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Autore: Marti Lestrange    22/09/2020    4 recensioni
Raccolta di racconti di varia lunghezza sui personaggi di Roger Davies e Prudence King [OC], in coppia o come singoli:
1. Magic in the Sunrise — flashfic;
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Roger Davies
Note: Missing Moments, Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Più contesti
- Questa storia fa parte della serie 'GENERATION WHY.'
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Questa raccolta nasce dall’esigenza di raccogliere, appunto, tutti i racconti che usciranno dalla mia penna [leggi: dal mio pc] e che avranno come protagonisti Roger Davies e Prudence King [OC di mia invenzione, è tutto spiegato nelle note finali], in coppia o come singoli personaggi. Spero che mi seguirete anche qui ♥︎

 


 

Storia partecipante all’iniziativa “a scatola chiusa” del gruppo Facebook “Caffè e Calderotti”.

 

[ questa flash può essere letta anche ma non solo come Missing Moment della mia long “Death in the Night” e come ideale proseguimento della oneshot “Azzurro nell’Azzurro”, ma non c’è bisogno di aver letto nessuna delle due storie ]

 

Titolo: Magic in the Sunrise
Tipo di storia: flashfic
Rating: giallo
Genere: fluff, introspettivo, romantico
Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Nuova Generazione
Note: missing moments, raccolta, what if?
Avvertimenti: /

 


 

STRALCI DI AZZURRO.

 

1.

Magic in the Sunrise.

 

 

Prudence King1 tiene la testa poggiata mollemente sul braccio ripiegato, il gomito puntellato sul cuscino. Si è raccolta i capelli in un nodo disordinato sulla nuca e si è lavata i denti e ha indossato la camicia di Roger. 

Lo osserva dormire, ora, i capelli scuri macchiati di grigio spettinati, un braccio sotto il cuscino e l’altro steso davanti a lui, dove qualche tempo prima dormiva lei; il lenzuolo rimboccato fino alla vita lascia scoperto il petto e coperto ciò che rimane. Respira sommessamente, come un bambino che stia facendo dei bei sogni. 

Prudence allunga una mano e gliela passa tra i capelli e lo sente muoversi sotto il suo tocco, e poi Roger apre gli occhi - quegli occhi azzurri, azzurrissimi, che da sempre la guardano come se sia la cosa più bella e preziosa e magica dell’intero universo. Gli sorride. 

«Che ci fai già vestita?» le chiede, la voce impastata, stropicciandosi gli occhi. «Torna a letto…»

«Che ne dici di una colazione? Solo tu e io?»

Lo guarda sorriderle e poi allunga una mano verso di lei e l’attira a sé prima che Prue riesca a dire o fare alcunché. E così si ritrova stretta nel suo abbraccio caldo e che sa di casa, come poche altre cose al mondo sanno di casa, per lei, oltre I Tre Manici di Scopa, l’odore dell’idromele di sua madre e il profumo di buono dei suoi figli. Pensa a Holden e si sente in colpa, ma sa che si trova al sicuro con la nonna e lei desidera quel momento da sempre, e per una volta ha deciso di fare qualcosa per sé, soltanto per sé. Pensa anche a Joseph, e lui è grande, ormai, e fa ciò che lei ha sempre sognato di fare da ragazza: lavorare al San Mungo e aiutare le persone. È così fiera di lui che il cuore quasi le scoppia. 

«Prue?»

«Dimmi.» Lei si gira nel suo abbraccio per guardarlo in viso, mentre lui non la lascia andare. 

«Sei felice?»

Le ha fatto una domanda difficile, Roger. Ha sempre avuto il potere di metterla in difficoltà. 

Finisce per annuire, però, ché forse la felicità è davvero fatta di piccole cose, di risvegliarsi accanto all’uomo che ha capito di amare da una vita, di guardarlo negli occhi e sapere di essere amata a sua volta, di indossare la sua camicia e decidere di fare colazione insieme. O semplicemente, di scegliere di avere accanto una persona che ti guardi come se fosse una magia, sempre, ogni giorno. 

«Oggi lo sono di più», risponde alla fine.

Lui la bacia teneramente e le accarezza un fianco da sotto la camicia. 

«E tu?» gli chiede però Prudence. È troppo curiosa per non metterlo altrettanto in difficoltà. «Tu sei felice?»

«Lo sarò ancora di più, se potrò avere questo», e la bacia sulla spalla, «e questo», ed è la volta del collo, «e infine questo», e per finire la bacia sulle labbra, assaporandole, e Prudence fa lo stesso, scompigliandogli ancora di più i capelli, «per tutto il resto della mia vita. Vuoi?»

 


 

Note

La storia nasce, come ho specificato in alto, da un’iniziativa del gruppo Facebook “Caffè e Calderotti”, dove era prevista un’iscrizione “al buio” e, due giorni dopo, a noi partecipanti sono state fornite tre tracce da seguire, una per fandom; io ho scelto quella del fandom di HP fornita da Jodie Graham, che prevedeva la stesura di un testo ispirato a questa citazione di Frida Kahlo: “Scegli una persona che ti guardi come se fosse una magia”. Sinceramente, pensavo di non riuscire a farcela, perché sono rientrata dalla Francia solo domenica, invece l’illuminazione è giunta e ieri sono riuscita a buttare giù queste poche righe. Mi sarebbe piaciuto approfondire, ma il limite massimo consentito era la flashfic, quindi mi sono dovuta frenare, ma arriveranno altre storie su questi due, che inserirò in questa raccolta, quindi non temete, leggerete nuovamente di Roger e Prue. Intanto, spero che questa breve cosina vi sia piaciuta, si va ad innestare proprio la mattina dopo gli eventi di “Azzurro nell’Azzurro”. Fatemi sapere ♥︎

 

Alcune note tecniche:

  1. Prudence King: figlia di Madama Rosmerta e R.J.H. King (Rudyard King: R.J.H. King, studente di Grifondoro, membro della squadra di Quidditch, con la quale ha vinto un premio nel 1969 e la cui targa figura nella sala dei trofei; molto probabilmente potrebbe essere stato un coetaneo di James Potter, e suo compagno di squadra; i nomi di battesimo sono di mia invenzione, così come tutte le sue vicende); studentessa di Tassorosso dello stesso anno di Roger e personaggio di mia invenzione.
  2. Il titolo, “Magic in the Sunrise”, riprende il noto film “Magic in the Moonlight”, diretto da Woody Allen, con protagonisti Emma Stone e Colin Firth, e che adoro.

Un bacione,
Marti

   
 
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