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Autore: LadyHeather83    17/09/2020    5 recensioni
Marinette: divisa tra i sentimenti che prova per Adrien e quelli che stanno nascendo per Chat Noir.
ESTRATTO CAP. 1
“Non è che sei un bell’ esempio se Lady Bug ti continua a dire di no” Lo prese in giro divertita.
“Però ho avuto il coraggio di dichiararmi” La canzonò.
“Sei sicuro di averglielo chiesto veramente, cioè, non è che pensava che scherzassi? Se io avessi ricevuto svariati no da una persona che mi piace, avrei il morale a terra”
“L’importante è non darlo a vedere, prima o poi si accorgerà di me e quando verrà il giorno, staremo insieme per sempre” Disse fiero tornando accanto a lei con un solo balzo.
“E anche se riuscissi a farla innamorare di te? Cosa succederebbe? Hai pensato nel caso andasse male che ne sarebbe della vostra partnership? Se si hanno dei dissapori si rischia di non lavorare bene. Per non parlare delle vostre identità, a quel punto dovreste svelarle, non sarebbe brutto se ti accorgessi che non è la persona che credevi?”
Chat Noir sbuffò, Marinette aveva perfettamente ragione, tranne per l’ultima domanda.
Genere: Angst, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Ensemble contre le monde'
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BEST FRIENDS

*

Capitolo 1 – Un gatto sul tetto

*

Sapeva che lui e Lady Bug un giorno si sarebbero messi insieme, era solo questione di tempo prima che milady si sarebbe accorta definitivamente di lui.

Ma non era quello il giorno designato.

Per quanto la corteggiasse, per quante attenzioni le potesse riservare anche dopo finita l’ennesima battaglia, lei lo rifiutava sempre con la solita frase “Mi piace un altro ragazzo”.

Ogni volta una pugnalata al cuore.

“Questo tuo masochismo deve finire” Incalzò Plagg divorando in un sol boccone il triangolo di formaggio.

“Un giorno si accorgerà di me, devo solo pazientare” Adrien si lasciò cadere con la schiena all’indietro e con le mani incrociate dietro la testa, sul morbido materasso della sua camera.

“Potresti anche orientarti su altro” Plagg fece cadere di proposito sulla testa del suo padrone la foto di classe che teneva nella mensola sopra il letto.

La osservò sorridendo notando l’espressione felice di Marinette che posava vicino a lui.

“Potrei…un giorno forse” Rimise la foto apposto, tirò su le coperte nere fino alle spalle e spense la luce, una bella dormita e un buon riposo era quello che ci voleva dopo la dura notte.

“Buonanotte Plagg” Ma quel messaggio non arrivò al diretto interessato, in quanto si era già addormentato da qualche minuto.

*

La campanella della scuola suonò insistentemente per qualche secondo, annunciando l’inizio delle lezioni.

Gli studenti ancora assonnati si accingevano ad entrare in classe, sotto l’occhio vigile del preside della scuola, il signor Damocles.

Marinette ad Alya marciavano una accanto all’altra tenendo i libri stretti sul petto, dietro ad altri ragazzi della propria classe.

“Allora cos’hai fatto di bello questo week end?” Chiese Alya curiosa, da quando faceva coppia fissa con Nino, non passavano più molto tempo assieme.

“Ho lavorato ai costumi per la recita di Natale, a proposito, dovrò prendervi anche le misure per adattarli al meglio, sarà una cosa che farò durante il prossimo consiglio di classe” Una bugia, aveva solo messo giù due schizzi in croce, durante il fine settimana aveva combattuto una dura battaglia contro l’akumizzato di turno.

Si accomodarono al proprio posto, dietro ad Adrien e Nino che salutarono amichevolmente le due ragazze.

“Brava, non sei arrossita o inciampata questa volta” La canzonò Alya sottovoce.

Marinette sbuffò e poi si stiracchiò sbadigliando rumorosamente, venendo derisa dall’intera classe.

“Hai fatto le ore piccole Marinette?” Chiese divertito Adrien voltandosi.

“Dai smettetela di prenderla in giro, ha lavorato duramente per i costumi della recita” Alya era sempre pronta a difendere la sua migliore amica.

“Scusate” Disse la mora massaggiandosi il viso visibilmente provato dal poco riposo.

“Spero che il vestito che hai disegnato per me sia pieno di glitter e che sia degno di essere indossato dalla principessa della neve” La rimproverò con tono altezzoso come se avesse a che fare con uno dei suoi maggiordomi, a Chloè non importava che fosse stata sveglia tutta la notte, le importava solo di fare bella figura sul palco e che tutti l’ammirassero e l’applaudissero.

“Vedrai che tra qualche anno farai a gara per accaparrarti l’ultima collezione della nostra amica Marinette” Incalzò Alya in tono di sfida.

“Dai smettetela voi due” Intervenne la mora con i codini, con la sua solita calma che la contraddistingueva dalle altre.

“A proposito, domani dovrò prendervi le misure per iniziare a cucire i costumi” Aggiunse.

“Ti diamo una mano noi” Proposero sia Rose che Juleka.

Marinette ringraziò le sue amiche per l’aiuto.

“Che cos’è tutto questo ciarlare?” Chiese la signorina Bustier entrando in classe “Aprile il libro alla pagina 33” Zittì con una sola frase la classe, iniziando la lezione quotidiana.

*

Quel sabato aveva rifiutato l’invito dei suoi amici ad uscire con loro, erano tutti a coppie e lei sarebbe stata l’unica ad essere da sola, non che questo le importasse, non la facevano mai sentire di troppo in quel gruppo di tutti innamorati.

Qualche volta erano stati raggiunti anche da Adrien, quando riusciva a convincere “gorilla” a trattenersi un paio d’ore in più fuori casa dopo il servizio fotografico.

“Potresti chiedere a Luka” Le disse Alya.

“Lascia perdere amica, non voglio coinvolgerlo ancora, e poi devo finire i bozzetti”. Rispose in tono malinconico.

“Comunque se cambi idea, fammi un fischio, lo sai che puoi venire anche all’ultimo”.

“Lo so, sei una grande amica Alya, la migliore che ho”

Si stava quasi commuovendo, quando venne distratta da Nino che l’avvertiva che la metro stava arrivando.

“Divertitevi ragazzi”.

Ciaoooo” Urlarono tutti i presenti in coro.

Chiuse la conversazione e lasciò il cellulare nel tavolino di vimini posto vicino lo sdraio del terrazzino che dava direttamente nella sua camera.

Prese l’album da disegno e una matita quasi del tutto consumata ed iniziò ad abbozzare degli abiti, doveva sbrigarsi ad idearli, era terribilmente in ritardo, avrebbe poi dovuto cucirli, fare prove su prove per arrivare giusto in tempo per la recita.

“Non ti sembra un po' presto per pensare al Natale?” Chiese osservando il vestito di Babbo Natale che stava disegnando sul corpo di Kim.

Marinette si spaventò ed alzò lo sguardo sentendo quella voce così famigliare.

Appollaiato sopra il tetto c’era lui, Chat Noir.

Cosa ci facesse di preciso, non lo sapeva nemmeno lui, non gli andava di rimanere per l’ennesima volta chiuso da solo nella sua stanza, soprattutto dopo che tutti i suoi amici erano fuori a divertirsi.

Tutti tranne una, che li aveva liquidati nella chat di gruppo, dicendo che doveva lavorare ai bozzetti per la recita scolastica di Natale.

“Ma a Natale mancavano ancora tre mesi”. Avevano protestato le sue amiche.

Lo so, ma il tempo che ho a disposizione è poco, e se li voglio finire in tempo, devo sacrificare qualche uscita con voi” Fu l’ultimo messaggio che aveva lasciato la mora.

“Mi stai forse spiando?” Chiese acida continuando a disegnare.

“Siamo di cattivo umore questa sera, cosa c’è che ti turba?” Chiese scendendo con fare felino per andarsi a sedere vicino a lei.

Lei sbuffò e si scusò per il tono con cui ha posto quella domanda.

“Non ti preoccupare, ti capisco benissimo, anch’io questa sera sono solo, anzi lo sono sempre” Disse con una nota di malinconia.

“Come?” Marinette poggiò l’album e la matita sopra il telefono, pronta a parlare con quel gatto che aveva appena fatto irruzione sulla sua terrazza “Hai litigato con Lady Bug come al solito? Le hai preparato un’altra sorpresa e lei non si è presentata?” Chiese burlandosi di lui, per sviare un po' il discorso.

“No, lei non c’entra, è da una settimana che non la vedo, però non girare sempre il dito nella piaga”

“Scusami, non volevo farti stare male! Ma non vi vedete tutti i giorni?” Chiese curiosa anche se la risposta la sapeva già.

“No, no, e neanche ci sentiamo, se ti interessa saperlo, purtroppo le uniche occasioni che ho di stare con lei, è durante le nostre missioni”.

“Ma saprete chi siete no?” Lo chiese più che altro per sapere cosa pensava veramente sul fatto di tenere nascoste le loro identità.

“Non possiamo svelare le nostre vere identità, se anche per sbaglio dovesse accadere, dovremo rinunciare ai nostri miracolous” Raccontò appollaiandosi sulla ringhiera osservando il meraviglioso cielo stellato sopra Parigi.

“Avrai un sospetto su chi si cela sotto la maschera di Lady Bug”

“Ci ho pensato molto sai?” Le volse uno sguardo sospettoso “…ma non ho nessuna idea su chi sia, so solo che è una ragazza meravigliosa, sicura di se, forte, coraggiosa, generosa…” Iniziò ad elencare una serie di pregi con gli occhi che gli brillavano, degli aggettivi che non avevano niente a che fare con Marinette.

“Sembra fantastica”

“Lo è”

“Non hai mai pensato che dietro a quella maschera, si nasconde una ragazza timida e insicura?”

Chat Noir inarcò un sopracciglio e si grattò la testa “In effetti no”.

“Si fa presto ad essere sicuri di se, quando si indossa un costume e nessuno sa chi sei veramente”.

“Dici? Sembra che tu ne sappia qualcosa!”

Doveva cercare di sviare il discorso in qualche modo per non destare ulteriori sospetti, e comunque l’aveva vista trasformarsi da Multi Mouse a Marinette, le sembrò già quello un ottimo diversivo.

“Beh! Ti ricordi che Lady Bug mi aveva affidato il miracolous de Topo?”

“Ah si è vero!” Esclamò portandosi una mano sul volto.

“Vestendo i panni di super eroe, diventi un’altra persona, nessuno ti conosce realmente per quello che sei, puoi fare tutto in totale libertà, e questo ti dà la possibilità di non sbagliare e di acquisire quella sicurezza che nemmeno tu sapevi di avere”.

“Sei una ragazza insicura?”

“Con chi mi piace si, soprattutto con…” Si fermò appena in tempo.

“Con?” La invitò a continuare.

“Niente, lascia perdere” Scosse la testa.

“So mantenere un segreto sai?”

“Non è questo…non mi va di parlarne, fa ancora male”

“Ahia! Sento puzza di un’altra delusione d’amore”

“A lui piace un’altra ragazza”

“Te lo ha confessato lui?”

“No…non sa nemmeno che mi piace, credo, spero”

Chat Noir sorrise “E allora diglielo, magari avrei una sorpresa, e poi è sempre meglio sapere cosa pensa di te, così da poter agire di conseguenza. Ad esempio, guarda me…” Si tirò su in piedi iniziando a camminare fiero sulla ringhiera.

“Non è che sei un bell’esempio se Lady Bug ti continua a dire di no” Lo prese in giro divertita.

“Però ho avuto il coraggio di dichiararmi” La canzonò.

“Sei sicuro di averglielo chiesto veramente, cioè, non è che pensava che scherzassi? Se io avessi ricevuto svariati no da una persona che mi piace, avrei il morale a terra”

“L’importante è non darlo a vedere, prima o poi si accorgerà di me e quando verrà il giorno, staremo insieme per sempre” Disse fiero tornando accanto a lei con un solo balzo.

“E anche se riuscissi a farla innamorare di te? Cosa succederebbe? Hai pensato nel caso andasse male che ne sarebbe della vostra partnership? Se si hanno dei dissapori si rischia di non lavorare bene. Per non parlare delle vostre identità, a quel punto dovreste svelarle, non sarebbe brutto se ti accorgessi che non è la persona che credevi?”

Chat Noir sbuffò, Marinette aveva perfettamente ragione, tranne per l’ultima domanda.

“No non ci ho pensato” Scosse la testa malinconicamente “…però…è tipo innamorarsi al buio, il non sapere chi potresti incontrare, lo rende ancora più eccitante”.

Mmmm…sarà, io però preferisco che le maschere vengano messe giù subito”

“Sono punti di vista”.

Rimasero in silenzio per qualche minuto ad osservare le stelle ed entrambi notarono delle comete che avevano appena attraversato il cielo.

“Hai espresso un desiderio?” Chiese il gatto nero.

“Si, ma non te lo dico” Marinette aveva chiesto che la notte non finisse mai, stava cominciando a vedere Chat Noir con altri occhi, sentiva che c’era sintonia tra loro, come durante una battaglia, dove ognuno dei due sapeva sempre cosa pensava l’altro.

Era per questo che erano una squadra fantastica.

E non gli dava fastidio il fatto che fosse lì con lei su quel terrazzo, a parlare come due amici.

Pensò che forse non era la persona superficiale che credeva, ma che infondo aveva anche lui un cuore che piangeva ogni volta che Lady Bug lo rifiutava, un po' come succedeva a lei quando vedeva Adrien con Kagami.

Si sentiva in colpa, terribilmente in colpa.

Non stavano assieme, ma nell’ultimo periodo gli capitava di passare molto tempo insieme, specialmente perché i genitori facevano spesso viaggi assieme.

“Nemmeno io te lo dico”.

“Scommetto che ha a che fare con Lady Bug” Disse assottigliando gli occhi.

“Non te lo dico” Ripetè con fare infantile, prima che venissero interrotti dalla porta principale che si chiudeva, i genitori di lei erano rincasati dalla loro cena romantica.

“E’ meglio che vada prima che tuo padre mi scopra qui, non vorrei andasse a finire come l’ultima volta”.

Lei sorrise divertita ricordando che Tom, lo aveva invitato a pranzare con loro, credendo che i due stessero insieme.

“Vai pure, e grazie per la compagnia, mi ha fatto piacere chiacchierare con te”

“Senti” Le disse voltandosi prima di saltare sul tetto vicino “…ti dispiace se passo a salutarti ogni tanto?” Chiese timidamente facendola arrossire.

“Certo, vieni pure quando vuoi” Lo salutò alzando la mano.

“Tu parla con quel ragazzo, non è bello vivere nel dubbio…e la prossima volta che verrò, mi racconterai com’è andata” Disse prima di vederlo sparire nel comignolo difronte.

*

continua

*

Angolo dell’autrice: Ciao a tutti, e grazie per essere arrivati fino a qua.

Alcune precisazioni e considerazioni personali: questa long è ambientata dopo i fatti accaduti della terza stagione e sarà incentrata principalmente sulla ship Marichat, perché secondo me, se nella quarta o quinta stagione, non accenneranno a questo rapporto di amicizia tra i due, Adrien e Marinette non si metteranno mai assieme, in quanto devono imparare ad amare anche questo aspetto di entrambi.

Ma questa è la mia idea, magari la serie ci sorprenderà in altra maniera.

*

P.s. all’inizio della serie sia LadyBug che Chat Noir dicono più volte che non possono rivelare le loro vere identità, per una questione di sicurezza (però a Nino ed Alya è permesso saperlo!!! Incongruenze ne abbiamo?XD).

 Nella terza stagione dicono invece che non lo possono fare perché dovrebbero rinunciare ai miraculous, ora da dove sia uscita questa cosa non lo so, sta di fatto che ho voluto inserire questo dettaglio anche nella mia long.

 

  
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