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Autore: Asmodeus    22/09/2020    5 recensioni
[Storia partecipante al contest "Profumo d'autunno" [drabble contest] indetto da LuNe_EFP/Asia Dreamcatcher sul forum di EFP.]
Will e Tom sono due soldati del Corpo di Spedizione Britannico al fronte, nel nord della Francia durante la primavera del 1917.
Sei drabble per descrivere i drammatici momenti tra il 9 e il 14 aprile 1917, una per ogni singolo giorno di combattimento: è il battesimo del fuoco per Tom e molti suoi compagni.
[dal testo:] Arriva l’ordine, e tutto precipita: è l’Ora Zero, l’ora di uccidere e vincere o morire.
Genere: Drammatico, Guerra, Hurt/Comfort | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Guerre mondiali
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Monchyriegel

Arras: Ora Zero



9 aprile

 

Il silenzio intorno a loro è surreale.
L’artiglieria che li ha accompagnati in ogni ora di veglia e di sonno negli ultimi cinque giorni ora tace.
La neve cade fitta su Arras, come fosse dicembre: sotto quel manto silente, anche il loro respiro congela e li zittisce.
Tom sta tremando: Will non sa se per il freddo, la tensione o la paura.
Si stringe impercettibilmente a lui, spalla contro spalla, per dargli calore e coraggio.
Si guardano, e lui cerca di trasmettergli tutta la forza e la fortuna che ha: tra i due, è Tom quello che merita di sopravvivere.
Arriva l’ordine, e tutto precipita: è l’Ora Zero, l’ora di uccidere e vincere o morire.

 

10 aprile

 

Tilloy è presa, e i ruderi fiammeggianti illuminano la notte oscura.
Sono stati fortunati, più che bravi: i Fritz non li hanno sentiti arrivare e ora sono loro a congelare bluastri sotto il manto bianco della neve.
Tom ha avuto il suo battesimo del fuoco, come Jonathan, Harry e Jack: ragazzini che sorridono di quello stupido coraggio da adolescenti, perché sono ancora vivi e si sentono tutti invincibili.
Will osserva l’adrenalina nei loro occhi e il sapore del sangue che li tiene vivi.
Anche lui era così, un tempo.
Poi ha visto la morte, e quella luce interiore lo ha abbandonato.
Prega il Dio in cui non crede: Risparmiali! Ma se devi, non lui, me.

 

11 aprile

 

Non hanno preso Monchy, ed ora i Fritz rischiano di massacrarli.
Will trema, le mani faticano a tenere fermo il fucile.
I ragazzi invece vogliono uscire e partire all’assalto, ma non può permetterglielo.
«È solo, lassù. Stanotte lo prendiamo di sorpresa» spiega Jack.
 Will nega il consenso, ma non lo ascoltano: hanno deciso di partire comunque, anche senza di lui.


«È l’ora. Copriteci» sussurra Tom, poi raggiunge gli altri.
Si lanciano fuori dalla copertura, al buio; lui e Jonathan sono pronti a coprirli, i colpi in canna e i fucili pronti.
Ma sono troppo lenti, e lui aveva ragione.
C’è un mitra lassù.
Il suono è infernale, e lui non può nemmeno gridare.
È inutile.

 

12 aprile

 

Tom è rannicchiato, le braccia attorno le ginocchia, gli occhi sbarrati che fissano il vuoto.
È vivo per miracolo, ma ha perso due fratelli.
Will lo raggiunge: deve salvarlo da quelle mani ossute che lo stanno portando via da lui.
Non gli parla, perché le parole sono superflue e indecorose davanti ai morti; si toglie però la celata e gliela posa sulle spalle, prima di sedersi di fianco a lui.
Tom si stringe in essa, e finalmente alza lo sguardo rosso e secco su di lui: non ha nemmeno più lacrime.
Will lo accarezza sulla testa, poi gli lascia poggiarla sulla sua spalla.
Anche stanotte non dormiranno, ma almeno sono ancora vicini. E soprattutto vivi.

 

13 aprile

 

«Devi calmarti, nipper».
Sono soli nella casa abbandonata, e il giovane si aggira per la piccola stanza scaraventando qua e là i pochi oggetti che trova, ferito e inconsolabile.
«Come cazzo fai a essere sempre così freddo, eh?»
Tom è furente: le emozioni intrappolate stanno finalmente uscendo allo scoperto, e lo fulmina con occhi iniettati di sangue e dolore.
«Ti ho detto di calmarti. Non li porterai indietro così».
Tom gli corre incontro, il pugno alzato pronto a colpirlo in volto.
Gli blocca il braccio torcendoglielo, poi immobilizza il ragazzo contro il suo petto.
«Vaffanculo Will!» urla, strattonandolo per liberarsi invano.
Poi si lascia andare a un pianto liberatorio, il viso nascosto dalle sue braccia.

 

14 aprile

 

Monchyriegel alla fine è caduta con l’arrivo della Cinquantaseiesima e del Terzo Cavalleria.
«Abbiamo vinto» mormora Tom, da quel giorno sempre attaccato a lui.
«Per ora. Dubito sia finita qui».
Vorrebbe dirgli diversamente, ma non può mentirgli; tanto Tom già lo sa: quello è solo l’inizio.
«Fa freddo» si lamenta il giovane, stringendosi ancora di più a lui, fregandosene degli occhi puntati addosso.
Will gli passa di nuovo la sua giacca e zittisce subito la polemica: «Tienila, io sto bene».
Tom annuisce, poi pigola: «Avevi ragione. Hai sempre avuto ragione, Will, su tutto».
Will tace: non può aggiungere nulla a quella verità.
Possono solo godersi quegli attimi insieme, prima del prossimo attacco, prima della prossima morte.


[lunghezza di ogni drabble: 115 w.]






Note Esplicative:
 I titoli di ogni drabble si riferiscono ad ognuna delle sei giornate della Prima Battaglia della Scarpe, iniziata il 9 aprile 1917 e terminata il 14 aprile seguente; tale battaglia fa parte della più grande Battaglia di Arras, una delle più importanti battaglie della Prima Guerra Mondiale combattuta nel nord della Francia.
Con "Ora Zero" (in inglese, Zero Hour, o H-hour, su modello di D-day) si intende l'orario di inizio delle operazioni di combattimento: per la Battaglia di Arras, il D-day e la H-hour furono fissate alle ore 5:30 del mattino del 9 aprile.
"Tilloy" e "Monchy" sono le abbreviazioni per le due piccole cittadine di Tilloys-lès-Mofflaines e Monchy-le-Preux, due degli obiettivi da conquistare per i britannici durante questa battaglia. La "Monchyriegel" è l'intricata rete delle trincee vicino a Monchy-le-Preux, conosciuta col nome tedesco, ed era la meta finale da conquistare durante battaglia.
"Fritz" è un nominoglio dispregiativo utilizzato dagli inglesi per riferirsi ai tedeschi (come l'italiano "crucchi"), mentre nipper è uno slang dell'isola di Wight per riferirsi a un giovane ragazzo.
La 56esima (divisione) e il Terzo (Corpo d'armata di) Cavalleria furono, insieme alla 37esima divisione di cui fanno parte Tom e Will, le protagoniste di questa sanguinosa battaglia, conclusasi in un nulla di fatto.



Note dell'Autore:

Era un po' di tempo, o meglio, un bel po' di anni che non mi cimentavo con le drabble. Questa tipologia di storie è molto particolare, la adoro ma trovo anche molto difficile riuscire ad utilizzarla per scrivere qualcosa di significativo: tendo spesso a dilungarmi quando scrivo, per cui questa ricerca della sintesi è sempre un po' una sfida per me.
Per questo ho voluto cogliere al balzo il Profumo d'autunno [drabble contest] di LuNe_EFP, che ringrazio infinitamente per avermi permesso di cimentarmi di nuovo con questa tipologia di storia, affidando a lei il compito importantissimo di descrivere il battesimo del fuoco di Tom Owen, uno dei miei personaggi originali creato proprio per un altro contest. Sto iniziando ad amare questa improbabile coppia di combattenti, e se volete sapere di più su di loro queste sono le altre due storie con loro protagonisti (prima o poi le inserirò in una serie, lo so!): L'isola d'erbaL'Inseguitore.
Come spero abbiate intuito anche grazie alle note, Will e Tom sono due fanti del Corpo di Spedizione Britannico durante la Prima Guerra Mondiale; tutti i luoghi e gli avvenimenti menzionati sono reali, ma il resto della vicenda è frutto della mia immaginazione; i personaggi di Jack e Harry sono però estratti indirettamente alla poesia di Siegfried Sassoon "The General", che parla esattamente della Battaglia di Arras del 1917.
Spero che questa raccolta di drabble vi sia piaciuta e vi ringrazio per averle dedicato un po' del vostro tempo; se volete farmi sapere che ne pensate lasciando una recensione siete stra benvenuti!
Un grossissimo in bocca al lupo agli altri concorrenti del contest, a presto!

Storia partecipante al contest "Profumo d'autunno" [drabble contest] indetto da Asia Dreamcatcher sul forum di EFP. Pacchetto scelto: 3. Erica
Tema/Citazione: «Anche nel dolore v'è un certo decoro, e lo deve serbare chi è saggio» - Seneca
Obbligo: Hurt/Comfort
Prompt: Coprire le spalle di qualcuno con la propria giacca

   
 
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