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Autore: laurakovac    21/09/2020    8 recensioni
Dal testo:
...... < "lo immaginavo sai?" le mie parole improvvise interrompono il silenzio che si era creato.
"cosa?"
"Che eri nato in questo periodo dell'anno!"
"Tsk! E sentiamo come lo sapevi?"
"perché tu sei come l’autunno, che tra l'altro convenzionalmente viene indicato come inizio proprio il giorno del tuo compleanno" > .....................
Mi sono chiesta quando Vegeta compia gli anni e ho voluto immaginare che fosse proprio in questa data: il 21 settembre.
Il motivo? Ve lo spiego in questa breve storia dedicata a lui.
Genere: Introspettivo, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bulma, Trunks, Vegeta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Mamma mamma" mi sento strattonare il camice da laboratorio. Abbasso lo sguardo, un viso corrucciato, contornato da una folta chioma di capelli lilla, mi sta osservando.
Il mio piccolo Trunks ha da poco compiuto sei anni. È ancora piccolo eppure tanto forte e intelligente.
Ha preso la parte migliore dei miei geni e di quelli di mio marito.
Nei suoi occhi rivedo ogni volta lo sguardo malinconico e crucciato di Vegeta.
Sospiro, lo prendo in braccio.
"Piccolo mio dimmi, cosa c'è? Sai che la mamma deve lavorare, ti ho portato con me perché ti affascina il laboratorio, ma..."
"Papà quando compie gli anni?"
Una domanda che mi fa rimanere di stucco. In tutti questi anni che stiamo insieme, non mi è mai passato per la testa di chiederglielo.
È un’usanza che di certo i sayan non praticano, eppure sarebbe bello festeggiare il suo compleanno.
Una occasione in più per stare con tutti i nostri amici e passare del tempo in famiglia.
Trunks agita la sua mano riportandomi alla realtà.
"Mamma! Tu mi hai detto che il papà è un Sayan e che nelle mie vene scorre il suo sangue. Lui non invecchia mai... Però... Quanti anni ha?"
Prendo un respiro profondo. Tuffo i miei occhi blu in quelli di mio figlio.
"Sai che non lo so Trunks? Al papà non piacciono queste cose lo sai." lo vedo corrucciarsi ancora di più e farsi pensieroso.
"Sì, ma tutti compiono gli anni e a tutti piace ricevere regali.  I miei amichetti fanno disegni e doni ai loro papà. Voglio farlo anche io"
Stringe i pugni e mi osserva determinato.
Gli scompiglio i capelli lilla.
Lo prendo per mano e lo faccio scendere dalle mie gambe, posandolo a terra.
"Facciamo così allora: proviamo a fargli una sorpresa. Vediamo se Goku conosce la data di nascita di tuo padre"
"Siii! Andiamo da Goten evviva! E quando scopriremo il giorno, organizzeremo al papà una fantastica festa!"
Finalmente quei due grandi occhi azzurri così uguali ai miei tornano a sorridere e il suo viso si distende.
Decido di prendermi una pausa dal lavoro e usciamo per andare sui monti Paoz.
In giardino, lancio una capsula che si trasforma in elicottero.
In quel preciso momento si apre la stanza della Gravity Room e vedo uscire mio marito, con addosso la sua tuta mezza strappata e una salvietta adagiata sulle spalle.
Apre una bottiglietta di acqua fresca e se la porta alle labbra per sorseggiarla. Non smette di osservarmi, mentre passo dopo passo di avvicina.
Poggio una mano sul fianco.
"Che c'è da guadare? Vuoi sapere dove stiamo andando?"
"Tsk! Non eri impegnata tutto il giorno in quel tuo cavolo di laboratorio? Adesso cosa fai? Andrai a sparlare a proposito a casa di qualche tua amica,"
"Ti sbagli papà! Andiamo da Goten per chiedere a Goku quando tu..."
Sgrano gli occhi. Vegeta non deve sapere! Lestamente tappo la bocca di Trunks.
"Quando io cosa eh? Donna! Che vai tramando?"
Cerco di non dare peso alle parole di mio marito e trascino Trunks sull’elicottero.
"ah nulla! Andiamo a chiedere quando tu e Goku vi siete scontrati la prima volta tutto qui! Tuo figlio è curioso ma tu non gli spieghi mai nulla!"
"Non mi perdo in chiacchiere io come fate tu o Kakaroth."
Noto che sta per entrare in casa, ma poi si volta rivolgendo alcune parole a Trunks.
"Trunks! Dopo mi racconti quello che ti ha detto quel scimmione di bassa lega! Voglio sapere la sua versione di poi ascolterai la mia" e borbottando qualcosa se ne va.
Sorrido. È stato punto nell’orgoglio.
Meglio così. Da una piccola bugia, forse usciranno due cose buone. Forse.
La festa di compleanno e un racconto di vegeta sul suo passato, dato che non si è mai sbottonato più di tanto né con me né con nostro figlio.
Dopo mezzora di viaggio, arriviamo a casa di Chichi, che ci accoglie sorridente con Goten al suo fianco.
Goku è invece impegnato a tavola, a divorare una corposa merenda. Alza la mano nel salutarci.
Trunks si avvicina a lui, che gli scompiglia i capelli.
"Goku ascolta ma... Mi racconti di quando hai affrontato mio papà la prima volta che è arrivato sulla terra?"
Vedo sorridere il mio amico, prende entrambi i bambini sulle sue ginocchia e inizia a raccontare ogni singolo momento di quella vicenda, che ha portato colui che è l'amore della mia vita sul nostro pianeta e da me.
Trunks e Goten restano a bocca aperta. Sono consapevoli che entrambi loro padri sono fisicamente forti e possono essere considerati degli eroi e in un certo senso si equivalgono.
"Tu sei più giovane del mio papà vero? sai... Sai per caso quando è nato?"
"Urcaaa piccolo, sai che non lo so. Credo che tuo padre abbia circa una 40 anni, ma non li dimostra. Noi sayan restiamo giovani per molto tempo"
Noto che il mio piccolo tesoro si fa serio "Quindi non sai la data di nascita precisa?"
Goku si porta la mano dietro alla nuca bella classica posa imbarazzata "No, non ne abbiamo mai parlato. Ma perché vuoi saperlo?"
Trunks arrossisce e mi osserva, allora prendo la parola "Volevamo festeggiare per la prima volta il suo compleanno ma sai che lui non è avvezzo a queste cose diciamo troppo terrestri"
Goku si rivolge a Trunks "Sono sicuro che se lo chiederai direttamente a lui ti saprà rispondere e capirà i tuoi motivi".
Il viso accigliato del mio piccolo bambino pare distendersi e guadagnare un po’ di fiducia "mamma lo chiederemo a papà stasera a cena va bene? Intanto vado a giocare con Goten".
Annuisco e li lascio andare. Ne approfitto così per ricordare i bei vecchi tempi con i miei amici e dopo un paio di ore facciamo ritorno alla capsule corporation, non accorgendomi che si è fatto davvero tardi.
Atterriamo con l’elicottero al centro del giardino. Vegeta è appoggiato ad una colonna del portico a braccia incrociate.
"Alla buon'ora donna!" mi riprende secco "ho fame e lo sai che non tollero i ritardi"
"oh quante storie, dai entriamo e la cena sarà pronta in un attimo!"
Trunks si avvicina a Vegeta.
"Papà papà, Goku mi ha raccontato del vostro primo scontro"
"tsk! Sentiamo cosa si è inventato quel guerriero di infimo livello!"
Noto che nei suoi occhi si dipinge un lampo di orgoglio.
Padre e figlio si siedono a tavola, mentre io sono indaffarata ai fornelli, ma con un orecchio teso al dialogo tra loro due.
Mio marito si fa raccontare da Trunks la versione di Goku, poi incrocia le braccia e asserisce " l’ha raccontata giusta Kakaroth...più o meno"
"Goku sostiene che siete di pari livello, e lo constatata ogni volta che vi affrontate"
" Ma prima o poi lo supererò! Stanne certo"
"Sicuro papà come io mi ritengo più bravo di Goten! Ho un anno in più e questo fa la differenza. A proposito..." sento Trunks tentennare "Anche tu sei più vecchio di Goku vero? Quando... Quando sei nato?"
"Mph! Questo cosa c'entra ora? Si ho qualche anno in più"
"Ehm ma... Che giorno papà?" ingoia il boccone di carne che sta mangiando e dice quelle parole tutto di un fiato.
Mi volto per osservare in viso la reazione di mio marito che inarca un sopracciglio.
"Questo cosa c'entra adesso?"
"Nulla solo per sapere"
Decido di intervenire
"Stiamo insieme da parecchio tesoro e sai che nemmeno io so il tuo giorno di nascita"
Si sente i nostri sguardi addosso. Lui odia queste "cose terrestri". Si alza dalla sedia e bofonchia
"il 21 settembre! Ma non azzardatevi a farmi sorprese o feste! Io non sono come voi!" e dal balcone si alza in volo verso la gravity room.
Io e Trunks sorridiamo felici. Quel bimbo è proprio uguale a me. Siamo riusciti a strappare una informazione importante all’orgoglioso principe dei Sayan. Poco importa se non vuole essere festeggiato. Avrà lo stesso un ricordo del suo giorno speciale.
"Mamma, mamma ce l’abbiamo fatta! E mancano pochi giorni. Che bello!"
"Sì piccolo mio sì! Adesso però fila a nanna e mi raccomando non dire nulla. Prepareremo al papà una bella sorpresa".
Il mio bravo bambino si dirige in camera con un grande sorriso stampato sulle labbra. Io mi attardo un po’, finendo di pulire la cucina e ultimando alcuni lavori al PC.
In assoluto silenzio mi reco nella stanza da letto. La porta finestra è aperta. Mi dirigo verso il balcone. Come pensavo, Vegeta è seduto con la schiena contro il muro e osserva il cielo. È una notte limpida, piena di stelle e rischiarata da una grande luna che ci illumina.
Mi siedo di fianco a lui e appoggio il mio viso contro il suo petto.
La sua mano sfiora i miei capelli, quasi ad accarezzarli.
"lo immaginavo sai?" le mie parole improvvise interrompono il silenzio che si era creato.
"cosa?"
"Che eri nato in questo periodo dell'anno!"
"Tsk! E sentiamo come lo sapevi?"
"perché tu sei come l’autunno, che tra l'altro convenzionalmente viene indicato come inizio proprio il giorno del tuo compleanno"
Lo sento mettersi più comodo e rilassato, pronto ad ascoltare la mia spiegazione.
Mi libero dal suo abbraccio per alzare gli occhi e specchiarmi nei suoi.
"rifletti! L’estate è frizzantina, solare mentre l’inverno è gelido, statico e freddo. L’autunno rappresenta una sorta di strada a metà, con i suoi ultimi caldi, quel giusto tepore che scalda l’animo. E anche tu sei così! Una malinconica felicità, oserei definirti"
Le sue braccia prima conserte si sciolgono. Non osa ribattere quasi ipnotizzato dalla mia analisi.
"Non hai per niente un cuore freddo e lo dimostri alla tua famiglia ogni giorno e diciamo che non manifesti apertamente la tua gioia o il tuo entusiasmo e calore, come invece lo farebbe un giorno di piena estate.
Quella via di mezzo di cui io mi sono innamorata. In autunno si fanno nuovi progetti e nuove ripartenze e tu nonostante le batoste che la vita ti ha dato, hai sempre ricominciato, accettando nuove sfide. "
Resto in silenzio un attimo per cercare di captare qualche sua emozione.
"Va avanti donna! L’argomento mi interessa"
Un sorrisetto sornione compare sul mio volto " l'autunno è magia. I suoi colori caldi come il rosso, il giallo e l’arancio sono utilizzati in cromoterapia per i loro effetti energizzanti lo sai?"
"e io trasmetterei energia?"
"Sì! A me in primis e a nostro figlio! Pensa anche a Goku, che ha sempre voglia di allenarsi con te! Tu trasmetti questo"
Prendo le sue mani avvolgendole nelle mie.
"in te si avverte la stessa sensazione di cambiamento che si percepisce nell'aria autunnale, come qualcosa di nuovo e antico che s'avvicenda nel tempo che passa. Tu incarni tutto questo. Un caldo tepore che mi rasserena"
Concludo sussurrando le ultime parole e poggio le mie labbra sulle sue, così calde appunto come l’autunno che sta per giungere.
Mi sento sollevare. Mi ha preso un braccio e mi conduce a letto, il nostro letto.
"tsk! La tua storiella sull’autunno mi ha quasi convinto"
Insieme ci addormentiamo abbracciati, lasciandomi cullare da quella serenità e sicurezza che solo lui sa donarmi.
E finalmente il fatidico 21 settembre è arrivato. Apro le finestre di casa. Una sferzata di aria fresca fa muovere i miei capelli. Mi avvolgo in uno scialle che ho appoggiato accanto al tavolo della cucina.
Sono ancora in pigiama. Mi soffermo a guardare l’atmosfera magica che i colori autunnali hanno creato attorno a me. Gli alberi del nostro giardino si sono vestiti di mille sfumature tra l’arancio il giallo e il rosso. Respiro a pieni polmoni chiudendo gli occhi.
"come mai sei ancora così?"
La mia quiete mattutina viene disturbata da vegeta che entra con fare circospetto in cucina.
Mi volto verso di lui "buon compleanno amore mio!"
"Tsk! Ti ho detto che non voglio auguri o qualsiasi forma di sorpresa tu abbia pensato, non ci provare!" mi minaccia.
"Tranquillo! Trunks è già a scuola e poi andrà da Goten, io oggi ho molto lavoro da fare in laboratorio"
"Sei talmente piena di impegni che manco ti sei preparata!"
"Adesso vado. Ho una riunione tra mezz'ora e volevo solo godermi un po’ di pace tutto qui. Tu piuttosto? Cosa farai?"
"Che domande! Mi allenerò per diventare sempre più forte! Quell’impiastro di Kakaroth mi ha detto che verrà qui tra poco"
Sorrido sorniona mentre poggio alle labbra la tazzina da caffè. Goku è nostro complice per la festa di compleanno di Vegeta. Bene bene!
"Caro io vado in laboratorio. Arrangiati con il pranzo, è pieno di roba per sfamare la vostra fame sayan, tua e di Goku!" gli dò un bacio sulla guancia e prima che possa controbattere mi dileguo.
Ho dato ordine ai miei robot di preparare la piccola festa nella stanza attigua al mio laboratorio, così da non destare sospetti in Vegeta e poter controllare l’andamento dei preparativi.
Ho pensato ad un buffet con torta finale, nulla di che, dato che saremo solo io e Trunks a festeggiarlo. Conosco bene mio marito, non gradirebbe mai la presenza dei nostri amici per una simile ricorrenza.
Il giorno trascorre veloce. Trunks è arrivato nel tardo pomeriggio per ultimare i preparativi. Si è presentato alla finestra del laboratorio. Ha già imparato ad azzerare la sua aura quel furbastro. Tutto suo padre, nonostante la tenera età!
"Donna dove sei? ho fame!" ecco la voce imperiosa del festeggiato. Con mio figlio ci nascondiamo sotto al tavolo e spegniamo la luce. Ci raggiungerà qui, ne sono sicura. E infatti poco dopo ecco la porta aprirsi di colpo.
È tutto spento ma come lo vedo entrare, aziono il telecomando per accendere le luci.
Usciamo dal tavolino "Auguriiii!".
Vegeta sgrana gli occhi, sembra sorpreso. Ci avviciniamo a lui.
Ecco che lo vedo assumere la sua classica posa da indifferente.
Incrocia le braccia al petto e volta il mento da un’altra parte.
"NON ti avevo detto che non volevo..." Ma Trunks lo blocca "papà! È bello festeggiare il proprio compleanno e poi siamo solo io e la mamma! E poi puoi ricevere tanti regali"
Abbandono la mia testa NELL’incavo del collo di mio marito, guardandolo con occhi dolci.
"Dai tesoro. Ho fatto preparare tante leccornie solo per te. E poi più tardi sarò io il tuo dono più bello" sussurro al suo orecchio.
Lo vedo deglutire e fissarmi, diventando palesemente rosso in viso.
"Solo perché ho fame! Mi hai abbandonato tutto il giorno e adesso ho capito il perché! Altro che lavoro e lavoro. In più pure Kakaroth era tuo complice vero?"
Annuisco iniziando a riempire il suo piatto di cose buone. Le divora in un attimo e così fa pure Trunks.
È il momento della torta.
"Papà spegni le candeline poi potrai scartare i regali"
Mio marito inclina la testa di lato, ma alla fine esegue quanto gli viene detto.
Gli porgiamo due pacchettini.
Prima scarta quello più grande ovvero il mio. Apre la scatola dove all’interno trova una nuova battle suit completamente rinnovata.
La prende in mano per osservarla meglio.
"E’ composta da un materiale ultraleggero e molto resistente. Ti piacerà vedrai, ti servirà per i tuoi futuri allenamenti o combattimenti”
Trunks sorride felice "wow papà! Ti starà benissimo. Adesso però apri il mio regalo"
Lo vedo alzare le sue manine per porgere il regalo al padre. È visibilmente emozionato.
Vegeta lo prende, si sofferma a guardarlo. È stupito, ma non dice nulla.
Scarta il pacchettino. Ne esce una specie di pupazzo che il nostro bambino ha composto con delle costruzioni di ultima generazione, appositamente inventate per lui.
Ha le fattezze di Vegeta in tutto e per tutto, se non per i capelli che sono stranamente azzurri.
"Ma.. Sono io!" riferisce stupito.
"Sì papà! Hai visto! Ti piace? Sei uguale!"
Mio marito si porta quel pupazzo davanti al viso per osservarlo meglio. È davvero identico a lui. Ho seguito mio figlio in tutta l’elaborazione di quel regalo per suo padre.
Solo una cosa però è diversa: i capelli. Non son neri o biondi, ma blu.
"IO non ho i capelli di questo colore!" esordisce ma Trunks prontamente risponde "Lo so. Ma io ti voglio immaginare quando andrai anche oltre il limite del Super Sayan, e diventerai sempre più forte! Sono sicuro che cambierai proprio di aspetto e ti ho immaginato così!"
Vedo mio marito che non riesce a controbattere, ma poi sorride. Specchia i suoi occhi neri in quelli azzurri di nostro figlio.
"Certo! Supererò Kakaroth! Vedo che hai fantasia Trunks! Perché proprio azzurri?"
"Perché è il colore di capelli della mamma!" urla con le braccia alzate al cielo "Tu papà mi hai sempre detto che la mamma è come un angelo per te, una persona molto forte come carattere e spirito. Allora, ti ho voluto raffigurare così! Perché so che ti stai allenando molto per superare i tuoi limiti e per te è un esercizio non solo fisico, ma anche mentale. Così mi hai spiegato. Allora ho pensato che diventerai così: un angelo con i capelli azzurri, forte di spirito come la mamma! "
I miei occhi si fanno sempre più grandi e sorpresi. Squadro mio marito, che sta assumendo tutte le gradazioni del rosso esistenti.
È paonazzo per la vergogna.
Prima che possa rispondere, lui mi anticipa dicendo "Molto fantasioso Trunks! Adesso però mangiamo la torta! Tanti regali, ma io voglio il dolce" borbotta andando verso il tavolo.
Si taglia una generosa porzione di torta.
Mi avvicino, gli sfioro la mano e ne taglio una fetta per me e per Trunks.
Il resto della serata decidiamo di trascorrerlo sul balcone. È una serata tiepida, nonostante appunto l’arrivo dell’autunno.
Ad una certa ora, Trunks inizia ad avere sonno.
Mi alzo per accompagnarlo a letto.
"Tsk! Ci penso io".
Vegeta lo prende per mano e lo conduce verso la sua cameretta.
Lesta, mi metto dietro ad una colonna per osservarli.
"Papà tanti.. Auguri" sbiascica il mio bimbo addormendosi. " Ti voglio bene e sono sicuro che supererai i tuoi limiti molto presto e diventerai come il pupazzo che ti ho regalato"
Vegeta sorride e gli posa una mano sulla guancia. Un suo modo per dirgli che ha apprezzato il regalo e ricambiare il suo affetto.
Lo vedo che esce dalla camera. Mi appresto velocemente a tornare verso il balcone.
Torno a sedermi sulla sdraio, facendo finta di niente.
"Guarda che lo so che ci hai spiato!" asserisce, prendendo posto di fianco a me.
Sorrido dolcemente "vorrà dire che mi farò insegnare da Trunks ad azzerare l’aura"
"Mph. Non ci provare!"
Appoggio la mia testa sul suo petto. Mi perdo ascoltando il suo respiro e la sua mano che sta sfiorando i miei capelli "Davvero pensi questo di me?" gli domando.
"Cosa?"
"Quello che hai detto a trunks!"
"Tsk! Oltre ad azzerare l’aura, devo insegnargli a tenere la bocca chiusa. Ha preso da te!"
Non ha negato, quindi conoscendolo ha davvero detto quelle bellissime parole su di me a nostro figlio.
Mi stringo ancora di più a lui.
"Sei davvero come l’autunno. Sei.. Sei quel caldo tepore che mi rasserena"
"tsk... Capelli azzurri"
Mi sollevo, appoggio le mie labbra sulle sue "Tanti tanti auguri mio Super Sayan Blu"
Un ghigno si dipinge sul suo viso "Non suona male sai?"
"Trunks ha ragione. Vedrai che la tua fatica, i tuoi allenamenti e il tuo impegno daranno i suoi frutti".
Non mi permette di concludere la frase e inizia a baciarmi.
"Donna... Sto aspettando il tuo regalo. Quello che mi hai promesso"
Lo prendo per mano e andiamo verso la nostra camera.
Tu sei il mio regalo amore mio, ed io sarò per sempre il tuo.
 
 
 
Nota dell’autrice: in questi giorni inizio a respirare il clima autunnale, e mi è venuta in mente questa piccola OS. Ho immaginato che Vegeta potesse compiere gli anni proprio in questo giorno, e spero di aver descritto bene le motivazioni nel racconto.
Questa storia è da considerarsi prima dei fatti di Dragon Ball Super, con un Trunks ancora piccolo e che vuole festeggiare il compleanno di suo papà. Spero vi piaccia. Ringrazio chi leggerà e commenterà.
Mi scuso se non ho continuato l’altra mia long, ma la sto ultimando. Promesso che molto presto la aggiorno. Un abbraccio a tutti!
  
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