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Autore: Elgas    12/09/2020    5 recensioni
[PROSSIMAMENTE IL QUARTO E ULTIMO ATTO]
[Terzo Atto, Till The End of The Time
Kingdom Hearts 3 Alternative Ending (no DLC Re:Mind)
Crossover (personaggi principali tratti da Bleach, Blue Exorcist, Full Metal Alchemist Brotherhood +
pg singoli tratti da altri manga/videogiochi)]
N.B. Lettura Pc. Lettura Angolo Autrice.
+++
Capitolo 1
Ogni cosa da te creata è connessa al Seiðr e a esso farà ritorno.
Chiudi di occhi, tessi la ragnatela. Starà a te decidere quando lasciarla.
Capitolo 7
Ora sei qui. Senza esitazioni. Senza rimpianti.
Solo tu, amico mio…
« …solo tu puoi uccidermi. »
Capitolo 8
Ti amo... lo pensò ancora, dolcemente, perdendosi ancora in quelle ali, nel modo in cui
s’intersecavano in mezzo alla schiena, nelle piume a circondare la spina dorsale, una
linea diafana che saliva fino al collo.
Genere: Angst, Erotico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Crack Pairing | Personaggi: Aqua, Cloud, Luxord, Sora, Xigbar
Note: Cross-over | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!, Tematiche delicate | Contesto: Altro contesto, Più contesti
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Till the End of the Time'
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6. Keep Calling You



« Anche nell’Oscurità più fitta, troverai la Luce. »

Ne aveva avuto conferma molte volte Aqua; vagando undici anni nel Reame Oscuro e
trovando infine la mano di Sora; Terra, sopravvissuto grazie al suo sacrificio e tornato
nel momento più disperato, salvando lei e Ventus nella battaglia contro Xehanort. (0)
Gli insegnamenti di Eraqus si erano sempre dimostrati veritieri; ma dinnanzi a tal visione,
comprese quanto potessero sedimentarsi, creando meraviglie in una lontana realtà.
Tre giorni, affinché ogni traccia di vita abbandonasse le montagne, affinché cielo e terra si
tingessero di nero; il Mondo come Oscurità. Solo vento e terreno a indicare la direzione;
strette al Lupo, lei e Merida avevano osservato il paesaggio soffocante, mortale; persino
nelle rare oasi, Kugo era sempre rimasto accanto a loro. Infine, superata una stretta
gola tra ripidi picchi, era apparso... Luce, salvezza, rifugio.
Un santuario. Fitti abeti, muschio, felici, fiori simili a pietre preziose; parevano cristallizzati
nella vasta grotta; raggi oscuri fendevano l’aria attraverso squarci nella volta, creando un
contrasto perfetto. Uccelli, lepri, persino alci e cinghiali, popolavano il lembo di fore
sta. A spiccare su tutto un complesso di pietre in cima al pendio. Antico luogo di culto agli
occhi di Merida. ma per Aqua, in grado scindere realtà e illusione, l'aeronave, arricchita con
decorazioni ritraenti foglie e rami, scintillava in tutto il suo splendore; la forma ovale la
rendeva non dissimile da un gioiello, come tanti osservati durante i viaggi d’apprendistato
in Regni sfarzosi e fiabeschi.
Realtà concessa in quanto Prescelta da lei, Neliel Tu Odelschwanck. (1)
Si era presentata con le fattezze di lupo; il manto verde scuro, le iridi nocciola chiaro sfumate
di grigio, la rendevano quasi un tutt’uno col santuario abilmente costruito.
Una Eri; i Guaritori, rari tra i Fyrir stessi, erano gli unici a poter lenire le ferite di un Mondo.
Proteggendo sentieri, radure, alcuni fiumi e ruscelli, Neliel aveva permesso agli uomini di
resistere, a molti Cuori di rimanere saldi; reclusa nei limiti del ruolo, non poteva porre
fine all’influenza oscura.
Eppure... qualcosa non tornava.

« Nella vendetta coesistano due vie. Alcuni ne vengono accecati; ossessionati dal passato, dagli affetti
perduti… in loro rimane solo odio. »

« Segui questa strada. Di fronte alla morte… sii forte, sempre. » (2)

Erano state queste parole a emergere, improvvise, appena l’aveva visto allontanarsi assieme
a Neliel. Come dimenticare inoltre la voce della Guaritrice? Solare, lieta nel rivedere Kugo,
accompagnato da uno dei Prescelti tanto attesi, e al tempo stesso colma di malinconia e
stanchezza. Nell’eco di emozioni risuonava... uno dei fardelli dell’Immortalità?

Qualcosa non torna…

Così, Aqua sedeva e aspettava, posando di tanto in tanto lo sguardo verso la Principessa,
sperando di attenuare quel vago senso d’inquietudine.
Benché l’ultima tappa l’avesse provata, l’erede del Clan Dunbroch si era ripresa in fretta; un
Cuore forte unito al potere salvifico del santuario. All’ombra di un albero, levigava la punta
di una freccia; della rabbia dei primi giorni, quando avevano intrapreso il viaggio, non vi
era più traccia.
« Grazie ancora, Aqua. Senza di te... »
« Di nulla, Merida. Se fossi affogata nel risentimento non me lo sarei perdonato. »
« Sì… comprendo. »
Poco durò il sollievo. L’aveva strappata dall’orlo del baratro; assolto ai propri doveri di
Maestra del Keyblade. Eppure il Cuore era turbato; la felicità provata quella sera vicino a
lui, già lontana; miraggio perso nelle tenebre.
Nuovamente la figlia di Re Fergus si fece avanti, portandosi lentamente al suo fianco.
« Sai… a lungo mi chiesi cosa sarei riuscita a fare. Avrei scagliato una freccia contro un
mostro? Elevato la voce contro una maledizione? Avevo liberato mia madre da un maleficio
e affrontato Mor'du… sarei riuscita a vendicare mia madre? A onorare la mia famiglia e
il mio popolo? Poi… sei arrivata tu, Prescelta, come predetto dai druidi... unica chiave per
attraversare una desolazione altrimenti impossibile. Sì, fui avventata, ma... lentamente
compresi. In realtà odiavo me stessa... per non essere riuscita a proteggerla, per essere
rimasta impotente. Poi... la dipartita di Angus, l’essermi trovata a un passo dalla morte…
la tua forza… ne sono state la conferma. Io non posso far nulla, nemmeno urlare o scoccare
un dardo. Il male, ora così vicino, spetta a te sconfiggerlo, aiutata dai messi di Brigid (3) »,
sorrise, persa in un dolce ricordo, « tali certezze, per quanto amare, mi sono di conforto.
Non rischierò la vita... tornerò da mio padre, dai miei fratelli. »

Tu non puoi fare nulla… ma io… io invece…!

Nell’iniziale vergogna si stagliò la fermezza. Doveva raggiungerli, comprendere la reale
natura del male, un male così potente da attirare l’Oscurità e gettar rovina nel Mondo.
Gentilmente congedò Merida, digerendosi lungo il sentiero percorso poco prima dai Fyrir.
Superata l'aeronave giunse al limitare della grotta, dove ogni traccia di vita finiva lasciando
posto a pareti sconnesse, fredde, nere come solo il Reame Oscuro sapeva essere.
Poco più in là, le orme proseguivano infilandosi in un stretto corridoio.
Non vi fu timore… proprio come allora, quando aveva messo piede sulla Fenris.

- Un richiamo? -
- Per me lo furono al tempo le Tenebre offerte da Xehanort, ma… credo si possa vivere una sensazione
simile anche nella Luce. -
(4)

Come allora, accompagnata dall’augurio di Terra, dal sorriso di Ven; in grado di spingerla
verso un viaggio inaspettato, sancire un nuovo inizio e…
Un lamento giunse sottile, straziante, perso negli abissi materici della montagna. Un uomo?
Una bestia? Un demone? Una scheggia di confusione la trapassò; affrettò il passo mentre
RainFell si materializzava salda tra le mani. Il bagliore del santuario andava attenuandosi;
l’ombra si confuse con altre ben più intense e minacciose; infine l’aria si distese… e la vide,
non appena gli occhi si abituarono alla penombra.
Sembrava incastonata nella roccia, fusa con le tenebre stesse; solo deboli riflessi, nei punti
dove il metallo riusciva a catturare riminiscenze di luce, facevano intuire la forma.
Ma anche così esso trasudava sporco, ruggine… rovina.

« Nella vendetta coesistano due vie. Alcuni ne vengono accecati; ossessionati dal passato, dagli affetti
perduti… in loro rimane solo odio. »


Un'aeronave… no, una tomba.
Inquietudine, paura…
Il Cuore vacillò...
Tutto… l’Oscurità, la morte, i dolori patiti da un popolo intero, le sofferenze su cui aveva
camminato Merida, assieme ai fratelli e al padre... tutto scaturito da una follia immortale.
Kugo lo sapeva...

« Segui questa strada. Di fronte alla morte… sii forte, sempre. »

No, l’aveva sempre saputo.
Il lamento riecheggiò, perso nel buio oltre il relitto.

« Anche nell’oscurità più fitta, troverai... »

« Maestro… qui… come può esistere, la Luce? »

-.-.-.-.-.-.-.-.-.-

Polvere si sollevava a ogni passo, densa a permeare l’aria; le unghie grattavano il metallo;
rumore intervallato appena le zampe calpestavano grovigli di fili ossidati. Infine Kugo
si fermò; l’Adnexio giaceva sospeso a mezz’aria, pallido, svuotato di ogni essenza.
Nel silenzio l’osservò, fin quando il respiro di Neliel lo portò a voltarsi.
La donna manteneva sembianze di lupo, così da nascondere lacrime amare, attenuare
sussurri colmi di rammarico. Del resto il luogo parlava da se; una lenta discesa nell’abisso;
discesa a cui ella aveva assistito, tentando di portar sollievo a un’anima e un Cuore caduti
infine nella follia. Neliel era buona, lo era sempre stata; Kugo rammentò giorni lontani
nell’Hlif, quando assieme a Hime e a Kukaku, aveva scoperto i propri poteri prodigandosi
subito a curare Mondi, a lenirne le ferite provocate dai Hwergh, viaggiando in lungo e in
largo. Allo stesso modo ora….
« Perdonami, Kugo. Tutto questo tempo… io... »
« Non biasimarti. Non è stata colpa tua… non è colpa di nessuno. »
Neliel si mosse come destandosi, scacciando un pensiero che avrebbe rischiato di minarne
l’integrità. Allora il Lupo pose la domanda; l’unica, forse, in grado di svuotarla dai fardelli.
« Hai inviato tu il biglietto a Shura? »
Lasciandosi dietro l’odore stantio e viscido dei motori, risalì lo stretto passaggio.
Scale anguste, pochi corridoi, infine la sala comando. L'aeronave era piccola, costruita per
due passeggeri. Giunti lì, la Eri parlò, il respiro sommesso, lo sguardo rivolto ai vetri bui
dove l’oscurità veniva riflessa.
« Gli ultimi viaggi danneggiarono entrambi i registri e i sistemi di comunicazioni, ma fortunata
mente i dati della Lindwurm non si persero. Ricordavo bene Shura. Dopo la distruzione dell’Hlif…
dopo…ah… lei partì per raggiungervi. Senza assistere... oh, perdonami sto divagando. »

« Tranquilla… nessun problema. »
« Ichigo voleva avvicinarsi a te. Pian piano, Mondo dopo Mondo, ci stabilimmo qui. Cinque secoli...
eppure solo questi dieci anni appaiono nitidi... da quando vi comunicai la sua decisione. Ricordare…
ha solo aggiunto altri dolori, altri rimorsi. Lui… iniziò a raccontarmi eventi, nomi… cose che non
riesco e non voglio ricordare… poi… un giorno mi implorò di prenderlo. “ All’ultimo potrei ripen
sarci. Sai a chi consegnarlo. “ Fu poco prima di... »
(5)
Kugo non aggiunse altro; aveva deciso da tempo come agire, lui, come ogni altro prodigato
verso i Prescelti, tranne Shura, troppo legata a un’immagine idilliaca. Si chiese se la risposta,
unita ai pensieri captati nel fiume, lasciasse spazio a una Luce; Luce che si sarebbe spenta
nel Nulla...
Tornò su Neliel; nelle iridi scrutò una domanda trattenuta, fin quando…
« Ti ha atteso... ma come potevi? Come potevi, Kugo? »
… anche quella verità non prese forma.
« Vendicarci insieme… lo voleva più di ogni altra cosa, ma… avevo fatto una tacita promessa... a
me stesso, a Kukaku… Askin e coloro riuniti nei neonati Confini. Sarei partito proteggendo una
Chiave, un Prescelto, anche se questo... significava rimandare l’inevitabile. E tu… gli sei rimasta
accanto fino alla fine. Grazie, Neliel. »

Una dolcezza finale; l’unica in grado di palesarsi e rendere il momento ricordo prezioso.
Un bagliore in mezzo al sangue... l'ennesimo? Neliel scosse la testa e lo sciocco dubbio sparì
com’era apparso.
« Lasciarlo? Come avrei potuto? La rovina, lo Scisma furono terribili. Lui stesso non si trattene
dal… »
, una pausa, un dolore a strisciare maligno, « non rimase più nessuno, le strade si divisero
o forse lo erano sempre state tra noi Immortali? Ichigo e io, “schierata” al suo fianco, eravamo… poco
graditi »
, s’interruppe, conscia di un astio inatteso, si mosse ricercando pensieri, parole atte
a riportar pace, « sai... a volte lui... mi ha raccontato della vecchia Neliel. Un Arracar, o qualcosa
del genere. Kugo… ricordi cosa fosse? »

« No… no, non lo rammento. »
« Beh, la Neliel Arracar aveva salvato il vecchio Ichigo… e anche tu... però, benché fosse un evento
lieto, non avverto il bisogno di ricordarlo. Un legame sussurrato dal Cuore, sincero affetto, non mi
occorre altro. »
(6)
Il Lupo ne osservò la figura ora ferma; si avvicinò sedendosi infine accanto a lei.
« Quando tutto sarà finito, risana questo Mondo e parti. Raggiungi i Confini… un animo gentile
sarà ben accetto. »

Vide la sorpresa scuoterla e lacrime di Speranza, di Liberazione. Pianse a lungo Neliel,
il muso poggiato contro la spalla.
« Grazie. Lo farò… lo farò… »
Nuove parole, Luce a cancellare ogni affanno e portar serenità. Così, Kugo osservò ancora
una volta la sala, soffermandosi su un punto preciso. A sinistra della postazione principale,
uno schermo rotto; un bagliore lo illuminava a intervalli regolari, lasciando intravvedere
una scritta sfocata. Non ebbe bisogno di leggere, conosceva le parole a memoria.
« Ogni aeronave, ogni Fyrir l’ha ricevuto... il messaggio. Persino qui. Ah! Ringrazia Ed, ci tiene
parecchio. Non l’ha mai ammesso, ma la Black Box era il suo piccolo orgoglio. »
(7)
« Ricordo poco Edward… tranne il suo entusiasmo. Nell’Hlif, appena costruiva qualcosa assieme al
fratello, era al settimo cielo. E dimmi... i Prescelti... sono tutti come quella ragazza? »

Domanda innocente, prima dell’inevitabile sangue.
La cena, il sorriso, ogni suo sorriso… quanto cozzavano con la dedizione, la via perseguita;
sentimenti rilegati nel passato; camminare nel sangue... no, Aqua non doveva essere toccata,
ne avrebbe compreso la deriva degli Immortali. Il legame sarebbe rimasto così, rilegato a un
binario prestabilito. Eppure si ritrovò a sorrise; pensò ad Askin, a quanto il migliore amico
avrebbe trovato il gesto oltremodo ironico.
« Circa… circa... »
Poi… il lamento riecheggiò, spazzando via la quiete scomparve. Lei, via via più vicina,
apparve in fondo al corridoio. Affannato il respiro, provato il corpo; dolore mitigato da due
poli, il santuario e lui, l’Immortale a cui si era legata. Negli occhi, la certezza di un futuro
incombente.
« Neliel… restale vicino… »
« Non temere. »
Sembrava una sorgente cristallina, Aqua; il Keyblade, l’arma della Salvezza, un giocattolo
inutile. La superò, non avvertendo ne disperazione ne risentimento. Del resto bugie, verità
celate… apparivano banalità per un Cuore forte.

E ingenuo al tempo stesso.

« Kugo! È tuo amico! Deve… deve esserci un altro modo! »
« Per i caduti… è l’unica cosa da fare, sarà sempre l’unica cosa da fare. »
Lo disse senza girarsi, di certo non sarebbe bastato a fermarla. Passi leggeri, rapidi e
la ragazza si frappose, perla circondata dalla rovina.
« No! N-Non è vero… non può essere vero! »
La guardò, non con occhi di Lupo, ma di uomo.
La guardò, scrutando l’esile figura bloccarsi, la determinazione spezzettarsi.
« Solo l’idea di vedermi uccidere un amico, ti sconvolge a tal punto? », non frenò lo sdegno,
né le dita tese e Gram a materializzarsi; la punta trapassò il metallo come fosse carta; il pomo
scomparve rivelando due biglietti, un bianco, il suo, e uno nero ormai consumato, « la follia
di noi Immortali non concede sconti o clemenza. Quando prende il sopravento e si è prossimi
alla caduta, il Fyrir decide a chi inviarlo. Un Cuore ottenebrato può essere purificato… o
dovrei dire distrutto? Del resto… noi siamo nati per questo. » (8)
La superò, la claymore ben salda. Un passo barcollante, mani sottili a stringergli il braccio,
lacrime a sfiorare la pelle appena sopra il gomito.

Sciocca...

Di fronte a una verità così grande, distante, riusciva solo piangere; lei... che aveva salvato
tutti, lì, dove una debole Oscurità concedeva troppo. Fu tentato di sottrarsi, di rompere quel
futile tocco. Eppure... rimase fermo, lo sguardo puntato verso il buio; non si voltò, nemmeno
quando la sua voce giunse, fievole in un silenzio troppo grande.
« Il tuo Cuore… il tuo Cuore non può raggiungerlo? Con RainFell io… io... »
Nessuna Luce sarebbe nata, nessuna; lei… lei non...
« Per salvarlo, per salvare questo Mondo, devo ucciderlo, Aqua. Forse… alla fine lo rivedrò. »








(0) In FFB; Ansem e Aqua incontrano Amaimon, il Saggio ritorna a Radiant Garden; mentre
Aqua viene trasformata in “Aquanort”. Il salvataggio prima da parte di Riku e Mickey e i
nfine di Sora rimane invariato. Il ritorno di Terra non è stato modificato.

(1) Lo stesso accade per la prima volta con Luxord durante la visita nelle rovine sommerse
di Auropoli. Capitolo 3 di AAA.

(2) Frasi Kugo Capitolo 4 e 5.

(3) Merida scambia anche Neliel per una messaggera della Dea. Com’è logico.

(4) Presenti nel Capitolo 7 di AAA, auando Aqua sale per la prima volta sulla Fenris.

(5) Collegamenti importanti coi precedenti atti/Capitoli:

Nel Capitolo 8 di AAA.
Kugo parlando con Shura dice.
« Del resto… porti sempre cattive notizie. »
Riferendosi;
1) sia a quell’evento passato, relativo a quando Shura giunse dopo la distruzione dell’Hlif,
portando con se le ultime volontà di Kukaku e…. (si veda successivamente Capitolo 3 EOR,
parte finale tra Kugo e Aqua. )
2) sia alla notizia riguardo Ichigo; infatti è sempre Shura a consegnare il biglietto a Kugo.
Nel medesimo Capitolo Askin commenta;
« C’era da aspettarselo, anzi mi sorprende abbia resistito così a lungo dopo aver ricordato. »
3) sia ora, riferendosi al fatto che il “ragazzo” avesse ricordato 10 anni prima.

Nel Capitolo 1 di EOR.
Mephisto parlando con Shura dice;
« Hai consegnato un biglietto a Kugo, da parte di Ichigo. Chi altri potrebbe invocare Gram? »
« Ti sei trattenuta, specie durante la cena. Volevi... renderci di nuovo partecipi del tuo desiderio.
Salvare i caduti, riunire chi si è smarrito... tornare a essere una splendida famiglia felice. E avrai
pensato che... sì, grazie ai Keyblade, grazie a Sora… sarà semplice far breccia in Cuori consumati. »

Nel Capitolo 3 di EOR;
Shura rivolgendosi a Kugo e Askin:
« Noi… non ci siamo smarriti… salvalo Kugo…. Hime… Hime non... »

Questa subquest poteva perdersi nei meandri delle molte cose dette; occorreva un recap.

(6) Lievi collegamenti a Bleach e alla mia Long Ikiru Riyu (finale alternativo del Manga),
accentanti e non occorre aver letto le opere, come già detto in altre note. Ho fatto sbagliare
di proposito a Neleil la pronuncia di Arrancar in Arracar.

(7) Nel Capitolo 1 di ECR;

Neppure il segnale, scaturito con l’apertura della Black Box, era servito; dall’Oltre, solo due avevano
risposto alla chiamata.
La Black Box, oltre a contenere gli Shrapenl, aveva questa duplice funzione; avvisare gli
altri Fyrir che i Giusti Prescelti erano stati trovati, di conseguenza di recarsi ai Confini per
mantenere l’equilibrio coi Fyrir partiti.

(8) Nel Capitolo 6 di AAA, Mephisto annienta mille Heartless distruggendo Cuori annessi.





Angolo Autrice:

Okay ci siamo. Due scene ma belle intense… insomma dovevo mettere un po’ di climax prima di questo piccolo epilogo. La verità è venuta a galla… il Cuore di Aqua ha reagito in un certo modo, Kugo prosegue per l’unica via che ritiene giusta.
Appunto per quanto riguarda il ruolo di Merida e Neliel. Avevo già pensato a Merida con una sotto-trama molto semplice e risolvibile, nessun ruolo attivo contro “Oscurità”, anche perché obiettivamente lei non può far nulla; anche fosse un’entità superiore con poteri magici annessi. Solo i Fyrir posso abbattere la Vera Oscurità… e se stessi. Neleil… spero vi sia piaciuta, far trasparire il suo dolore ma anche la sua dolcezza è stata una sfida interessante.
Ma ulteriori rivelazioni vi attendono nel prossimo Capitolo.
Ricordare che far felice una piccola scrittrice avere tre modi;
1) Lasciare un like
2) Un commento
3) Inserire la Serie nelle magiche categorie!
Ogni piccolo gesto è ben accetto. Grazie a tutti coloro che hanno seguito la storia fin qui. <3 Un saluto e alla prossima <3
Elgas
   
 
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