Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: evil 65    01/09/2020    13 recensioni
È passato un anno da quando i Guardiani hanno sconfitto Pitch Black.
Jack Frost è ormai una Leggenda a tutti gli effetti, e cerca di bilanciare la sua nuova posizione di Guardiano del Divertimento con la vita di tutti i giorni.
Tuttavia, l’improvvisa apparizione di un vecchio che afferma di essere Padre Tempo segnerà una brusca e inattesa interruzione dal periodo di tranquillità: secondo l'uomo, Pitch Black sta costruendo un’arma abbastanza potente da far sprofondare l’intero universo in una nuova Dark Age.
C’è solo un piccolo dettaglio: Pitch Black è ancora intrappolato nel suo regno…
(Crossover tra Le 5 Leggende, Frozen, Dragon Trainer, Ribelle - The Brave e altre opere)
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The War of Ice and Nightmares'
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Eccovi un nuovissimo capitolo!
Come al solito, vi auguriamo una buona lettura ;)




Capitolo 20 - The King of Nightmares

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To the right to the left
We will fight to the death
To the edge of the earth,
It's a brave new world from the last to the first
To the right, to the left,
We will fight to the death
To the edge of the earth
It's a brave new world, it's a brave new world...

Thirty Seconds To Mars - This Is War
 

La Rift Valley divenne un riecheggiare del clangori di spade e artigli che si scontravano tra loro.
I draghi di Berk discesero sull’orda di incubi viventi come una pioggia infuocata, incenerendo qualunque Fearling che capitasse loro a tiro. Le capacità rigenerative di quelle bestie erano un vantaggio considerevole; ma laddove i rettili alati riuscivano a frenare la loro avanzata, ecco che l’esercito di alberi senzienti creato da Madre Natura si apprestava a completare il lavoro e ridurre le creature a semplici mucchietti di sabbia, sostenuto dai mosti di ghiaccio fabbricati da Elsa e Jack.
Parlando della coppia di Spiriti Invernali, i loro compagni di squadra si ritrovarono non poco colpiti dalla loro sinergia. Mentre il Quinto Guardiano sorvolava l’orda di Fearling sotto forma di una tempesta indomita, l’ex regina di Arendelle lo assisteva via terra sbaragliando ogni opposizione che riusciva a sfuggire agli attacchi dell’eterno adolescente. Neve e ghiaccio volarono in ogni direzione, mescolandosi con quelli generati dalla Grande Bestia Selvaggia.
Il drago lanciò un ruggito che fece tremare la terra stessa e mosse la sua unica zanna in rapidi e feroci movimenti laterali, tranciando tutti quei Fearling che avevano la sfortuna di finire nella sua linea di tiro.
Più in là, Sandy stava seguendo la traiettoria di Jack ed Elsa a cavallo di una piccola nuvola dorato, menando fruste e disintegrando gli incubi che cercavano di salirvi sopra. I suoi attacchi erano forse i più pericolosi per quei mostri del colore della notte, poiché la magia di cui erano composti rappresentava l’essenza di tutto ciò che avevano rinnegato.
Il resto dei Guardiani non era certo da meno. Dentolina volteggiava tra le fila nemiche con la grazia di un colibrì, facendo uso delle sue penne affilate per eliminare il maggior numero di Fearling possibile. E quando i suoi colpi non erano sufficienti a finirli, Nord e Calmoniglio intervenivano subito per completare l’opera, armati di spade e boomerang progettati specificatamente per combattere esseri come quelli che avevano di fronte.
Ombric e Anna erano poco più in là. Mentre il Signore del Tempo era attualmente impegnato a duellare con un grosso Fearling simile ad un grosso troll, la Regina di Arendelle stava facendo del suo meglio per governare l’armatura Dijin.
La sua figura metallica risplendeva poco sopra la battaglia, illuminata dai raggi del sole.
Per quanto la rossa fosse determinata, non poteva negare che manovrare quella cosa fosse piuttosto difficile. Nord era riuscito a concederle solo un paio di ore per familiarizzare con il suo arsenale, ma il vero problema stava nell’esecuzione di manovre complesse via aria, qualcosa che non poteva essere insegnata in una sola giornata. A onor del vero, Anna se la stava cavando già meglio di quanto il Primo Guardiano avesse sperato.
Mentre era sollevata a circa cinque metri da terra, la rossa intravide uno sciami di Mantidi Fearling che puntava verso di lei. Senza perdere tempo, sollevò ambe le mani metalliche e queste cominciarono a illuminarsi di un intenso bagliore dorato. Pochi secondi dopo, un raggio di pura energia si scontrò con il gruppo di Fearling, riducendo i loro esili corpi a brandelli cadenti.
Anna sorrise eccitata e sollevò le braccia in segno di vittoria, ma ecco con un grosso ragno Fearling le balzò addosso e la riportò a terra.
La creatura cominciò a inveire sull’armatura, ma con sua grande sorpresa Anna non provò il benché minimo dolore. Le fu presto chiaro che il telaio metallico era capace di assorbire gli urti e che quindi poteva fungerle anche da scudo.
Assumendo un’espressione determinata, fece forza sulle mani e si scrollò di dosso il Fearling, per poi eliminarlo con un rapido colpo di energia. Altri incubi viventi si lanciarono verso di lei, ma una massiccia figura si frappose tra loro e la regina.
Maui volse al gruppo di mostri un sorriso eccitato e menò un rapido fendente del suo amo, disintegrandoli all’istante. Con un altro urlo, superò un albero senziente e balzò al centro del campo di battaglia, sbaragliando ogni Fearling con cui entrò in contatto. Era la visione di un guerriero nel pieno della lotta e niente al mondo sarebbe riuscito a dissuadere la sua sete di sangue.
Una colonna di fiamme s’innalzò dietro di lui, seguita dalla risata schiamazzante di Jack Skellington. Venne presto seguito dagli ululati e dai ringhi grotteschi dei suoi concittadini, i quali sembravano ancora più desiderosi di assaggiare il sangue nemico rispetto al Semidio polinesiano. I loro denti affondarono nelle carni sabbiose dei Fearlinge, mentre lame affilate e protuberanze senza nome intaccavano le loro teste, impalavano i corpi color pece e riducevano quelle bestie da incubo a masse informi di granelli neri.
Perfino Pitch sembrava piuttosto preso dalla lotta, nonostante stesse combattendo con le stesse creature che una volta erano i suoi servi più fedeli. La falce dell’Uomo Nero non sembrava disposta a risparmiare nessuno.
L’oscuro spirito sembrava quasi un angelo vendicativo disceso su quel pianeta per elargire il suo contorto senso di giustizia sulla proprio controparte.
Parlando del Black in questione, l’uomo stava osservando l’intera decable con placido interesse. I suoi avversari se la stavano cavando decisamente meglio dell’esercito che Ombric aveva riunito per ostacolare i suoi piani meno di quattro giorni fa, ma a lunga andare anche questi impavidi guerrieri sarebbero caduti sotto i colpi della sua armata.
A differenza loro, avrebbe potuto continuare a creare soldati come questi per diversi anni, senza mai fermarsi. Era questa la portata del potere che era riuscito a ottenere.
Si voltò in direzione del suo fidato Generale.
<< Saziati della loro paura >> ordinò freddamente.  
Il Fearling annuì senza esitazione e sollevò ambe le mani di fronte a sé. Granelli di sabbia nera si protrassero dalle sue dita sotto forma di un vortice color pece e cominciarono a prendere forma davanti al loro.
Dapprima si materializzò un muso allungato e dalle fattezze rettili, irto di denti aguzzi e sporgenti, con un paio di occhi rosso sangue che ne adornavano le orbite scheletriche. Seguì subito dopo un collo allungato, poi un esile corpo provvisto di ali al posto di zampe anteriori e terminante con una coda affilata.
Il Generale osservò soddisfatto la Viverna che aveva appena realizzato e la creatura abbassò la schiena per permettergli di cavalcarla.
Senza perdere tempo, il Generale vi salì sopra e l’animale si gettò oltre il bordo del promontorio, volando in direzione della battaglia. Il tutto sotto lo sguardo impassibile di Mr Cold.
<< Tsk. Esibizionista >> borbottò a bassa voce lo spirito invernale, mentre la creatura alata si lanciava contro uno degli alberi di Madre Natura e cominciava a smembrarlo.
Attorno a quella scena raccapricciante, il conflitto infuriava a perdita d’occhio.
 
                                                                                                                            * * * 

Spinta dal contraccolpo della sua magia invernale, Elsa atterrò in mezzo ad un gruppo di Fearlings e abbassò ambe le mani in un unico rapido movimento, sollevando spuntoni di ghiaccio che li impalarono.
Le creature, ferite ma ancora vive, si agitarono convulsamente e riversarono copiose quantità di sabbia nera attorno a loro, ruggendo verso di lei ma incapaci di attaccarla.
L'ex regina di Arendelle volse lo sguardo in direzione del promontorio, dove Pitch Prime stava ad osservare lo svolgersi della battaglia.
Un vento gelido alla sua destra, seguito da un bagliore dorato, l'avvertì dell'arrivo di Jack e Sandy.
<< Qualche idea su come attirare la sua attenzione? >> chiese rivolta al Quinto Guardiano.
Jack si limitò a sorriderle.
<< Ovviamente gli manderemo un invito >> rispose in tono civettuolo.
Elsa inarcò un sopracciglio. << Aspetta, che vuoi dire... >>
Prima che potesse terminare la domanda, lo Spirito dell’Inverno aveva già creato nelle mani un megafono fatto di puro ghiaccio. L'ex regina non aveva la minima idea di quale fosse lo scopo di quell'oggetto, ma dall'espressione incredula dell’Omino del Sonno dedusse rapidamente che Jack stava per esibirsi in un'altra delle sue.
Il Quinto Guardiano si portò l'estremità inferiore del megafono alla bocca e prese un respiro profondo.
<< Prova, prova… ehi, Pitch, mi senti! >> esclamò a gran voce.
Elsa strabuzzò gli occhi per l'incredulità, mentre Sandy si portò una mano al volto con fare esasperato.
Con grande sorpresa del Quinto Spirito, tuttavia, l'azione della Leggenda ebbe l'effetto sperato, poiché Pitch Prime, nel frattempo, aveva rivolto la propria attenzione nei loro confronti.
<< Sì, sto parlando con te, Sauron 2.0! Sul serio, non hai nemmeno l'immaginazione necessaria per crearti un look che non sembri un plagio totale al Signore degli Anelli? Peter Jackson dovrebbe farti causa! >> continuò lo spirito invernale << Perché non vieni quaggiù da noi? Andiamo, non vorresti risolverla una volta per tutte? Scommetto che muori dalla voglia di infilzare questo bel visino! >>
Al di sopra del promontorio, Pitch Prime rimase fermo e immobile per qualche secondo. Poi, dalla sua schiena si materializzarono un paio di ali fatte di sabbia nera, simili a quelle di un pipistrello.
Affianco a lui, Mr Cold prese a fissarlo con sospetto. << Sai che vuole attirarti in una trappola, non è vero? >>
Il Signore degli Incubi lo guardò con la coda degli occhi.
<< Ne sono consapevole >> rispose neutrale. << Ma è esattamente quello che voglio. Pensi di poter tenere d'occhio la nostra piccola principessa senza incidenti? >>
<< Oh, non preoccuparti >> rispose l'oscuro spirito invernale, regalandogli un bianco sorriso a trentadue denti << la saprò trattare con i guanti. >>
Merida deglutì, osservando poi l'Uomo Nero che spiccava il volo e si dirigeva dritto verso i tre spiriti.
Elsa lo vide atterrare di fronte a loro, a circa una ventina di metri di distanza.
<< Non ci posso credere, ha funzionato >> borbottò più a se stessa che agli altri, mentre assumeva una posizione difensiva. Sentì una stretta agghiacciante attanagliarle il cuore, esattamente nel punto in cui l'Uomo Nero l'aveva colpita il giorno prima, ma riuscì a mantenere un'espressione risoluta.
<< Per quanto tempo pensi che dovremo tenerlo occupato? Non ci tengo ad essere pugnalata una seconda volta. >>
Sandman evocò le sue fidate fruste nelle mani e lanciò loro uno sguardo che poteva significare una cosa sola: "Finché sarà necessario".
<< Temevo che l'avresti detto >> borbottò lo Spirito dell'Inverno, sollevando il bastone dinnanzi a sé.
Pitch avanzò minacciosamente verso il trio, ritraendo le sue ali.
<< Così desideroso di morire, Frost? >> domandò con voce melliflua. << Confesso di non averti mai preso per un aspirante suicida. D'altra parte... >> arricciò le labbra in un sorriso malefico << questa non è certo la prima volta che ti sacrifichi per coloro che ami. Solo io comincio a vederci uno schema? >>
<< Questa tua domanda retorica dovrebbe pormi in una condizione di confusione ed esitazione mentale, Black? >> domandò sardonico Jack, assottigliando lo sguardo << Oppure è uno dei tuoi modi eleganti di insultarmi? Dovresti imparare che a volte essere diretti è molto più appagante. >>
<< Su questo mi ritrovi d'accordo >> disse il Re degli Incubi, mentre posava il suo sguardo sulla figura di Elsa. << Ecco perché questa volta mi limiterò ad ucciderla di fronte a te. >>
La ragazza cercò di rimanere forte, ma sotto gli occhi dorati dell'oscuro spirito si ritrovò a vacillare. Era come se la sua sola presenza fosse capace di risvegliare in lei tutte quelle paure e quei timori che aveva cercato di seppellire negli ultimi tre anni.
Il sorriso di Pitch sembrò allargarsi.
<< La prospettiva ti allieta, mia cara? Da un momento all'altro sarai morta come un pesce al mercato, solo uno dei tanti cadaveri sparsi su questo campo di battaglia >> continuò sadicamente << Allora sì che sarai davvero libera da ogni tua paura! Non è quello che hai sempre desiderato? >>
Davanti ai due spiriti del ghiaccio si pose davanti l'Omino del Sonno, che fece schioccare le fruste ai suoi fianchi.
Piccolo e insignificante all'apparenza della sua bassa statura e della corporatura tonda. Eppure, quando Jack vide lo sguardo che lanciò all'Uomo Nero, si ripromise una seconda volta di non prendere mai e poi mai il Guardiano dei Sogni per il verso sbagliato.
 L'occhiata di Sandman era spaventosamente penetrante, altera e livida di rabbia, sebbene controllata, intrisa fiera determinazione.
“Non ucciderai nessuno. Non oggi” dicevano quegli occhi splendenti come il fuoco del sole.
Pitch si limitò a sorridere di fronte alla spavalderia del suo vecchio nemico.
<< Sono sicuro che proverai ad impedirmelo >> disse con una scrollata di spalle disinvolta << Ma temo proprio che dovremo rimandare la nostra riunione ad un secondo momento. No, ho preparato qualcosa di speciale apposta per te, mio caro Sandy. Spero che lo apprezzerai, ci ho lavorato molto! >>
Alzò la mano destra… e schioccò le dita.
Per un attimo non accadde niente. Poi, la terra dietro a Pitch cominciò a spaccarsi in due.
Con la stessa intensità di 40 000 litri di nitrato d’ammonio che esplodevano nello stesso istante, giunse potente e ovattato il fragore di un tuono, il più potente che ogni essere umano o spirito presente – ad eccezione di una certa coppia di crudeli conquistatori – avesse mai sentito.
Poi, dalle profondità della Rift Valley, ecco che si levò il corno di una gigantesca bestia. E quel corno costituiva la testa di una creatura che sembrava fuoriuscita dalla mente di Ishiro Honda stesso, il padre di Godzilla.
Un corpo alto almeno 150 metri si fece strada al di fuori della crosta terrestre, sollevando zolle di terre che piovvero sugli eserciti amici e avversari allo stesso modo, schiacciando centinaia di soldati.
Il Fearling sembrava quasi un gigantesco scarabeo rinoceronte e agitò un gran numero di zampe affilate nell’aria piena di fuliggine e sabbia nera. Poi, lanciò un ruggito che fece tremare il cielo stesso.
Calmoniglio fissò incredulo quella visione orripilante.
<< Per tutti i canguri >> sussurrò febbrile, incapace di distogliere lo sguardo dalla mostruosità che aveva appena preso posto sul campo di battaglia. La reazione del resto dei suoi alleati non fu certo da meno. Tutti loro si ritrovarono come paralizzati dall’arrivo di questo nuovo e spaventoso nemico.
Pitch Prime osservò la propria opera con placida soddisfazione.
<< Lo capite ora, non è vero? La bellezza della cosa…l’inevitabilità della fine? Pensavate di esservi risollevati…ma era solo un preludio alla vostra caduta >> sussurrò con la sua voce profonda e sibilante.
A qualche centinaio di metri, la Grande Bestia Selvaggia ringhiò verso il Fearling gigante e gli scaraventò contro una vampata di ghiaccio.
La creatura incassò il colpo e barcollò all’indietro, ma per il resto ne fuoriuscì completamente indenne.
Un paio di occhi scarlatti girarono verso il drago, e lì vi rimasero bloccati. Poi, il corno del Fearling sì aprì in due.
Scariche di natura apparentemente elettrica cominciarono a propagarsi da ambe le estremità, condensandosi in una palla arancione che rimase come sospesa di fronte alla testa del coleottero.
Guardiani e spiriti trattennero il respiro, mentre una sensazione di cupa anticipazione cominciò a farsi strada dentro di loro.
Pochi secondi dopo, la palla dorata schizzò verso la Grande Bestia Selvaggia sotto forma di un raggio di pura energia.
Quando colpì il bersaglio, l’esplosione risultate proiettò fuoco e detriti verso il cielo per un’altezza di almeno cinquecento metri, falciando tutti quei draghi che ebbero la sfortuna di trovarsi nelle vicinanze del leviatano.
Non appena il fumo si diradò…il corpo esanime dell’ex Alpha era accasciato a terra, completamente immobile.
Pitch sorrise di fronte agli sguardi stupiti dell'esercito avversario, mentre l'enorme creatura ruggiva in direzione della volta celeste.
<< Non male, vero? >> chiese retoricamente, rivolto a Sandy << E ti assicuro che ha una voglia matta di giocare con te! >>
Quasi in risposta alle parole del suo padrone, gli occhi rossi dell'insetto si posarono proprio sulla minuscola figura dell'Omino del Sonno.
Quest'ultimo scrutò serio e preoccupato la creatura di fronte a lui: comprendeva fosse un chiaro espediente per allontanarlo dalla battaglia, ma sapeva anche di non avere scelta che assecondarlo. Se non l'avesse fronteggiato, avrebbe comunque fatto incalcolabili danni ai loro alleati.
A quel punto, privo di ogni esitazione, il Guardiano dei Sogni sollevò le mani al cielo, raccogliendosi nei suoi palmi una torrenziale quantità di sabbia dorata.
L’enorme massa di granelli cominciò a prendere forma di fronte al gigantesco Fearling.
Dapprima mutò in un enorme guscio corazzato, la cui altezza poteva tranquillamente essere comparata a quella del coleottero. Poi, dal corpo informe si protrassero un totale di quattro potenti zampe artigliate, presto seguite da una testa dalle fattezze rettili.
Un paio di zanne affilate spuntavano dalle possenti mandibole di quel volto coperto di squame dorate, accompagnati da denti seghettati. Al contempo, i lineamenti della nuova creatura si fecero sempre più vicini a quelli di una gigantesca tartaruga.
Sandman salì fino alla cima del mostro e si posò comodamente al di sopra della sua testa, incontrando senza paura lo sguardo del coleottero Fearling.
I due titani ringhiarono all'unisono. Poi, con un rapido colpo delle fruste, Sandy incitò la propria creazione a caricare quella dell'avversario, sotto gli occhi illuminati di Jack.
Lo Spirito dell'Inverno sembrava un bambino a cui avevano appena regalato per natale il gioco che aspettava da una vita.
<< Jamie sarà così geloso quando glielo racconterò... >>
Si interruppe di colpo e scattò di lato, appena in tempo per evitare un fendente ad opera della falce di Pitch. Il Re degli Incubi gli sorrise perfidamente.
<< Un consiglio da parte di un ex condottiero, Jack: mai voltare le spalle al nemico! >>
E, detto questo, si lanciò verso di lui. L'avanzata del Signore Oscuro venne prontamente frenata dalla comparsa di un muro di ghiaccio che si frappose tra lui e Jack, scaturito dalle mani di Elsa.
I tre spiriti rimasero a fissarsi per quello che sembrò un tempo interminabile.
<< Pronto è il mio secondo nome >> ringhiò Jack, sollevando il bastone e irradiandolo di energia glaciale.
Pochi secondi dopo, la coppia di guerrieri invernali si lanciò contro Black.
 
                                                                                                                    * * * 
 
A circa un centinaio di metri di distanza, Jack Skellington era impegnato a fronteggiare un gruppo di Fearlings dalle sembianze di grossi serpenti.
Il Re delle Zucche spalancò le braccia e dalle sue spalla si innalzò quello che apparentemente sembrava un lenzuolo di pura energia oscura. La tela color pece scattò in avanti e agguantò quanti più Fearlings possibili, assorbendoli e dissipandoli in una pozza di oscuro materiale liquido, simile a catrame.
Ma ecco che altri lo attaccarono dal lato opposto, e lo spirito dovette disegnare un arco con la mano, liberando una vampata di fuoco che li investì seduta stante.
Non si era ancora trasformato in Jack O'Lantern, stava raccogliendo il suo tempo per poter utilizzare quel potere a tutto spiano. Dopotutto, la battaglia era ancora giovane e poteva mantenere una simile forma per pochi minuti.
Poco lontano da lui, Rapunzel combatteva utilizzando i suoi capelli lucenti come arma, alternando frustate e lampi di luce ad enormi spuntoni di roccia lunare.
All'improvviso, un'ombra calò su di lei. Fu solo l'istinto maturato dopo aver combattuto molte battaglie che la salvò dall'essere agguantata da una coppia di possenti zampe artigliate.
Rotolò di lato e l'enorme Viverna Fearling atterrò proprio nel punto in cui era stata fino a pochi secondi prima, con l'inconfondibile figura del Generale Fearling che la cavalcava.
La bestia si voltò rapidamente verso di lei e le sibilò contro, mentre gli occhi del Generale balenarono nell'oscurità del suo elmo.
La principessa serrò una grande ciocca tra le dita, mentre gli restituiva uno sguardo di sfida.
<< Neanche per me è un piacere rivederti >> rispose.
Gli occhi ardenti del Fearling sembrarono assottigliarsi.
<< Stupida. Pensi davvero di potermi affrontare, ora che sei alla presenza del mio maestro? >> disse con quella voce bassa e gutturale che la bionda sperava non avrebbe mai più dovuto sentire.
Rapunzel si morse il labbro e serrò più saldamente le dita sui capelli.
<< Ti ho già sconfitto una volta >> dichiarò freddamente << Mi limiterò a farlo di nuovo. >>
Il Generale abbaiò una risata tanto agghiacciante da farle rizzare i peli sul collo.
<< La tua ingenuità mi disgusta >> ringhiò attraverso l'elmo. << L'ultima volta sei riuscita a sconfiggermi solo grazie all'aiuto del Quarto Guardiano. Ma ora... >>
Allungò la mano destra e una spada nera si materializzò tra le dita.
<< Non sei altro che una ragazzina troppo sicura di sé… e sola. >>
<< Ed è qui che ti sbagli, mio caro Generale >> replicò una voce nell'aria << lei non è da sola. >>
Un balzo, uno spostamento d'aria, e l'alta, rachitica figura di Jack Skellington si materializzò innanzi alla principessa perduta, fronteggiando il Fearling con le sue orbite vuote.
<< Rapunzel, il Flagello dei Fearlings... è accompagnata dal Re del Terrore. >>
La Viverna mostrò i denti e schioccò le mascelle, mentre il Generale gli puntò contro la spada.
<< Ho sentito parlare di te >> dichiarò freddamente << Nient'altro che un misero imitatore che cerca di usurpare il titolo del mio signore. Sei una vergogna alla nostra causa, Skellington! E un’infezione che ho intenzione di debellare seduta stante, assieme all'abominio di cui ti professi alleato. >>
<< Parole forti, Generale >> commentò Jack, apparentemente colpito da tanto veleno << e anche molto denigranti nei miei confronti. Io non sono che un'artista, e la paura è la mia tela. In altre circostanze ti avrei sicuramente accolto nella mia città a braccia aperte! Ma dato che desideri così tanto stare sul piede di guerra... fatti avanti! >>
Il Generale non ebbe bisogno di farselo ripetere due volte. Colpì i fianchi della viverna con il tacco degli stivali e la creatura balzò verso lo spirito con le fauci spalancate, più che intenzionato a ghermirlo.
Ma ecco che Skellington semplicemente allungò a dismisura il proprio corpo, torcendolo e ripiegandolo di lato, come fosse fatto di gomma. La viverna addentò solo il vuoto, per poi ritrovare le proprie fauci intrappolate in una museruola fatta dei capelli dorati di Rapunzel.
La principessa non perse tempo e procedette ad irradiarli di luce solare, ustionando la bestia.
Lo Spirito di Halloween ne approfittò per attaccare il Generale Fearling, allungando il braccio e sferrandogli un poderoso pugno dritto sull'elmo. Non tanto per ferirlo quanto, piuttosto, nel tentativo disarcionarlo e separarlo dalla propria cavalcatura.
Sorpreso dall'attacco improvviso, il Generale perse l'equilibrio e cadde all'indietro, sbilanciando ancora di più il corpo della Viverna menomata. La bestia crollò di lato e per poco non schiacciò il suo cavaliere, la cui resistenza sovraumana gli permise di riprendersi subito dal contraccolpo e rotolare di lato, prima che il Fearling si abbattesse al suolo.
Il Generale si rimise subito in piedi e volse uno sguardo furente in direzione dello scheletro. Il Re delle Zucche sorrise in modo agghiacciante ed evocò una spada di fiamme tra le mani, per poi lanciarsi verso l'avversario.
I due guerrieri vibrarono fendenti e scoccate in rapida successione, fino a quando la Viverna non decise di prestare man forte al suo creatore. Saettò la coda come una frusta e colpì Skellington da dietro, spedendolo a terra. Prima che lo spirito potesse rialzarsi, il Generale aveva già evocato una mazza nella mano libera: la calò prima verso il basso, inchiodando l'avversario al suolo, e poi lo colpì in pieno petto, spedendolo a diversi metri di distanza.
L'impatto dello Spirito di Halloween che si sfracellava a terra generò una densa nube di polveri e detriti che spararono dritti verso la volta celeste.
Il Generale volse lo sguardo in direzione di Rapunzel, seguito dalla Viverna.
<< È il tuo turno >> sibilò minacciosamente.
Per tutta risposta, la principessa spalancò le braccia: i capelli le si illuminarono di blu e le rocce lunari fuoriuscirono dal terreno. Questa volta, però, gli spuntoni si staccarono dal suolo, levitarono e si scagliarono contro i due mostri come frecce, intercettando la loro carica.
La Viverna si frappose subito tra i proiettili e il Generale, cercando di fargli scudo con le ali. Le frecce di roccia azzurra penetrarono la sua pelle come burro e la creatura lanciò un grido di dolore, mentre granelli di sabbia nera si sparpagliavano attorno a lei.
Il cavaliere nero lanciò a Rapunzel uno sguardo furente e si lanciò verso di lei con un balzo, la spada pronta a colpire.
Non ne ebbe la possibilità. Una risata agghiacciante e disturbante squarciò l’aria, e nello stesso istante un falcetto nero si interpose nella traiettoria della spada, seguito da una lama infuocata che parò il colpo.
Con un lesto movimento, Skellington scattò verso l’alto, agguantando il collo del nemico in una morsa. Le sue gambe si avvolsero attorno a lui come tentacoli, e con la forza della trazione lo scaraventò a terra.
Poi, calò entrambe le lame di tenebra e fuoco verso il basso, con tutta l’intenzione di approfittare della sua posizione vulnerabile per infilzarlo.
Il Generale ruggì per la rabbia e afferrò ambe il polsi della spirito, fermando le punte delle armi a pochi centimetri dal suo petto.  Facendo appello a tutta la forza che aveva in corpo, sollevò Skellington da terra e lo sbatté violentemente contro il suolo, per poi colpirlo con un poderoso pugno al cranio.
Tentò di farlo una seconda volta, ma ecco che i capelli di Rapunzel si avvolsero attorno al suo braccio, bloccandolo prima che potesse completare l'azione.
Approfittando di quel vantaggio, lo scheletro liberò un torrente di fuoco contro il Fearling, facendolo indietreggiare di una decina di metri.
Il Generale cadde in ginocchio, ma nonostante qualche bruciatura era praticamente illeso. Rievocò la propria spada nella mano destra, mentre la sua fedele viverna si affiancava a lui.
Allo stesso modo, Jack raggiunse il fianco di Rapunzel, un sorriso imperturbabile sul suo volto.
<< Meriti appieno il tuo nome di Flagello, principessa >> commentò con tono colpito << Ma ora…devi dar fondo a tutto il tuo potere! >>
E così dicendo scoppiò a ridere, mentre le sue mani prendevano fuoco.
 
                                                                                                                        * * * 
 
Sopra i cieli della battaglia, Sdentato e Tempestosa volteggiavano con grazia in cerca del prossimo bersaglio, guidati dai rispettivi cavalieri.
Astrid fece una rapida panoramica del conflitto che si stava svolgendo nella valle, fino a quando i suoi occhi non si posarono sull'inconfondibile figura di Maui, attualmente impegnato a sbaragliare un gruppo di Fearlings dalle fattezze molto simili a quelle di grossi lupi.
<< Ho individuato Mister Muscolo >> disse rivolta verso il marito. << Pronto a salvare la tua spasimante? >>
<< Molto divertente >> sbuffò in risposta Hiccup, per poi annuire prontamente << Andiamo, bello! >>
Sdentato liberò un ruggito e si lanciò verso il semidio. Subito al suo fianco si unì Tempestosa, e insieme ghermirono con gli artigli l'imponente polinesiano, strappandolo alla sua lotta.
Maui volse alla coppia di cavalieri un'espressione visibilmente stizzita.
<< Ehi, li avevo in pugno! >> esclamò indignato.
<< Desolato, amico, ma abbiamo una principessa da salvare come priorità. Reggiti forte! >> gli rispose il capo di Berk, per poi spronare ancora il suo drago in direzione del promontorio, seguito dalla moglie.
Una volta in cima alla formazione rocciosa, lasciarono andare il semidio e atterrarono all'unisono di fronte alle figure di Merida e Mr Cold.
L'oscuro spirito volse loro uno dei suoi classici sorrisi.
<< Ah, sì, mi chiedevo quando qualcuno si sarebbe presentato per salvare pel di carota. >>
<< Be’, caro il mio bamboccio, quel qualcuno si è presentato qui ORA! >> sentenziò Maui, agitando il suo amo << Libera subito la donzella e forse non ridurrò il tuo bel faccino ad un tributo onorario ai miei possenti pugni! >>
Merida alzò gli occhi al cielo, e i due vichinghi di fianco al semidio dovettero fare del proprio meglio per non imitarla.
Cold si limitò a restituire un'espressione impassibile.
<< ...no >> rispose con una scrollata di spalle, suscitando un gemito ad opera della rossa.
Maui schioccò la lingua.
<< Cavoli, di solito funziona >> mormorò ad alta voce, per poi volgere lo sguardo nei confronti di Hiccup e Astrid. << Pronti per il piano B? >>
<< Non abbiamo scelta >> borbottò il capo di Berk, sfoderando la sua spada di fuoco, subito affianco dalla moglie armata di ascia e dai loro due draghi.
Questi ringhiarono verso l’oscuro spirito invernale, inondando di calore le loro fauci.
Il sorriso di Cold sembrò allargarsi, mentre roteava il bastone tra le dita.
<< L’idea di combattere un drago suona molto divertente >> commentò con un tono di voce che suscitò un brivido lungo la schiena della coppia di vichinghi. << Ma penso che lascerò giocare i vostri animaletti con qualcun altro! >>
L’eterno adolescente afferrò la sua arma con entrambe le mani e la mise in posizione verticale.
<< Per quanto sia fastidioso ammetterlo, la mia controparte mi ha appena dato un'idea meravigliosa. È la prima volta che faccio una cosa simile, di solito è Pitch quello che si occupa di rifornire l'esercito. Ma spero che apprezzerete lo sforzo! >>
E, dopo aver pronunciato tali, parole, sbatté violentemente la punta ricurva del bastone contro il suolo, sprigionando lingue di ghiaccio e sabbia nera.
Sotto gli occhi timorosi del gruppo, queste cominciarono ad addensarsi di fronte a loro. Dapprima sotto forma di masse indistinte… poi, assumendo lineamenti decisamente più familiari.
Dopo meno di un minuto, due copie quasi perfette di Sdentato e Tempestosa avevano appena preso posto ai lati di Mr Cold. I loro corpi erano un misto di ghiaccio scintillante e granelli color pece, a testimonianza dell'oscuro potere che li aveva generati.
Il sorriso dello spirito invernale si trasformò in un ghigno in piena regola, mentre la coppia di bestie cominciò a ringhiare verso i loro avversari.
Sdentato e Tempestosa sibilarono all’unisono, e poi lanciarono entrambi uno sguardo ai loro cavalieri: non potevano parlare, ma il messaggio fu per loro chiaro come il sole. I due vichinghi si fecero da parte e li lasciarono a fronteggiare le loro controparti, mentre si accingevano a scrutare Mr Cold assieme a Maui.
Hiccup, come sempre l’ideatore di piani, si portò al centro fra la moglie e il semidio.
<< Io penso a Merida. Copritemi più a lungo che potete >> sussurrò.
<< Contaci, treccine >> rispose Maui con uno sguardo duro, rapidamente imitato da Astrid.
Cold puntò il bastone verso di loro, le labbra sempre arricciate in quel suo sorriso predatorio.
<< Divertitevi! >> esclamò, dando alla sua coppia di creature il segnale che stavano aspettando.
Senza perdere tempo, i due draghi artificiali ruggirono all'unisono e si lanciarono contro il gruppo.
Il Furia Buia e l'Uncinato Mortale si posero immediatamente avanti, sputando fuoco all'unisono per intercettare l'attacco delle creature glaciali.
Al contempo, Maui cacciò un potente urlo di sfida e spiccò un balzo, vibrando dall'alto verso il basso un colpo del suo uncino: Cold sorrise eccitato e sollevò il bastone a mezz'aria.
Quando le due armi s'incontrarono, l'onda d'urto risultante fu abbastanza forte da costringere ogni essere umano presente a coprirsi gli occhi.
Senza perdere tempo, lo spirito evocò una spada di ghiaccio nella mano sinistra e tentò di affondarla nel costato del semidio. Memore delle lezioni di Dentolina, Maui riuscì ad evitare il colpo con un salto e atterrò a qualche metro dall'avversario.
Cold gli puntò contro il bastone e sprigionò un potente getto di ghiaccio, ma il polinesiano fu rapido a bloccare l'attacco con il suo fidato uncino.
A quel punto fu il turno di Astrid. La vichinga attaccò da dietro e meno un colpo d’ascia allo spirito.
Sfortunatamente per lei, Cold si voltò di scattò e intercettò la sua arma: lama e bastone si scontarono in uno sprigionarsi di scintille di ghiaccio, mentre gli occhi dell'oscuro spirito incontrarono quelli della bionda.
Astrid strinse i denti e cercò di far retrocedere l'avversario, ma la differenza di forza con Cold si rivelò troppo alta.
Il braccio destro di Pitch procedette a disarcionare la vichinga e la inchiodò a terra con la punta del bastone.
<< Pronta a diventare un bel pupazzo di neve? >> domandò beffardo.
<< Non oggi, invasato! >>
Con abilità da maestra, Astrid gli sferrò un calcio dritto alle caviglie nude, costringendolo ad allontanarsi. Poi, si rimise in piedi con un balzo e gli rifilò una violenta testata che lo spedì all'indietro, proprio verso Maui.
Subito il semidio lo colpì dritto alla schiena con l'uncino, mandandolo a sbattere contro il suolo: lo spirito tentò di rialzarsi, ma ecco che l’altro lo colpì di nuovo, generando un piccolo cratere attorno alla sua magra figura.
Maui alzò nuovamente l'uncino, pronto a inveire sull'avversario una terza svolta. Non ne ebbe la possibilità.
Grossi spuntoni di ghiaccio di sollevarono dal terreno, ferendolo alla spalla. Il polinesiano gemette per il dolore e compì un saltò all'indietro, mentre Astrid fu costretta a buttarsi di lato per evitare di rimanere infilzata.
Nel mentre, Cold si rimise in piedi e scrocchiò il collo un paio di volte.
<< Lo ammetto… non è stata una piacevole esperienza >> borbottò con una smorfia, prima di rivolgere alla coppia un sorriso sanguinario. << Ma sapete come si dice, no? Quello che non ti uccide… ti fortifica! >>
E, detto questo, scatenò una raffica di vento e ghiaccio contro i due guerrieri, schiacciandoli a terra.
Pochi metri più in là, Hiccup aveva approfittato di tutta quella confusione per avvicinarsi a Merida di soppiatto.
<< Cerca di stare più indietro possibile mentre tieni le braccia in avanti >> le sussurrò, una volta entrato nel suo campo visivo << proverò a liberarti. >>
La principessa obbedì e tese saldamente le braccia, mentre il vichingo sollevava l’arma infuocata e la calava sulle catene cui erano collegate le polsiere di metallo.
I ceppi fecero inizialmente resistenza, ma dopo qualche secondo iniziarono a cedere. Merida si ritrovò incapace di trattenere un sorriso.
<< Lo giuro sugli dei, Hicc, se non fossi sposato potrei baciarti in questo preciso momento >> sussurrò euforica.
<< Per Odino, non farti sentire da Astrid >> sibilò il vichingo, incapace di trattenere una vampata di calore alle guance.
La principessa si limitò a ridacchiare, mentre le catene che la legavano cedevano del tutto. I ceppi scomparvero in un grumolo di sabbia, lasciandola finalmente libera.
La rossa sospirò di sollievo e procedette ad abbracciare il vichingo. << A parte gli scherzi… grazie. >>
Hiccup sbuffò e ricambiò il suo sorriso, facendole l’occhiolino. Ma all’improvviso, il volto della principessa si contorse in una smorfia di orrore.
<< HICCUP, ATTENTO! >>
Il vichingo fece appena in tempo a girarsi…solo per vedere Mr Cold calare sopra di lui con un pugnale di ghiaccio, il volto adornato da quel suo folle sorriso.
Il tempo parve rallentare, e l’arciere osservò la lama trasparente che scendeva implacabile verso il petto dell’amico. E fu allora…che accadde.
Una vampata di fuoco blu investì in pieno lo spirito invernale, mandandolo a cozzare via.
Sbigottito, il capo di Berk si girò verso la principessa scozzese e ne vide i palmi intrisi di energia infuocata.
<< Merida! >> esclamò, incredulo << Hai ancora i poteri! >>
La rossa si fissò le mani incredula.
<< Ho ancora i poteri? >> domandò stranita.
A qualche metro dalla coppia, Cold gemette per il dolore e lanciò alla principessa un'occhiata sorpresa. << Ha ancora i poteri? >>
<< Ha ancora i poteri! >> urlarono Maui e Astrid all'unisono, ormai ripresi dall'attacco dell'oscuro spirito.
Merida rimase a bocca aperta per qualche secondo. Poi il suo sguardo mutò in un'espressione di pura malizia e si posò su Mrd Cold.
Il bracciò destro di Pitch schioccò la lingua con evidente fastidio.
<< Ehi, così non vale... >>
Prima che potesse terminare la frase, la rossa gli scaraventò contro un torrente di fiamme.
Cold ebbe appena il tempo di rispondere con un getto di magia invernale e i due attacchi si scontrarono a mezz'aria, illuminando la cima del promontorio.
Un solo pensiero attraversò la mente dell'oscuro spirito.
“Okay… forse sarà più difficile del previsto. "



 
Boom!
Spero che abbiate apprezzato questa prima parte della battaglia.
È la prima volta che realizziamo uno scontro di questa portata, con così tanti buoni e cattivi coinvolti nello stesso scontro, quindi fateci sapere se siamo riusciti ad amalgamare bene le varie sequenze di lotta, almeno per ora.
Come alcuni di voi avranno certamente notato, nel capitolo sono state inserite alcune citazioni ad altre opere, soprattutto il Signore degli Anelli. Ad esempio, la Viverna del Generale Fearling è ispirata alla bestia voltante del Re Stregone di Angamar, il leader dei Nazgul.
Il gigantesco Fearling evocato da Pitch è invece ispirato a Legion, antagonista del kaiju movie Gamera 2 – l’Attacco della Legione. La stessa creatura evocata da Sandy è a sua volta ispirata a Gamera, il mostro protagonista della pellicola.
E sì, Merida non ha perso i poteri, nonostante sia stata privata del frammento di Crogiolo. Il perché sarà spiegato nel prossimo capitolo, non preoccupatevi.
Per i fan della Merricup, abbiamo inserito qualche scenetta per soddisfare anche voi. All’inizio avevamo valutato l’idea di utilizzare questa coppia, ma poi ci siamo resi conto che la cosa avrebbe cozzato con il nostro tentativo di rimanere il più fedeli possibili al materiale d’origine, senza provocare stravolgimenti. Ragion per cui abbiamo scelto di evitare un triangolo amoroso tra Hiccup, Merida e Astrid, con il rischio di distruggere il bellissimo rapporto tra i due vichinghi.
Aspettatevi tanto angst nel prossimo capitolo…
  
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