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Autore: Red Saintia    01/09/2020    9 recensioni
Non sono nemiche, ma neppure amiche. Sono la reincarnazione l'una dell'altra ma fondamentalmente molto diverse.
Si temono, si studiano e si contendono il cuore del protagonista. Cosa pensano davvero nel profondo. Il passato e il futuro che loro rappresentano si incrocia in una notte stellata e silenziosa, dove solo il rumore delle parole e dei sentimenti dimostrerà la loro risolutezza.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Kagome, Kikyo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                         https://orig00.deviantart.net/7c86/f/2013/018/4/2/kagome_y_kikyo_by_minakubeli-d5rwawr.jpg




È una notte strana questa...non so come spiegarlo, è come se percepissi su di me un freddo insolito, che non ho mai provato.

La giornata è stata dura, abbiamo camminato tanto. Sango, Miroku e Shippo sono crollati quasi subito. Io invece non riesco a chiudere occhio, e non sono la sola...
Lui crede che non me ne sia accorta, ma ormai avverto subito la sua assenza. È lì fuori da parecchio tempo e guarda il cielo pensieroso. Non sa cosa fare, o per meglio dire...lo sa bene ma lotta contro se stesso, contro la sua volontà.

 

L'oscurità del cielo notturno è illuminata dal lento avanzare degli Shinidamachu, gli spettri che accompagnano Kikyo. Segno indiscutibile che lei è vicina. Ciò che tiene Inuyasha frenato dal correrle dietro è una promessa che tempo fa mi fece di non lasciarmi più sola. Lottare contro il suo stesso istinto però è molto più difficile di ciò che credeva.

Lo vedo rientrare nella capanna, è visibilmente seccato, ma io non lascio che si accorga che sono sveglia. Alla fine, non senza resistenza, cede alla stanchezza e sembra finalmente cadere nel sonno.

 

Per me invece questa notte è persa...i pensieri fanno troppo rumore per metterli a tacere. Guardarlo riposare con il volto sereno e pensare che i suoi sogni possano essere accompagnati dal volto di Kikyo mi mette tanta tristezza. Per questo decido di alzarmi ed uscire da lì. 
Finalmente torno a respirare, cercando di rallentare i battiti del mio cuore. C'è un punto nel bosco particolarmente luminoso, riesco a vederlo persino da lontano. Di sicuro lì c'è Kikyo, ed io mi incammino verso quella direzione senza un reale motivo, come richiamata dal suo stesso potere.

È tutto così silenzioso, così tranquillo, quasi non si crederebbe che tra questi alberi secolari ci siano perenni lotte tra demoni ed esseri oscuri che bramano il potere. 
In questa notte, nella quale anche le stelle sembrano restare a guardare, pare sia stato allestito un palcoscenico per un incontro a lungo atteso.

Kikyo è lì, con gli occhi chiusi e lo sguardo triste, si trascina in questo mondo solo per consumare la sua vendetta, osserva chi si trova intorno senza lasciarsi più turbare da affanni o disgrazie. Solo il suo dolore anima la sua esistenza. Eppure è così bella...così forte da non lasciar trasparire ciò che sente nel cuore. Le fa male ricordare quel sentimento che le è stato strappato via con l'inganno. Se solo capisse che la salvezza per la sua anima risiede proprio in esso. Ma si sa, la rabbia annebbia la vista e offusca i pensieri. Mi fermo ad osservarla in silenzio, perché so che lei ha già percepito la mia presenza.

"Perché sei qui. Cosa cerchi."

"In verità nulla. Mi spiace, forse aspettavi qualcun altro."

Lei apre gli occhi e li fissa nei miei, per un attimo mi sembra di guardare attraverso uno specchio se non fosse che il suo sguardo rispetto al mio sembra vuoto.

"Sciocca ragazzina, lo hai legato bene al guinzaglio. Credi davvero che i tuoi patetici tentativi possano allontanarlo da me?"

Sprezzante e provocatoria come sempre, non si smentisce mai.
"Inuyasha è libero di fare ciò che vuole. Di certo non deve dar conto a me, e poi non darmi colpe che non ho. Sei tu che ti sei allontanata deliberatamente, nessuno ti ha chiesto di farlo."

"Tu non sai di che parli, non puoi capire come ci si sente nelle mie condizioni. Tu che ti scaldi alla luce del sole e hai un cuore che batte nel petto. Io sono un insieme di polvere e ossa, animata dall'unico sentimento che mi tiene ancorata a questa vita, la vendetta."

Come se non lo sapessi. Ma se vuole farsi compatire da me si sbaglia di grosso. 
"Tu non sei sola, non lo sei mai stata da quando sei tornata in vita. Inuyasha si sta battendo anche per te, per voi, e tu invece vorresti trascinarlo nell'oblio insieme a te. Ti sembra giusto questo?"

"Noi due eravamo destinati a stare insieme!"

Lo afferma con tale convinzione e fermezza da gelarmi il cuore. Lei lo ama ancora, ma è talmente ossessionata da ciò che è successo tra loro da non rendersi conto degli sbagli che sta commettendo. E poi...perché viene a dirmi queste cose? Lo fa deliberatamente, con l'intento di ferirmi, di allontanarmi da lui. Cosa dovrei dirle adesso?

"Lo so bene, e lo sa anche lui. Non è certo colpa mia quello che è accaduto, e neppure di Inuyasha. Non puoi avercela con me perché il tuo potere si è reincarnato nel mio corpo. Sappi comunque che io non mi considero la tua copia sbiadita, io so chi sono e chi voglio essere."

"Davvero? Hai dunque deciso che ruolo ricoprire in questa faccenda? Quindi sai che una volta terminato il tuo compito dovrai sparire, perché il tuo mondo non è questo. E soprattutto...il tuo posto non è accanto a lui."

Che presuntuosa, come può arrogarsi il diritto di decidere della mia vita o di quale sia il mio posto, ha davvero una gran faccia tosta.

"Comunque sia di certo non spetta a te prendere questa decisione. Forse neppure io so quale sarà il mio destino una volta terminata questa battaglia. Ma una cosa la so di sicuro. Io voglio restare accanto ad Inuyasha, se anche lui lo vorrà io non me ne andrò."

"Hai davvero così scarsa stima di te stessa, ragazzina? Vuoi restare con lui pur sapendo che quando ti guarderà vedrà il mio volto. Ogni qual volta ti salverà è me che immaginerà di sottrarre al nemico? Ti farai bastare il ruolo di una pallida ombra. Davvero patetica..."

No, non ci riuscirai a farmi dubitare di ciò che sento. So quello che stai cercando di fare, e non te lo permetterò.
"Io non sono come te e neppure voglio esserlo. Non voglio sostituirti nel suo cuore, non l'ho mai preteso. Tu hai dato la sua vita per lui, eri disposta a sacrificare tutto. Eppure io non mi sento da meno credimi."

"Il nostro legame non si spezzerà mai, basterebbe un mio solo gesto per farlo tornare tra le mie braccia, lo sai."

È sicura di sé lo ammetto, ma se pensa che cederò si sbaglia. Non voglio scappare, non stavolta.
"Sai cosa penso invece? Penso che tu abbia paura di me."

"Paura di te? Non farmi ridere."

"Oh si...ce l'hai eccome. Altrimenti non ostenteresti tanta sicurezza. Di una cosa sono sempre stata certa, se c'è una cosa che di sicuro attraverso te si è reincarnata nel mio animo è l'amore per Inuyasha. Anche se in una forma diversa, io sento ciò che tu un tempo hai provato per lui, e che tuttora provi. Se sia stato il destino o semplice coincidenza a farci incontrare non mi importa. Io voglio far crescere e custodire ciò che provo nei suoi confronti. E voglio far parte della sua vita."

"Anche se ciò dovesse costarti la vita, anche se fossi costretta a sigillarlo come un tempo feci io a causa della sua smania di potere?"

Ancora rabbia, ancora risentimento nelle sue parole. Possibile che lei non credesse fino in fondo che Inuyasha volesse cambiare. Ciò dimostra che non lo conosceva bene, non come vorrebbe farmi credere.

"Inuyasha non è come lo descrivi tu. Lui ha sofferto tanto. L'abbandono, la solitudine, la diversità di essere additato da tutti come un mezzo demone. Ma adesso è cambiato..."

"E saresti stata tu l'artefice di questo cambiamento?"

"No di certo. Lui è sempre stato così, solo che non lo sapeva. Aveva solo bisogno di qualcuno che avesse fiducia in lui."

Adesso lo vedo, lo sguardo di Kikyo è cambiato, non riesce più a sostenere il mio con aria di sfida.
"Fiducia..." ripete abbassando gli occhi. Forse adesso ha compreso ciò che il dolore le aveva precluso di vedere. L'inganno di Naraku aveva attecchito sulla fiducia l'uno dell'altra, era bastato un niente, un piccolo dubbio, una crepa...per mandarla in frantumi.

"Se tu provi per lui ciò che sentivi allora il tuo unico desiderio dovrebbe essere quello di vederlo felice."

"Non avere la presunzione di sapere ciò che desidero sciocca ragazzina. Sarà il tempo a stabilire chi tra noi due avrà ragione. Il destino mio e di Inuyasha sarà unito nella morte."

"No Kikyo, il destino si costruisce giorno per giorno, lottando e vivendo tra dolore, tristezza e gioia. Lasciarsi andare all'oblio significa arrendersi e lui non è nato per questo."

"Prima o poi le sue difese cederanno e lui verrà via con me."

"Questo mai! Finché avrò voce per gridare il suo nome io lo riporterò indietro, è una promessa."

 

Stavolta rimane in silenzio, non perché non abbia argomenti con i quali rispondermi, ma perché per la prima volta da quando abbiamo cominciato a parlare la vedo realmente intimidita da me.
Gli spettri che l'accompagnano si avvolgono attorno al suo corpo sollevandola e portandola via. Continua a guardarmi senza pronunciare parola. Svanisce tra le prime luci dell'alba che sta per sorgere.

Adesso sa che io non mi farò da parte. Lotterò al fianco di Inuyasha, qualsiasi cosa accada.

 

Torno sui miei passi, non ho dissipato del tutto le mie incertezze, ma di sicuro ho rafforzato le mie convinzioni. Sono ancora avvolta dai miei pensieri quando i miei occhi catturano la presenza di qualcuno che era alle mie spalle.

 

"Allora eri qui Kagome."

"Inuyasha...ma quando sei arrivato?" sono sorpresa, non mi aspettavo di trovarlo qui.

"Non è molto. Mi sono svegliato e ho visto che non eri nella capanna così sono venuto a cercarti."

"Mi dispiace se ti ho fatto preoccupare."

"Sta tranquilla va tutto bene. Piuttosto...che sei venuta a fare nel bosco e da quanto tempo sei qui?"

"Da un po' direi. Diciamo che ho fatto quattro chiacchiere con una persona."

Eccolo lì che mi guarda con la solita faccia da scemo. Devo proprio spiegarglielo per filo e per segno, ma che diamine!
"Sul serio? Non avrai fatto qualche guaio, vero Kagome?"

"Che intendi dire? Non ho detto niente che non pensassi veramente."

"Appunto!"

"Senti un po' tu...visto che fai tanto il ficcanaso, mi vuoi dire fin dove hai ascoltato?"

"Chi io? Io...io non ho ascoltato niente. E poi perché pensi che mi sia messo a spiare?"

"Perché? Perché mi sei comparso alle spalle con una faccia colpevole, ecco perché!"

"Ma che ti inventi dannata, io non so di che parli, non mi metto di certo ad ascoltare i tuoi deliri."

"I miei deliri!!!" ma che faccia di bronzo, li ha ascoltati eccome, quel bugiardo di un mezzo demone!

"Avanti Kagome non mettere il broncio tanto so bene cosa provi..."

Ma tu guarda che sfacciato. Ecco, adesso mi ha fatto diventare tutta rossa mi sembra di andare a fuoco. Però mi sta sorridendo, ed io sono felice. L'ansia della scorsa notte sembra scomparsa e anch'io mi sento può sicura di me stessa e dei miei sentimenti.

"Inuyasha aspettami dai, non scappare come al solito..."

"Muoviti pigrona, un po' di movimento al mattino ti farà bene."

Ma che screanzato, adesso ti faccio vedere io.
"Inuyasha..."

"Ma che vuoi?"

"A cuccia!" ecco, ben gli sta.





Eccomi arrivata con grande umiltà e in punta di piedi in questo splendido fandom. Questa è la mia prima vera one shot su Inuyasha e come debutto ho scelto un confronto aperto tra la protagonista femminile e il suo alter ego. Loro si sono sempre scambiate poche parole e Kikyo il più delle volte è stata molto criptica nell'esporre ciò che davvero provava. Sono la reincarnazione l'una dell'altra ma Kagome sa bene chi è, alla fine sceglie consapevolmente la sua strada e lo fa senza pentimenti. La cosa che mi piace di questa eroina che si divide tra epoca Sengoku e tempi moderni, è il fatto che lei non dev'essere salvata dall'eroe di turno...anzi, è lei che salva lui da dubbi, incertezze e solitudine. 
Non voglio prolungarmi oltre, spero avremo modo e tempo di conoscerci meglio. Mi auguro che la storia vi piaccia e di aver fatto un buon lavoro con i personaggi. Buona lettura, a presto.

 

   
 
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