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Autore: GiuliaNieri97    15/09/2020    2 recensioni
Raccolta di one shots riguardanti la vita dei nostri beniamini.
Estratto dal primo capitolo:
- Il mio piano è semplicemente folle, non può assolutamente funzionare! Nessuno ha mai fatto una cosa simile! E se non funzionasse... E se funzionasse invece? - Non sapeva quale delle due prospettive fosse la più spaventosa.
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai
Note: Lime, Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
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Genere: Angst
Coppie: Asriel-Frisk

 
"E questo è tutto signori, restate connessi per il prossimo episodio. E ovviamente, un applauso per la geniale dottoressa Alphys!" L'androide si inchinò in posa plastica per le telecamere. Il programma terminava così, e dopo i titoli di coda, la musichetta delle pubblicità iniziava a diffondersi.
Il mega schermo del televisore illuminava le mattonelle candide delle pareti nel laboratorio.
"C-credo sia ora di rimettersi al lavoro, s-sì" mormorò una piccola triceratopa gialla, abbottonandosi meglio il camice bianco polvere. Stava per mettersi al PC quando sentì bussare alla porta del laboratorio
"A-arrivo!" pochi passi, poi cercava a tentoni la maniglia.
"Oh, Ciao piccola!” Salutò allegramente, vedendo oltre la soglia il caschetto castano e la maglietta celeste e viola di Frisk, non appena se li fu risistemati sul muso spigoloso, sorrise, continuando a parlare “Vieni, entra pu-pure!” la accolse scostandosi per farla entrare “S-sai, con il fatto che presto ci trasferiremo in su-superfice devo sa-salvare tutti i dati..." proseguì, investendola con un fiume di parole, come era sua abitudine quando parlava di un argomento che la coinvolgeva, prima di accorgersi che la bambina era rimasta ferma sulla soglia e non accennava a entrare. Insospettita dallo strano comportamento, la scienziata reale si bloccò perplessa "P-posso aiutarti?"
La osservò annuire prima che la piccina sospirasse, mordendosi il labbro inferiore, sembrando piuttosto incerta "Avrei una domanda da farti, non ti ruberò tanto tempo" ammise infine, rialzando lo sguardo "Tu... Pensi che la determinazione sia tutto? Che con essa si possa fare anche... Anche ciò che sembra impossibile?" Domandò in tono cauto la piccola visitatrice, che adesso tra le dita teneva un piccolo cuoricino rosso.
Stupita dalla domanda, la scienziata reale esitò a rispondere. "Beh... E-ecco io…" ammise spostando il peso da una gamba all'altra "N-non lo so...” perché la bambina davanti a lei le sembrava nervosa? Un pensiero per un attimo la attraversò “Frisk n-non fare sciocchezze va bene?" Replicò allarmata dalla strana domanda. Al che la piccola parve riscuotersi e dopo averle rivolto un sorriso allegro, che dissipò i suoi dubbi, almeno sul momento, le rispose "Tranquilla Alph. Sai che Toriel mi ucciderebbe se facessi qualcosa di stupido, no?” replicò in tono scanzonato, facendole l’occhiolino. “Comunque, ero passata anche per un saluto veloce" e sventolando allegramente la mano, si voltò "Devo andare. Pap mi ha promesso triplice razione di spaghetti per festeggiare la liberazione dei mostri!" Spiegò alla dottoressa abbassando leggermente lo sguardo, prima di voltarsi iniziando a incamminarsi. Alphys rifletté incerta se chiudere la porta del laboratorio e mettersi a lavorare o se invece attendere ancora un istante. E infatti, la vide esitare. Non aveva fatto nemmeno tre passi la loro salvatrice, che si voltò di scatto, tornando indietro quasi di corsa, e prendendola di sorpresa, la avvolse in un abbraccio. Alphys la sentì tremare, così come sentì la sua voce come un sussurro roco “Ti voglio bene Alph”
Il dinosaurino, passata la sorpresa ricambiò l’abbraccio, dandole un’incerta pacca sulla spalla, lasciandola andare dopo qualche attimo. La bambina sorrideva ora, alzò la mano in un gesto di saluto, prima di allontanarsi. Eppure, nel vedere quella figurina farsi sempre più piccola all’orizzonte, un nuovo brivido corse lungo la schiena del piccolo dinosauro giallo, e un brutto presentimento prese forma nella sua mente, ma sicuramente si sbagliava…
dopotutto, la barriera era stata aperta, e Frisk stava solo andando a festeggiare, no? Cosa poteva andare storto?

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Il freddo di Snowdin le pungeva le guance, eppure la ridente cittadina innevata sembrava più accogliente che mai, con le sfavillanti lucine natalizie colorate, e l’albero con i pacchetti incartati. Mentre la bambina passava davanti al ristorante di Grillby's, dal quale giungeva un odorino davvero invitante… In effetti sapeva che gli hot dog lì erano davvero buoni… se solo non avesse sentito lo stomaco tanto chiuso…
Tremava la bambina -È solo il freddo- si disse cercando di autoconvincersi, osservando la neve scendere lentamente in mille fiocchi, bianca e pigra, esattamente come…
“Yo Frisk! Dove vai?”
La voce energica di MonsterKid le arrivò addosso, improvvisa come un tir, facendola sussultare. La piccola si costrinse a sorridere al piccoletto senza braccia che saltellava nella sua direzione.
“Yo MK! Vado a trovare Froggit alle rovine. E tu? Non fa freddo per essere ancora in giro?” replicò, cercando di mantenere un tono allegro, avvicinandosi al giovane mostro per sorreggerlo in caso di bisogno. Dopotutto, poverino, lo aveva visto cadere rovinosamente parecchie volte, e il suolo ghiacciato di Snowdin non aiutava di certo. Ma fortunatamente, il piccolo si era già avvicinato senza troppi problemi alla porta di un grazioso edificio giallo, dal tetto aguzzo. “Oh, quindi la porta si è aperta? FIGOOOOOO! Verrei con te, ma la mamma mi aspetta…” rispose, abbassando la maniglia con i denti.
“Beh potrai andare quando vuoi, no?” Sorridi Frisk, fingi che vada tutto bene. “Le rovine non si chiuderanno più” La risposta della bambina era stata gentile, tuttavia, vi era una forzatura. Qualcosa che stonava con il tono allegro che lei aveva usato fino ad ora.
Eppure, dentro di sé, tirò un metaforico sospiro di sollievo, confidando che, a causa della sua ingenuità, il giovane mostro non si fosse accorto di nulla.
“Frisk sei sicura che vada tutto bene?” Ok, forse non era così ingenuo, ma Frisk si limitò a fargli un altro sorriso,
“La mamma ti aspetta” rispose, salutandolo con la mano, rendendosi conto di non essere in grado di mentire nuovamente.
“MK, chiudi la porta! Entrerà il freddo!”
Frisk sospirò. Fortunatamente, il tempismo di sua madre era stato davvero provvidenziale. E ben presto, anche la città innevata fu alle sue spalle. Il bosco davanti a lei era buio e freddo, ma non sembrava minaccioso. Non come la prima volta che passò di lì, molti reset fa...
Un'ennesima folata si infilava sotto il suo giaccone facendola rabbrividire. Ma lei non si fermava. La porta delle rovine si stagliò infine davanti a lei, immensa, socchiusa, come un invito a entrare. Frisk fa un passo avanti, il caldo della pietra la avvolge, strappandole un sospiro sollevato nel sentire la differenza di temperatura. Eppure, Continuava a tremare.
Non di freddo.
- Il mio piano è semplicemente folle, non può assolutamente funzionare! Nessuno ha mai fatto una cosa simile! E se non funzionasse... E se funzionasse invece? - Non sapeva quale delle due prospettive fosse più spaventosa, e mentre rifletteva osservava il piccolo cuoricino rosso che era la sua anima.
Anima che emetteva una luce pulsante irregolare, battendo all’unisono con il suo cuore impazzito
- Potrei tornare indietro, potrei tornare da Sans - e per un attimo fu tentata di farlo davvero. Di tornare per chiedergli almeno un consiglio… - ma Sans capirebbe subito cosa ho in mente, e cercherebbe di fermarmi! - In fondo, sperava davvero che qualcuno venisse a fermarla... Ricordò per un istante, appena un flash, la prima volta che vide il posto di guardia in cartone dello scheletro dalla felpa blu, e come lui l'avesse spaventata, per poi farla ridere con uno scherzo sciocco. “Umano… non sai come salutare un nuovo amico? Voltati. E stringimi la mano.” con quel tono minaccioso che solo lui saprebbe tirare fuori, solo per poi rivelarsi un inguaribile burlone. Ma Sans non aveva idea di dove fosse diretta, né tantomeno cosa avesse intenzione di fare. Lui, come tutti, sapeva solo che era tornata indietro per salutare un amico. Non aveva alcun motivo per seguirla. Eppure, Frisk in fondo al cuore lo sperava. Sperava di veder apparire almeno un’ombra, di sentire di nuovo la sua voce, un’ultima volta. Le sembrò di sentire un rametto spezzarsi, si voltò di scatto...
...Ma non venne nessuno.
Nessuna ombra sul sentiero.
- Sarà stato solo uno scherzetto della mia immaginazione - Mormorò fra se e se.
- Però potrei farlo. Tornare indietro. Dai miei amici -. E per un istante, fu tentata di farlo davvero. Immaginava di tornare indietro, pensava alle battute che tanto avrebbero fatto ridere Sans e infastidito Papyrus, pensava agli gli spaghetti di quest’ultimo, quasi le sembrava di vedere Undyne fare un supplex ad un macigno e Alphys guardare Mew mew... Non lo avrebbe mai saputo nessuno. Nessuno avrebbe mai sospettato la sua idea folle. Idea folle, dall’esito incerto per di più. La sua determinazione vacillò.
- Forse davvero non posso salvare Asriel -
Asriel. Fu quel nome, come un fulmine a ciel sereno.
- Non posso fare questo ad Asriel. Non posso abbandonarlo. -
Asriel… ripensò all’abbraccio che si erano scambiati, alle sue parole di rassegnata accettazione di un destino ingiusto.
- Se non lo salvo, resterà qui. Da solo -
Le si strinse il cuore davanti a quell’immagine, non poteva tollerarlo.
- Non è vero che non lo saprà nessuno. - Realizzò in quel momento. Lei avrebbe dovuto convivere con la consapevolezza della sua codardia. - E poi, nessuno più di Asriel merita di essere salvato. È solo per lui che lo sta facendo. Per Asriel. - Il pensiero dell’amico, del bambino che più di ogni altro aveva sofferto, furono come un carburante per la sua determinazione, che adesso tornò di nuovo a invaderla, dandole la forza di voltare definitivamente le spalle al paesaggio innevato. Aveva preso la sua decisione.
- La strada è già tracciata davanti a me.-
Portava là dove tutto aveva avuto inizio.
- Lui ha aspettato fin troppo.-
Si rimise in marcia.
Un debole bagliore filtrava, alla fine delle rovine , dove tutto aveva avuto inizio. Frisk avanzò esitante. Asriel era lì, dove sapeva che lo avrebbe trovato. Era seduto per terra, su un piccolo prato di fiori gialli. Teneva le ginocchia strette al petto, la testa reclinata a guardare verso l’altro. Eppure, sentendo i suoi passi, aveva puntato lo sguardo smeraldino verso di lei. "Sei tornata…” commentò con un filo di voce “Perché?"
"Io... Asriel…” era arrivata lì per lui, eppure adesso si rendeva conto di non sapere cosa fare, cosa dire, La tristezza le tagliava il il respiro “Volevo salutarti" Improvvisò sul momento.
"Ah... Okay" il ragazzo capra abbassò lo sguardo, la mano giocherellando con un dei fiorellini dorati affianco a lui. Frisk aprì la bocca, cercando di prendere l’iniziativa, ma poi, non trovando le parole fece qualche passo avanti, intuendo che Asriel era incerto almeno quanto lei. Tuttavia, con sua sorpresa, fu lui a riprendere a parlare "Sai, sei stata un vero angelo Frisk. Grazie. Grazie davvero. E grazie... anche di essere tornata" la voce di Asriel era bassa, stanca. Frisk lo guardò con malinconia. Si sarebbe aspettata di vederlo piangere, eppure quando si sedette accanto a lui, notò che i suoi occhi erano asciutti. La bambina passò una mano sulla sua spalla, attirandolo contro il suo petto. Improvvisamente, il desiderio di consolarlo, di rassicurarlo fu impossibile da ignorare "No Asriel. Sei stato tu l'angelo. Tu hai infranto la barriera."
Asriel sgranò gli occhi, scostandosi per ricambiarne lo sguardo stupefatto. “I-io?” Domandò incredulo.
Frisk annuì. “Se ne andranno tutti… non posso lasciarti qui da solo Asriel. Non posso lasciare che tu torni ad essere Flowey” La bambina fece un profondo respiro, raccogliendo tutta la sua determinazione, e guardando negli occhi l’amico fece la sua proposta "Vieni con noi!"
"Non posso Frisk. Lo sai, non posso” ammise abbassando lo sguardo, e scollandosi dal suo abbraccio, si rinchiuse in sé, gli occhi lucidi Ma Frisk non demorse.
“Lei non avrebbe voluto che tu restassi qui.” Lo vide sussultare a quelle parole, e allora la bambina posò una mano sulle sue spalle e con tono più dolce si rivolse a lui "Asriel. Per merito tuo, sono tutti liberi."
La capretta fece un gesto con la mano come a voler scacciare una mosca. Eppure, Frisk non si lasciò fermare. "Ma non sono tutti salvi.” Lo vide sussultare a quelle parole abbassando gli occhi “E io sono determinata a salvare tutti. Lo devo a te e lo devo a lei" concluse, alzandosi e tendendo la mano all’amico.
“Frisk… come pensi di riuscirci?” Asriel era esitante, incerto se accettare o meno l’aiuto. Incerto sull’accettare quella proposta sconvolgente.
Frisk sorrise, vedendo il timido raggio di speranza che aveva suscitato nell’amico.
“Ti porterò a vedere i fiori dorati del mio villaggio” Fu la criptica risposta, mentre la bambina prendeva la sua anima fra le mani.
“Frisk! Cosa vuoi fare?” domandò il ragazzo capra, sgranando gli occhi.
Ma la bambina lo guardò decisa, dritta negli occhi, facendo pressione.
Dolore. Come se il suo intero essere si stesse per spezzare. Un ansito riecheggiò nella caverna.

“FRISK!”
La bambina aumentò la pressione sulla piccola anima.
“FRISK!”
Le ginocchia cedettero, facendola crollare faccia a terra.
“FRISK”
Una crepa iniziò a intravedersi sul piccolo cuore
“FRISK NO!”
La bambina alzò lo sguardo, trovandosi davanti gli occhi sbarrati di Asriel. La capretta muoveva le labbra, ma la sua voce era così lontana….
Gli occhi della bambina brillarono di luce rossa. Il rosso della determinazione
.
“FRISK!”

CRACK

L’anima si divise, in due frammenti netti. Allo stremo delle forze, la giovane, allungò la sua mano, contente metà del cuore, verso Asriel.



SAVE
 
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Note finali: Che dire? Spero che il testo vi sia piaciuto. Era da molto che avevo in mente una serie di fanfic dedicata ad Undertale, ma ammetto di non aver mai trovato il coraggio di pubblicare nulla.
L'idea alla base di questa fic NON E' del tutto originale. Ci sono alcuni AU che mstrano che Frisk abbia diviso la sua anima con Asriel, ma in nessuno di questi si vede il momento fatidico, non si leggono i dubbi di Frisk, non si vede il processo... Ho deciso perciò di rimediare scrivendolo io! La trama si svolge (ovviamente) dopo una pacifist. Spero vi piaccia.
Un ringraziamento speciale va a Noianoia2, che mi ha fatto da beta, ma che prima di tutto, mi ha aiutato a trovare il coraggio di pubblicare.
A presto!
P.S. questa raccolta non terrà conto dei personaggi degli AU
   
 
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