Giochi di Ruolo > D&D - Forgotten Realms
Segui la storia  |       
Autore: NPC_Stories    17/09/2020    1 recensioni
Questa non è propriamente una storia, è una raccolta di informazioni inventate da me sul territorio di Silverymoon, messe in chiave di libro di divulgazione storica e accademica. Si tratta di un libro che, nella mia campagna di Pathfinder, i miei giocatori stanno cercando... perché in mezzo a tante informazioni poco interessanti ma vagamente comiche potrebbe esserci qualcosa che gli interessa.
Per chiunque altro questo scritto è solo un pezzo di lore homebrew che può servire o non servire, ma ho cercato di coniugare qui la massima "non ci sono casate nobili di Silverymoon" con "ci sono magioni di nobili nella città di Silverymoon", oltre alla naturale utilità di avere dei nobili che rompono le palle nella propria campagna.
E di campagna si tratta, in effetti, letteralmente... piccola nobiltà rurale.
Non è una storia emozionante, al massimo fa sorridere, o può far sorridere il fatto che qualcuno abbia passato ore a scrivere la storia araldica fittizia di famiglie fittizie.
Genere: Fantasy, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
- Questa storia fa parte della serie 'Forgotten stories of the Forgotten Realms'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Casata Duskwatcher


Status: Contabili, Conti
Anno di nomina: 932 DR
Capostipite: Asglyn Duskwatcher
Origine: Rivermoot
Territorio: Attualmente ventuno contadi nel territorio di Silverymoon
Motto: il motto ufficiale della famiglia è Anche nel buio ci guidano le stelle, ma il motto non ufficiale è Vittoria prima di tutto
Simbolo: Un sole al tramonto sotto un cielo stellato


Quante contadi servono per fare una contea?
Ecco un’ottima domanda da fare a un Duskwatcher se si è stanchi di avere due braccia e due gambe.
I Duskwatcher sono molto contenti del loro titolo di conti, sebbene, a conti fatti, non possano contare su alcuna contea. E se i conti non vi tornano, ecco spiegato l’arcano: nel 1103 l’allora lord Asglyn Duskwatcher II (1080-1133), omonimo del suo antenato Asglyn Duskwatcher I che portò la dinastia alla ribalta (901-967), fece il grande passo verso la nobiltà sposando una contessina, lady Mirella DeVell (1087-1140), che portava con sé una dote discreta, un titolo nobiliare emanato dal regno del Tethyr e la sua fresca avvenenza. All’epoca del suo arrivo nel nord, la sua contea era stata invasa dai mostri, “salvata” dal conte confinante... e ovviamente da lui reclamata, insieme alla mano della giovane Mirella. Racconta la leggenda che lady Mirella abbia fatto buon viso a cattivo gioco fingendo di prestarsi alle nozze forzate, solo per fuggire con l’aiuto di un mago la sera prima delle nozze. Sempre la leggenda narra che portò con sé il suo titolo nobiliare, una sacca di monete di platino e l’abito da sposa, pronta a maritarsi con il primo partito decente pur di sottrarsi alle pretese del fidanzato.
Non si sa come Mirella arrivò così a nord, di sicuro per sfuggire al conte che la reclamava, ma quel che è certo è che a Silverymoon si innamorò a prima vista del contabile Asglyn Duskwatcher II e della sua posizione stabile e comoda, mentre lui si innamorò a prima vista della bella fanciulla tethyriana e del suo titolo nobiliare. Era costume dell’epoca che una famiglia assumesse il titolo più alto posseduto o reclamato da uno dei suoi membri, quindi con il matrimonio Asglyn divenne lord, conte di una contea che non esisteva più.

Ma a questo punto, dopo aver narrato la vicenda che portò la famiglia al grado di supponenza e snobismo che vanta ora, sarebbe il caso di fare un passo indietro e raccontare le origini della famiglia e di come Asglyn Duskwatcher I divenne Contabile per la municipalità di Silverymoon.
La famiglia ha origine nel villaggio di Rivermoot, che come suggerisce il nome, sorge proprio laddove il fiume Rauvin e il fiume Surbrin s’incontrano. Il villaggio sorge su palafitte, un’idea del suo visionario fondatore, un mezzelfo apparentemente senza legami familiari, ma che io ho scoperto essere stato nientemeno che un appartenente alla medesima famiglia che cito in queste pagine: Triton da Quaervarr (851-932), padre di Asglyn Duskwatcher I. Triton era originario del villaggio di Quaervarr, ma non aveva avuto una vita facile a causa del suo nome sfortunato: secondo la tradizione della sua famiglia (dal ramo elfico) era stato chiamato come la stella o costellazione più luminosa al momento della sua nascita; sfortunatamente per lui, era la costellazione del Tritone.
I suoi compatrioti a quanto pare lo schernivano continuamente per questo, e Triton decise di lasciare il villaggio per fondarne uno tutto suo. In un posto molto panoramico e con solide palizzate. Un posto d'acqua, forse per sfida verso chi gli diceva di andare a trovarsi uno stagno.
Il motivo per cui Triton non è sbandierato ufficialmente come fondatore della Casata Duskwatcher è presto detto: non si chiamava Duskwatcher (all’epoca i cognomi erano comuni, ma non proprio comuni a tutti) e non era umano. Pur beneficiando ancora oggi di una certa vaga rassomiglianza con la struttura fisica degli elfi, pur mantenendo la tradizione elfica di dare ai figli nomi presi dalla volta celeste, la famiglia Duskwatcher disconosce le sue origini non umane. Il motivo, probabilmente, non ha nulla a che fare con il razzismo: all'epoca di Triton da Quaervarr i matrimoni misti non erano comuni, e questo in aggiunta all'assenza di cognome fa pensare a un figlio illegittimo.
Ad ogni modo Triton fondò il villaggio di Rivermoot immaginando correttamente che potesse diventare un buon punto di attracco per le navi mercantili che risalivano il corso d'acqua, i cui rematori dovevano essere particolarmente stanchi in quel punto in cui si doveva lottare contro le correnti di due fiumi che si uniscono. Rivermoot prosperò, ma non sotto la guida di Triton: era una sorta di ingegnere dei suoi tempi, ma non era un buon amministratore. Il capovillaggio venne eletto democraticamente e fu scelto qualcun altro (cfr. Storia dei villaggi del territorio di Silverymoon, prof.ssa Elania Stunk, 1270).
Suo figlio, Asglyn, fondò la prima piccola milizia di Rivermoot e la chiamò Duskwatcher, in quanto avevano il compito di fare la guardia ed erano l'avamposto più occidentale del nuovo territorio di Silverymoon; guardavano verso il tramonto, da cui la scelta del nome. Duskwatcher.
La sua piccola milizia dovette affrontare la sua prima grande sfida quando nel 932 il villaggio venne attaccato da un branco di scrag, i temibili troll delle acque. I rivermootiani da soli non potevano distruggere quelle creature malefiche ma riuscirono a resistere e a respingere gli attacchi per due giorni fino all'arrivo di un contingente da Silverymoon, che arrivò in poco tempo solo grazie alla presenza di una maga. Anche con l'aiuto dei rinforzi non fu una vittoria facile, alcuni cittadini persero la vita come anche il fondatore, Triton. Alla fine gli scrag vennero ricacciati, la palizzata del villaggio venne rafforzata e Asglyn venne ricompensato per essersi distinto con gesta eroiche. Gli fu affidato un contado vicino a Rivermoot e lui decise di prendere il cognome Duskwatcher. La leggenda vuole che lui e la maga di Silverymoon si fossero innamorati a prima vista e qualche mese dopo la battaglia convolarono a nozze, dando vita alla dinastia di contabili che prospera ancora oggi. Contabili e stregoni, perché quasi tutte le generazioni Duskwatcher ereditarono una innata propensione per la magia dalla loro antenata incantatrice.

A parte Asglyn I e il suo omonimo Asglyn II, nessun altro Duskwatcher si distinse in modo particolare in quell'epoca, ma ciascuna generazione ereditò il puntiglio di estendere i territori di famiglia, passando presto dalla semplice amministrazione al possesso. I metodi con cui i Duskwatcher assunsero nuovi territori furono spesso leciti, talvolta meno leciti, sempre moralmente questionabili. Scommesse, matrimoni, aste, crediti riscossi in forma di possedimenti, i Duskwatcher per decenni si fecero strada nel variegato mondo della piccola nobiltà rurale, fregiandosi del loro titolo di conti e del loro patrimonio per attrarre unioni vantaggiose anche dalle città di Evermeet, Sundabar e perfino Mirabar. Non più vincolati solo alla gestione amministrativa dei territori, che iniziarono gradualmente a delegare, i Duskwatcher estesero la loro lunga mano anche sui commerci, e nel campo degli investimenti. Non c'era ambito affaristico che li scoraggiasse, investirono nella produzione di pellicce e nella rilegatoria, nelle nuove alchimie per gli inchiostri e in compagnie mercenarie, nella costruzione di barche per il commercio fluviale e nell'implementazione di tecnologie di irrigazione per i campi. E soprattutto, fin da subito, nell'Università di Silverymoon. I Duskwatcher sono sempre stati grandi foraggiatori dell'Università, senza averne un particolare tornaconto monetario ma solo per dare lustro al proprio nome. Inoltre nel 1161 acquistarono una magione nel quartiere nobile della città e in quell'occasione essere già noti come benefattori delle istituzioni cittadine fu di grande aiuto per la loro integrazione, per fare il passo da nobiltà rurale a nobiltà con connessioni nella grande città.

Fra i Duskwatcher più famosi e famigerati ricordiamo lady Belnimbra Duskwatcher (1190-1251), che ereditò per linea materna un edificio a Everlund all’epoca usato come orfanotrofio e ne sloggiò gli abitanti per farne un’officina tessile; lord Correlian Duskwatcher (1069-1102) che prestò un’ingente somma alla famiglia Fraisen per poi richiederla indietro prima del tempo, mandando sul lastrico la casata per assorbirne il contado; Galleon Duskwatcher (1089-1160), fratello di Asglyn II, che arrivò ad assassinare il genero per fare in modo che fosse sua moglie a ereditare la fortuna paterna; lord Gorgon Duskwatcher (1227-), l’attuale capofamiglia, che falsificò un documento ufficiale all’anagrafe per far scomparire nel nulla l’ultimo erede della famiglia Vanyr in accordo con lo zio del neonato, per poter acquistare dallo zio spiantato la piccola baronia della famiglia Vanyr.

Non avrebbe senso a questo punto sciorinare una lista di nomi e date, laddove non hanno conseguito nulla di eccezionale, perché la famiglia in sé ha sempre avuto standard così alti che pochi di loro hanno svettato sui loro parenti, pur conseguendo tutti dei discreti successi. È più interessante parlare di un'altra tradizione familiare: non frazionare. Naturalmente poteva accadere che nascesse più di un figlio in una generazione, per parto gemellare o semplicemente perché i genitori non si fermavano al primo, in questi casi la tradizione è sempre stata far ereditare tutto al primogenito. I figli cadetti non avevano diritto nemmeno a un fazzoletto di terra sebbene la famiglia non ne fosse davvero a corto. In realtà i figli cadetti avevano l'obbligo di contribuire alla fortuna della famiglia in altri modi, cercare altri sbocchi e altri commerci, per poter continuare a usufruire del potere legato al nome Duskwatcher e del denaro della famiglia nel caso in cui ne avessero bisogno. È sempre stato un rapporto di dare e avere, un rapporto basato sulla scommessa sui futuri successi di un figlio, un rapporto che prevedeva di non foraggiare figli parassiti. Questo naturalmente ha portato al crearsi di alcuni rami cadetti, ma di solito questi Duskwatcher sceglievano di non trattenersi nelle Marche D'Argento. Forse la loro scelta non era neanche del tutto libera.
Quello che è certo è che in questo momento l'attuale lord Duskwatcher ha soltanto una figlia femmina, lady Faeraula Duskwatcher; secondo la legge corrente ella non potrebbe ereditare se ci sono parenti maschi in vita, i quali hanno cinque anni di tempo dalla futura (e si spera niente affatto prossima) dipartita di lord Duskwatcher per reclamare l'eredità scavalcando la giovane lady. Questo è il motivo per cui il cognome che condivido con questa famiglia sta correntemente turbando i sonni della giovane erede che suppongo, senza bisogno di grande inventiva, che prima o poi tenterà di uccidermi. Dovesse sfortunatamente riuscirci vorrà chiamare in causa l'argomentazione della lesione del suo onore, della mia natura di ciarlatano, del tentativo di furto che solo sfoggiando questo nome io sto sbandierando davanti ai suoi occhi. Volendo ipotizzare un grandissimo attaccamento verso la propria eredità, l'odio della giovane lady Faeraula Duskwatcher verso la mia persona sarebbe giustificabile in una forma un po' estrema di autodifesa. Vorrei rendere noto alla fanciulla che non m'importa dell'eredità, anche se faccio parte della discendenza di uno dei tanti rami cadetti. Ho scelto la carriera accademica e non ho famiglia, non avrei quindi nemmeno eredi a cui lasciare alcunché. Spero in ogni caso che uno studioso mio successore possa un giorno vergare sulle pagine di un libro di Storia giuridica che finalmente le Marche D'Argento hanno deciso di guardare in faccia il futuro e permettere l'eredità anche alle figlie femmine, senza se e senza ma. Io certamente ringrazierò dal paradiso dei bibliofili.




Bibliografia:
- Storia dei villaggi del territorio di Silverymoon, prof.ssa Elania Stunk, 1270
- Raccolta di Contratti, Nomine e Assegnazioni dal IX al XII secolo, Volume 1, dott. Eferim Laiman, 1250
- Registro contabile della famiglia Duskwatcher, documento non pubblico, presso la magione di Silverymoon della famiglia Duskwatcher
- Registro dei contratti fra privati, Vol II: contratti fra privati concernenti beni pubblici, anni 1260-1270 DR.

Altre fonti:
- Albero genealogico della famiglia Duskwatcher, presso la magione di Silverymoon della famiglia Duskwatcher
- Testimonianza personale

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Giochi di Ruolo > D&D - Forgotten Realms / Vai alla pagina dell'autore: NPC_Stories