Film > The Avengers
Ricorda la storia  |      
Autore: LaMicheCoria    25/09/2020    2 recensioni
“Stai usando lo slang dei giovani per confondermi? Farsi beffe degli ultracentenari è un comportamento oltremodo riprovevole.”
Boomer.
[Stony] [Partially NSFW]
Genere: Introspettivo, Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: James ’Bucky’ Barnes, Steve Rogers/Captain America, Tony Stark/Iron Man
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Cause Nobody Wants To Be The Last One There :.'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
variazione

Disclaimer: I personaggi non mi appartengono,

Ma sono di prorpietà dei rispettivi autori.








Variazione

- F. Garcìa Lorca




Lo stagno dell'aria,
Sotto il ramo dell'eco.



Lo sai che la batteria dello Stark-Reader che ti ho regalato dura una settimana? E che ha una funzione per personalizzare ogni segnalibro? Puoi appiccicarci sopra tanti Hulk in tutù.”
Un accenno di sorriso sulla bocca del Capitano, gli occhi che si sollevano dalle pagine del romanzo; inclina il capo, a guardarlo divertito da sottinsu.
“Il mio segnalibro è bellissimo così com'è, grazie tante.”
Stark fa una smorfia.
Il segnalibro in questione è un tripudio di lustrini, glitter e porporina, un ritaglio di cartoncino rosso su cui molteplici, rubiconde facce di Babbo Natale fanno a gare a chi ha il ghigno più inquietante. E' stata Lila, la figlia di Clint, a regalarlo a Steve e da allora Tony non lo ha mai visto usarne un altro -Per il magnate esiste un confine invalicabile tra l'essere cortese coi bambini ed il permettere l'incontrollato imperversare della pacchianeria, ma Rogers non è d'accordo.
Figurarsi.
Il suo spirito da boy scout deve essere capitolato dinanzi agli occhioni a calamita della piccola manipolatrice con la colla.

Posso farne un modello digitale e caricarlo direttamente sullo Stark-Reader, se ci tieni tanto."
Il Capitano sbuffa e fa quella cosa che a Tony manda subito in bestia. Alza gli occhi per chiedere al cielo una trasfusione di pazienza divina, solleva la bocca a seguire il percorso di una risata ed arcua le labbra, disegna sulla guancia una rapida fossetta.

Te la stai prendendo a cuore perchè non uso uno Stark-Reader o perché è lo Star-Reader che tu mi hai regalato?”
Colpito e affondato.
Da qualche parte Romanoff si sta gustando un sandwich al burro di arachidi davanti alle telecamere che danno sul giardino, trionfante come un gatto ben pasciuto. Il magnate è pronto a scommettere due o tre parti di armatura che Becco di Falco sta venendo aggiornato in tempo reale su ogni singola figuraccia “Te l'hanno mai detto che ti fai troppe pare mentali Rogers?”
Tony si siede, appoggiandosi al tronco accanto a Steve.
Sopra di loro il sole pioggerella tra le foglie e la luce bagna d'oro e di bianco i rami e le fronde: il tempo perfetto per un po' di nullafacenza costruttiva.
Povero Capsicle.
Probabilmente se l'è svignata alla chetichella da Visione e dall'ennesima spiegazione assolutamente puntuale assolutamente specifica assolutamente incomprensibile circa il nuovo upgrade che vorrebbe installare nell'HARM, il programma di allenamento olografico.
Era convito di potersi ritagliare qualche ora per sé e godersi il tardo pomeriggio con la compagnia di qualche vetusto autore defunto. Invece gli è capitato lui tra capo e collo.
La vita è davvero ingiusta.

Stai usando lo slang dei giovani per confondermi? Farsi beffe degli ultracentenari è un comportamento oltremodo riprovevole.”
Boomer.”
Steve ride e Tony lo segue subito dopo, finché la voce del Capitano non scema ed il suo sguardo si muove ad incontrare quello del magnate.
Il cervello di Stark ha un cortocircuito improvviso.
Senza che gli sia richiesto, ecco, comincia a sciorinare i titoli di almeno dieci fan fiction che li dipingono nella stessa situazione, con A Thousand Years a fare da sottofondo -Grazie mille, Barton.
Invece di seguire di seguire il copione, però, di avvicinarsi di strofa in strofa, travolto appassionatamente dal cambio di ritmo, lasciandosi trascinare dal fluff della corrente, Rogers solleva il libro e lo avvicina all'orecchio di Stark.
"Sono quasi certo che questo il tuo Stark-Reader non lo sappia fare."
E solleva le pagine col pollice, facendole poi scorrere sul polpastrello.
Il frusciare ticchettante della carta, nota Tony, s'intona perfettamente al murmure del vento.



Lo stagno dell'acqua
sotto fronde di stelle.

"Steve? E' notte fonda, cosa ci fai qui?"
"Stavo cercando consiglio. Dai grandi re del passato."
"Ti sono stati di aiuto?"
"Silenziosi come le stelle."
La stola multicolore fruscia sull'erba e raccoglie luci e ombre quando Bucky gli si siede accanto. S'intravede il profilo del naso, l'iride scura, i capelli che gli candono incolti sulla schiena e la mano destra che sistema le pieghe della veste sulla spalla vuota.
"Quanto sei disperato per citare il sequel de Il Re Leone?"
"Sono più preoccupato dal fatto che tu mi abbia risposto senza sbagliare una battuta."
Un veloce sorriso, mormorato al palpitio delle lucciole che scoppiettano dinanzi a loro.
"Shuri sostiene che i classici Disney siano parte integrante del mio programma di recupero." con la mano scaccia una zanzara arrivata a turbare il loro idillio notturno "Credo abbia fatto squee quando le ho canticchiato Little April Shower."
"Drip, drip, drop little April shower." gli fa allora eco Steve "Beating a tune as you fall all around."
"Ricordi la ragazza con cui siamo andati a vederlo?"
"Come no." l'altro si volta nella sua direzione "Ha pianto così tanto alla morte della mamma di Bambi che le hanno chiesto di andarsene. Per fortuna c'eri tu a consolarla."
"E tu a raccontarmi la fine del film."
"Mi sembrava stupido sprecare così i soldi del biglietto."
Come sono sorte, in un singhiozzo, loro voci si sciolgono nel buio.
Ai piedi della collina la Città D'Oro del Wakanda è un cuore pulsante di spezie e profumi; alti grattacieli sovrastano Birnin Zana, riflettendo sulle vetrate il fascio poliedrico delle luci, dei locali, delle strade sospese, dei mezzi di trasporto che sfrecciano silenziose nell'etere.
La capitale del Wakanda è antica e nuova, mito e tecnologia, seduzione e pericolo.
Si potrebbe pensare che sia impossibile, visto il suo essere costantemente illuminata, vedere il cielo trapuntato di stelle.
Niente di più sbagliato.
Quasi ogni sera Steve lascia il proprio alloggio, le lenzuola color zafferano, il braciere rosso-dorato, i pavimenti auto-riscaldanti per raggiungere la collina a piedi nudi, sedersi contro un albero e seguire il passo argenteo degli astri, fino allo scolorire dell'alba.
Spesso T'Challa si è trattenuto con lui, senza che ci fosse bisogno di domandare la sua compagnia, trascorrendo infinite ore a narrargli di Bastet, di suo padre, dei Quattro Popoli, della Regina Madre, di Nakia, di Shuri, dei suoi avi, dei Re fregiatisi del titolo di Pantera Nera prima secoli e secoli prima di venire al mondo.
Altre volte è stato Sam a raggiungerlo, portando con sè due coppe di argilla smaltata ed una bevanda simile alla birra, fermentata dal pane ed aromatizzata col miele.
Il tempo cura tutta le ferite, gli ha detto, Ma l'alcool aiuta a disinfettare.
Non è l'unico che ha pensato di contare i ricordi uno shot dopo l'altro: Natasha, inspiegabilmente, ha sempre una bottiglia nuova con cui festeggiare la fine di una missione o per aggiornarlo sugli spostamenti di Wanda o per aspettare che sia lei stessa ad avvicinarsi, accettando con un sorriso il bicchiere già pieno
In quei momenti, a Steve è quasi sembrato di essere tornato indietro nel tempo.
In quegli istanti, il suo cuore si è acquietato ed il respiro è stato più facile da trattenerenel petto.
Eppure...Eppure mentre guarda le stelle non vorrebbe fare altro che chiudere gli occhi e sentire ancora una volta il fremito scricchiolante delle pagine che gli sfregano contro il polpastrello.




Lo stagno della tua bocca,




Tic. Toc. Tic. Toc.
E' il canto delle ore, cuore che pulsa di minuto in minuto, di secondo in secondo, attimi, giorni, settimane -Il tempo perde significato, il tempo perde se stesso nell'intreccio delle dita, lenzuola di terra che accolgono la schiena nuda e l'inarcarsi delle spalle.
Tic. Toc. Tic. Toc.
E' il rumore del metallo, fibbia contro fibbia, denti contro i denti, morsi, saliva, bottoni strappati, squarci sulla divisa entro cui si fanno strada le i polpastrelli, le dita, le mani, i palmi che si riempiono dei fianchi, del ventre, del petto.
Tic. Toc. Tic. Toc.
E' il silenzio che cade in frantumi, strappato, sbranato, mutilato, divelto, arso dal fuoco che li divora e dalla fame che li spinge e dalla sete che li spezza ed il desiderio, il desiderio, la carne il sangue ed il volto affondato tra i capelli, il naso che si torce, strofinato sulla barba, e le braccia che cingono, stringono e le ginocchia che afferrano, bloccano, e la fronte nell'incavo della spalla ed il fiato fermo in gola e la nuca conficcata in un cuscino d'erba e gli occhi spalancati e gli occhi chiusi e la bocca aperta e le labbra serrate.
Tic. Toc. Tic. Toc.
E' il vento che sospinge, avanti e indietro, avanti e indietro, il dondolio dei sensi.
Tic. Toc. Tic. Toc.
E' la pioggia che cade, goccia dopo goccia, su di un libro abbandonato ai piedi dell'albero.




Sotto una pioggia di baci.

   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > The Avengers / Vai alla pagina dell'autore: LaMicheCoria