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Autore: AngyTaby    11/09/2020    0 recensioni
Un misto di Fallen e Shadowhunters con la mia fantasia. Spero vi piaccia. L'ispirazione ovviamente mi è giunta attraverso un sogno un po' particolare...
Genere: Dark, Mistero, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: Cross-over | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Triangolo
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Daniel
 
Dopo tante attese settimane era finalmente arrivata la settimana di Halloween, o come la conoscevano i celti Samhain.
 
Quel giorno mi alzai controvoglia dal letto dopo la sveglia da parte di Sophia. Indossai una t-shirt, con sopra una felpa nera molto semplice con il cappuccio e la zip, un paio di jeans ed ovviamente le Converse All Stars nere. Presi lo zaino e dopo aver dato uno sguardo allo specchio mi diressi in cucina dove consumai rapidamente la colazione prima di andare all’università. Ultimamente con i ragazzi stavamo cercando di godere di più libertà e quindi non avere tra i piedi, le ragazze; poiché avevamo bisogno anche di scambiarci per conto nostro varie info sui nostri hobby e non solo. Già è dura per me, tenere nascosti alcuni dettagli dei miei sogni,  figurati avere sempre due paia di occhi addosso per tutto il giorno!
Sophia  e Marcel insieme, poi  erano formidabili... tirai un sospiro di sollievo quando mi accorsi che il mio taccuino dove appuntavo le cose più importanti, non era stato ancora trovato.
 In quei giorni all’università, c’era davvero un gran bel brusio, per via della festa imminente di Halloween. I comitati di organizzazione avevano questa volta scelto come location uno degli hotel più rinomati della città, il  Westgate New York Grand  Central.
Visto da fuori può sembrare un maestoso hotel a quattro stelle, dai mattoncini rossi in stile federale, ma in realtà dentro  quell'edificio era qualcosa di veramente magnifico, per come era stato curato nei minimi dettagli dagli interior designer.

Preparativi per la festa di Halloween

Sophia

Dopo aver sistemato la mia camera, ma in particolar modo, i miei libri, trovai il diario di mia nonna Emily, lo presi con cura e sedendomi sul letto incominciai a sfogliarlo con cura, perdendomi così nei suoi pensieri. Quello era uno dei momenti in cui ripensavo alla nonna, e a quello che avevamo trascorso insieme. Mi mancava davvero tantissimo, era l'unica in grado di aiutarmi e capirmi nel momento del bisogno, oltre ovviamente alle mie migliori amiche: Alice e Jesse. Quest'ultima anche se la vedevamo poco per via del suo lavoro, era rimasta la vecchia ed esigente Jesse. Dopo circa una decina di minuti, con un sorriso compiaciuto trovai delle pagine di diario davvero interessanti. Lessi e rilessi quelle pagine fino a quando non iniziai a vedere delle similitudini con quello che ci stava capitando nell’ultimo periodo, soprattutto a Daniel. Wow, credo proprio che questo diario ci possa aiutare a capire… io, Marcel e Daniel dovremmo leggerlo insieme. Una volta tornata con la mente alla realtà, posai il diario nel suo nascondiglio e mi diressi alla finestra per poter ammirare il cielo e prendere una bella boccata d’aria. Il cielo era plumbeo, quindi perfetto per organizzare in casa i preparativi per la sera del 31. Qualche minuto dopo, come se mi avesse letto nella mente telefonò Alice, per dirmi quando dovevamo vederci per organizzare tutto l’occorrente per la festa.
-Ciao Alice! Se siete libere potete venire anche ora a casa... tanto Daniel e gli altri non ci sono. Ok, perfetto! A tra poco! Ciao.-  Dissi chiudendo in quel modo la conversazione. Andai così in cucina, a preparare la merenda per le mie amiche, come era di consueto fare nella mia famiglia. Dopo circa un quarto d’ora vidi le mie amiche scendere dall'auto. Alice si stava sistemando il cardigan bianco addosso. Attraversarono la strada e suonarono al campanello. Con il sorriso sulle labbra aprii il cancello, seguito subito dopo dalla porta. Le mie amiche mi trovarono in cucina intenta a togliere l’acqua calda per le tisane e a finire di sistemare: piattini, cucchiaini e dolcetti vari sul tavolo.
-Sophia, la festa come già sai si svolgerà al Westgate  New York Grand  Central. è grande e spazioso e attirerà tanta gente. Credo inoltre che lo addobberanno nella maniera dovuta … e noi non vogliamo essere da meno giusto?-
Mi appoggiai al tavolo per non scivolare a terra per l’emozione. Avevo sentito parlare moltissimo di quell’albergo ma non ci ero mai stata e non so se valeva lo stesso per Daniel.
-Party al Westgate?  Sarà un successone!- Battei le mani con entusiasmo forse fin troppo esagerato. Amavo le feste, soprattutto se organizzate in una determinata maniera e curate nei minimi dettagli. Mi schiarì la gola cercando di trovare un pizzico di serietà.
-Ci saranno praticamente tutti!- Esclamò un po’ allarmata Jesse. Non vedevamo l’ora di metterci all’opera per accaparrarci il premio messo in palio per il superamento ottimale della prova, scelta per noi dal fato, rappresentato in questo caso dalla commissione degli organizzatori. Per la festa era stato scelto un dress-code specifico, ossia si doveva andare solo ed esclusivamente mascherati.
-Dobbiamo capire quale sarà il nostro look. Ovviamente mi propongo come stilista e sarta.- Esclamò Jesse, vista la sua bravura nel cucire e grazie al corso di moda che stava seguendo all’università.

Sospirai poiché le scelte che si potevano fare per una festa del genere erano una marea. Ogni look doveva rappresentare la personalità di ognuno di noi. Alice vedendomi un po’ mogia in quel momento mi prese le mani per darmi conforto.
-Mi ha mandato un messaggio Daniel e ha detto che sta tornando a casa con gli altri. Quindi direi che possiamo farci aiutare anche da loro…- Ricambiai la stretta della mia amica e ripensandoci effettivamente aveva ragione.
- Ok, ok! Hai ragione. Effettivamente a questa eventualità non avevo pensato. Per quanto riguarda la festa  dobbiamo  strare comunque molto attenti.  Non so, ma il mio sesto senso, ultimamente mi tiene sempre in allerta. - Dissi facendo leggermente più pressione alla stretta di mano. Sospirai e con il sorriso sulle labbra, incominciai a sistemare le cose che potevano tornarci utili ad appuntare tutto il necessario. 
-Bene... adesso non ci resta che aspettare i ragazzi.-
 

Non avevo ancora detto a Daniel del mio sesto senso che si era svegliato in parte, non volevo farlo preoccupare ulteriormente. Svelarmi i suoi incubi gli era costato un importante pezzo della sua privacy e dirgli che mi sentivo strana e stramba ad intervalli regolari ormai non gli avrebbe fatto piacere.
Legai i capelli per stare più comoda e vedere bene i dettagli, di quello che stavano nel frattempo appuntando Alice e Jesse.
Decisi di andare in camera a prendere dei fogli e delle matite utili per tutti.
Dopo esser tornata in cucina, posai l’occorrente un po’ sul tavolo e quello che non era entrato invece sul divano che era ancora libero. Circa una decina di minuti più tardi bussò qualcuno alla porta. Andai ad aprire e mi ritrovai il mio Daniel, di fronte con il suo bellissimo cappotto di pelle.
-Ehy! Finalmente, siete arrivati... io e le altre abbiamo cominciato a lavorare per la festa.-dissi  felice al mio ragazzo, facendo spazio per far entrare anche il resto del gruppo.
-Chissà perché ce lo aspettavamo!- Esclamò John sorridendo. -Siamo venuti appena ci è stato possibile.- Si giustificò, perché sospettava che Alice gliene avrebbe dette quattro altrimenti, facendolo sentire un verme.

Gli rivolsi un bel sorriso, mentre entravamo in cucina. Mi diressi al piano cottura e mi misi a prendere dei bicchieri per i ragazzi, seguiti da delle birre. -Ecco a voi! C'è qualcos'altro che desiderate, prima di cominciare?- Mi accomodai sul bordo del divano per stare più comoda. I preparativi per la festa di Halloween potevano proseguire nelle maniera giusta, come solo noi sapevamo fare.  Daniel prese dalle mie mani il bicchiere facendomi un ampio sorriso. E disse quasi con un filo di voce -No nient'altro. O forse si...- quasi ghignò. -Non mi hai ancora dato un bacio strega!- Mi prese in giro cercando di essere il più naturale possibile. Non appena ascoltai le sue parole sul fatto che ancora non lo avevo baciato gli rivolsi un sorriso biricchino che lasciava forse trapelare qualcosa... -Giusto! Come ho potuto dimenticarlo? Mah..- Gli rivolsi un altro bel sorriso. Gli presi le mani tra le mie ed incominciai a baciarlo, ogni volta che mi avvicinavo a lui mi sentivo su di giri, in senso positivo ovviamente. In passato non avrei mai pensato ad una cosa del genere tra noi... beh avevo fatto un immenso sbaglio. -Pronta per il grande party?- Mi chiese energico sapendo quanto tenessi a quella festa. –Sì, ma non so perché sento che sta cambiando qualcosa.-

 
 
Dopo aver preso le cose che eravamo riusciti a mettere da parte per la festa di Halloween, i miei amici decisero di tornare a casa . Prima di salutarci avevamo deciso che ci saremmo organizzati meglio nei giorni successivi. Come ogni volta l’appartamento mio e di Daniel mi faceva uno strano effetto, come se non fossi ancora abituata del tutto a quella novità così importante per entrambi.  Sistemai la cucina ed aspettai il da farsi con Daniel. Non mi accorsi di trattenere il respiro. Qualche minuto dopo mi ritrovai nuovamente tra le braccia del mio ragazzo e tutta l'agitazione, mi abbandonò. Cominciai così a sentirmi più tranquilla.
-Anche tu mi sei mancato. In questi giorni non ho fatto altro che pensare ai tuoi incubi e al cambiamento che sto avendo...- Daniel mi guardò negli occhi per farmi capire di avere il suo totale appoggio.
Rivolsi a Daniel subito uno sguardo allarmato, non appena ascoltai con estrema attenzione le sue parole, riguardo l’arrivo in città di suo cugino William.
-Come? ho sentito bene? William farà il suo ingresso domani? Non è possibile... in questo modo non sapremmo mai come organizzarci, per ogni evenienza. La festa come la possiamo organizzare in questo stato?- Il cugino di Daniel era un tipo davvero affascinante e particolare per certi versi e imprevedibile sotto ogni punto di vista. Avevo conosciuto William e la sua numerosa famiglia un’estate di qualche anno prima, in un viaggio organizzato in Irlanda a Galway. Quei giorni erano stati i più strani della mia esistenza, ed esperienza magica, si perché quei cambiamenti che percepivo dentro di me, giorno dopo giorno erano qualcosa di magico e ciò lo si poteva notare anche dalle informazioni ricavate dal diario di mia nonna. Mi sedetti così accanto al mio fidanzato.

Rimasi per un bel po' di tempo in silenzio cercando di trovare qualche possibile soluzione all’arrivo imminente di suo cugino. -Questa situazione è davvero inopportuna in questo momento. Con questo non sto dicendo che non mi fa piacere incontrare William, ma... ho paura che così non riusciamo a portare a termine i preparativi della festa e non voglio assolutamente dare troppo peso agli altri.- Dissi sincera. Daniel sapeva perfettamente come ero fatta e che le cose prese contropiede mi davano tremendamente fastidio. Feci uno sbuffo pregustando tutta quella situazione, ma quando Daniel prese il telefono, rimasi completamente immobile e muta,come quando entravo in Trance, o qualcosa del genere. Rimasi in quello stato per un tempo non tanto ben preciso, infatti proprio per quella strana cosa, il mio ragazzo iniziò a preoccuparsi seriamente.
-Sophia? Sophia! C***o! Succede sempre così!-  Daniel prese a farmi aria come meglio poteva e non vedendo nessuna reazione da parte mia, decise di prendermi in braccio e di farmi sdraiare sul nostro letto facendomi alzare le gambe, per farmi riprendere. Io invece da canto mio, non sapevo minimamente cosa mi stesse accadendo, era tutto troppo strano e surreale.
   
 
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