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Autore: k_Gio_    20/09/2020    2 recensioni
Spolier Spoiler Spoiler se non siete in pari con la serie. Sul serio, non fatelo.
Credo sia una what if, anche se spero diventi realtà...le sentite le risate isteriche ? Sono le mie sì.
La ff riprende una scena della 7x13. Una rielaborazione diciamo.
Buona lettura
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bellamy Blake, Clarke Griffin
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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...

« Sto provando a salvarci tutti Clarke»
«Ucciderò Cadogan. é questo che vuoi? Dammi il quaderno»
Spari. Un colpo a segno. Le armi che si alzano.
«Non si tratta di Cadogan. è una cosa più grande di tutti noi»
«Non costringermi a farlo»
«Non mi sparerai Clarke. Il ponte si chiuderà. Dovresti andare.»
« Non senza quel libro»
Parole, continuava a parlarle dell'umanità, di come potevano salvare tutti. Solo parole che lei non voleva ascoltare nè comprendere «...di cui ti fidi che ti sta dicendo che il destino dell'intero genere umano è a rischio. Tutta quella sofferenza può finire... Mi dispiace» Il quaderno che sta per passare nelle mani del nemico. 
«Anche a me.»
Il colpo era partito e sull'abito bianco di Bellamy si dispiegava, all'altezza del cuore, una macchia rosso sangue che non accennava a rallentare la sua corsa.
Gli occhi increduli di Bellamy la fissarono mentre il suo corpo rovinava a terra.
Cosa aveva fatto.
Il quaderno giaceva sul pavimento mentre Clarke, ormai senza più munizioni entrava nell'anomalia lasciandosi dietro una delle persone più importanti della sua vita.
 Cosa aveva fatto.
La disperazione le era esplosa nel petto, lacrime e singhiozzi le sconquassavano il corpo.

Clarke

Non doveva finire così

Clarke

Non se lo sarebbe mai perdonata.

Clarke

...

Aprì gli occhi inondati di lacrime, e attraverso quel velo appannato scorse lo sguardo apprensivo e preoccupato di Bellamy.
Pianse ancora di più, sorridendo esausta e sollevata mentre lo stringeva forte a sè. 
«Cosa è successo? Sei al sicuro» Bellamy aveva risposto prontamente all'abbraccio, avvolgendola tra le sue braccia e cercando di rassicurarla come poteva.
«Sei vivo.» Disse guardandolo, il sorriso che non accennava ad appianarsi. Si appoggiò di nuovo al petto di lui, sentendolo vivo, reale, ancora lui. «Era solo un sogno.»
Bellamy ora più tranquillo la guardò curioso. «Direi di sì. Come sono morto? Ho avuto una morte eroica?»
Clarke tirò sul col naso, si asciugò un minimo gli occhi arrosati e scosse la testa. «Una morte idiota. La morte più idiota che potessi ricevere.»
Lui rise piano, lei sorrise di rimando sebbene il dolore e la frustrazione di quell'ncubo riverberassero ancora dentro di lei. 
«Spero ci sia stato un motivo valido almeno.» 
«Eri una pecora di Cadogan, volevi dare Madi in pasto alla sua setta. Tu eri uno di loro e credevi fermamente alle loro parole. E io nemmeno provavo a comprenderti, non volevo capire cosa stessi provando tu. Non ci abbiamo nemmeno provato. E poi Madiin pericolo-»
«Non lo avrei mai permesso Clarke. Avremmo trovato un modo per risolvere la questione. Lo sai vero?» 
Lei annuì. 
«Allora me lo sono meritato, non ci pensare troppo. Era un sogno dopotutto.» Le stampò un bacio tra i capelli.
«Sono stata io.»
«A fare cosa?» 
«A premere il grilletto. A ucciderti.»
Minuti si silenzio seguirono la confessione. Clarke non osava guardarlo, sebbene fosse stato tutto frutto della sua fantasia malata, si vergognava a morte.
Poi lui rise di nuovo e le prese il viso tra le mani per poterla guardare negli occhi.
«Dopo questo possiamo davvero non parlarne più di questa storia. Andiamo Clarke, tu mi avresti ucciso? A me? Almeno lo hai preso quel quaderno alla fine?» Lei scosse la testa ancora più afflitta. lui le baciò la fronte. «In quale universo ti comporteresti in modo così idiota? Eh? Quello che mi hai raccontato era solo un brutto incubo, noi non ci saremmo mai comportati così. Io lo so e lo sai anche tu. Ne abbiamo passate troppe per finire così. Sarebbero stati anni di menzogne. E sai bene che non è questo il caso. Ti ho già delusa una volta con Madi, non lo rifarei di nuovo. Per nulla al mondo. Neanche se ne valesse l'intero genere umano. Avremmo trovato una soluzione insieme. Come poi abbiamo fatto del resto». 
Le rimise in ordine una ciocca ribelle e la guardò ancora, alla luce della luna che filtrava da una finestra di quella casa che in passato era stata dei Primi.
«Ti vado a prendere dell'acqua.»
Clarke, ora più serena e più in sè lo seguì con lo sguardo fino alla porta.
«Bell»
«Umh?» 
«Sai che non lo farei mai, vero? »
Le rivolse uno di quei sorrisi che riservava solo a lei.
«Certo che lo so, altrimenti non ti avrei mai sposata non credi? O forse lo avrei fatto lo stesso. Chissà.»
 E non abbandonando il suo sorriso sparì oltre la porta, andando a prendere dell'acqua a sua moglie e controllando Madi nella sua cameretta. Picasso che le dormiva ai piedi del letto. 
Non era stato sempre una brava persona Bellamy Blake ma quello che aveva sempre fatto era stato voler proteggere la sua famiglia. Non li avrebbe mai traditi.
Aveva smesso di sopravvivere.




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Se vi siete ripresi non siete umani. Ve lo dico.
Ciao a tutti!
Allora, si capisce bene che questa è una mia fantasia utopica, spero ardentemente che alla fine esca fuori un colpo di scena di quelli epocali che ti fanno piangere dalla gioia.
Ma sapendo come va il mondo, mi sono preparata e mi sono creata questo epilogo, dove loro sono riusciti a salvarsi e a salvare il mondo, insieme. E ancora loro, non ome quei personaggi che in quella puntata ci hanno rifilato come Bellamy e Clarke.
Spero di essere riuscita a mantere i personaggi verosimili...ma tanto peggio della serie non credo si riesca a fare. 
Mi auguro vi sia piaciuta :)
Alla prossima
k_gio_


  
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