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Autore: leila91    14/09/2020    20 recensioni
Crowley si accinge ad entrare in letargo per tutto il lockdown e le piante stanno per avere la loro vendetta. O forse no?
Dedicata a Longriffiths ♥
(awake the snake // post!lockdown // Partecipa alla challenge “Just stop for a minute and smile”.)
Genere: Comico, Commedia, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Aziraphale/Azraphel, Crowley
Note: Missing Moments, Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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La vendetta delle piante

 


 

-“Metterò la sveglia per luglio. Buonanotte, angelo.”
“Buonanotte, caro.”-


Chiusa la telefonata e salutato il suo angelo, Crowley si apprestò a fare quanto aveva deciso. Spinto dalla noia assoluta derivata dal lockdown, e non potendo passare il suo tempo con Aziraphale, il demone aveva inserito la modalità letargo, con l’intento di risvegliarsi a luglio.

Prima di sdraiarsi però, Crowley decise di guardare un film, di modo da distendere ulteriormente i nervi.
Si mise a scorrere il catalogo di una delle tante piattaforme a sua disposizione, con fare annoiato, saltando a piè pari la sezione “commedia” e quella dei film romantici.
Finalmente trovò una copertina che catturò la sua attenzione.
La piccola bottega degli orrori, mmh? Perchè no? Non lo conosco ma dal titolo sembra interessante.”
Detto questo Crowley si acciambellò sul letto, e premuto il tasto play cominciò la visione.

La pellicola si rivelò molto più che interessante.
Dopo che l’ebbe conclusa Crowley impiegò più di un’ora a prendere sonno e quando finalmente vi riuscì, cadde preda di sogni alquanto… bizzarri.

Sì da il caso che la storia narrata ne La piccola bottega degli orrori fosse quella di una ferocissima pianta assassina.



*
 

Il primo di luglio Aziraphale uscì di buon mattino, il viso coperto da una mascherina, in direzione dell’appartamento di Crowley.
Il compagno gli era mancato più di quanto avesse creduto e, ora che era possibile fare visita ad amici e congiunti, non vedeva l’ora di riabbracciarlo.
Una volta arrivato, Aziraphale aprì la porta dell’appartamento con il suo mazzo di chiavi. “Crowley, sono io!” esclamò.
Si aspettava di sentire il solito, indispettito, Lo so che sei tu, angelo”, invece non ottenne risposta.
Impensierito, si avviò verso la camera da letto, passando velocemente prima a controllare le piante: fu lieto di constatare che Crowley, nonostante continuasse a tenerle sotto un ferreo regime del terrore, si fosse assicurato che sopravvivessero autonomamente in quei mesi tramite un miracolo demoniaco.

Una volta giunto ai piedi del letto del compagno, Aziraphale constatò che il demone era ancora addormentato.
Si sedette accanto a lui pronto a scuoterlo dolcemente e a ricordargli che la sveglia era fissata per luglio, quando il rosso si tirò a sedere di scatto.

“Ngh… ci sono le piante! Le piante!” urlò Crowley, in preda al terrore e con le pupille dilatate a dismisura.
Aziraphale lo prese fra le braccia.
“Caro, rilassati, ci sono solo io,” provò a tranquillizzarlo. “Le piante stanno bene, sono di là.”
Le piante vogliono farmi ballare la gavotta! strepitò Crowley, come se Aziraphale non avesse parlato. I suoi occhi si erano fatti ancora più grandi e il tono quasi isterico.
“Oh!” nell’udire quella frase il volto di Aziraphale si illuminò: forse poteva rendersi utile. “Non preoccuparti, posso insegnarti io come si balla. Vedrai, è facilissim-”
Non voglio ballare la gavotta! lo interruppe di nuovo il demone. Sembrava letteralmente spiritato.
“Beh… e tu dillo alle piante, no?” suggerì Aziraphale, prima di rendersi conto che la sua proposta di aiuto era stata rifiutata. “Ehi, aspetta!” s’imbronciò l’angelo, “non è affatto carino, io mi ero offerto di insegnarti!”
Ma Crowley era ancora nel pieno del sonnambulismo e rispose: “Oh sì, glielo dico, glielo dico, come no.” prima di ripiombare sdraiato a peso morto sul letto, neanche fosse un sacco di patate.
“Crowley!” Aziraphale incrociò le braccia al petto e sbattè un piede per terra, “ti sembra questo il modo di fare? Demone maleducato che non sei altro!”
L’unica risposta che ottenne fu il russare dell’altro.

Aziraphale decise di averne avuto abbastanza: non solo Crowley era in ritardo sulla tabella di sveglia, ma osava addirittura ignorare le sue offerte di supporto e mancargli di rispetto senza alcun pudore.
L’angelo si avviò verso la cucina, rovistando nella credenza. Quando ebbe trovato ciò che cercava ritornò in camera da letto e rovesciò addosso a Crowley l’intero contenuto di una caraffa piena d’acqua.
Finalmente Crowley si svegliò per davvero: il poverino scattò nuovamente a sedere tossendo e spalancando gli occhi. La chioma rossa era fradicia e l’acqua gli colava lungo la fronte e le guance. Era uno spettacolo a dir poco buffo e Aziraphale gonfiò le guance per non ridere, sapendo che avrebbe ferito l’altro nell’orgoglio.
Il demone si guardò intorno spaesato prima di mettere finalmente a fuoco la situazione.
“Ngh… ma cos… a-angelo? Che ci fai qui? Che sta succedendo?”
Si tastò il viso, trovandolo bagnato.
“Asssiraphale,” sibilò, furioso, “si può sapere perchè mi hai tirato addosso dell’acqua?!”
L’angelo, per lo sforzo di trattenere le risate, era sul punto di avere un attacco di singhiozzo.
“Pfff… ecco, vedi, caro…” Aziraphale prese tempo approfittando del momentaneo e residuo disorientamento dell’altro, ma quando non gli sovvenne comunque una scusa plausibile, optò per una mezza verità. “Le tue piante si erano ribellate e stavo cercando di salvarti.” inventò, pur rendendosi conto che come motivazione non aveva molto senso.
Crowley, che a tratti nemmeno pareva essere cosciente di dove si trovasse, inclinò la testa di lato.
“Possiedo delle piante?” chiese con genuino stupore.
Aziraphale grugnì e si mise la testa fra le mani, annotandosi mentalmente di non lasciar mai più dormire il compagno per tre mesi di fila.
Si chinò poi verso il demone frastornato, per regalargli un bacio a fuori di labbra.
Avevo dimenticato che il tuo cervello si sveglia sempre un paio d'ore dopo il tuo corpo, caro.”







 


La piccola bottega degli orrori è un film vero, del 1986, diretto da niente meno che Frank Oz (celebre doppiatore di Yoda.)
Sì, il piccolo delirio di Crowley è una parodia dell’attacco di sonnambulismo del caro Ronald Weasley, nel film “Il prigioniero di Azkaban” XD

Ehm… non ho molto da dire ^^”, mi rendo conto che è una cavolata immane, ma spero di cuore che abbia strappato una risata ad Arianna (buon compleanno, amore!) e a Soul (che ha indetto la challenge a cui la storia partecipa.)
E beh… anche a tutti voi che avete avuto il coraggio di arrivare fin qui, grazie di aver letto **, avete fatto una me felicia!

Alla prossima, bascioni,

Bennina
 
   
 
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