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Autore: Shin Tarekson    15/09/2020    1 recensioni
Non sempre l'Amore ci rende liberi.
Genere: Dark, Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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C’era una volta un coniglietto di pezza.

A questo coniglietto di pezza piaceva giocare con gli altri pupazzi.

Loro gli permettevano di contare mentre si nascondevano.

Loro gli permettevano di andare a recuperare la palla quando questa rotolava lontana.

Loro gli permettevano pagare la merenda o comprare il pallone nuovo.

Quando però il coniglietto di pezza sbagliava Loro gli permettevano di imparare, facendogli un piccolo strappo nella stoffa, così che non sbagliasse più.

Ogni errore un piccolo strappo.

Quando il coniglietto di pezza tornava a casa da mamma e papà coniglietto, loro lo accoglievano a volte ridendo forte forte, altre volte urlando, altre ancora lanciando oggetti.

Ed ogni volta anche loro diventavano come Loro e gli facevano dei segni, per fargli capire che aveva sbagliato qualcosa. Per fargli capire che gli volevano bene. Perché quello era il modo in cui la gente dimostrava di volergli bene.

Il coniglietto di pezza andava poi nella sua stanzetta e, stando molto attento, cercava si aggiustarsi, con ago e filo, i piccoli strappi che diventavano sempre più grandi.

Chi avrebbe contato a nascondino?

Chi avrebbe recuperato la palla?

Chi avrebbe permesso ai suoi genitori di sfogarsi?

Chi avrebbe fatto queste cose se lui non fosse stato abbastanza intero?

Una sera, il coniglietto di pezza, tornò a casa con un grosso strappo lungo la zampetta sinistra, da cui la bambagia iniziava ad uscire, e la codina che penzolava, attaccata ad un filo.

Si era dimenticato di portare la palla e Loro gli avevano spiegato che non doveva accadere mai più perché altrimenti non avrebbero potuto giocare.

Varcata la soglia di casa mamma coniglietto e papà coniglietto si arrabbiarono molto, era tornato molto tardi e questo non andava bene.

Loro furono molto chiari nello spiegargli che aveva sbagliato.

Quando lo lasciarono, da solo in cucina, la sua bambagia era sparsa un po’ ovunque e aveva perso di vista la sua codina, ma non c’era tempo, le riparazioni che aveva fatto stavano cedendo e se avesse perso altro tempo sarebbe stato troppo vuoto e Gli Altri non avrebbero più giocato con lui.

Il coniglietto di pezza raccolse da terra il suo braccio di pezza e molto lentamente si trascinò nella sua stanzetta, lasciandosi dietro una sottile scia di bambagia.

Raggiunse il comodino dove teneva ago e filo, aprì il cassetto e ci guardò dentro.

Il rocchetto di filo era finito.

Il coniglietto di pezza sorrise triste, lasciò cadere a terra il braccio di pezza, si sdraiò sul suo lettino e si addormentò.

Per sempre.
   
 
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