello
sconosciuto sembrava averla azzerata.
Tutto ciò stava a significare soltanto una cosa… molto probabilmente eravamo già stati scoperti.
***
AUTORE - Ci siamo salvati per un pelo...
SCONOSCIUTO - Chi erano quei due pazzi?
AUTORE - Personaggi di Boku No Hero Academia... eroi, specifico!
SCONOSCIUTO - EROI?! STAVANO PER TORTURARCI! QUESTA E' COLPA TUA!
AUTORE - Non urlare, razza di idiota! Vuoi che Nejire ti riacchiappi?!
SCONOSCIUTO - (Comincia a tremare...) ... hai ragione! Sbrigati a parlare ai tuoi lettori, prima che ci ribecchino di nuovo!
Miei cari lettori. Questo capitolo è stato molto tranquillo, ma ricco di colpi di scena molto importanti.
Il primo riguarda l'intervento dell'FBI contro Simon, Shuichi ed Ai che si è risolto a favore dei nostri tre protagonisti.
SCONOSCIUTO - FUCK YOU, DON...
AUTORE - NIENTE PROPAGANDA POLITICA!!!
MIRIO - Hai sentito qualcosa, Nejire?
NEJIRE - In effetti sì... ma non mi sembravano quei due! Ahhhh... non appena li riacchiappiamo, concluderemo quanto abbiamo cominciato! Non vedo l'ora di vendicarmi dell'autore!
MIRIO - Ci aveva promesso più visibilità nella sua storia... e invece ci ha ingannato! Quella sarebbe una morte eroica?!
NEJIRE - Non preoccuparti, Mirio... quando ci saremo occupati di lui, potremo avere tutta la visibilità che vogliamo! Continuiamo a cercarli...
AUTORE - Per un pelo...
SCONOSCIUTO - Quindi hai ingannato tutte quelle persone con delle false promesse...
AUTORE - Ho dovuto farlo! Altrimenti non avrebbero mai accettato di partecipare alla mia storia!
SCONOSCIUTO - Sei più viscido di Lilith, lo sai?
AUTORE - Senti chi parla... lasciami concludere le note!
Dopo di ciò, c'è stato un incontro tra Shinichi ed Ai, uno dei tre punti cardine di questo capitolo, che ci ha dato tre rivelazioni molto importanti:
1) Ayumi è incapace di morire. Per chi ha già letto il primo epilogo della storia KINGDOM HEARTS - THE LEGEND OF THE EARTHLY YILANCAR, questa non sarà affatto una sorpresa. Ayumi acquisterà più importanza, man mano che la storia proseguirà. Per chi non sa ancora nulla, provi a fare delle ipotesi... piccolo indizio... i nomi delle persone che le stanno vicino non vi ricordano qualcuno in particolare? Questa situazione ha incuriosito perfino Goku e Piccolo, che adesso sanno tutta la verità!
2) Ai ha trafugato alcune fiale di KI Power e, da esse, ne ha creato una sostanza completamente nuova, chiamata Cellular Power. Quest'ultima, che ci crediate o meno, esisteva già nella mia storia precedente, ma aveva un nome completamente differente e veniva sfruttata in altra maniera. Come potete notare, i collegamenti tra la prima storia di questa saga e quella odierna si fanno ancora più fitti... quando si incontreranno definitivamente? Molto presto, fidatevi delle mie parole...
3) Ai ha definitivamente fatto pace con Shinichi e lo ha accettato come amico. I suoi sentimenti sono definitivamente mutati, e ora è pronta ad affrontare il II Torneo del Potere con più grinta di prima. Lo dimostra anche nei discorsi che fa con Shuichi, con il quale si è riappacificata.
Il secondo punto cardine del capitolo riguarda il discorso tra Simon e Clarice, che ci ha lasciato molti indizi su come i Deadly Sins possono essere sconfitti.
Non solo. Ora tutti noi conosciamo la Profezia di cui parlavano Lord Beerus e Whis qualche capitolo prima.
La Guerra per il Trono di Dio Supremo. Alla fine, dopo tantissimo tempo, viene enunciata prima da Lilith, nello scorso capitolo, e poi da Simon e Clarice in questo. Può esserci davvero qualcosa di peggiore del II Torneo del Potere? Credetemi, anche questo lo scoprirete molto presto.
Ultimo punto cardine di questo capitolo... per la prima volta, vengono enunciati anche i Cinque Saggi. Qui sono molto curioso di sapere chi, secondo voi, fa parte di questo gruppo. Quali potrebbero essere i loro scopi? Vi rivelo un indizio. Agli occhi più attenti, non saranno sfuggiti dei particolari molto importanti in merito a qualche nuovo personaggio appena apparso in questa storia. Lui, o lei, saranno importanti per quanto riguarda il susseguirsi di tale storia.
E fate tantissima attenzione al dettaglio che Midoriya ha notato per le dichiarazioni di Alucard, per quanto riguarda gli angeli...
... non ho buttato quell'informazione a caso, e lo scoprirete già nel prossimo capitolo!
Detto ciò, vi aspetto il 6 Ottobre per il prossimo capitolo di GOLDEN BULLET - THE HUNTER WARRIOR!